ELICRISO

Helichrysum italicum

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  1. Alex1966
     
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    DESCRIZIONE GENERALE
    L’Elicriso (Helichrysum italicum) è una pianta erbacea perenne, alta da 30 a 60 centimetri, e fa parte della famiglia delle Asteraceae, dall’inconfondibile profumo intenso liquiriziato, presente maggiormente nei fiori ma anche nelle foglie,.
    E’ una pianta spontanea, cespugliosa, caratteristica della bassa macchia mediterranea, diffusa in luoghi incolti, pietrosi, assolati, aridi e dove il terreno risulta veramente povero.



    E’ caratterizzata per il colore verde-grigio argentato delle foglie ed i fiori di un giallo luminoso, particolarmente utilizzato molto nella cosmetica.
    Possiede rametti e foglioline coperti da una fitta peluria grigio argentea, dall'aspetto vellutato, ed è provvisto di una modesta radice a fuso e numerose radichette laterali da cui partono vari fusticini ramosi.
    Il nome elicriso deriva dal greco “helios” (letteralmente “sole”) e “chrysos” (“oro”) e si riferisce alla forma e al colore giallo dorato molto luminoso dei suoi fiori; inoltre è conosciuto anche col nome di “semprevivo”, poiché la natura scagliosa e coriacea delle brattee che avvolgono i fiori conferisce loro un aspetto chitinoso, ma soprattutto una lunga durata nel colore e nel profumo.

    HABITAT
    Caratteristica della bassa macchia mediterranea, diffusa in luoghi incolti e pietrosi, assolati e aridi. La rinveniamo dal livello del mare e all’interno in luoghi rocciosi fino a 1000-1300 metri di altitudine.

    LE FOGLIE
    Le foglie sono di un color grigio cinerino, sono oblunghe e lanceolate, piatte e pubescenti su entrambe le facce.



    Le foglie hanno una minuscola e fitta peluria grigio argentea, dall'aspetto vellutato, che le protegge dalle condizioni avverse del clima, specie dal calore estivo e dalla siccità dei luoghi rocciosi e aridi in cui l'Elicriso vegeta.

    I FIORI
    I fiori sono riuniti in corimbi, sono capolini gialli di forma rotonda con petali sottili. Sono circa 15 per capolino, emanano un intenso e caratteristico profumo, di colore giallo-oro hanno una lunga corolla tubolare che si allarga all'apice in 5 lobi triangolari.



    Non e difficile individuare l’elicriso, in quanto passeggiando lungo i pendii collinari, soprattutto nelle giornate assolate, si può avvertirlo dal suo intenso profumo prima ancora di intravederlo nel colore dorato dei suoi fiori.

    IL FRUTTO
    Il frutto è un achenio, e il pappo è costituito di peli semplici ed è inserito nella parte superiore dell'achenio.

    PARTE USATA
    Le parti utilizzate della pianta sono soprattutto i fiori. Della pianta si utilizzano anche le foglie per le tisane.
    Il periodo balsamico è Luglio.
    Fiori e foglie possono essere sminuzzati per profumare gli ambienti e sacchetti per deodorare gli abiti, i cassetti e gli armadi.

    COSTITUENTI PRINCIPALI
    olio essenziale (pinene, eugenolo, linalolo), (naringenina, apigenina, luteolina, quercitrina), l’elicrisene, ftalidi, linalolo, un sesquiterpene azulogeno, scopoletina, nerolo, umbelliferone, piranoderivati, , acido caprilico, isovalerico e caffeico, tannini, cere, arenarina (non identificata).

    Le sommità fiorite contengono: olio essenziale (pinene, eugenolo, linalolo), flavonoidi (naringenina, apigenina, luteolina, quercitrina), ftalidi, euge nolo, linalolo, un sesquiterpene azulogeno, scopoletina, umbelliferone, piranoderivati, nerolo, acido caprilico, isovalerico e caffeico, tannini, cere, dall’elicrisina (colorante), arenarina (non identificata).

    PROPRIETA’
    Tra le proprietà terapeutiche di questa pianta si annoverano quelle sudorifere, astringenti, sedative, antiasmatiche, bechiche, stimolante della circolazione sanguigna e per uso esterno viene impiegata come lenitivo antinevralgico. Recenti studi hanno confermato le proprietà antiflogistiche e antiossidanti.



    L’elicriso favorisce l’eliminazione del catarro bronchiale, attenua gli eccessi di asma e le infiammazioni di origine allergica della mucosa nasale. Sono stati anche riscontrati utili effetti nel caso di mal di testa e di emicrania, nonché nell’artrite e nelle forme reumatiche acute.

