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stefi_83.
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Il sapone liquido si può fare anche col metodo a freddo. Perchè farlo a freddo? Non lo so, io a caldo non l'ho mai fatto, ma con questo metodo mi ci trovo bene perchè lo trovo poco impegnativo. Ci vuole un giorno intero (meno impegnativo?!) ma a parte i primi passaggi, c'è bisogno di un paio di secondi ogni mezz'ora da dedicarci. Io lo faccio nelle domeniche uggiose in cui sono chiusa in casa coi bambini e il marito è a lavorare.
FASE 1 - PREPARAZIONE DEI GRASSI E DEGLI ALCALI
Ci sono due metodi per preparare il sapone liquido a freddo:
- utilizzare sola potassa
- utilizzare una miscela di soda caustica e potassa: si calcola la quantità di soda caustica necessaria a saponificare tutti gli oli e se ne utilizza il 40%, mentre della quantità necessaria di sola potassa se ne utilizza il 60%.
Il secondo metodo permette di raggiungere più velocemente e facilmente la fase del nastro, ma si otterrà un sapone ibrido tra quello liquido e quello solido sciolto.
La ricetta che ho usato in questo caso è la seguente (sapone da bucato con eccesso di soda del 3%):
500 evo
400 girasole
100 cocco
600 acqua dem.
219 potassa 92%
oppure (alcali misti):
530 acqua dem.
132 potassa 92%
58 soda caustica
L'acqua si calcola sommando i grammi di alcali (con la potassa a titolo 99%) e moltiplicando il numero ottenuto per 3. Si arrotonda al decimale.
Qualsiasi sia il metodo scelto si procede nello stesso modo: si prepara la soluzione caustica (soda e potassa si inseriscono contemporaneamente) come per qualsiasi sapone e si lascia raffreddare a 50°.
Si scaldano gli oli a 50° in un qualsiasi pentolino e si trasferiscono in un contenitore possibilmente di vetro con l'apertura larga e molto resistente (ad esempio i famosi barattoli per le conserve):
FASE 2 - ALLA RICERCA DEL NASTRO
Si versa la soluzione caustica negli oli e si inizia a frullare col minipimer alternando 5 minuti di frullata a 10 minuti di riposo.
Durante i momenti di riposo il liquido si separerà ma non bisogna farci caso e bisogna continuare a frullare fino a quando si raggiunge una specie di nastro: nella foto che segue a sinistra c'è il sapone fatto con alcali misti e si vede che ha già raggiunto il nastro, in quello di destra no. Il nastro può definirsi raggiunto quando la pasta non si separa più durante i momenti di riposo del minipimer (è per tenere d'occhio questo aspetto questo che è preferibile utilizzare contenitori di vetro).
FASE 3 - ABBANDONIAMO IL MINIPIMER
A nastro raggiunto possiamo abbandonare il minipimer e utilizzare un cucchiaio resistente al calore. Ogni mezz'ora ci diamo una bella girata per qualche secondo e lo dimentichiamo nuovamente.
Procediamo finchè sarà possibile farlo: ad un certo punto la pasta inizierà ad essere densa e traslucida, tanto da rendere impossibile il rimescolamento. Nella foto che segue si vede in primo piano la pasta fatta con sola potassa non troppo lucida ma piuttosto impossibile da girare: nei giorni di riposo successivi è diventata più lucida. In secondo piano c'è la pasta fatta con alcali misti che invece è più lucida. A me ci vogliono circa 7-10 ore in tutto
FASE 4 - LA DILUIZIONE
La pasta di sapone deve riposare almeno un mese prima di essere diluita (due mesi per i saponi per igiene personale), quindi va ben richiusa.
La diluizione varia in base alla formula scelta, nel mio caso ho utilizzato una parte di sapone e 3 di acqua di rubinetto. Si mette la pasta e l'acqua fredda in una pentola, si porta a bollore mescolando di tanto in tanto, si copre e si lascia raffredare. Questo è il risultato:
Questo sapone liquido è molto concentrato e in lavatrice ne bastano 70-100ml per lavaggio.
BUON SAPONE A TUTTI!
Edited by stefi_83 - 5/4/2013, 17:38.