Tintura MADRE di PRATOLINA

Bellis Perennis

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    La Pratolina (Bellis perennis) è una pianta erbacea sempreverde appartenente alle Asteraceae, molto diffusa nei prati di tutta Europa. La margherita ha un ventaglio di petali bianchi, spesso con punte rosate e una parte rotonda centrale di colore giallo.



    Le prime foglioline nascono a gennaio, ed i fiori germogliano subito dopo e durano, nei climi più caldi, sino a dicembre. I semi maturano invece tra maggio ed ottobre.

    La pratolina è commestibile, quindi si possono consumare fiori e foglie, crudi o cotti. Il sapore è un po' acre, ma non sgradevole e comunque abbastanza delicato se inserita nelle insalate selvatiche.

    PARTE USATA NELLA TINTURA MADRE

    Si usano i capolini appena fioriti. Essi contengono : Saponine, Tannini, Olio essenziale (tracce), Flavoni, Principi amari e Mucillagine. E' contenuta inoltre l'apigenina-7-glucoside, con proprietà spasmolitiche (componente tipico nella camomilla) ed in genere delle Asteraceae.
    Essi in particolare contendono acido ascorbico, malico, fumarico, tartarico, caffeico, acetico e ossalico, resine, olio oli grassi, zuccheri, inulina e poliine.


    b>DETERMINAZIONE DEL RAPPORTO DELLA TM

    Abbiamo raccolto i fiori appena aperti della pratolina, nel mese di Aprile.
    Nel procedimento che segue vedremo come fare una Tintura Madre.
    Dobbiamo per prima cosa determinare il grado umidità dei capolini, ossia l’acqua che essi contengono, in modo da considerarla nella miscela che costituirà la TM.
    Abbiamo preso 10 grammi di capolini appena raccolti



    e li abbiamo essiccati completamente in forno elettrico ad una temperatura compresa tra gli 80 ed i 100°C.



    Il peso della pianta, dopo la completa essiccazione, è stato di 3,1 grammi.

    Conoscendo il peso iniziale della pianta fresca (Mf) ed il peso finale di quella secca (Ms) per differenza abbiamo il contenuto di acqua (H)
    H = Mf – Ms = 10 – 3,1 = 6,9 grammi di acqua.
    Abbiamo quindi determinato che i capolini di pratolina stato fresco sono composti dal 69% di acqua e dal 31% di pianta allo stato secco.
    Siccome nelle TM il rapporto droga/prodotto finito viene espresso con la DROGA allo stato secco, e dato che il rapporto è 1:10 (una parte di droga allo stato secco per ottenere 10 parti di tintura finale), ora che conosciamo l’acqua contenuta nella droga possiamo riformulare tale rapporto utilizzando la droga allo stato fresco ( vedi spiegazioni al link https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59768457 ) e sostituendo i dati raccolti finora abbiamo che 1 x Mf = 10 x TM x 0.31 di conseguenza il nuovo rapporto per TM, UTILIZZANDO LA PIANTA ALLO STATO FRESCO, è 1 : 3,1.

    PREPARAZIONE

    Come detto la Tintura Madre si prepara con un rapporto in peso droga FRESCA:solvente di 1:3,1 ed una gradazione della soluzione idroalcolica di 45°.
    Per titolare l'alcool a 45° devo pesare 40,56 gr di alcool al 95°, poi aggiungere 59,44 gr di acqua.

    Supponiamo di voler fare una TM con 32 gr di capolini di pratolina con conseguente rapporto droga fresca:soluzione idroalcolica 1:3,1. Quindi avremo 32 gr capolini freschi e 99,2 gr di soluzione idroalcolica (32 gr x 3,1).
    Ora inseriamo i capolini in un contenitore di vetro abbastanza capiente per contenerli insieme alla soluzione idroalcolica.
    Ora prepariamo i nostri 99,2 gr di soluzione che andrà a formare la TM, costituita da : ((40,56 gr x 32:100) x (310 : 100)) gr di alcool etilico al 95° e ((59,44 gr x 32:100) x (310 : 100)) gr di acqua a bassissimo contenuto di calcio (o distillata).
    Di alcool quindi ne dovremo pesare 40,24 gr, e di acqua ne dovremo pesare 58,96 gr.

