CALENDULA OFFICINALIS

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  1. Alex1966
     
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    DESCRIZIONE GENERALE

    La Calendula (Calendula Officinalis) è una pianta erbacea annuale, da tempo conosciuta con il nome “fiorrancio”. Altri nomi comuni locali sono : Calta, Calenna, Callandria, Primo fiore e Carsennula.



    In Italia cresce spontanea la calendula arvensis, dalla zona mediterranea fino alle zone submontane. E' frequente vederla nei prati e nei campi incolti. Appartiene alla famiglia delle Composite, ed il nome Calendula deriva dal latino "calendae" che per i Romani indicava il primo giorno di ogni mese, e probabilmente allude al fatto che questa pianta, assai rustica e resistente, inizia la sua fioritura in primavera, e continua a fiorire praticamente per tutto l'anno.

    Gli steli della calendula, vuoti internamente, possono raggiungere l'altezza di circa 70 cm e presentano diverse ramificazioni, al cui termine si sviluppano fiori di colore giallo-arancio raccolti in capolini.



    I boccioli dei fiori si presentano alla sommità di un fusto che li sorregge energicamente, contornato da fitte e minuscole foglioline. Il bocciolo racchiude in maniera ben serrata i petali e la corona centrale. Dall'osservazione del bocciolo già si denota la colorazione dei petali.



    Appena il bocciolo si schiude i petali sono disposti verticalmente, per poi allargarsi in disco piano e stendersi al sole.



    Sono proprio questi ultimi a costituire la droga di interesse cosmetico e fitoterapico ricavata dalla pianta.
    Essi si presentano in grossi capolini emisferici grandi da 3 a 6 cm. I petali sono ligulati ed assumono tonalità graduali dal giallo zolfo al giallo scuro, talvolta anche arancioni. Il disco centrale è una corona tubolosa. Ogni pianta può produrre dai 20 fino ai 50 fiori. Durante la raccolta dei fiori (tempo balsamico da Aprile a Settembre) vi sentirete le dita incollarsi, ma questo è normale, visto che la pianta contiene una simil resina appiccicosa.



    Con il passare del tempo il fiore appassisce, i petali si raggrinziscono e cadono e si inizia a formare il frutto, evidenziando gli acheni curvi ancora verdi ma tenuti tenacemente dal calice.



    Giunto a maturazione il calice si apre e si notano in modo evidente i frutti oramai giunti a maturazione. I frutti (semini) sono degli acheni curvi, tozzi e spinosi.



    Qui possiamo vedere o semini (quelli più scuri e ricurvi) raccolti dal fiore oramai giunto a maturazione.



    Le foglie sulle stelo del fiore crescono alterne, sono oblunghe e lanceolate, leggermente dentate ai margini, di un colo verde grigio.



    Sono carnose e ricoperte da una leggerissima peluria, soffice al tatto. La pagina inferiore è di un color verde chiaro, con nervature abbastanza evidenti.



    COSTITUENTI PRINCIPALI

    I fiori della calendula contengono:
    - Saponine triterpeniche (da un 2 ad un 10%), glicosidi dell’acido oleanolico detti calendulosidi;
    - Flavonoidi (circa 0,6 - 0,8 %), glicosidi dell’isoramnetina e della qurcetina, tra i quali narcissina, rutina, astragalina, iperoside e isoquercetina;
    - Triterpenoidi (oltre alle saponine), alcoli pentaciclici come fardaolo, breina, arnidiolo, eritridiolo, calenduladiolo, eliantriolo C e F, ursatriolo, alfa- e beta- amirina, taraxasterolo, gamma-taraxasterolo, lupenone e lupeolo.
    - Sesquiterpeni, tra gli altri il cariofillene
    - Resina (crica il 3 %)
    - Olio essenziale (tra lo 0,02% su pianta fresca)
    - Polisaccaridi e mucillagini (circa 1,5%)
    - Carotenoidi (circa 3%)

    I PRINCIPI ATTIVI

    Non esiste un effetto unico e topico della calendula, lo spettro di efficacia della pianta dipende infatti dalle modalità di estrazione dei principi attivi.
    I principali componenti IDROSOLUBILI sono le saponenine ed i flavonoidi.
    Le saponine reagiscono attivamente contro i lipidi, all'interno dell'intestino sciolgono i grassi pericolosi come i trigliceridi ed il colesterolo. Inoltre hanno proprietà antisettiche ed antimicotiche.
    I flavonoidi per uso interno alleviano il dolore e neutralizzano gli agenti patogeni. per uso topico hanno attività emollienti, lenitive, rinfrescanti e riepitelizzanti.

