TENSIOATTIVI E CALCOLO DELLA SAL

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  1. Alex1966
     
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    I TENSIOATTIVI

    I tensioattivi sono utilizzati nei cosmetici destinati alla detergenza.
    Strutturalmente sono simili agli emulsionanti, posseggono cioè una porzione polare idrofila ed una porzione apolare lipofila, ma sono caratterizzati da maggiore idrofilia ( quindi HLB più elevato ).
    La loro principale funzione è quella di abbassare due forze fisiche: la tensione superficiale e la tensione interfacciale. Questa proprietà permette un contatto più solido tra sostanze altrimenti non miscibili con acqua ( ad es. oli, grassi e particelle di polvere ), favorendo in questo modo i processi di emulsionamento e di detersione.

    I tensioattivi, componenti fondamentali dei detergenti, sono composti organici sintetici ( ad eccezione del sapone) caratterizzati dalla presenza nella molecola di due gruppi, uno idrofobo e uno idrofilo; poiché in genere un tensioattivo è usato in soluzione acquosa, la parte idrofila rappresenta il gruppo solubilizzante.
    La parte idrofoba della molecola è rappresentata da una catena idrocarburica, talvolta alogenata, con lunghezza media da dieci a venti atomi di carbonio, che viene simboleggiata con R;
    la parte idrofila solubilizzante è di natura diversa e in base ad essa si fa una classificazione primaria dei tensioattivi: si distinguono così quattro classi: anionici, non ionici, cationici, anfolitici.
    I tensioattivi vengono anche definiti PRIMARI o SECONDARI a seconda delle funzione che svolgono nel detergente, ma anche in base alla loro caratteristica chimica.

    La polarità della componente idrofila permette di dividere i tensioattivi nelle seguenti classi:
    anionici, con carica negativa
    cationici, con carica positiva ( ecco perché incompatibili con gli anionici )
    anfoteri, con entrambe le cariche
    non ionici, senza carica.

    tensioattivi anionici : si tratti di tensioattivi ionici, aventi un terminale con carica elettrica negativa. Sono carbossilati, solfonati, solfati, vari che costituiscono in media il 30% del totale. Sono i più utilizzati perchè hanno un elevato potere schiumogeno-detergente ed emulsionante ed un basso costo.
    Il potere detergente è giustificato dal fatto che la cheratina dei capelli o della pelle ha una carica negativa, mentre la sporcizia è per lo più elettropositivo. Quando la sostanza lavanta anionica viene a contatto con la sporcizia (pos.+), per attrazione di carica opposta, la stacca dalla cute solubilizzandola per micellazione. Quando poi la carica elettronegativa del tensioattivo si incontra con quella negativa della cute si genera una reazione repulsiva, che allontana la micella tensioattivo-sporcizia col risciacquo dalla cute.
    Gli anionici possono essere sia tensioattivi primari che secondari, i primari sono : i saponi, gli alchilsolfatio, gli alchileterosolfati.
    I secondari sono : alchileterecarbossilati, acil glutamati, condensanti proteici con acidi grassi, acil sarcosinati, acil metil taurati, acil isietonati, acil solfosuccinati.

    tensioattivi non ionici : detti anche secondari o migliorativi. Sono caratterizzati da una molecola senza cariche, ossia neutra.
    Rispetto ai primari ( solfati) sono generalmente meno detergenti, viscosizzano meno, sono più costosi ma sono tollerati meglio a livello cutaneo. Vengono aggiunti ai primari quindi per rendere il detergente più "eudermico". Comprendono : etossilati eterei, etossilati esterei, etossilati ammidici, etossilati amminici. Piuttosto compatibili con altri ingredienti.
    I tensioattivi anionici di solito sono anche primari, ma c’è qualche eccezione. Negli shampoo per bambini per esempio si preferisce inserire come primario un anfotero più delicato e che non brucia negli occhi.

