L'ARANCIO

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    Salve ragazzi.
    Oggi parliamo un pochino della pianta dell'arancio, frutto di stagione che riusciamo a coltivare nella nostra penisola in latitudini con clima temperato.
    Io ne ho una pianta di circa 30 anni in giardino. Quest'anno è veramente piena dei suoi dolcissimi e succosi frutti, e vendendola questa mattina primeggiare con il suo colore in mezzo a tante piante spoglie ho deciso di rendergli un pochino di giustizia. :D

    L'arancio ha una produzione dei frutti alternata, cosi come in genere il resto degli agrumi. Difatti due anni fa riuscii a raccogliere 70 kg di arance, l'anno scorso 35, quest'anno ci saranno più di 100 kg. In base al quantitativo della produzione cambia anche la dimensione del frutto e lo spessore della buccia. Quando la pianta ne produce poche esse sono più grandi e con buccia più spessa (l'anno scorso ci sono state arance che pesavano grammi).

    STORIA E CURIOSITA'

    L’ albero dell’arancio detto «Citrus Sinensis» è originario della Cina. Con Vasco de Gama, dal rientro di uno dei suoi viaggi in Oriente, portò un albero di arance dolci dal quale, sembra, ebbero origine tutti gli aranci europei.

    GENERALITA'

    Gli alberi hanno una chioma compatta e rotondeggiante, possono raggiungere anche 10 metri di altezza.
    I rametti possono essere spinosi. Le foglie sono ovali e lucide.
    I fiori sono bianchi e profumati
    La fioritura è primaverile, mentre i frutti arrivano a maturazione nell'autunno o nell'inverno (ad esempio le mie cominciano ad essere leggermente dolci ora).
    Impostante è dire che i frutti dell'arancio non maturano dopo la raccolta, quindi vanno lasciati sulla pianta fino al grado di maturazione desiderato.

    CURE

    Le arance in campo si coltivano in luogo soleggiato o semi ombreggiato. Temono il gelo intenso e prolungato, quindi, nelle zone con inverni molto rigidi, è consigliato coltivarla ad esempio in vaso in modo da metterla a riparlo nei periodi avversi. Le gelate tardive o venti molto freddi inoltre possono rovinare irreparabilmente i boccioli e quindi il raccolto.
    Le piante sopportano abbastanza la siccità. Comunque per una fruttificazione ottimale è bene annaffiare regolarmente le piante, da marzo a ottobre, evitando gli eccessi ed attendendo che il terreno si asciughi tra un'annaffiatura e l'altra.
    Per il nutrimento io uso rigorosamente del letame di pecora maturo di almeno 2 anni che prendo dai miei genitori.
    I parassiti più dannosi, come per tutti gli agrumi in genere, sono le cocciniglie (ne ho avuta in infestazione abbondante quest'anno ed ancora ci sto combattendo).



    Questi insetti perforano la lamina fogliare o dei fusti giovani e si nutrono della linfa in essi contentuta, ricca di zuccheri.
    In genere colonizzano in gran numero le parti giovani delle piante, i germogli e le foglie, causando grave danno alle piante. Le cocciniglie sono facilmente riconoscibili dagli altri insetti perchè tendono a ricoprirsi di sostanze cerose di protezione, costituendo un cappuccio a forma di piccolo scudo, rigido o gommoso a seconda delle specie.
    Se l'infestazione è di lieve entità è possibile debellare questo parassita asportandolo manualmente, avendo cura di disinfettare i fori lasciati dagli insetti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Se l'infestazione dovesse essere massiccia è bene intervenire utilizzando dell'olio bianco.

    Edited by Piergiorgio - 18/6/2015, 19:36
     
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  2. Alex1966
     
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    ciao Piergiorgio,
    dove si acquista l'olio bianco? :wacko: e che cos'é :sarcastic13.gif:
     
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    L'olio bianco si può acquistare al Consorzio. In pratica è un olio di color bianco minerale che, in seguito ai processi di raffinazione, risulta privo di idrocarburi aromatici. :approva6.gif:

    Viene diluito con l'acqua ed irrorato sulle foglie della pianta colpita dall'attacco della cocciniglia. L'azione "insetticida" è esplicata per contatto e per asfissia. :armati15.gif:
     
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  4. Alex1966
     
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    bene, quindi non è un veleno :cool18.gif:
     
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  5. LallaLalla
     
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    Ciao Piergiorgio
    alcuni anni fa anche gli alberi d'arancio che ho giù in Puglia hanno avuto lo stesso problema e siamo riusciti con molta pazienza a debellare la cocciniglia con prolungate nebulizzazioni di sapone di marsiglia sciolto....pare che abbia funzionato non solo per i miei alberi, ma anche per quelli dei miei vicini!!!!
    Te mi confermi questa tecnica non nociva per gli agrumi???
    Lalla
     
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    Ti confermo che anche con il sapone di Marsiglia sciolto e poi nebulizzato sulle fronde degli aranci riesci a disfarti della cocciniglia. Chiaramente con questo metodo occorre eseguire più applicazioni nel tempo quindi, come dici tu, bisogna armarsi di pazienza ... ma tutti sappiamo che i rimedi naturali, e non quelli chimici, sono migliori per la nostra salute ed il rispetto dell'ambiente. Quindi armiamoci di pazienza ed usiamo i rimedi naturali che abbiamo a disposizione ... mamma natura sa aspettare, e se la rispettiamo ci premierà!
     
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    Aggiungo un altro metodo efficacie per combattere la cocciniglia.
    :hello-kitty23.gif:
    Grattuggiare 150 g di sapone di marsiglia e metterlo in una pentola con un litro d'acqua.
    Scaldare e fare bollire fino a che si sia sciolto completamente.
    Una volta raffreddato aggiungere 100 cc di olio vegetale (olio di semi di girasole, mais ecc) e mescolare affinchè si sia raggiunta la perfetta mescolazione tra il sapone e l'olio.
    Il composto si presenterà come una crema, che puoi essere conservata ed utilizzata poco alla volta quando occorre.
    Quando serve utilizzarla si diluisce questa crema nel rapporto di una parte in 10 di acqua. Si mescola bene e quindi si può spruzzare.
    Le operazioni possono essere ripetute 3 o 4 volte ad intervalli di una settimana. Poi occorre attendere un mese circa e ripetere di nuovo se la cocciniglia insiste nella presenza.
     
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  8. LallaLalla
     
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    E' questo il metodo che conoscevo per combattere la famigerata cocciniglia!!!! Grazie Piergiorgio
     
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  9. Apache1967
     
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    scusa Ceccarelli, ma non usavi l'olio di neem con l'aglio per i parassiti?
     
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  10. @Manola
     
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    si Apache 'sta storia la conosco pure io....................ma non sai cosa è successo?
     
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  11. Alex1966
     
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    è successo che invece dei parassiti, sono morti i vicini
     
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    Si Apache, ho utilizzato un decotto di aglio aggiunto poi all'olio di neem per combattere gli afidi.
    Il fatto è che il composto, dopo qualche giorno, subisce una fermentazione. Se riutilizzato ha un odore sgradevolissimo e di lunga persistenza che lo rende praticamente inutilizzabile ... almeno che non si voglia combattere il vicino con armi chimiche :D
     
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11 replies since 24/12/2011, 10:57   607 views
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