    I componenti solubili in OLIO ED ALCOOL sono gli alcoli tripertenici, che hanno proprietà antinfiammatorie, ed i carotenoidi che hanno proprietà antitumorali.

    Le saponine contenute fino al 10% sulla droga secca, si legano con i grassi nell'intestino, funzionando come una specie di "aspiragrassi" eliminando sostanze pericolose come colesterolo e trigliceridi.

    I glicosidi triterpenici hanno efficacia contro le dermatiti, e sono estraibili solo in olio o alcool, non sono quindi idrosolubili.

    PROPRIETA'

    Molteplici sono le proprietà della calendula, ricordiamo che è antimicotica (uso topico), antinfiammatoria (attribuibile all'elevata quantità di carotenoidi contenuti nei fiori), antispasmodica, antivirale (uso topico), carminativa, emostatica e vulneraria (medicamento che cura e cicatrizza piaghe e ferite).
    La resina è almeno in parte responsabile dell’azione astringente e vulneraria.
    Un glicoside triterpenico, calenduloside B, esercita una azione fortemente anti-ulcera e sedativa senza effetti cardiovascolari negativi.

    Gli effetti positivi possono essere riscontrati su abrasione (localmente), acne (uso topico), cisti sebacee, eczema (uso topico), emorroidi (uso topico), ferite (in particolare indolenti, localmente) herpes (con infezioni batteriche superimposte), infiammazione (cutanea e delle mucose, uso topico), piaghe da decubito (semplici senza complicanze, localmente), scottature (uso topico), suppurazione (senza membrana piogenica, poco profonda, localmente), vene varicose (uso topico).

    L'azione cicatrizzante ed antinfiammatoria è dovuta quindi agli alcoli e glicosidi triterpenici, responsabili questi ultimi dell’attività della calendula nel trattamento delle dermatiti.
    L'azione emolliente, lenitiva, rinfrescante e riepitelizzante è dovuta alla presenza dei carotenoidi.
    L'azione antisettica è dovuta ai fenoli, l'azione antimicrobica ai favonoidi e saponine e l'azione protettiva e immunostimolante ai polisaccaridi.

    I poliacetileni (tipici delle asteracee) e alcune parti dell'olio essenziale, svolgono un'azione batteriostatica nei confronti di alcuni streptococchi, candida e trichomonas. Ricordiamo che la contemporanea presenza di alcuni polisaccaridi immunostimolanti e saponosidi triterpenici, determinano l'induzione leucocitaria e proliferazione connettivale, accelerando la guarigione di ferite e infiammazioni dermiche.
    Si possono fare impacchi con una soluzione al 20% di Tintura Madre per usare questo estratto in dosi elevate.
    La calendula in Tintura Madre ha buoni effetti lenitori sulle punture degli insetti.
    L'oleolito è sempre indicato in dermatosi infiammatorie, allergiche o micotiche, oltre che alle piaghe o ragadi, ed è inoltre indicato per le pelli delicate e arrossate anche dei bambini (dermatiti da pannolino).

    UTILIZZO

    La calendula è ottima per la cura e la pulizia della pelle e nell'accelerare la guarigione delle ferite. Le sue proprietà vulnerarie sembrano dovute ad una influenza sull'incremento della produzione di fibrina, che si manifesta con una rapida chiusura delle ferite, con buona formazione di tessuto di granulazione e con il miglioramento dell'equilibrio di idratazione cellulare della cute. Questa azione della calendula è da attribuire ai carotenoidi, simili da un punto di vista chimico alla vitamina A.

    L'infuso di calendula mostra una marcata azione coleretica, ed incrementa la secrezione di acidi biliari e la quantità di bile prodotta senza alterare significativamente il contenuto di bilirubina e colesterolo.
    I saponosidi della calendula abbassano i livelli di colesterolo e trigliceridi.
    Gli estratti alcolici ed acquosi determinano una leggera riduzione della pressione arteriosa ed una riduzione dell'attività cardiaca (azione bradicardica). Inoltre sono state documentate anche influenze sull'induzione del sonno.
    Inoltre viene utilizzata come coadiuvante nelle cure ginecologiche, rinforzare le vene, ha proprietà antiulcera.
    L'effetto citoprotettore sulla mucosa gastrica è attribuibile al contenuto in caroteni, mentre i saponosidi, in particolare il calenduloside B - hanno un'azione antiulcera.