    Ora aggiungiamo la nostra miscela idroalcolica nel contenitore contenente i capolini e costipiamoli con l'aiuto di un cucchiaio verso il fondo, in modo che la soluzione idroalcolica li copra completamente.

    Dopo un tempo di macerazione di 21 giorni agitiamo frequentemente.
    Al 5° e 15° giorno consiglio di misurare il grado alcolico della tintura con un alcolometro (vedi link sul suo utilizzo https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=70627584) e riportare poi al titolo originale la soluzione idroalcolica aggiungendo, se necessario, la giusta quantità di alcool puro. Questo è importante perchè se la gradazione alcolica della TM durante i 21 giorni di macerazione discosta molto da quella di partenza, i principi attivi estratti saranno inferiori a quelli standard, quindi il rischio è quello di avere un TM meno efficace.
    Dopo la spremitura e la filtrazione che avviene al 21imo giorno di macerazione, è possibile che un po' di alcol evapori, soprattutto in estate quando le temperature ambiente sono alte. Quindi, per avere una tintura a giusto titolo, occorre misurare il grado alcolico ed integrare il necessario alcool puro prima dell'imbottigliamento.
    Questo ci assicura anche la corretta conservazione della tintura nel tempo, ricordiamo che in questo caso è l'alcool che fa da conservante.



    La conservazione della TM va fatta bottiglie di vetro scure ed al riparo dalla luce, in luogo fresco e lontano da fonti di calore.

    PROPRIETÀ’

    Cicatrizzante o vulnerario, espettorante fluidificante del catarro mucolitico, tussifugo, astringente, antinfiammatoria.

    UTILIZZO

    Nella pratolina troviamo i componenti tipici di tutte le composite, e non è stato identificato alcun principio avente una particolare attività farmacologica. Quindi non è una pianta dalle spiccate attività terapeutiche, ma è stata utilizzata come aggiunta alla terapia dell’artrite e dei reumatismi, come anche in casi di problemi di fegato e reni.
    Grazie alla sua astringenza viene utilizzata per la diarrea. E' indicata per i disturbi epatici e tosse. Offre un discreto aiuto nella riparazione delle lesioni cutanee, ferite, abrasioni e screpolature.
    Le si attribuiscono nella medicina popolare, ma senza troppi riscontri scientifici, anche medicazioni per mezzo di cataplasmi di foglie bollite utilizzate per contusioni ecchimotiche, per distorsioni, per piaghe torpide, per foruncoli e per flemmoni.
    La pratolina è utilizzata anche come rimedio traumatologico e dissolvente delle ecchimosi, probabilmente, la sua azione antitraumatica è dovuta alla presenza dei derivati poliacetilenici e le poliine che sono presenti in molte specie della famiglia delle Composite (Arnica, Calendula). Agisce sulle fibre muscolari dei vasi sanguigni, perciò è indicata in casi di congestione venosa dovuta a cause meccaniche (tropismo per i tessuti profondi come muscoli, ghiandole mammarie, pareti addominali, pelvi).

    TOSSICITÀ

    Nessuna tossicità riscontrata

    CONTROINDICAZIONI

    Allergica ai soggetti allergici alle Asteraceae. In tali soggetti può indurre una dermatite da contatto o altri effetti allergici, probabilmente a causa del conteuto in lattoni sesquiterpenici.

    BIBLIOGRAFIA

    Foto Proprie
    Testi su cui è stata fatta la ricerca:
    - BRICKELL, C.: “La grande Enciclopedia delle Piante e dei Fiori”, Ed. Mondadori, 1993.
    - DUPRAT, H.: “Materia Medica Omeopatica”, Palombi Editori, 1997.
    - GUERMONPREZ, M.; PINKAS, M.; TORCK, M.: “Matiere Medicale Homeopathique”,
    doin Ed. Paris.
    - HODIAMONT, G.: “Trattato di Farmacologia Omeopatica. Piante Medicinali in
    Omeopatia”, Vol. IV, IPSA Editore.
    - NEGRI, G.: “Nuovo Erbario figurato”, Hoepli Ed., Milano, V edizione.
    - SAURY, A.: “Curarsi con i Fiori”, Garzanti, Vallardi Ed.; Milano 1979.
    - VALNET, J.: “Fitoterapia. Cura delle Malattie con le Piante”, Giunti, Martello Ed.

    Edited by Piergiorgio - 19/1/2016, 18:14
     
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