IL METODO A FREDDO.

Sapone solido.

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  1. Sciaboletta
     
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    Il sapone è chimicamente un sale di sodio o di potassio di un acido carbossilico alifatico a lunga catena; viene prodotto e usato per sciogliere ed asportare le sostanze grasse nei processi di detergenza.
    Si ottiene attraverso un processo denominato saponificazione, ovvero per idrolisi alcalina, di grassi di origine animale o vegetale che porta alla formazione del sale carbossilico (il sapone) e un alcol (generalmente glicerina).

    La domanda più frequènte che viene posta da chi non ha mai saponificato e non ne conosce il processo è “il sapone contenendo soda caustica fa male o è corrosivo?
    I Sali, ottenuti dalla reazione tra una base e un acido, non sono corrosivi, essi sono chimicamente neutri. Gli acidi e le basi in una reazione si neutralizzano vicendevolmente perché la carica negativa dell’ossidrile OH- della base viene attratta dalla carica positiva dell’H+ . Questi due ioni si incontrano e si combinano chimicante generando una molecola d’acqua. Mentre l’OH- reagisce con l’H+, gli ioni metallici provenienti dalla base reagiscono e si combinano con ciò che rimane della molecola dell’acido, dando come risultato finale il sale :

    Acido+base = sale+acqua

    L’esempio più classico di questo tipo di reazione è il sale da cucina ( cloruro di sodio ), ma ci sono tanti altri Sali di cui alcuni impiegati in cosmetica, ed uno di questi è il sapone.
    Convertendo questa equazione relativamente al processo dis aponificazione avremo :

    Acidi grassi + idrossido di sodio o potassio = sapone + acqua

    Pertanto il sale ottenuto è chimicamente neutro perché la forza dell’OH- viene annullata dalla forza uguale e contraria dell’H+. I due ioni si annullano e sia l’acido che la base non presentano più alcuna caratteristica corrosiva.

    Nella saponificazione esistono due metodologie molto usate :
    - il metodo a caldo
    - il metodo a freddo.

    In questo thread vogliamo descrivere come si procede nel metodo a freddo.
    Partiamo da una ricetta semplice e vediamo il procedimento :

    SAPONE ALL'OLIO DI OLIVA CON IL METODO A FREDDO

    1000 gr. olio di oliva extravergine e non
    128 gr. soda caustica
    300 gr. acqua distillata ( si sconsiglia acqua di rubinetto )

    ingredienti facoltativi :
    25 ml olio essenziale di lavanda
    2 cucchiai fiori secchi di lavanda triturati

    Utensili :
    mascherina, guanti, occhialini
    mestolo in plastica robusta
    1 bilancia da cucina
    1 vaso in vetro per contenere la soda caustica + acqua
    1 pentola di acciaio grande e con i bordi alti
    1 frullatore ad immersione
    1 termometro da cucina
    stampi per dolci in silicone oppure contenitori riciclati in plastica del philadelphia, Jocca, ecc. (lavati e disinfettati)
    1 piccolo contenitore per preparare i fiori con gli oli essenziali

    FASE 1 – FASE PRELIMINARE :
    Preparare in anticipo l’area di lavoro con tutti gli utensili a portata di mano.
    In un piccolo contenitore preparate la profumazione finale per il sapone quando sarà pronto : mettete i fiori di lavanda triturati e mescolati insieme agli oli essenziali, riponete il contenitore da una parte.

    FASE 2 – PREPARARE LA SOLUZIONE CAUSTICA :
    In un vaso alto di vetro ( o un grosso barattolone sempre di vetro ) pesate l’acqua distillata e riponetelo all’interno del lavello della cucina. Collocandolo dentro il lavello farete il modo che se dovesse rovesciarsi il vaso non ci saranno pericolose conseguenze.
    Adesso, indossando guanti,occhialini e mascherina, prendete un piatto di plastica e mettetelo sulla bilancia e pesatevi sopra la soda caustica che vi occorre. Non prendetela direttamente con le mani anche se avete i guanti, usate un cucchiaio.
    Versate piano piano la soda nell’acqua che sta nel vaso di vetro dentro il lavello.
    Mescolate con cura, fino a quando la soda sarà ben sciolta. A questo punto la soluzione comincerà a scaldarsi e ad esalare un pochino di fumo. E’ una reazione normale, prendete il vaso, copritelo con uno straccio e lasciatelo da parte in modo che rimanga ben caldo.

    FASE 3 – LA PREPARAZIONE DELLA FASE GRASSA:
    pesate l'olio che occorre per la vostra ricetta, in questo caso solo olio di oliva ( si può usare anche l'olio di oliva semplice ).
    Mettete nella pentola di acciaio a bordi alti tutto l’olio e cominciate a scaldarlo a fuoco bassìssimo. Controllate che la temperatura non vada mai oltre i 45° con l'apposito termometro da cucina.