    Per uso esterno, la calendula si presta alla realizzazione di creme, tinture o impacchi contro acne, foruncoli, ustioni ed ulcere.
    Anche infiammazioni localizzate in profondità e ferite purulente risentono dei vantaggi delle applicazioni esterne a base di calendula.
    Recenti studi hanno evidenziato che sono soprattutto le infezioni della pelle causate da stafilococchi a reagire bene all'applicazione di preparati a base di questa pianta.
    L'attività antibiotica, dovuta ai flavonoidi e alle saponine, è diretta verso svariati microorganismi, in particolare contro i batteri Gram-positivi, quali Staphylococcus aureus e Streptococcus betahaemolyticus.
    In ambito ginecologico la calendula favorisce la regolarizzazione del ciclo mestruale, particolarmente in donne anemiche e soggette a crisi nervose; inoltre attenua i dolori mestruali.
    Ad oggi non sono noti effetti collaterali o controindicazioni associate all'uso.

    Esternamente è forse la più tipica pianta per la pelle è un trattamento efficace per la maggior parte dei problemi di pelle. Per un uso esterno (o topico) la tintura al 70-90% è la più indicata, dato che estrae le resine responsabili dell’astringenza. Usare come tintura o sotto forma di crema od unguento per tagli, graffiature e ferite; per pelle arrossata ed infiammata in genere, incluse le scottature minori (anche da abbronzatura); per acne e altre eruzioni cutanee; per le micosi cutanee come la Tinea corporis, pedis e per la Candida albicans.

    ( my-personaltrainer.it/integratori/calendula.html )

    Le istruzioni per preparare l'oleolito di calendula eccole qui https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59791714

    Come fare la tintura di calendula, leggi qui https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59794126

    Le spiegazioni passo passo di come fare la Tintura Madre di Calendula https://naturaebellezza.forumfree.it/?f=11212244

    Qui anche tre ricette per gustare il particolare sapore dei fiori https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=60517812

    ed anche una crema al miele, camomilla e calendula, per pelle secca e sensibile https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=67484267

    Crema alla Calendula
    Buone creme a base di calendula sono reperibili in farmacia o in erboristeria, ma se ne può preparare una anche da soli in modo molto semplice. Occorre prendere 20g di fiori freschi di calendula, metterli in un vasetto (anche quelli da conserva vanno benissimo) e ricoprirli con olio di oliva. Mettere il recipiente al sole e lasciare riposare il tutto per almeno 12 ore, in modo che l'olio possa assorbire gli oli essenziali e gli altri principi attivi presenti nei fiori.
    Fare sciogliere in un pentolino 5g di burro di cacao e 5 g di cera d'api, unire tutti gli ingredienti e lasciare raffreddare. La crema alla calendula così preparata è ideale come idratante per mani e viso, ma si può tranquillamente utilizzare per il trattamento dell'acne, dei foruncoli e delle piaghe da decubito.

    Pomata di calendula
    è composta da 4g di tintura madre di calendula e burro di karitè sino a 100g.
    La pomata di calendula è un ottimo calmante, che porta rapidamente alla guarigione tagli, lacerazioni, screpolature alle mani ed alle gambe, e piccole ferite settiche.
    Per concludere, occorre sottolineare che la calendula non è un antisettico in senso stretto, tuttavia, in sua presenza, i germi non sono in grado di attecchire.

    Ha un'eccellente azione in caso di geloni, sia delle mani che dei piedi, che spesso il solo olio di Calendula risolve in breve tempo, costituendo anche un valido presidio per prevenirli, se utilizzata con continuità all'inizio della stagione fredda, e per tutto l'inverno.

    CONTROINDICAZIONI

    La pianta di calendula non presenta alcun tipo di controindicazione per l'uso esterno e risulta molto utile per tutte le pelli sensibili, evitando di causare reazioni allergiche.
    Nonostante ciò, è sempre meglio evitare l'uso di calendula nel corso del periodi di gravidanza.

