IL METODO A FREDDO.

Sapone solido.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mireide
     
    .

    User deleted


    si farò così!
    Per la schiuma ok... ne faccio a meno!
    (stavo guardando le palle di sapone al limone... mi sa tanto che le copio!)
     
    Top
    .
  2. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    Attendi corretta stagionatura prima di rilavorarlo però ;)
     
    Top
    .
  3. Mireide
     
    .

    User deleted


    si, oggi lo taglio... e lo metto a stagionare.
    Dai primi di maggio potrei rilavorarlo? o mi conviene aspettare di più???

    Considera che l'ho fatto per portarlo al mare a luglio quindi dovrei rientrarci.. spero...
     
    Top
    .
  4. casimir
     
    .

    User deleted


    Salve, vorrei chiedevi un paio di cose!

    300 gr di olio EVO
    38,4 grammi di soda => sconto 5% =36,5
    105 gr di H2O

    Lo faccio "quasi a caldo", ossia vorrei un pò scaldare il mix per raggiungere il nastro visto che la volta precedente non riuscii a raggiungerlo se non aiutandolo con la temperatura...forse perche utilizzai 350 g di H2o invece che 300....ma credo cambi poco, il sapone venne ugualmente e maturò velocemente.

    Vorrei fargli fare + schiuma...come posso?
    L'amido di riso a che serve? puo' aiutarmi?, se si in che quantità?



    Grazie!
     
    Top
    .
  5. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    La schiuma viene prodotta dalla saponificazione di determinati grassi, principalmente dall'accoppiata cocco+ricino con variazioni a seconda se si affianca loro olio di riso, babassu o altri grassi.
    Per ottenere un sapone schiumoso, dovrai recuperare altri grassi. Prova a dare un'occhiata nella sezione ricette, ce ne sono anche di molto semplici e se c'è qualcosa che vuoi chiedere, poni la domanda di seguito al topic interessato :)

    Il metodo a freddo classico, molto utile per un sapone 100% oliva, prevede che porti grassi e soluzione caustica a 45° circa.
    Il metodo a caldo è un'altra cosa.
     
    Top
    .
  6. casimir
     
    .

    User deleted


    Ciao Minerva, grazie della risposta.
    Le ricette le ho guardate ed ho visto le percentuali che vengono utilizzate ma non mi è chiraro il concetto?
    E' possibile anche usare solo ricino o solo cocco o entrambi? ...che cambierebbe in termini di schiuma?

    L'amido di mais che si usa per i bagnetti dei bimbi a cosa serve? è uno schiumogeno? indurisce o allentail sapone?

    poi vorrei sapere come abbassare di un paio di punti il pH visto che ho dafare un esperimento con acque particolari a pH basico.
    Scusa per le troppe domande. :rolleyes:
     
    Top
    .
  7. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    Provo ad andare per ordine.
    Molti grassi saponificati producono schiuma, il cocco è quello che forse ne produce di più ma senza il ricino che funziona da stabilizzante, la percezione è nettamente minore.

    L'amido occorre per rendere il sapone meno scivoloso ma non è indispensabile.
    Molte ne usano un'inezia per disperderci olii essenziali o fragranze ma è un lavoro inutile.

    Il pH del sapone non si abbassa.
    Sotto il suo pH il sapone si scompone. Puoi fare una prova con un pezzetto di sapone e una sostanza acida ;)

    Acque basiche?!
     
    Top
    .
  8. casimir
     
    .

    User deleted


    Ho una vena d'acqua sulfurea che sgorga da sotto terra, ha un ph abbastanza basico, attorno a 8.
    Volevo provarla, io non credo che crei problemi all'NaOH, il mio dubbio riguarda l'ottenimento di un sapone troppo basico, con pH 12/13 :unsure:
    che pH hanno i tuoi saponi?

    Grazie, poi ti posto una foto del sapone se viene :)
     
    Top
    .
  9. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    I miei saponi hanno il pH che hanno tutti i saponi naturali, tra il 9 e il 10 ma non è un problema. Le pelle ci mette pochissimi minuti a riacidificarsi e per i capelli usiamo il risciacquo acido.

    Non so come si possa legare lo zolfo alla soda in soluzione caustica. Cerca di sincerarti che non esploda nulla ;)
     
    Top
    .
  10. casimir
     
    .

    User deleted


    Minerva, effettivamente 2 macro-problemi esistono sicuramente, poi chissà cosa altro può nascere.
    1- ilcarbonato di calcio.
    CaCO3 + 2NaOH → Na2CO3 + Ca(OH)2
    In pratica mi verrebbe un idrossido di calcio e un carbonato di sodio.
    Posso comunque ovviare a questo decalcificando l'H2O tramite tectosilicati.
    2-il solfuro diidrogeno
    H2S + NaOH → Na2S + H2O
    Quindi otterrei del solfuro di sodio.
    Boh, dovrei valutare con un analisi a posteriori la presenza di Na effettivamente disponibile.

    Comunque sono riuscito a fare il sapone, ho raggiunto il nastro con lo sconto al 5% dopo aver decalcificato ed "equilibrato" l'H20.

    Peccato che poi dopo aver colato negli stampi ho messo il sapone in forno e lo ho abbrustolito. :(
     
    Top
    .
  11. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    Abbrustolito?!?

    Ma dopo tutto quel lavoro per ripulire l'acqua, qual è il valore aggiunto di aver usato acqua sulfurea?
    Secondo me sarebbe stato meglio utilizzare zolfo al nastro...
     
    Top
    .
  12. casimir
     
    .

    User deleted


    Ciao Minerva,
    mi interessava il discorso sulfureo per i benefici che ne trae la pelle dal contatto con tali tipi di acque, ma riflettendoci il sapone sta troppo poco a contatto per rendere valido tale discorso tenendo anche conto che avrò sicuramente un sapone che origina depositi calcarei e non è il top.
    L'aggiunta al nastro di zolfo non mi piace perché credo che sia la variabilità compositiva naturale ad esplicare l'azione benefica e non il singolo elemento.
    Cioè, ad esempio, per come la vedo io mangiare minerali+ fibra+ fruttosio+ acqua non potrà mai essere come mangiare un frutto.

    "Abbrustolito" :) vuol dire che raggiunto il nastro li ho colati nello stampo li ho messi in forno per raggiungere subito il gel per 90 min a 75°C mi si sono bruciacchiate. :(
    Un saluto!
     
    Top
    .
  13. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    Ma se fai la soluzione caustica con l'acqua sulfurea, quest'acqua non entrerà in contatto con pelle ma al massimo ciò che contiene (purchè non si leghi alla soda in modo diverso).
    L'acqua nel sapone non serve, dovrà perderla più possibile, ha l'unica funzione di diluire l'alcale in modo che sia più facile per noi omogeneizzarlo ai grassi per dare inizio al processo di saponificazione (nastro).
    Svolta la sua funzione però l'acqua dovrà andarsene per garantire una corretta conservazione del sapone stesso.

    Qualcosa nel tuo sapone ha fatto alzare repentinamente le temperature perché un sapone normalmente non si brucia a 75°.
    Direi che l'acqua sulfurea sia definitivamente bocciata ;)
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    15

    Status
    Offline
    Ciao, una curiosità.. posso usare l acqua demineralizzata anziché quella distillata? Grazie
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    826

    Status
    Anonymous
    Ciao!
    Guarda qui, è spiegato secondo me brevemente e bene:
    https://www.chimica-online.it/come-quando-...neralizzata.htm
    Io l’ho sempre usata e non ho mai avuto problemi!
     
    Top
    .
45 replies since 23/12/2011, 21:49   3682 views
  Share  
.