MACERATO GLICERINATO O GEMMODERIVATO

come si fa ( con alcool e senza )

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    il macerato glicerico o glicerinato:

    si utilizza questo metodo per quei principi attivi che sono idrosolubili ( mucillagini, tannini, flavonoidi, glicosidi, saponine )
    i solventi utilizzati sono acqua, glicerina e alcol.

    Quando il macerato viene preparato con parti molto delicate della pianta, quali gemme e germogli, gli si dà anche il nome di gemmoderivato.

    Si può realizzare in due modi :

    1. solo con acqua e glicerina
    2. oppure con acqua, glicerina e alcol.

    Il secondo metodo di solito è preferibile, è un metodo che somiglia molto a quello delle tinture, con la differenza che oltre all' alcool, viene usata anche la glicerina, che diventa il solvente primario (cioè in maggior quantità) del composto.
    Il macerato con l’alcol è in grado di estrarre più principi attivi poiché l’alcol è un solvente molto più potente della glicerina.

    Macerato con acqua+glicerina+alcol:

    Mettere in barattolo di vetro 10 gr di droga triturata e ricoprirla tutta con alcol. Si lascia a macerare in solo alcool per 1 settimana.
    Passata la settimana aggiungere 50gr di acqua e 50 gr di glicerina e lasciare a macerare per altre 3 settimane. Poi filtrare il tutto spremendo per bene i residui vegetali. Non c’è bisogno di conservante perché c’è già l’alcol che conserva.
    Si usa 1-5% nei cosmetici.

    Macerato con acqua+glicerina:

    - droga 10-25 %
    - acqua 25-50 %
    - glicerina +50 %
    - conservanti (alla % del conservante) da mettere subito, proprio quando si mette la piantina a macerare.

    Lasciare la droga a macerare per 2-3 settimane e poi filtrare.


    fonti :
    Arcadia forum di erbe officinali

    Edited by Piergiorgio - 23/10/2015, 09:14
     
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  2. Alex1966
     
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    il secondo metodo ( solo acqua e glicerina ) permette di utilizzare i macerati anche in fase A in caso di emulsione a freddo, altrimenti va in C per le emulsioni a caldo.
     
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  3. Sciaboletta
     
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    però mi sembra di capire che i macerati idroglicerlcolici sono più efficaci
     
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  4. Eleonora Federici
     
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    Ciao Piergiorgio, oggi nella mia camminata sui monti dell'Appennino ho raccolto il luppolo e le foglie di vite rossa.
    Tenendo conto che non posso usare altri conservanti se non l'alcol buongusto, quali dosi di alcol, acqua e glicerina mi consigli di usare per queste due piante? Devo usarle fresche o farle seccare?
    Grazie! :-)
     
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    Frasche senza dubbio, altrimenti andresti su una TS.

    Sempre meglio usare la pianta fresca nelle estrazioni idrosolubili, in quanto la cattiva o lenta essiccazione potrebbe portare ad un deperimento del fitocomplesso che ci interessa. Ricordo a tutti i lettori che quando raccogliamo un vegetale i suoi principi attivi iniziano inevitabilmente a retrocedere chimicamente nelle forme più semplici. Più il tempo di lavorazione della droga si allunga e più le azioni benefiche del fitocomplesso si riducono.
    Per ridurre al massimo questa degenerazione del vegetale raccolto possiamo essiccarlo (l'essiccazione non blocca l'azione di degenerazione ma la rallenta moltissimo), oppure possiamo congelarlo.

    Premessa fatta usa le matrici vegetali allo stato fresco.
    Con il macerato idrogliceralcolico avrai (uso topico) dal luppolo principalmente delle proprietà idratanti e rigeneranti delle cellule ( non paragonabili certamente a quelle dell'o.e. od oleolito di carota selvatica! ), mentre dalla vite rossa delle proprietà astringenti e protettive della pelle (azione anche leggermente antinfiammatoria).

    Metti a macerare 10 gr delle droghe in 100 gr di alcol 95° per 7 giorni. Poi aggiungi 50 gr di glicerina e 50 gr di acqua e lascia in macero per 21 giorni.
    Filtra e spremi. Controlla il grado alcolico con l'alcolimetro, dovrebbe stare intorno a 35°. Se invece è più basso, quindi l'acqua della matrice vegetale è entrata molto a far parte del macerato, portalo a titolo 40°

    Buon lavoro ;)
     
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  6. Eleonora Federici
     
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    Grazie MITO Piergiorgio!
    Volevo chiederti (l'ho imparato solo oggi da te): quest'estate avevo fatto l'estratto idrogliceralcolico di malva...allora devo andare a controllare che il grado alcolico sia a 40º, giusto? :D
     
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    Tra 35° e 40° a mio avviso per una conservazione di un annetto ... consideralo come un buon liquore alle erbe, per mantenersi deve avere un buon grado alcolico :D
     
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  8. Eleonora Federici
     
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    Piergiorgio!!! È successo un disastro… :cry: La correzione del grado alcolico del mio idrogliceralcolico di malva ha i famosi residui sul fondo… Ti posto la foto… Che faccio ora? È proprio inutile usarlo ormai?
     
