Althaea Rosea

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    ALTHEAE ROSEA



    NOMI COMUNI

    Viene anche chiamata malvarosa, malvone, oppure rosa cinese o rosone.

    DESCRIZIONE BOTANICA

    E’ una pianta originaria dell’Asia, perenne, molto rustica e diffusa allo stato spontaneo



    e cresce in condizioni anche estreme (cigli delle strade, terreni aridi e sassosi).

    La pianta è costituita da grandi foglie tormentate e bollose con cinque o sette lobi.



    Le foglie sono di un bel color verde vivo, ricoperte da una fitta peluria sia sulla pagina superiore che inferiore



    rendendole ispide al tatto.
    Sono ben evidenti le sette nervature principali su entrambe le pagine delle foglie, più marcate in quella inferiore. Il margine della foglia presenta delle dentellature arrotondate.
    Il picciolo che sorregge la foglia è lungo nella rosetta basale, ma robusto



    ricoperto da peli leggermente ispidi. Ha un color verde chiaro su tutta la lunghezza, ma al ridosso dell’attaccatura al fusto assume una colorazione vinacea.
    I piccioli delle foglie che crescono lungo il fusto sono invece più raccolti.
    Dal centro della rosetta basale poi nasce uno o più fusti che si presentano subito con un portamento eretto e robusto.
    Le foglie nel fusto diminuiscono la loro dimensione man mano che ci si allontana dalla rosetta basale, sono più grandi alla base e sono disposte in maniera alterna. Il fusto, che da adulto è molto robusto e quasi legnoso, può superare facilmente i due metri di altezza, a volte raggiungendo e superando anche i tre metri.

    I fiori sono a campana



    ed ascellari, nascono al di sopra dell’attaccatura delle foglie. Una gemma verde e robusta



    sarà il futuro fiore che avrà colori dal bianco rosaceo fino ad un rosa acceso, addirittura tendente al rosso, a volte anche screziati.
    I fiori sono grandi e vistosi, raggiungendo anche i dieci centimetri di diametro. Infatti l'Althaea è coltivata nei giardini a scopo ornamentale.
    La fioritura comincia all’inizio dell’estate ed è molto lunga, nelle zone più calde si inoltra anche fino ad autunno inoltrato.
    Con il sopraggiungere dell’inverno i fusti si seccano, ma la pianta sverna allo stato di sempreverde.
    I fiori sono formati da un calice, cinque petali e un pistillo centrale ben evidente. A maturazione conclusa del fiore si avrà il frutto



    che è formato dal calice con i sui cinque lobi che contengono un buon numero di semi disposti circolarmente



    di forma di disco quasi circolare con un diametro da 3 a 4 mm e serrati l’uno vicino all'altro.

    La pianta presenta una radice grande che ha la classica forma di fittone.



    In terreni soffici riesce a crescere fino ad una profondità di un metro. La radice, tolta la cuticola esterna



    che è facilmente separabile, è carnosa e bianca.

    La propagazione della pianta avviene tramite i semi, i quali hanno un’elevata fertilità. La pianta che germinata dal seme può avere dei fiori di colore differente da quelli presenti sulla pianta madre.
    Tollera sia i climi rigidi che le stagioni siccitose, ma teme i terreni umidi.

    PARTE USATA

    La radice, utilizzata per scopi terapeutici, si disotterra nell’autunno del secondo anno. Dopo la pulitura e la raschiatura, necessaria al fine di asportare gli strati superficiali della corteccia e ricavare solo la parte centrale e tenera della radice, si ottiene circa il 30-35% di prodotto utilizzabile. Si taglia quindi in piccoli pezzettini o fette sottilissime in modo che quando viene messa in acqua possa rilasciare facilmente le mucillagini.

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    La conservazione può essere eseguita facendola essiccare all’ombra in un posto ventilato o in forno a temperatura di 30°C (quasi freddo) o, meglio ancora, essere congelata ed prelevata nella giusta quantità.
    Con il metodo del congelamento si ottengono risultati migliori in quanto, trattandosi una volta scongelata di radice fresca, le mucillagini rilasciate in acqua di presentano sin dai primi minuti.

    Le foglie, utilizzate molto più raramente, si raccolgono al tempo della fioritura.

    COSTITUENTI PRINCIPALI

    La radice contiene mucillagine dal 20 al 35%, oltre a circa il 35% di pectina, ed altri costituenti come l'asparagina ed i tannini.
    Le foglie hanno un contenuto di mucillagine inferiore alle radici, contengono flavanoidi (campferolo e quercitina) e glucosidi.
    Inoltre sono presenti acidi polifenolici, acido siringico, caffeico, saliciclico, vanillico, ecc ecc.

    INDICAZIONI

    Ascesso, Cistite acuta e nell'infante, Dissenteria, Emorroidi, Faringite (gargarismi), Raffreddore, Secchezza delle fauci, Tosse acuta, Ureteralgia, Vaginite (doccia vaginale).
    Sono sconsigliati gli estratti idroalcolici come anche gli estratti a caldo, perchè entrambi degradano i polisaccaridi responsabili dell’azione mucillaginosa.
    La preparazione migliore per la radice è l’infuso a freddo.

    UTILIZZO

    L'abbondanza di mucillagini rende l'altea un ottimo demulcente interno ed emolliente esterno.
    Le radici sono utilizzate come rimedio per i disordini gastrointestinali, mentre le foglie, meno ricche in mucillagini, sono state utilizzate per polmoni e tratto urinario.
    I benefici dall'uso delle radici sono relativi al tratto gastrointestinale, mentre le foglie possono essere utilmente usate per cistiti, uretriti e sabbia renale, come per bronchiti, catarro respiratorio e tosse irritata.
    La pianta è anche utilizzata come base per unguenti, poltiglie, empiastri, per ascessi e foruncoli.

    TOSSICITA’

    Nessuna tossicità riportata e riscontrata in letteratura.
    E' compatibile con l'allattamento al seno.
    CURIOSITA'’

    Il nome Althea proviene dal greco althein che significa rimedio, riferito all'utilizzo di questa pianta nei rimedi medicamentosi.

    ALCUNE APPLICAZIONI

    CONTRO L'IRRITAZIONE AGLI OCCHI:
    infuso di un cucchiaino di foglie polverizzate secche in 250 ml di acqua calda. Filtrare ed applicare ad impacco.

    Fonti
    Per le proprietà : Leung & Foster, Wren, Corbetta F, Piante officinali italiane, Stevens;
    Per la descrizione botanica : base della propria esperienza, actaplantarum;
    Documentazione fotografica : propria

    Edited by Piergiorgio - 12/4/2014, 08:48
     
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