Il fico d’India:

un vecchio rimedio della tradizione siciliana

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  1. ecogalenica
     
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    Si dice che questo squisito frutto sia giunto in Europa con Cristoforo Colombo di ritorno dalle Americhe. Invece ancora prima, nell’827, i Saraceni lo importarono in Sicilia quando sbarcarono a Mazara.
    Il fico d’India è ricco di zuccheri biodisponibili, calcio, fosforo e vitamine.
    Anche le pale (cladodi), possono essere utilizzate per il loro effetto diuretico, d’eliminazione dei calcoli renali e d’abbassamento del tasso di colesterolo ematico.
    Ma l’effetto più importante del fico d’India è la sua azione antiossidante ed antiradicali liberi. Le sostanze antiossidanti sono rappresentate essenzialmente da due composti betalainici : la betanina rosso-porpora e l’indicazantina gialla, con potere riducente molto elevato.
    La loro capacità anti-radicali d’origine chimica è superiore a quella del Trolox, l’analogo chimico idrosolubile della vitamina E, uno dei principali antiossidanti biologici.
    Studi in vitro, hanno inoltre dimostrato che betanina e indicazantina, sono in grado di fornire una marcata protezione, sia alle cellule, sia alle lipoproteine LDL umane con azione antiossidante. Questo meccanismo d’azione si traduce in un’azione antiaterogena.
    Le proprietà cosmetiche del fico d'india sono racchiuse nella preziosa polpa estratta dalle pale, un concentrato ricco di mucillagini, vitamine ed oligoelementi che conferiscono alla crema proprietà rigeneranti, cicatrizzanti, toniche, antiossidanti e disinfettanti.
    Nel frutto ci sono anche sostanze anti-ossidanti come l'indicaxantina e la betanina, che contrastano i processi ossidativi.
    In cosmetica viene utilizzata per la produzione di creme umettanti, saponi, shampoo, lozioni astringenti e per il corpo, rossetti.
    Usi terapeutici della medicina popolare: i frutti sono considerati astringenti e, per la loro ricchezza in vitamina C sono stati usati in passato dai naviganti per la prevenzione dello scorbuto; i giovani cladodi, riscaldati al forno, vengono utilizzati come emollienti, applicati in forma di cataplasma. L'applicazione diretta della "polpa" dei cladodi su ferite e piaghe costituisce un ottimo rimedio antiflogistico, riepitelizzante e cicatrizzante su ferite e ulcere cutanee; è un vecchio rimedio della tradizione siciliana, utilizzato ancor oggi nella cultura contadina isolana.

    ricetta
    Crema Rigenerante Olio d'Oliva Fico d'India rigenerante
    L'emulsione, composta in massima parte da olio d'oliva e burro di karite', contiene polpa fresca di fico d'india, e oli essenziali di melissa, salvia malva e limone. Svolge una azione ricostruttiva, tonificante, protettiva. Le proprietà cosmetiche del fico d'india sono racchiuse nella preziosa polpa estratta dalle pale, un concentrato ricco di mucillagini, vitamine ed oligoelementi che conferiscono alla crema proprietà rigeneranti, cicatrizzanti, toniche, antiossidanti e disinfettanti. La melissa è la pianta della femminilità e degli stress emotivi delle donne. Il suo effetto è tonificante e sedativo, distende e rinfranca. E' indicata per pelli ipersensibili. Il suo piacevole profumo cedrino predomina nella composizione, conferendole una fresca fragranza (tra l?altro, tiene lontano gli insetti). La malva è indicata come calmante, emolliente e rinfrescante. L'etimologia della salvia deriva dal latino salvus (sano, salvo) e dal verbo salvere (salvare) così come dal greco sòzo (conservo, proteggo) unito a bios (vita):sicchè significherebbe pianta che conserva la vita. Il limone vanta proprieta' toniche, antisettiche, vitaminizzanti. Le sostanze descritte rendono questa crema preziosa: il trattamento fitoterapico ideale,subito efficace, fresco, ricco di principi attivi, un vero e proprio alimento per la pelle. Adatta tanto al viso quanto al corpo, Il suo uso quotidiano reidrata i tessuti cutanei, ne affina la tessitura, rassoda mentre mantiene l'elasticita' e preserva tonicita', freschezza e splendore. Previene la formazione di rughe e smagliature.
    Ingredienti: aqua, olea europea, opunzia coccinellifera, butyrospermum parkii, glyceryl stearate, cetyl alcool, ,citrus limonium, vanilla fragrans, salvia sclarea, malva sylvestris,melissa officinalis, methil glucose sesquistearate, tocopherol, lecithin, ascorbyl palmitate, citricacid,

    Anti-age
    INGREDIENTI: polpa di 1 avocado frullato, polpa di 1 fico d’india frullato, 1 cucchiaino di olio di semi di lino, succo di 3 chicchi d’uva rossa. Aggiungi argilla bianca a pioggia e mescola con un cucchiaio di legno fino ad addensare la miscela.

    Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

    Edited by Piergiorgio - 31/5/2012, 12:27
     
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  2. ecogalenica
     
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    Si può utilizzare nei cosmetici anche la polpa del frutto (opportunamente lavorata).
     
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  3. ecogalenica
     
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    Naturalmente votato al biologico, le ‘pale’ del fico d’India non necessitano infatti di trattamenti chimici di sintesi, mantiene incontaminate le molte proprietà salutari della pianta e dei frutti, ricchi di minerali, particolarmente calcio e fosforo, con una presenza significativa di vitamina C. Le qualità depurative, diuretiche, reidratanti, cicatrizzati, tonificanti e coadiuvanti nella cura dell’osteoporosi sono utilizzate da sempre; l’uso più comune è quello di essere preparato in cataplasmi per alleviare contusioni, slogature e lussazioni.

    Oggi il fico d’India è diventato anche un cosmetico Bio Ecologico, presentato in occasione della manifestazione Biolife 2011 a Bolzano, tenutasi in novembre e certificato da Icea. Il “Succo concentrato di fichi d’India integrale” prodotto dall’azienda siciliana Giuseppe Caruso è un prodotto a base di olio estratto dai semi, si assume sotto forma di integratore alimentare ricco di sali minerali, antiossidanti e taurina, con proprietà nutritive e benefiche per la pelle.

    Una nuova ‘colonizzazione’ per il fico d’India, che entra così a grandi passi nel mondo della cosmesi biologica, primo nel suo genere ad essere certificato bio in Europa.
     
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    Il fico d'india appartiene alla famiglia delle Cactaceae e rappresenta una pianta succulenta che può spingersi fino a 5 metri d'altezza.
    I cladodi (o pale, impropriamente chiamate foglie) costituiscono il fusto e si raggruppano formando ramificazioni. Sono ricoperti da una pellicola cerosa che protegge la pianta dall'eccessivo calore, impedendo la traspirazione e proteggendola da un possibile attacco da parte dei predatori.



    I pregi di questo frutto sono legati a vari motivi: intanto le pale di fico d'india non hanno bisogno di essere trattate con antiparassitari e pertanto i suoi frutti possono essere considerati naturalmente “biologici”.
    Ma le qualità migliori di questi frutti sono rappresentate dalle sue proprietà terapeutiche tanto che consumare fichi d'india rappresenta un’ottima cura naturale per l’intero organismo. Tra le più importanti proprietà del fico d'india si segnala quella depurativa, ottima per aiutare l’espulsione dei calcoli renali, e quella coadiuvante nella cura dell’osteoporosi grazie alla quantità di ferro, calcio e fosforo contenuti in questo frutto Il fico d'india è inoltre indicato anche quale integratore nelle diete dimagranti per il suo grande apporto di fibre, che danno un senso di sazietà, e come reidratante e rivitalizzante per chi svolge attività fisica intensa, sia sportiva che lavorativa

    La fioritura di questa pianta inizia in primavera ma i frutti più pregiati sono quelli tardivi che arrivano sulle nostre tavole a dicembre. Questi fichidindia sono i cosiddetti “bastarduna” o “scuzzulati”: in realtà non sono altro che i fichidindia nati dalla seconda fioritura, che si ottiene eliminando i primi frutti, più piccoli, e costringendo così la pianta a rifiorire. I “bastarduna”, meno numerosi, hanno però un valore di mercato più alto sia perché sono tardivi e dunque frutti invernali sia perché sono più grandi e senza semi.

    L'utilizzo del fico d'India è particolarmente interessante anche in cosmesi, per la produzione di creme umettanti, shampoo, saponi, lozioni con azione astringente, e sembra favorire la crescita dei capelli.

    RACCOMANDAZIONI
    Il frutto non dev'essere mangiato in quantità eccessiva: potrebbe provocare, infatti, blocco intestinale; è per questo sconsigliato nelle persone che soffrono di diverticoli intestinali.

    guide.supereva.it/sicilia/interventi/2007/03/290861.shtml
    my-personaltrainer.it/benessere/fico-india.html
     
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  5. Alex1966
     
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    mi sono documentata un po' in giro. E ho appreso che le proprietà cosmetiche importanti del fico d'india sono contenute appunto sia nella polpa del frutto che nelle pale ( le foglie ).
    Il frutto però per preparare cosmetici in casa rappresenta un problema dal punto di vista della conservazione. Fare cosmetici con la pala è più semplice.
    Infatti le grosse foglie carnose dei fichi d’india contengono sostanze preziose per la pelle. Contengono preziose mucillagini e sono ricche di zuccheri, che trattengono acqua e sono quindi un ottimo veicolo di idratazione e nutrimento.

    Le foglie dei fichi d’india hanno inoltre proprietà lenitive, cicatrizzanti e, grazie alla presenza di vitamine e di sali minerali, esercitano una potente azione ristrutturante e antiage. Le foglie vengono frullate e applicate direttamente sul volto, in forma di pappette di consistenza diversa a seconda del bisogno e del tipo di pelle.

