Moltiplicare l'Aloe Vera per talea

Trapiantare le nuove piantine (polloni)

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    A fine estate si possono trapiantare i polloni che l'Aloe Vera (la mia ha un solo germoglio laterale) emette vicino alla pianta madre.



    I polloni si presentano come delle piccole piantine laterali generate dalla pianta madre. Quando queste piantine hanno raggiunto l'altezza di circa 15 cm, si può procedere alla loro estirpazione ed il successivo trapianto in un vaso separato, in modo da dare vita ad una nuova singola pianta la quale, quando sarà adulta, genererà nuove piantine.
    Questa tecnica si chiama per talea, è molto semplice e bisogna avere poche accortezze per raggiungere il risultato finale.

    Occorre innanzitutto scavare con la massima cura e delicatezza vicino alla piccola nuova piantina, aiutandosi con piccoli arnesi, come ad esempio un cucchiaino di plastica, in maniera da liberare le piccole radici della piantina dal terreno circostante cercando di non danneggiarle.



    Più questa operazione sarà precisa e più la piantina avrà facilità di attecchire nella sua nuova dimora, risentendo poco lo stress da trapianto

    Continuiamo a scavare finché abbiamo liberato quasi tutte le piccole radici della piantina.



    Infine, con un coltello affilato, si recide la radice del pollone con un taglio netto e privo di sfilacciature, facendo scorrere la lama del coltello adiacente alla radice della pianta madre, in modo da tagliare il pollone all’altezza esatta da dove si è generato dalla pianta madre.

    Una volta prelevata la nuova piantina



    c'è chi usa il metodo di lasciarla in un posto buio per 3 o 4 giorni, in modo che si rimargina la parte tagliata. L’azione cicatrizzante previene il marcire della nuova piantina.

    Io preferisco avvolgere la parte recisa della radice con della carta da forno, che mi permette di "impermeabilizzare" la ferita al contatto del terriccio umido del vaso e quindi far avvenire la cicatrizzazione anche con la pianta messa a dimora nel vaso subito dopo l'estirpazione.
    Trapiantare immediatamente la pianta nel terreno dopo l'estirpazione, secondo il mio punto di vista, fa si che la nuova piantina risente poco lo stress dovuto alla perdita di liquidi per evaporazione durante i giorni lasciata al buio per far cicatrizzare il taglio della radice.

    Ora prepariamo un vaso di idonee dimensioni nel quale porremo un misto di torba e sabbia sterile, aggiungendo magari una piccola quantità di stallatico maturo. Facciamo un solco al centro del vaso ed inseriamoci dentro la piantina.



    La profondità del solco dovrà essere tale che, una volta livellato e costipato il terriccio intorno alla piantina, ne risulta coperta tutta la sua parte radicale sino all'altezza del colletto.



    Infine teniamo leggermente umido il terreno per le prime due settimane, poi trattiamo la nuova piantina come una adulta.

     
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    Grazie Piergiorgio per le preziose informazioni, adesso posso procedere con più cognizione.
    Metterò anch'io un cerotto di carta forno come hai suggerito, mi mette a disagio lasciare le nuove nate fuori terra. :D
     
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1 replies since 27/8/2014, 16:36   1120 views
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