    La semina è semplice, basta riporre i semi, che possono essere prelevati direttamente dai fiori secchi, su un vaso riempito di terriccio, successivamente coprirli con uno strato di circa 1 cm di ulteriore terriccio e bagnare abbondantemente.
    La calendula ama le zone soleggiate, per questo conviene, se possibile, lasciare i vasi esposti verso sud in maniera da garantire sole tutto il giorno. Le piantine appena germogliate sono facilmente riconoscibili per le due foglioline allungate, lineari e spesse come quelle dei girasoli.
    come si coltiva la calendula: guarda qui https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59872578

    FONTI

    Immagini
    Proprie
    Testi
    - Balelli S., Bellomaria B., 2005 - La Flora Officinale delle Marche. UNICAM Università di Camerino, M.I.U.R., Riserva Naturale Montagna di Torricchio;
    - Boni U., Prati G., 2011 - Scoprire riconoscere usare le erbe, Fabbri Editore;
    - Campanini E., 2008 - Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Tecniche Nuove;
    - Garbari F., 2011 - Il genere Calendula (Asteraceae) nel Bacino del Mediterraneo: relazioni tra aspetti biologici e distribuzione geografica. Naturalista sicil., S. IV, XXXV;
    - Maugini E., Maleci Bini L., Mariotti Lippi M., 2011 - Manuale di botanica farmaceutica. Piccin Editore.
    Pedretti M., 2009 - L'erborista moderno. Benelli Editore;
    - Pignatti S., 1982 - Flora d'Italia – Edagricole, Bologna;
    - Sarandrea M., Culicelli W., 2009 - Dall'abete allo zafferano, atlante e schede di cento piante officinali italiane. Grafiche Ambrosini Editore;
    - Viola S., 1966 - Piante medicinali e velenose della flora italiana. Ed. Artistiche Maestretti, Istituto Geografico De Agostini, Novara.

    Edited by Piergiorgio - 17/4/2015, 21:42
     
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  2. Gabrysei
     
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    adoro la Calendula e tutte le sue proprietà,quando parto per le vacnze è l'unico prodotto che porto con me!
    il mio primo latte detergente l'ho fatto appunto alla calendula
    Bellezza a parte, vi voglio raccantare come uso la T.M. di calendula.
    Tutte le estati le trascorro al mare , in un villaggio in riva al mare che si trova in Calabria, sul mar ionio, in mezzo ad una pineta secolare con molte piante di eucalipto, che solo queste dovrebbero bastare per allontanare le zanzare, ma in pieno agosto il villaggio è molto affolato, oltre 2.000 persone alcune delle quali abituè del villaggio, e come succede in questo forum, anche lì nascono delle belle amicizie, ma...anche le zanzare attirate dai mille profumi del cibo, dei braceri e dei prodotti vari, arrivano numerose e fastidiose. Alla puntura di zanzara segue il pomfo, quel gonfiore pruriginoso che dura 20 o 30 minuti. Alcuni soggetti, soprattutto bambini, sviluppano reazioni abnormi con gonfiore intenso che dura qualche giorno e poi rimane un nodulo rosso pruriginoso per alcune settimane. E qui entra in gioco il mio giacciolo alla calendula, che in meno che non si dica sfiamma e toglie immediatamente il prurito per la gioia dei bambini, ma..... non sempre degli adulti che increduli, che così poco, possa essere tanto efficace e convinti che solo dei prodotti farmaceutici e molto costosi, possano funzionare, scettici, commentano e.... deridono......ma poi.... ricredutisi, di nascosto, corrono a comprarsi la T.M di calendula e si preparano i ghiaccioli alla calendula, diventati noti nel villaggio come i ghiaccioli della: "perugiana"


    preparazione: 20 gocce di T.M. di calendula in 50 ml di acqua naturale , far congelare e tenere sulla puntura di zanzara alcuni secondi, il risultato è garantito!!!!

    Edited by Gabrysei - 17/1/2012, 11:32
     
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  3. Alex1966
     
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    CITAZIONE (Gabrysei @ 17/1/2012, 07:03) 
    preparazione: 20 gocce di T.M. di calendula in 50 ml di acqua naturale , far congelare e tenere sulla puntura di zanzara alcuni secondi, il risultato è garantito!!!!

    il ghiacciolo lenitivo di calendula è geniale
    secondo me se ne potrebbe fare un uso anche più ampio

    Edited by Piergiorgio - 18/11/2015, 18:58
     
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  4. Gabrysei
     
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    francamente direi proprio di si !!
    Tutto quello che prude, che brucia , che pizzica sulla pelle trova giovamento del ghiacciolo alla calenula, ma è scosigliato sulle escorazioni o piccole ferite aperte, dove, invece il gel d'aloe è favoloso!!!!!!
     