    Tensioattivi anfoteri (anfolitici) tensioattivi ionici con elettrocarica positiva e negativa, in grado di comportarsi da cationici o anionici a seconda del ph della soluzione.
    Sono generalmente più delicati e meglio tollerati degli anionici, migliorano le caratteristiche sdchiumogene degli altri tensioattivi. Si usano maggiormente nei prodotti per bambini e pelli delicate oltre che nei detergenti intimi. Nelle miscele detergenti vengono spesso aggiunti agli anionici per renderli menoa ggressivi.
    Ne esistono 4 classi : le betaine, i derivatid ell'imidazolina, le propil-amido-betaine e le solfobetaine.

    cationici : sono tensioattivi ionici con carica positiva. Quindi presentano caratteristiche opposte rispetto agli anionici.
    I cationici non si usano come detergenti, perché in realtà non lavano e non fanno schiuma. L’utilizo più appropriato è quello “condizionante”. Per tale motivo il loro impiego è limitato all'utilizzo in prodotti cosmetici ad effetto condizionante e sostantivante come i balsami per capelli; sono utili anche per eliminare l'elettrostaticità dei capelli dopo la detergenza.
    Si tratta generalmente di sali di ammonio quaternari.

    Gli agenti secondari sono quindi tutti quei tensioattivi che vengono aggiunti per diminuire l’aggressività, migliorare l’aspetto, il grado di schiumosità.Tra questi ci sono sia gli anfoteri, che non ionici che alcuni anionici.

    In base alla loro struttura chimica i tensioattivi svolgono le seguenti azioni:
    - emulsionante
    - detergente
    - schiumogena
    - bagnante-umidificante
    - filmogena-sostantivante
    - disinfettante
    - solubilizzante

    Ecco perchè è consigliabile l'utilizzo non di uno MA DI PIU' tensioattivi in un detergente : in uno shampoo per es. si possono avere tensioattivi detergenti, schiumogeni ed emulsionanti.

    Leggi qui maggiori informazioni sui tensioattivi, la loro composizione e come agiscono
    www.doctorsegalla.com/newsletter/evolution03.php

    Descrizione di alcuni tensioattivi

    Sodium Laureth Sulfate (SLES): tensioattivo anionico, non ecobio (è etossilato) ed è il più utilizzato (costa poco ma bisogna dire che è anche piuttosto performante).
    Ha una buona forza lavante e - utilizzato da solo - è piuttosto aggressivo sulla pelle. Ha anche un buon potere bagnante (si diffonde bene a contatto con la cute e l'acqua) ed è decisamente schiumogeno.
    Nei detergenti, addensa in presenza di sale (per quello lo aggiungiamo alla ricetta) se utilizzato in buona quantità (sarà il tensioattivo primario).

    Sodium Lauroyl Sarcosinate: il tensioattivo anionico primario più utilizzato nei detergenti ecobio. Addensa a ph 5 e quindi va modificato il ph del detergente di conseguenza facendo attenzione però a non andare al di sotto che poi non si riaddensa più se proviamo a rialzarlo!
    C'è da dire che, affinché addensi, va utilizzato come tensioattivo primario e in quantità importanti.
    Ha un buon potere schiumogeno ed è decisamente più delicato dei tensioattivi già citati, anche se non è un granché in quanto a bagnabilità.

    Sodium Lauryl Sulfoacetate: in polvere. Tensioattivo anionico non aggressivo con un buon potere schiumogeno e lavante.

    Cocamidopropyl Betaina: tensioattivo anfotero molto utilizzato nei detergenti di qualsiasi tipo. Non è affatto delicato da solo ed è decisamente schiumogeno.
    Tuttavia, in accoppiata con lo SLES, i due tensioattivi annullano a vicenda la reciproca aggressività: in definitiva, dobbiamo cercare di utilizzare SLES e Betaina in accoppiata per ottenere un detergente non aggressivo per la pelle.

    Disodium Cocoamphodiacetate: tensioattivo anfotero delicato. Fa poca schiuma e si può utilizzare per mitigare lo SLES.
    Negli shampoo ha la tendenza ad appesantire il capello che può essere un vantaggio per chi ha i capelli crespi e grossi ma uno svantaggio per chi li ha fini e magari pure grassi.

    Sodium Lauryl Glutamate: tensioattivo anionico delicato. Ha la pessima abitudine però di liquefare i detergenti...

    Sodium Cocopolyglucose Tartrate e Sodium Cocopolyglucose Citrate: tensioattivi anionici delicati (approvati da ECOCERT) e consigliati nei prodotti per i bambini o pelli sensibili. Fanno una schiuma morbida.

