A freddo con nuova procedura

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  1. MinervaMG
     
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    Il metodo a freddo classico prevede unione dei grassi e soluzione caustica a 45° circa, arrivo del nastro, messa nello stampo che poi andrà inserito dentro a delle coperte per le prime 24 ore.
    Questo perché si svilupperà del calore e le coperte dovranno mantenerlo il più a lungo possibile per favorire la cosiddetta fase gel.
    Dopo 24 ore si può togliere dalle coperte e, in base alla miscela usata, sformare e tagliare subito oppure attendere altre 24 ore.
    Nascono sistemi alternativi perché esistono delle formule e delle condizioni di lavorazione che non sono favoriti da tale processo standard.
    Per esempio se inseriamo nella formula dal 30% di saturi in su (strutto, sego bovino, palma, cocco, karitè etc. etc.) la saponata a 45° tenderà ad accelerare il processo di saponificazione creando il famigerato ammassamento.
    Lo stesso se usassimo fragranze o olii essenziali ammassanti.
    Usiamo quindi l'escamotage di aumentare un pochino l'acqua (330g anziché 300g per chilo di grassi) e abbassare le temperature.
    In questo modo rallentiamo il processo di saponificazione (si dice "rallentare il nastro") e andiamo a contrastarne l'accelerazione che avverrebbe in caso contrario.
    Infine, non copriamo mai i saponi che contengano zuccheri (miele, latte, vino, birra, frutta etc. etc.) perché questi a contatto con la soda sviluppano un calore eccessivo e repentino che potrebbe danneggiare la buona qualità del nostro sapone.
    Abbiamo anche notato che non coprendo i saponi colorati (cioè facendo evitare al sapone la fase gel), i colori restano più brillanti.
    Per ovviare alla antiestetica (ma non dannosa) polverina bianca, che altro non è che carbonato di sodio, basta spruzzare la superficie con dell'alcool puro (certe vodka delle tue parti possono andare benissimo ;) ). Non troppo altrimenti il sapone in superficie resta appiccicoso (l'alcool scioglie il sapone) ma sufficiente perché la soda non entri in contatto con l'aria direttamente :)

    Per quanto riguarda le materie prime, so che mio marito trovò il sito di una signora che in Siberia produce svariati quintali di sapone, che vende poi on-line. Non so se riuscirà a ritrovarlo però se fai una ricerca anche tu, potresti chiedere alla signora come procurarsi materie prime senza problemi.

    Una domanda.
    Perdona la sfrontatezza ma perché il sapone sta stagionando in ambiente freddo? Non hai riscaldamenti in casa?
    Temo che se l'hai lasciato a temperature sotto i 20°, il processo di saponificazione (che non finisce a sapone duro ma dopo circa 2 settimane, poi il sapone dovrà solo perdere acqua) rallenti davvero troppo e se l'acqua che contiene congelasse, potrebbe persino rovinarlo...

    Dimenticavo.
    Un sapone fatto con metodo a freddo classico e senza sodio lattato dovrà stagionare un paio di mesi.
    Un sapone 100% oliva per il corpo almeno 6 mesi perché sia piacevole usarlo (altrimenti produce troppa di quella che noi chiamiamo "bava" in fase di lavaggio e altro non è che sapone che si scioglie molto in fretta), per il bucato basta un mese.
     
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9 replies since 27/1/2014, 10:18   409 views
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