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  5. Alex1966
     
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    a chi dovesse interessare,
    ho trovato i semi di calendula officinalis al supermercato LIDL, ad un prezzo veramente ridicolo, meno di un euro a bustina.
    Ne ho comprate 5......
     
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    Oggi con mia meraviglia ho notato un campo pieno zeppo di calendula arvensis spontanea in fiore !



    La calendula fiorisce fino a tardo autunno, ma vederla in fiore alle porte dell'inverno è abbastanza inconsueto.



    Non ho resistito alla tentazione di raccoglierne una piccola quantità ... piccola perchè andavo di fretta :D

    Edited by Piergiorgio - 6/1/2014, 19:04
     
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  7. Alex1966
     
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    incredibile : Piergiorgio ne ha trovato un campo pieno 3 giorni fa, cioè 17 dicembre!
    era un campo in provincia di Tuscania ( VT)
     
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  8. Alex1966
     
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    siamo ai primi di marzo e si cominciano già a vedere le prime calendule sui prati!
    APPROFITTATE!
    Potete farci : infusi, oleoliti, estratti idrogliecerinati, tinture
     
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  9. eleonora1811
     
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    e io stolta :cry: credevo che i fiori fossero arancio non gialli!!!!! Allora anche qui da noi e' pieno :furiosi36.gif: !!!!! che bello questo fine settimana mi daro' alla pazza gioia fra asparagi e calendula :approva6.gif: :approva6.gif: !
     
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  10. Alex1966
     
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    stai attenta perchè in questo periodo c'è anche un'esplosione di margherite gialle che si confondono con facilità con la calendula. La calendula selvatica ( calendula arvensis ) è giallo-arancio, la corolla e lo stelo sono un po' più piccolini della calendula officinalis, adesso ti mostro la calendula selvatica :

    www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=15394
     
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  11. eleonora1811
     
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    grazie..infatti avevo ragione!! Allora quelle che vedo sono margherite!!! pero' sono bellissime lo stesso! Ma quel sito che mi hai linkato tanto gentilmente e' stupendo: ci sono delle foto meravigliose!!!! GRAZIE ALEX!!!
     
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  12. Alex1966
     
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    da tempo mi chiedo anch'io se quelle margherite possano servire a qualcosa, mio marito ha tentato dis tudiarle ed identificarle ma non è stato facile, ne esistono troppe varianti e il rischio di sbagliare è troppo alto1 abbiamo lasciato perdere

    si quel forum è molto carino, perchè mettono sempre delle foto bellissime
     
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  13. eleonora1811
     
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    Si molto molto belle le foto,dettagliate,dai bei colori intensi,fatte proprio bene!! Ora mi mettero' a caccia della calendula! Grazie mille cara per le spiegazioni come sempre utilissime!!!
     
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    Grazie Alex!... mi serviva proprio sapere tutte queste cose... sei una maga! sm@ck
     
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    Bellissima raccolta monografica sulla calendula. Provo ad aggiungere qualche altra informazione, sperando di non ricalcare tutto ciò che è stato detto.
    I poliacetileni (tipici delle asteracee) e alcune parti dell'OE svolgono un'azione batteriostatica nei confronti di Staphylococcus aureus, di alcuni streptococchi, di candida e trichomonas. Poi come già si diceva la contemporanea presenza di alcuni polisaccaridi immunostimolanti e saponosidi triterpenici, determinano l'induzione leucocitaria e proliferazione connetivale, accellerando la guarigione di ferite e infiammazioni dermiche. Si possono fare impacchi con una soluzione al 20% di TM per usare questo estratto in dosi elevate.
    In genere per le punture di insetti ho sempre trovata valida la miscela di TM di echinacea e piantaggine, ma in effetti anche la calendula pare adattissima allo scopo.
    L'oleolito trovo sia sempre indicato in dermatosi infiammatorie, allergiche o micotiche. Piaghe o ragadi. Indicato particolarmente per le pelli delicate e arrossate anche dei bambini. Un signor fiore, qui degnamente trattato ;)
    :omini12.gif:
     
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