    Lauryl Glucoside/Coco Glucoside/Decyl Glucoside: tensioattivi non ionici delicati.
    Il Lauryl Glucoside si presenta come una pasta bianca che diventa liquida scaldandola lievemente, ed ha buone proprietà viscosizzanti. Presenta ottime proprietà schiumogene e risulta estremamente delicato sulla cute. Riduce l’aggressività dei tensioattivi primari.
    Viene generalmente commercializzato sotto forma di soluzione acquosa viscosa, torbida. Non provoca irritazioni o sensibilizzazioni. E’ pertanto adatto alle pelli delicate come quelle dei bambini.

    Il Decyl Glucoside tende a liquefare i detergenti ma è più schiumogeno e lavante.

    Coco-glucoside (and) Gliceryl oleate: tensioattivo surgrassante, usato a bassa percentuale per rendere il detergente meno aggressivo.

    Capryl/Caprylyl Glucoside: tensioattivo non ionico delicato dalla spiccata proprietà solubilizzante.

    Lauramidopropylamine Oxide: E' un tensioattivo anfotero molto delicato che addensa a ph 5. Dovrebbe avere proprietà condizionanti e produsce una shciuma densa e morbida.

    Babassuamidopropyl betaine : SCHIUMOGENO combinato con il decyl glucoside e/o lauryl glucoside tende ad aumentare la schiuma, delicato. Utilizzare dal 2 al 10%


    COME SI CALCOLA LA SAL?

    La SAL è la percentuale di SOSTANZA ATTIVA LAVANTE contenuta in un detergente.

    Un detergente è composto da :
    - un tensioattivo primario, che ha la funzione appunto primaria di "lavare2
    - di un tensioattivo secondario che hanno la funzione di mitigare il primo, cioè renderlo meno aggressivo
    - altri tensioattivi per la schiumosità, la densità, ecc.

    Di solito il tensioattivo primario è anionico o non ionico ed ha uno spiccato potere lavante oltre che addensante,
    il tensioattivo secondario di solito è un anfotero o una betaina,
    altri tensioativi aggiuntivi sono di solito quelli che da soli non si addenserebbero e non farebbero sufficiente schiuma oppure al contrario molto chiumogeni ed aggressivi e che quindi si aggiungono per rinforzare una ricetta troppo delicata.

    Prima di decidere la composizione del mio detergente, devo studiarmi le caratteristiche dei tensioattivi e decidere quanti gr. di ogni tensioattivo voglio mettere, a seconda che il mio detergente dev'essere schiumoso, denso, molto pulente, ecc.ecc.
    Devo inoltre capire quale sarà il tensioattivo primario e quale quello secondario.

    Che detergente voglio preparare? Un bagnoschiuma, uno shampoo, un detergente viso?
    A seconda del tipo di detergente, le percentuali di SOSTANZA ATTIVA LAVANTE cambiano, ad esempio :

    SAL CONSIGLIATA
    detergenti intimi 10%
    shampoo 10-15%
    bagno-doccia 18-20%
    bagnoschiuma 20-25%


    Quando si deve formulare un detergente, si deve conoscere la SAL di ogni tensioattivo che andiamo ad usare; in questo modo potremo calcolare senza problemi la SAL finale del nostro detergente.

    La SAL però non corrisponde precisamente alla quantità che utilizziamo di tensioattivo, poiché la maggior parte dei tensioattivi in forma liquida non è pura ma composta da acqua e tensioattivo : quindi se utilizziamo 30 gr di Sodium Lauroyl Sarcosinate, la sua SAL non è 30, perchè costituito in parte anche da acqua.

    Per conoscere la SAL del singolo tensioattivo, dobbiamo consultare la sua scheda tecnica o chiedere al fornitore.

    TABELLA DI SAL DEI TENSIOATTIVI PIU' USATI :

