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Alex1966.
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CIPRESSO
Nome botanico latino. Cupréssus sempervìrens Linneo.
Famiglia botanica. Conifere.
Sinonimi botanici. Cupressus Fastigata Dc.
Descrizione botanica. E’ un grande albero sempreverde alto 15-25 m. Portamento strettamente piramidale con cima affusolata. Ramuli irregolari arrotondati, di odore resinoso, sottili e corti. Foglie piccole, ovali, squamiformi, embricate, molto appressate al ramulo. Fiori maschili giallo rosati o violetti. Galbuli di 2-4 cm. dapprima di colore grigio-verdastro, poi grigio scuro, con 8-14 squame munite di una piccola punta. Semi di 4-6 mm., mucronati, ovali. Questa conifera è il Cipresso comune.
Dove si trova. Coltivato nei cimiteri, parchi, ville, è un albero che si trova ovunque, ma essendo originario dell’Asia occidentale, naturalizzato nell’Europa orientale, predilige le regioni mediterranee, l’India, dal piano ai colli.
Parti usate. I frutti, i rami giovani e le foglie.
Fioritura. Aprile-maggio. I frutti, chiamati coccole, o coni oppure galbuli, maturano in luglio-agosto.
Tempo balsamico. Le foglie e i rami in agosto-settembre; i frutti si raccolgono verdi e carnosi.
Composizione chimica.
Un olio essenziale costituito da pinene, cadinene, silvestrene, cimene, camfene, canfora di cipresso, acido valerianico, terpinolo, un cetone e acido tannico.
Azione farmacodinamica. Antipiretica, antisettica, astringente, costrittrice sui vasi periferici, sudorifera, vulneraria. Astringente stomachico e intestinale.
Applicazioni terapeutiche. Disturbi della menopausa, diarrea, dissenteria, emorragie passive, emorroidi, (dato che il Cipresso è un ottimo vasocostrittore nelle affezioni del sistema venoso), febbri intermittenti, gonorrea, leucorrea, metrorragia, odontalgia, prolasso intestinale, tosse asinina, varici. Enuresi notturna, date le sue proprietà tonico vescicali.
Preparazioni e dosi. Riassunto.
Uso interno:
decotto delle foglie o rami, gr. 2, acqua 100 gr., ebollizione 10 minuti. Dose: 2-3 tazzine al giorno.
Estratto molle acquoso di noci di cipresso (1 parte = 10 parti della droga circa). Dose: XX-XL gocce prima dei pasti pro dose.
Estratto fluido (gr. 1 = XXXV gocce). Dosi: XX-XL gocce pro dose prima dei pasti.
Tintura: 40-100 gocce al giorno.
La scorza dei rami giovani: 25-50 gr., bollita in 1 litro d’acqua, ha un’azione sudorifera e diuretica in alto grado e perciò libera dal reumatismo cronico e da tutte le sue conseguenze. Questo stesso decotto è febbrifugo, ed una tazza abbondante sul principio dell’accesso stronca anche le febbri intermittenti.
Uso esterno:
infuso di foglie al 10%, riposo 10 m. per impacchi o lavande.
Tintura o estratto fluido al 5% in soluzione acquosa.
Estratto molle: 0,15-0,20% in pomata o supposte.
Il decotto di foglie per irrigazioni vaginali libera dalla leucorrea. Un infuso prolungato di foglie in alcool, diluito in poca acqua è detergente e cicatrizzante come lavanda.
Osservazioni per la cura delle malattie.
Il dott. Leclerc ha trovato i frutti di cipresso dotati di un’azione identica e talora superiore a quella dell’Hamamaelis virginica, come medicamento vasocostrittore di grande efficacia sul sistema venoso. Infatti ha ottenuto risultati sorprendenti nelle varici, disturbi della menopausa, le metrorragie, dovute sia ad un semplice stato congestizio, come pure alla degenerazione mio-fibromatosa e sclerosa dell’utero. Le noci di cipresso arrivano ad abbassare i noduli emorroidari, a migliorare il dolore e il tenesmo, diminuendo il flusso sanguigno sino a farlo cessare. Il dott. Chomel parla di aver guarito febbri quartane ostinate con polvere del frutto infusa nel vino bianco, alla stessa dose della china. Nel secolo XVI, il Mattioli suggeriva i galbuli cotti nell’aceto per calmare il mal di denti, tenendo in bocca questo decotto. La loro cenere per impedire la caduta dei capelli, è un rimedio incorporata con olio di mirto. Il loro decotto, bevuto per lungo tempo, asserisce il Mattioli, ha dato risultati contro le ernie intestinali, specialmente, applicandovi sopra ben legate le foglie di cipresso tritate e fresche. Ippocrate dal canto suo, loda le proprietà astringenti dei frutti di Cipresso contro il prolasso intestinale, accompagnato anche da perdita di sangue. Si arrivò così a curare le emorroidi fomentando la parte malata, l’ano, con i vapori di acqua in cui avevano bollito le coccole ed i rami, e bevendo anche il decotto e la polvere insieme ai cibi.
Usato internamente ed esternamente il Cipresso sembra avere delle proprietà anticancerose, specialmente per le forme esterne.