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    Immaginavo ... lo avevo preannunciato nella discussione dell'idrogliceralcolico di rosa canina.
    Meglio rifare tutto e me ne spiace, ma se le mucillagini sono precipitate è un brutto segno.

    Spigo velocemente il perchè dell'accaduto.
    PREMESSA : sto preparando una serie di post che allargheranno il campo sull'ABC dell'estrazione delle piante, dei metaboliti secondari e classificazione e dei principi attivi contenuti. Voi crescete sotto questo aspetto, e quindi debbo darvi nozioni sempre più approfondite e tecniche. E' un campo vasto ed abbastanza complesso, ed è un lavoro che porta via del tempo soprattutto perchè non è facile renderlo a portata di tutti e semplice da seguire. Comunque lo pubblico a step (inizio con la differenza dei metaboliti principali e secondari) come termino un argomento.

    C'è stata un'incompatibilità fisica, chiamata PRECIPITAZIONE. Essa è dovuta all'unione di due solventi, acqua ed alcol, che, seppur completamente miscibili a tutte le gradazioni, estraggono sostanze diverse.
    Ed è appunto il caso delle mucillagini : l'acqua le estrae ma l'alcol no. Quindi : se uniamo un macerato (od una soluzione a bassa gradazione alcolica) ad una soluzione ad alta gradazione alcolica (o alcol puro) le mucillagini precipiteranno per l'alta presenza di etanolo.

    Però ti può consolare il fatto che la malva la trovi bella fresca anche ora, e puoi fare un idrogliceralcolico più selettivo nei principi attivi.

    Apro un post sull'idrogliceralcolico di malva, in maniera che ti posto le dosi iniziali teoriche, e tu puoi con le prove reale (foto e documentazioni) la puoi rendere praticabile. Oramai "sgaleneggi" con droghe e soluzioni, vedrai che insieme faremo cose piccole, modeste ma interessati ;)
     
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  10. Eleonora Federici
     
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    :lol60.gif:

    Vabbè, sbagliando s'impara...
    Sono sicura che ci perfezioneremo e diventeremo dei guru degli estratti!!! band

    Ora: mio padre é in Toscana, mi ha detto che mi raccoglie la malva, ma che forse non ha già più fiori...va bene lo stesso? :huh:
     
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    Si certo ... comunque se trova un terreno dove è stata tagliata (prati ed aiuole) può anche trovare i fiori, pochi ma ce ne sono ancora ;)
     
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  12. Eleonora Federici
     
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    Mi ha portato a casa la malva stasera, ma solo foglie abbastanza grandi e verdi, ma niente fiori...
    Ho anche la malva essiccata da quest'estate, completa di fiori... Che dici, l'estratto idrogliceralcolico si può fare anche con la secca, o è meglio usare comunque la fresca?
    Mamma mia mi va in pappa il cervello con gli estratti! :varie8.gif:
     
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    Io amo le droghe fresche, e le utilizzo quando le ho disponibili.
     
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  14. okkidiperla
     
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    CITAZIONE (Sciaboletta @ 8/8/2012, 21:45) 
    però mi sembra di capire che i macerati idroglicerlcolici sono più efficaci

    Certo! Perché l'alcol non funge solo da conservante ma anche da vasodilatatore penetra nella cellula con più facilità😘
     
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  15. Ziana
     
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    QUINDI QUESTA GUIDA E PER LE GEMME ...GIUSTO ? .. ((Metti a macerare 10 gr delle droghe in 100 gr di alcol 95° per 7 giorni. Poi aggiungi 50 gr di glicerina e 50 gr di acqua e lascia in macero per 21 giorni.
    Filtra e spremi. Controlla il grado alcolico con l'alcolimetro, dovrebbe stare intorno a 35°. Se invece è più basso, quindi l'acqua della matrice vegetale è entrata molto a far parte del macerato, portalo a titolo 40°)))
     
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20 replies since 8/8/2012, 16:10   5179 views
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