    USI
    Esterno
    Viene utilizzato l’estratto glicerico, l’Oleolito, la Tintura Semplice (70°) e l’acqua aromatica (chiamanta anche idrolato o acqua distillata).
    Interno
    Tintura madre (60°)

    IN COSMESI
    Gli estratti di Elicriso vengono utilizzati in cosmesi per le loro spiccate proprietà dermopurificanti, astringenti e rinfrescanti. Grazie all'elevata presenza di flavonoidi, inoltre, la pianta svolge un'interessante azione protettiva della pelle nei confronti dei raggi ultravioletti e possiede parallelamente una buona attività disarrossante e lenitiva su cute e mucose. Grazie a queste proprietà, gli estratti glicolici di Elicriso, come anche l'essenza e l'acqua distillata, risultano particolarmente indicati nella formulazione di cosmetici per la pulizia della pelle (lozioni, latti, gel e saponi) ed in prodotti per il trattamento delle pelli impure con tendenza alla seborrea. Per le loro capacità di alleviare la sensazione di bruciore e di prurito generalmente conseguente all'esposizione della pelle al sole, vengono inoltre diffusamente impiegati in cosmetici protettivi solari e lenitivi doposole.
    Indicato per eczemi, dermatiti, psoriasi, couperose e per prevenire, flebiti, edemi, ferite, cicatrici, piaghe, emorroidi.
    E' considerato utile anche per prevenire le cicatrici, le rughe e le smagliature.

    OLIO ESSENZIALE
    L’olio essenziale è ricavato per estrazione in corrente di vapore dalle sommità fiorite fresche, talvolta anche essiccate.
    La resa dell’elicriso da pianta fresca si attesta intorno allo 0,07 – 0,2 percento nel miglior periodo balsamico.
    L’olio essenziale ha una attività antimicrobica correlata, sembra, con la percentuale di alcoli (geraniolo, borneolo, eugenolo) presenti nel vegetale.
    L'olio essenziale è noto per le sue proprietà curative: antistaminiche, lenitive, antinevralgiche, micolotiche e decongestionanti, antiasmatiche.
    I benefici si vedono soprattutto nalla cura di disturbi del sistema respiratorio, come tosse, catarro, infiammazioni di origine allergica delle mucose.
    Ha anche proprietà diuretiche, sudorifere e disintossicanti. E’ indicato anche la pelle in quanto la rigenera eliminando macchie, cicatrici, ispessimenti e lesioni. Ottimo per massaggi linfodrenanti. Dona anche luce a capelli e pelle spenti e opachi.
    In caso di affezioni delle vie respiratorie si può mettere nell'umidificatore o diffusore per ambienti.



    Questa droga è di norma ben tollerata e risulta essere priva di effetti collaterali, per cui viene comunemente impiegata. Comunque l’olio essenziale di elicriso va prescritto sotto consiglio medico, sopratutto per eventuali applicazioni esterne in soggetti che assumono anticoagulanti. E’ sconsigliato in gravidanza o nei bambini.
    E bene effettuare un piccolo test su una porzione di pelle per valutare una eventuale ipersensibilità ai suoi eccipienti.

    L’olio essenziale, dal colore limpido di colore giallo zinco, contiene:
    nerolo e nerilacetato (30-50%), alfa e beta pinene, geraniolo, isovaleranale, 4,7-dimetil-6-octen-3-one, beta dichetoni, eugenolo, furfurolo, aldeide valerianica
    Flavonoidi (0,5%): isosalipurposide, naringenina, elicrisina A e B, kaempferolo, apigenina, luteolina, quercitrina
    Piranoderivati: arenolo, omoarenolo
    Lattoni sesquiterpenici: xantanolidi, guaianolidi
    Triterpeni: ac. ursolico, ac. oleanolico, uvaolo, alfa amirina
    Ftalidi: 5-metossi-7-idrossi e 5,5-dimetossiftalidi
    Cumarine
    Acidi fenolici
    Carotenoidi
    Elipirone

    TINTURA SEMPLICE
    Contiene principi attivi antinfiammatori ed antibatterici.

    TINTURA MADRE
    Contiene principi attivi nella loro azione sinergica che conferiscono proprietà antistaminica, antinfiammatoria, espettorante e antibatterica, che giustificano il suo impiego nel trattamento delle allergie, che colpiscono le vie respiratorie.

    OLEOLITO
    L'oleolito e l'acqua aromatica di elicriso sono ottimi rimedi e se ne fanno vari utilizzi. Qui ci sono ulteriori informazioni sull'oleolito.

    TOSSICITA'
    NESSUNA

    CONTROINDICAZIONI
    nessuna controindicazione alle dosi terapeutiche normali eccetto ipersensibilita´ individuale.