Tratto Grande Erbario Medicinale
di Tommaso Palamidessi
Cipresso olio essenziale (Cupressus sempervirens)
Denominazione botanica: Cupressus sempervirens
Famiglia: Cupressacee
Provenienza: bacino mediterraneo
Habitat: zone mediterranee fino a 1000 metri
Rendimento dell'olio essenziale: 0,5-1%
Parti utilizzate: giovani getti e coni verdi.
Metodo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Qui trovate il video dell'estrazione in corrente di vapore.
Video
Qui il link dell'estrazione di natura e bellezza
https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=63808966
Indicazioni
Olio essenziale di cipresso e cellulite
L'utilizzo di una miscela di olio essenziale in olio di mandorle può essere favorevolmente utilizzato nei massaggi per ridurre la ritenzione idrica, quindi per favorire la circolazione coontribuendo così alla riduzione degli inestetismi della cellulite
Olio essenziale e apparato respiratorio
Il cipresso ha note proprietà balsamiche. Già l'avvicinamento alla pianta denota questa caratteristica. L'olio essenziale l'accentua. Per le sue proprietà l'olio essenziale può essere validamente impiegato nella prevenzione di affezioni catarrali e altre problematiche legate all' apparato respiratorio.
In cosmetica...
L'olio essenziale di cipresso trova svariate applicazioni grazie alla capacità di migliorare il microcircolo. Per questo viene impiegato, oltre che nei prodotti finalizzati al trattamento degli inestetismi della cellulite, anche per la stimolazione del cuoio capelluto con attività positive per la buona salute del capello.
Avvertenze
L'olio essenziale di cipresso non presenta tosssicità o effetti fototossici, per cui è impiegabile con una buona dose di sicurezza anche sulla pelle.
Per impiego aerosolico é consgliabile consultare il medico, in particolare nei bambini e nei soggetti asmatici.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
( www.oli-essenziali.it/cipresso.php )
Edited by Piergiorgio - 6/6/2016, 15:12. -
Gabrysei.
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Ciparisso era un principe di eccezionale bellezza, ed era assai caro al dio del sole Apollo, il quale gli aveva insegnato la musica, il maneggio dell' arco, e gli aveva dato in custodia un animale sacro: un cervo che non aveva pari al mondo.
Ciparisso era felice di questo dono e passava l' intera giornata col suo cervo dalle corna d' oro
Nessuno osava far del male al meraviglioso animale del principe Ciparisso, sacro alle ninfe dei boschi.
Un giorno montato in groppa al suo cervo, Ciparisso correva attraverso il bosco;
aveva una gran voglia di cacciare, così lasciò il cervo a brucare sul prato ed entrò nel bosco con arco e frecce. Vide tra un cespuglio una volpe, la inseguì tra i tronchi e i cespugli, ma ben presto la perse di vista. Continuò a cercarla, ed a ogni rumore puntava l' arco pronto a scoccare la freccia. Ad un certo punto vide qualcosa muoversi dietro una siepe, pensava di averla raggiunta, impugnò un dardo e lo scagliò verso la preda; ma ... era il suo amatissimo cervo.
Ciparisso si sentì morire, ebbe l' impressione che la freccia l' avesse ricevuta lui nel mezzo del petto, muto e senza lacrime rimase a piangere sconsolato vicino al cervo morto.
Apollo lo vide dall' alto del cielo, scese per chiedere come era avvenuta una tale disgrazia; Ciparissò gli raccontò l' accaduto ma non volle alcun conforto, voleva stare da solo e piangere perché ormai l' unica cosa che gli alleviava il dolore erano le lacrime.
Passava i suoi giorni senza toccare cibo, senza vedere nessuno, e piangendo vagava per la campagna
Un giorno Apollo scese, e gli chiese cosa poteva fare per alleviare il suo dolore, l' unica cosa che chiedeva Ciparisso era quella di essere immortale per poter piangere per sempre il suo cervo.
Così Apollo toccato da tanta pietà lo avvolse stretto nel suo mantello verde, Ciparisso con un brivido di freddo guardò verso il cielo, le lacrime che scorrevano incessanti dai suoi occhi divennero piccole foglie verde cupo, e lì dove piangeva il bel Ciparisso, svettò nell' aria un elegante cipresso
Edited by Gabrysei - 19/1/2012, 19:57. -
Alex1966.
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La Natura non è solo Bellezza, è anche Poesia . -
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Ciao Mary
Le specie dei cipressi sono molte, il post parla del Cupréssus sempervìrens.
Dalle foto che mi metti la tua pianta dovrebbe essere un Cupréssus, ma dalla conformazione delle bacche e dalle sue dimensioni non mi sembra sia un sempervìrens.
Comunque qui c'è un link del sito delle erbe officinali che tratta la pianta http://www.erbeofficinali.org/dati/q_sched...v_erba=CIPRESSO
Purtroppo non sono riuscito ad identificare con certezza la tua pianta. -
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Grazie!!!
Anch'io ho cercato informazioni ed ho trovato questo:
http://it.bing.com/images/search?q=Cipress...CF9&FORM=IDFRIR
Sono almeno cugini?. -
Alex1966.