    Dal forum Arcadia ho trovato questo interessante passaggio:
    “le pale di questa pianta contengono mucillagini altamente idrofile, perciò estrarre le stesse con un solvente lipofilo sarebbe inutile e dispendioso....
    Ciò non toglie che con il fico d'india si possa fare un gel tipo quello di aloe (con effetti magnifici sulle pelli impure).
    Però bisogna fare in questo modo:
    Si prende una pala e la si scorteccia.
    un volta scortecciata la si passa nel robot da cucina fino ad ottenere una pasta uniforme che verra applicata sul viso. “

    in pratica con le pale del fico d'india possiamo fare un gel molto simile a quello che ottiene dalla foglia dell'aloe. E possiamo incorporarlo tranquillamente nelle nostre preparazioni cosmetiche, così come facciamo con il gel d'aloe ;)
     
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  6. Alex1966
     
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    ho fatto il gel di fico d'India!
    Ieri sera a mezzanotte dopo essere rientrata da una cena, invece di andarea dormire mi sono messa a frullare le pale del fico d'india! ( qui a a Cerveteri e Ladispoli si trova facilmente, cresce spontaneamente lungo le strade, siamo al mare ).
    Dopo vi metto le foto, l'ho fatto proprio come il gel d'aloe. Me lo sono già spalmato sulle mani, mi sembra che faccia meno effetto "tensore" rispetto al gel d'aloe.
    Ha una polpa più soda e ferma, meno bavosa. Oggi pomeriggio devo assolutamente farci qualcosa per provarlo
     
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  7. Alex1966
     
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    ecco il gel, va passato oltre che al frullatore anche al minipimer dopo perchè è un po' fibroso



    Edited by Alex1966 - 16/7/2014, 20:18
     
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  8. ecogalenica
     
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    sapete se esiste un modo per sbiancarlo e renderlo trasparente?
     
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  9. Alex1966
     
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    non credo sia possibile perchè la polpa dentro è proprio verde, a differenza dell'aloe.
    Una soluzione può essere : non metterne troppo in una preparazione ( sotto il 5%) oppure sbiancarlo con il biossido di titanio o l'ossido di zinco

    Comunque se domani ho tempo, provo a fare 50 gr. di crema semplice e vedo cosa esce fuori
     
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  10. Alex1966
     
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    oggi ho fatto una crema mani a mio figlio, ne ho messo solo 2.5 gr. la crema è rimasta bianca

    proverò ad osare con 5 gr. vediamo che esce fuori

    comunque così tutto insieme fa una massa verde, ma quando ne usi pochi grammi è molto meno colorato
     
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  11. Sciaboletta
     
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    il procedimento preciso per fare il gel di pale di fico?
    ammesso che riesca a trovare il fico d'india.

    A parte che si trova in vendita anche al vivaio, uno può acquistarlo e piantarselo comodamente in giardino
     
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  12. Alex1966
     
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    lo stesso procedimento del gel di aloe :

    prendi la foglia, la sbucci di tutta la parte esterna verde scuro e ti rimane l'interno che è di un verde chiaro.

    Anche all'interno però c'è d fare un'ulteriore pulitura : il primo strato sotto la buccia è molto fibroso, quindi va tolto. In pratica deve rimanere solo il cuore della pala.

    Poi si passa al frullatore, e poi si ripassa una seconda volta con il minipimer.
    Poi si pesa e si aggiunge la xantana : da 1 a 1.5% a secondo di quanto la si vuole densa.
    A piacere si può aggiungere della glicerina. Fondamentale è il conservante. Regolarsi sempre in base al peso.

    Purtroppo non sono dotata di centrifuga, perchè penso che una volta sbucciata, la pala verrebbe meglio passata alla centrifuga piuttosto che in frullatore. Uscirebbe solo il succo. Certo, a discapito di qualche sostanza nutritiva, ma dentro una crema risulterebbe più liscia
     
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    in questi giorni mi trovo al mare dove ho la possibilità di raccogliere pale di fico d'india e provare a fare il gel. Ma come faccio a tagliarle e lavorarle senza riempirmi di peli urticanti? La mia unica esperienza è stata catastrofica
     
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  14. Gabrysei
     
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    Beata te che sei al mare !!!!!!!
    usa dei guanti spessi, quelli da ferramenta sono l'ideale!!!!!! oppure

    a me in Calabria , hanno insegnato a raccogliere i fichi d'india usando il sacchetto vuoto della pasta, infilato sulla mano come un guanto e ti garantisco che funziona !!!!!!!

    Edited by Gabrysei - 1/2/2012, 14:51
     
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  15. Alex1966
     
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    le pale non pungono tanto come il frutto, Tranquilla Pallina con i guanti non corri alcun pericolo!


    Edited by Alex1966 - 23/9/2012, 23:48
     
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23 replies since 27/1/2012, 12:18   6985 views
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