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Gabrysei.
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L'uso del rosmarino fin dall'antichità è stato da sempre legato alle sue positive proprietà terapeutiche. Sono numerosissime le leggende e le "ricette" proposte a base di questa pianta nel corso dei secoli, la più curiosa e sicuramente la più famosa è questa:
"l'Acqua della Regina d'Ungheria"
"Io donna Isabella, regina d'Ungheria, di anni 72, inferma nelle membra e affetta di gotta, ho adoperato per un anno intero la presente ricetta donatami da un eremita mai da me conosciuto, la quale produsse su di me un così salutare effetto che sono guarita ed ho riacquistato le forze, sino al punto da sembrare bella a qualcuno. Il re di Polonia mi voleva sposare ma io rifiutai per amore di Gesù Cristo. Ho creduto che la ricetta mi fosse stata donata da un angelo. Prendete l'acqua distillata, quattro volte trenta once, 20 once (28,35 gr n.d.r.) di fiori di rosmarino, ponete tutto in un vaso ben chiuso, per lo spazio di 50 ore: poi distillate con un alambicco a bagnomaria. Prendete una volta alla settimana una dramma (3,545 grammi n.d.r.) di questa pozione con qualche altro liquore o bevanda o anche con carne. Lavate con esso il viso ogni mattina e stropicciate con essa le membra malate. Questo rimedio rinnova le forze, solleva lo spirito, pulisce le midolla, dà nuova lena, restituisce la vista e la conserva per lungo tempo; è eccellente per lo stomaco ed il petto"
praticamente, si prepara con 3 parti di foglie fresche di rosmarino e una di lavanda, per un totale di 60 grammi, si pestano le foglie e si mettono in un contenitore a chiusura ermetica contenente 150 gr di alcol etilico, si lasciano riposare per 3 giorni, poi si filtrano; si trova già pronta nelle erboristerie, e ancora oggi porta il nome dell' Acqua della regina di Ungheria, molto indicata per frizioni e massaggi.
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ROSMARINO |