    FASE 4 – L’EMULSIONE e L'INIZIO DELLA SAPONIFICAZIONE:
    Indossate mascherina,occhialini e guanti.
    Misurate la temperatura della soluzione caustica e anche quella dell’olio, quando ambedue sono a 40-45°C, togliete la pentola dal fuoco e cominciate a versare la soluzione caustica nei grassi. Potete far arrivare ambedue anche a temperature più basse, anche intorno ai 35°, questo vi permetterà di ottenere una saponificazione non troppo repentina e ammassante, lasciando la pasta di sapone più fluida e maneggevole per poi colarla nello stampo.
    Mescolate con un mestolo di plastica dura e resistente e incorporate bene i due liquidi. Ora prendete il frullatore ad immersione e incominciate a frullare. Alternate fasi di frullatore acceso e frullatore girato a mano per evitare di fondere il motore. Ad ogni modo non smettete MAI di frullare, sia che sia a mano che a motore.

    Vedrete che l’emulsione comincerà a sbiancare ed ad addensarsi. Vuol dire che il processo di saponificazione è iniziato.
    L'operazione di emulsione del sapone può essere molto lunga o rapida a seconda dei grassi di partenza che si sono scelti. Nel caso del solo olio di oliva è un processo più lungo, nel caso di formule contenenti moltio grassi saturi il processo è più rapido.
    Il processo può durare da pochi secondi ( 30-40 ) a 50 minuti, dipende dal tipo di grassi utilizzati, saturi o insaturi.



    FASE 5 – IL NASTRO :
    Man mano che si frulla la miscela diventa sempre più densa, bisognerà arrivare al punto che la miscela faccia il cosiddetto “nastro”.
    Cos’è il “nastro”? Il nastro è l'addensamento della pasta di sapone. Significa che il grasso è ormai legato con la soda.
    Quando c'è il nastro vedrete che nella pasta di sapone non si notano più bollicine di olio in sospensione, vedrete una pasta omogenea.
    Il nastro può essere forte, medio o leggero. Si raggiunge un nastro forte quando prelevando un po’ di composto con il mestolo e lasciandolo ricadere sul resto contenuto nella pentola, questo si deposita sulla superficie restando in evidenza, come se "scrivesse".
    L scelta di un nastro leggero o medio o forte dipende da quello che si deve fare con il sapone : se dev'essere colato in stampini molto elaborati e pieni di particolari oppure se si devono fare decorazioni complicate occorre un nastro più leggero, ovvero una pasta più fluida; se il sapone dev'essere sformato in forme più semplici si può cercare un nastro medio o forte.



    FASE 6 – AGGIUNGERE GLI INGREDIENTI AGGIUNTIVI:
    Alla fase del nastro si possono aggiungere gli altri ingredienti, le farine, le spezie, i fiori essiccati, i profumi.


    Nel caso della nostra ricetta andiamo a prendere la ciotolina con i fiori di lavanda e gli oli essenziali e la versiamo dentro e mescoliamo bene. Si può aggiungere anche un cucchiaio di cannella in polvere, contribuisce a dare un po' di profumo naturale al sapone e lo colora e decora piacevolmente.


    Versiamo il sapone negli stampi o nello stampo unico, se abbiamo deciso di tagliarlo poi a fette.

    FASE 7 – FASE DEL GEL :
    Il sapone appena versato nello stampo deve essere tenuto al caldo per almeno 24 ore.

    Si ricopre lo stampo con la pellicola e poi si avvolge in una coperta e si mette a riposare in un luogo asciutto. In queste 24 ore proseguirà la reazione chimica di saponificazione, precisamente in questa fase attraverserà la “fase del gel”, il composto cioè si scalda e si rapprende fino a diventare lucido e brillante con una consistenza gelatinosa.
    Dopo il gel il sapone inizia a diventare duro. Dopo 24 ore il sapone può essre tolto dallo stampo, tagliato a fette se necessita e messo a stagionare per almeno 4/8 settimane prima di essere utilizzato.
    In questa fase il sapone infatti non è ancora pronto, è ancora troppo caustico e non può entrare in contatto con la pelle. Soltanto dopo almeno 4 settimane ( dopo 8 è l’optimum ) il sapone è pronto per essere finalmente utilizzato!

    Fonti :
    "cosmetologia" di U.Borellini edizioni Ala
    L'arte di fare il sapone di John Stewart edito da Edizioni Brancato, 2008
    Wikipedia
    mia esperienza personale
    “il tuo sapone naturale” di P.Garzena,M.Tadiello Edizioni Fag Milano )

    Edited by Alex1966 - 27/10/2014, 18:00
     
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