    FONTI
    Immagini proprie
    Testi
    - BANFI E., CONSOLINO F., 2000. La flora mediterranea;
    - CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C;
    - FIORI A. e PAOLETTI G.,1896-1908. Flora analitica d'Italia;
    - PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia;
    - TUTIN T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea;
    - ANSALDI M., MEDDA E., PLASTINO S., 1994. I fiori delle Apuane;
    - PARLATORE F., 1858. F

    Edited by Piergiorgio - 16/6/2015, 16:20
     
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  2. Gabrysei
     
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    Nei miei ricordi dell’infanzia, vivendo in campagna, c’è quello dei geloni delle mani che in inverno erano inevitabili, allora la nonna alla sera, prima di andare a dormire mi spalmava un unguento molto efficace, preparato con i fiori di calendula ed elicriso, a conferma di ciò, in rete ho trovato questa informazione:

    Se ad esempio si vuole agire sui geloni, è bene utilizzare come base l'olio di Calendula, che è indicato anch'esso come coadiuvante per lenire questo fastidioso e talvolta doloroso disturbo: con l'aggiunta dell'olio essenziale di Elicriso che ne esalterà e potenzierà l'azione decongestionante, rigenerante e cicatrizzante della pelle lesionata dai geloni.
    Si può utilizzare anche un bagnoschiuma che contenga Elicriso, in modo che durante la doccia, o meglio ancora il bagno, si possa trarre beneficio contemporaneamente delle azioni benefiche dell'Elicriso sia sulla pelle sia sull'apparato respiratorio, l’ unica raccomandazione è di non usare in gravidanza.

    Edited by Gabrysei - 22/2/2012, 19:56
     
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  3. Eleonora Federici
     
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    Se volessi fare una Tintura madre, che grado alcolico dovrebbe avere? Forse lo trovo sull'appennino il prossimo fine settimana! :D
     
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    La T.M. è per uso interno e non cosmetico. Comunque si preparata dalle sommità fiorite fresche con titolo alcolico a 65°

    Invece potresti fare una Tintura Semplice da pianta fresca.
    I capolini di elicriso ha il 68% di acqua contenuta nei capolini, mentre il restante 32% è la parte del vegetale essiccato, quindi come puoi notare è un fiore che ha poco contenuto di acqua.
    Rapporto in peso droga FRESCA:solvente di 1:3,2
    Gradazione alcolica 65° tempo di macerazione 21 giorni.

    Qui invece trovi la gradazione alcolica ed i tempi di macerazione per la Tintura Semplice (droga secca).

    Edited by Piergiorgio - 29/6/2015, 21:27
     
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  5. Eleonora Federici
     
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    Ho letto che ha anche proprietà antistaminiche: mi interessano perché il mio compagno soffre tremendamente di allergie... Quale mi consigli a questo punto? TM o tintura semplice?
    :blink:
     
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    Mi stai parlando di un uso interno ... questo forum non affronta questo argomento, non abbiamo competenze in materia, mi spiace :)
     
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  7. Eleonora Federici
     
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    Ciao Piergiorgio... Mi confermi che questo che ho raccolto è Elicriso?
     
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    Si Eleonora Federici

    Confermami se le foglie sono di un color grigio cinerino (vedi foto in alto nel post iniziale) e se ha un profumo con retrogusto "liquiriziato" ... comunque è lui :)
     
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  9. Eleonora Federici
     
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    Le foglie sembrano proprio quelle della foto, molto rade e sottili... Il fiore anche sembra proprio lui...sul profumo non ci giurerei anche perché sono i primissimi, un po' indietro di maturazione: il perido balsamico infatti sembra essere un po' più avanti...
     
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  10. Eleonora Federici
     
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    Abbi pazienza Piergiorgio, ho fatto la tintura semplice da pianta fresca...(tra l'altro mondandolo ho sentito il profumo che mi dicevi!)...
    Se volessi tentare la prossima settimana (sto "curando" i fiori che ancora devono aprirsi...eh, eh, eh!) una Tintura Madre, tu per caso hai la ricetta x farla?
     
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    La TM, visto che l'elicriso che ho raccolto i capolini di elicriso ed hanno circa il 70% di acqua. puoi farla con un rapporto in peso droga:solvente di 1:3
    Gradazione alcolica 65° tempo di macerazione 21 giorni.

    Controlla a metà macerazione il grado alcolico della tintura con un alcolometro ed eventualmente riportarlo al titolo originale aggiungendo nuovamente la giusta quantità di alcool puro.
     
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  12. Eleonora Federici
     
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    Ho raccolto l'Achillea Filipendulina, che è uguale a quella trattata in questo post solamente che ha i fiori gialli ... peccato che non ho testi che ne descrivono le proprietà, secondo me è ancora più ricca di flavonoidi!
    Appena ho la possibilità faccio una ricerca con i testi della biblioteca nazionale di Roma !
     
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  14. Eleonora Federici
     
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    Grandeeee! :woot:
     
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    Solo per aggiungere un contributo, ecco la foto del l'elicriso che si trova in Sardegna proprio nella sabbia a due passi dal mare...
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    Il profumo è assolutamente di elicriso, i fiori qui in foto sono ormai già andati in semenza, ma ne ho visti due ancora integri e sembrano proprio loro...
    Le foglie sono molto diverse dal classico Italicum, sono fitte corte e carnose... Ha per caso un nome questa varietà?

    Invece questo, sembre nelle sabbia, ricorda nella conformazione del fiore l'elicriso, ma il profumo è più simile al rosmarino...cos'è?
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