    EUCAROL AGE ET = sodium cocopolyglucose tartrate 30

    EUCAROL AGE EC = disodium cocopolyglucose citrate 30

    COCCO AMPHODIACETATO (polichimica) = disodium cocoamphodiacetate 36,2

    TEGO GLUCOSID L 55 = lauryl glucoside & cocamidopropyl betaine 43

    EUCAROL AGE SS = disodium cocopolyglucose sulfocinate 45

    EUPERLAN PK 1200 = coco-glucoside & glycol distearate & glycerin 10/20

    PROTELAN VR/K = sodium cocoyl hydrolysed wheat protein 28/28,4

    MAPROSYL 30 = sodium lauroyl sarcosinate 29/29,1

    SARCOCID 30 = sodium lauroyl sarcosinate 29/31

    AMPHOTENSID B 4/C = cocamidopropyl betaine 29/32

    DEHYTON AB 30 = coco betaine 29/33

    BETAINA (polichimica) = cocamidopropyl betaine 34/37

    PLANTAPON ACG 35 = disodium cocoyl glutamate 34/38

    PROTELAN AGL P5 = sodium lauroyl glutamate 36/40

    DEHYTON MC = sodium cocoamphoacetate 38/41

    REWOTERIC AM 2 C NM = disodium cocoamphodiacetate 39/40,7

    PLANTACARE 120 UP = lauryl glucoside 50/53

    PLANTACARE 818 UP = coco-glucoside 51/53

    PLANTACARE 2000 UP = decyl glucoside 62/65

    PLANTACARE 810 UP = caprylyl/capryl glucoside 62/65

    LAMESOFT PO 65 = coco-glucoside & glyceryl oleate 50/55

    FACETENSID = disodium Laurethsulfosuccinate 35

    PLANTAPON SF = sodium cocoamphoacetate & glyceryn & lauryl glucoside & sodium cocoyl glutamate & sodium lauryl glucose carboxylate 34/45

    SLES (vernile) = sodio laurethsolfato 29

    Doucer de coco di AZ = coco glucoside + glyceryl oleate 50/55

    MOUSSE DE BABASSU DI AZ = babassuadomipropylbetaine 35/38

    BASE MOUSSANT DOUCER DI AZ = Sodium cocoamphoacetate, Glycerin, Lauryl glucoside, Sodium Cocoyl glutamate, Sodium lauryl glucose carboxylate,
    la sal va da 34 a 45 ( di media 38-40 )

    DOUCER DE COCO DI AZ = Coco glucoside and Glyceryl oleate, 52.5

    BASE MOUSSANTE CONSISTANCE = lauryl glucoside 51.5

    MOUSSE DE SUCRE :INCI : Decyl glucoside 62/65


    Mettiamo che ho a disposizione questo tensioattivo : Sodium Lauroyl Sarcosinate ( Maprosyl 30 di Vernile ) e voglio fare un bagnoschiouma.
    Quanti grammi ne devo mettere ?

    Ipotizziamo una quantità
    30 gr di sarcosinato

    Quindi moltiplichiamo la dose del mio tensioattivo per il numero FISSO che troviamo nella tabella accanto ad ogni tipo di tensioattivo ( SAL) trasformato in decimale ( diviso 100),

    30 x 0,29 = 8,70

    La Sal Finale è di 8,70 %

    Una SAL DI 8,70 è poco per un bagnoschiuma,
    quindi per aumentarla decido di mettere altri 2 tensioattivi: il coco glucoside (con una SAL tra il 51% e il 53%) e la cocamidopropyl betaine (con una SAL tra il 34% e il 37%) ed eseguo il calcolo


    Sodium Lauroyl Sarcosinate 30 x 0,29 = 8,70
    Coco glucoside 20 x 0,56 = 10,60
    Cocomidopropyl Betaine 9 x 0,37 = 3,33

    Faccio la somma : 8,70 + 10,60 + 3,33 = 22,63

    LA SAL FINALE è 22,63 %

    vedo che per un bagnoschiuma va bene.
    Con una SAL finale del 22,63% abbiamo ottenuto la giusta concentrazione di Sostanza Attiva Lavante per un bagnoschiuma.

    Clicca quì per andare sul forum di LOLA per approfondire ancora l'argomento http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=27&t=12424

    anche qui http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=27&t=39097

    Fonti :
    Manuale del cosmetologo - autori vari
    Materie prime di A.Malpede annoa ccademico 2011-2012
    U.Borellini "cosmetologia"
    //leonardodavinci.csa.fi.it/osservatorio/arno/arno1/tensioattivi.htm
    //www.chimicamo.org/tutto-chimica/generalita-sui-tensioattivi-e-tensioattivi-anionici.html
    //alemakeup87.altervista.org/calcolare%20la%20sal.html
    il blog del Calderone alchemico
    il forum l'angolo di Lola
    il blog i cosmetici della Patty

    Edited by Alex1966 - 17/2/2014, 22:29
     
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