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Mary avevo quella pianta sul terrazzo da piccola a roma, dovrebbe essere un tipo di siepe, sempre della famiglia del cipresso di nome "tuia"
se guardi le bache sono identiche
le bacche sono piccole, verde chiaro e se le apri dentro hanno dei piccoli semini un po' viscidi. -
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Brava Alessandra
E' proprio la Tuia, è un genere che appartenente sempre alla famiglia delle Cupressaceae
Ecco i link
www.piante-e-arbusti.it/tuiaorientale.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Thuja
http://bettylafeaecomoda.forumcommunity.net/?t=52540363
Qui trovi le proprietà erboristiche (attenzione che viene riportata come pianta a tossicità media!)
www.erbeofficinali.org/dati/q_scheda_res.php?nv_erba=THUJA
Svelato l'arcano. -
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Sììì,è proprio lui!!!Grazie ad entrambi!
Speravo proprio potesse servire a qualcosa invece è "inutile"...adoro tutte le piante ma questo alberello lo odio, papà l'ha piantato vicino al vialetto di casa e quando arriva la bella stagione si riempie di api e vespe e per passare devi appiccicarti al muro come l'uomo ragno!
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seretoma.
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Ciao ragazzi,
dato che sono alle prime armi rimango un po confusa su notizie discordanti tipo:
con la coccola di cipresso (raccolta due giorni fa) è meglio farci la tintura madre (acqua e alcool 65°) oppure il macerato idrogliceralcolico (acqua, alcoo 65°l e glicerina)????
Io intanto ho messo in macerazione 50 gr di cipresso in 100gr di alcool 65° per 10 giorni ma non so se passato tale periodo devo aggiungere la glicerina e altra acqua.
in tal caso, quanto dell'uno e quanto dell'altra????
grazie a chiunque mi risponda!!!. -
Alex1966.
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sposto la tua domanda sotto al topic del cipresso, adesso ti risponderà anche Piergiorgio . -
seretoma.
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Grazie 1000!!!
ora è tutto chiaro.
altra domandina......
nei 100gr di alcool a 65° che ho messo su 50gr di cipresso, quanto altro 95° devo aggiungere per recuperae la situazione??. -
seretoma.
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facendo dei rozzissim calcoli, forse devo aggiungere altri 150 gr di alcol a 65°??????
Ok, Ok, aspetto la vostra saggia risposta.. -
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Ciao seretoma
Suppongo che hai messo in macerazione 50 gr di coccole cipresso in 100gr di alcool 65°, se quanto immagino risponde alla realtà andiamo ad analizzare il caso.
Dal mio punto di vista è meglio eseguire un’estrazione con alcol senza utilizzare oli visto il rivestimento coriaceo della coccola di cipresso …. e sempre meglio prima scalfirne la parte esterna prima di metterla in macerazione affinché la soluzione possa estrarre più agevolmente i principi attivi della droga.
Generalmente con la pianta fresca si eseguono le tinture madri (TM) e con la secca le tinture alcoliche semplici (TA).
Le TM sono però destinate all’utilizzo omeopatico e non cosmetico.
Nel caso del cipresso, quindi, faremo una TA da pianta fresca a 60°
La gradazione delle soluzioni idroalcoliche (TA) le trovi a questo link https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59605883
Come puoi ben vedere il cipresso richiede una gradazione idroalcolica a 60° ed un tempo di macerazione di 10 giorni. Il rapporto droga secca su soluzione idroalcolica è 1:5
Siccome il rapporto 1:5 sopra menzionato si riferisce alla droga secca, bisogna valutare quanta umidità è contenuta nelle coccole per determinare il rapporto droga/soluzione idroalcolica nella tintura.
In teoria occorrerebbe prendere una parte di coccole, pesarle, essiccarle completamente e pesarle nuovamente, e per differenza stabilire la quantità di acqua che contenevano.
Prendendo però spunto da quanto esposto al capitolo 2.7.1 del manuale delle preparazioni erboristiche, capitolo dedicato alle Tinture Madri, e soprattutto da esperienza personale, possiamo stabilire un quantitativo di acqua ci circa il 70%.
Questo significa che il restante 30% è costituito dalla parte secca. Il rapporto tra droga secca ed acqua in essa contenuta è di (30 diviso 70) 0,428.
Correggendo Il rapporto 1:5 con il valore sopra ricavato si avrà 1:2,14
Quindi, per una corretta TA come da manuale, avresti dovuto utilizzare, per i tuoi 50 gr di coccole di cipresso, 107 gr di soluzione idroalcolica con titolo al 60° (107 gr proviene dalla moltiplicazione dei 50 grammi di coccole per 2,14).
Visto la poca differenza tra quello che hai fatto e quello che sarebbe esatto fare considero la tua TA giusta.
Trascorsi i 10 giorni devi solo che filtrare … la tua TA è pronta. -
seretoma.
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Sei veramente gentile!
grazie!
ultimo dubbietto: la mia TA, quindi, non la posso usare per lo spignatto, giusto??
Serena.