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gnikka.
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Siccome il bagnoschiuma nella doccia è sparito da quando ho iniziato a produrre sapone, ho provato a creare un sapone/spugna
INGREDIENTI:
1 LUFFA (la luffa è una spugna naturale ricavata dall'interno del frutto essiccato di una pianta simile alla zucchina; io l'ho comprata in erboristeria ma è possibile coltivarla)
690 grammi di OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
250 grammi di OLIO DI COCCO
60 grammi di OLIO DI RICINO
(questa combinazione di grassi mi assicura, grazie al cocco e al ricino, una schiuma abbondante)
300 grammi di ACQUA DEMINERALIZZATA
138,8 grammi di IDROSSIDO DI SODIO (sconto 5%)
12 grammi di OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO (lo mischio insieme a un cucchiaino di AMIDO DI MAIS)
1 cucchiaino di OSSIDO BLU (sciolto in un cucchiaio di olio di MANDORLE DOLCI)
PROCEDIMENTO:
Dopo essermi bardata come un alpinista (guanti di gomma, sciarpa intorno a naso e bocca e occhiali: quelli già ci sono per permettermi di vedere quello che sto facendo, maledetta miopia ), comincio col pesare, con una bilancia da cucina, dentro a una ciotola di vetro resistente, i 300 gr di acqua. Con la bilancina di precisione, peso poi la soda caustica; la verso quindi con cautela dentro alla ciotola con l'acqua. Giro con un mestolo di legno fino a quando la soda non si è sciolta completamente, inserisco il termometro nella soluzione (la temperatura può salire oltre gli 80°) e me ne dimentico per un po'. Nel frattempo peso, con la bilancia da cucina e dentro una pentola di acciaio inox (che utilizzo esclusivamente per il sapone) gli oli.
Preparo quindi il colorante, versando in un bicchierino di plastica (rigorosamente di riciclo ) un cucchiaio di olio di mandorle e un cucchiaino di ossido blu, mescolando bene. Faccio la stessa cosa per l'olio essenziale: dentro a una ciotolina di acciaio verso un cucchiaino di maizena e peso, col bilancino di precisione, i 12 grammi di olio essenziale al bergamotto, dal profumo agrumato (in questo caso non utilizzo la plastica perché l'esperienza mi ha insegnato che alcuni oli essenziali, come quello di arancio, sciolgono il bicchiere ).
Quando vedo che la temperatura della soluzione di acqua e soda si sta abbassando intorno ai 50/55°, metto sul fuoco la pentola con gli oli, che in pochissimo tempo aumenta di temperatura. Quando entrambi i liquidi raggiungono la temperatura di 45°, è giunta l'ora: prendo la ciotola con acqua e soda e verso il contenuto nella pentola con gli oli. Mescolo inizialmente con il cucchiaio di legno e poi passo rapidamente al minipimer, fino a quando non raggiungo la fase di nastro (il composto assume una consistenza tipo crema pasticcera morbida ).
A questo punto posso versare l'amido con l'olio essenziale, e, dopo aver mixato un attimo, aggiungo il colorante e mixo fino a che il colore non diventa bello uniforme (non bisogna esagerare a frullare, altrimenti da crema pasticcera diventa panna cotta ). A questo punto posso utilizzare gli stampi che ho precedentemente preparato (un tubetto di pringles rivestito di carta da forno dentro al quale ho inserito la luffa) e versare il sapone. Quello che avanza riempito il tubo, lo verso dentro a uno stampo in silicone (fichissimo! me l'ha regalato il fidanzato a Natale).
Copro gli stampi con pellicola trasparente, li metto dentro a una scatola di cartone e li copro con una vecchia maglia di lana, augurando loro la buonanotte.
Dopo 24 ore tolgo la pellicola, sformo il sapone, lo taglio, e voilà! Ora sta stagionando (il tempo di stagionatura minimo è di circa un mese).
CONSIDERAZIONI FINALI:
Ho toppato completamente la colorazione, volevo venisse blu, mannaggia! Probabilmente il grigio topo è nato da una base di olio verde scuro, dovuto all'olio extravergine, e dalla scarsa quantità di colorante utilizzato. Ahhh, c'è sempre da imparare, ma l'importante è divertirsi!
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Bello il sapone, l'idea e l'esposizione.
Mi è parso perfino di capirci qualcosa!. -
Nuit.
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Molto originale davvero, complimenti! . -
scarlet.dynamite.
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AAAh che figata il sapone con la luffa, ci avevo pensato anche io ma non mi sono mai azzardata!! una curiosità, è stato difficoltoso il taglio? hai dovuto usare una motosega? . -
Mireide.
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ossignur... pure con la luffa!!!
troppo geniale!!!!. -
gnikka.
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Grazie mille per i complimenti!
Per il taglio non è stato così terribile! Ho usato un normale coltellaccio da cucina , il trucco è fare il taglio in più step tirando verso di sè e non fare il taglio netto (aaaaah, non so come spiegarmi!!!). -
Alex1966.
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mi piace l'idea della luffa dentro al sapone che lo rende scrubbante . -
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ora, a giochi fatti, posso dire la mia?
Simpatica l'idea, ma la lufah tagliata in quel verso credo che tagli anche la pelle..
solo la parte esterna ha una sorta di "continuità"..
Peraltro viene suggerito proprio di bagnare la spugna intera per un paio di minuti prima dell'uso per evitare l'effetto graffio...
comunque l'idea simpatica, resta, complimenti. -
MinervaMG.
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Infatti la luffa va bagnata e strizzata prima di essere inserita nello stampo, in modo che possa assorbire bene il sapone e addolcire l'effetto scrub, che mi dicono essere molto intenso. . -
gnikka.
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Onestamente è la prima volta che lo faccio con la luffa quindi non so quanto sia forte o "eccessivo" il suo potere scrubbante all'interno del sapone, appena lo proverò vi farò sapere! . -
Betty Nardi.
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Buongiorno, ho fatto questa ricetta domenica, ma ad oggi l'ho trovato ancora morbido, stile didò cosa può essere successo? non è il primo che faccio e ho fatto tutto a regola d'arte. grazie a chi mi aiuterà . -
Betty Nardi.
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nessuno sa aiutarmi? . -
Alex Natura.
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lascialo riposare ancora, la luffa l'hai strizzata? . -
Betty Nardi.
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era secchissima la luffa lo lascio sempre comperto? . -
Alex Natura.
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ma no adesso puoi anche scoprirlo, ormai la fase gel sarà finita .