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Alex1966.
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IL METODO A CALDO
Consigliamo questo metodo dopo aver provato più volte il metodo a freddo.
Il metodo a caldo si differenzia dal metodo a freddo, perché la pasta di sapone una volta arrivata a nastro invece di essere lasciata alla fase gel nel suo stampo, viene posta in cottura.
La cottura ( che può avvenire in vari modi e con vari mezzi, li vedremo nel dettaglio qui di seguito ) se correttamente eseguita permette di utilizzare il sapone ottenuto molto prima, perché condensa nel tempo stesso della cottura sia la fase gel che buona parte della fase di stagionatura.
In realtà si consiglia di lasciar stagionare anche il sapone a caldo almeno un paio di settimane prima dell’uso, ma possiamo affermare che un sapone a caldo a fine cottura non sarà più caustico o perlomeno lo sarà solo lievemente, tanto da non essere più percepita tale causticità nè al tatto nè con altre prove ( per es. la lingua ).
METODO A CALDO CON SISTEMA DEL BAGNOMARIA
Le norme di sicurezza sono sempre le stesse https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=69694967
Oltre ai soliti strumenti per saponificare come nel metodo a freddo, vi occorrono due pentole in acciaio inox di misure diverse : una più piccola che conterrà il sapone e che andrà infilata dentro quella più grande che conterrà l’acqua per il bagnomaria. La pentola che va dentro il bagnomaria non deve toccare il fondo ma deve rimanere appunto "sospesa" nell'acqua.
L’acqua che va dentro la pentola grande deve arrivare al livello giusto e cioè deve coprire il livello della saponata contenuta nella pentola più piccola. In questo modo il sapone verrà cotto in modo omogeneo.
Fino alla fase di nastro il procedimento del sapone a caldo è uguale a quello del metodo a freddo. Cambia soltanto la percentuale di acqua da utilizzare.
Nel metodo a freddo si usano solitamente dai 300 ai 350 g di acqua ( a seconda del tipo di sapone da fare ), nel metodo a caldo si usano dai 370 ai 380g di acqua demineralizzata per chilo di grassi. Nel metodo a caldo si usa più acqua perchè una buona parte evaporeràdurante la cottura e non si può rischiare quindi di seccare troppo il sapone.
L’acqua della caldaia potete metterla a scaldare prima di portare la pasta di sapone al nastro, la lascerete sobbollire al livello minimo del fornello, in modo che quando raggiungerete il nastro sarà già pronta.
Continuando a tenere il gas al minimo, infilate la pentola piccola col sapone giunto a nastro nella caldaia del bagnomaria. Coprite con un coperchio la pentola piccola e lasciate cuocere per almeno un’ora senza mai scoperchiare. E' meglio non scoperchiare per non rovinare le fasi di cottura e freddare le temperature.
L’acqua della caldaia deve bollire lentamente, se dovesse bollire troppo forte potete toglierla dal fuoco per qualche minuto. La temperatura del sapone deve infatti rimanere costante intorno ai 70/80°. Se l’acqua si consuma, ovviamente va aggiunta di volta in volta.
Già nelle fase di nastro avrete inserito intanto la colorazione del vostro sapone con miche ed ossidi od argille, ulteriori additivi li aggiungerete a fine cottura prima di colare il sapone nello stampo.
Dopo circa 1 ora di cottura ( piuttosto qualche minuto in più che non in meno ), potete dare un’occhiata al sapone. Tirate fuori la pentola piccola da quella grossa, scoperchiate e prelevate una piccola quantità di sapone con un cucchiaino. Vedrete che nella parte superiore si sarà formata una parte di sapone più dura, una specie di crosta. E’ perfettamente normale, basterà mescolare per rendere la pasta tutta omogenea.
Richiudete subito con il coperchio, il sapone non deve prendere mai aria dall’esterno in questa fase.
Mettete il sapone prelevato sopra un piatto di ceramica e lasciate raffreddare completamente. Una volta freddo vedrete che diventa più sodo, perde un po’ di trasparenza e diventa più opaco.
Indossando sempre i guanti, provate a fare con le mani una pallina di sapone, se non è appiccicosa il sapone è pronto. Se risulta ancora appiccicoso significa che il sapone va cotto ancora un pochino, rimettete la pentola nella caldaia e cuocete per un altro quarto d'ora.
Rifate gli stessi passaggi sopra enunciati per controllare se il sapone è cotto.
Un altro sistema per capire se il sapone è cotto è poggiare per un secondo la pallina di sapone sulla punta della lingua. Se avvertite una sensazione di scossa tipo quella che darebbe una "batteria" allora il sapone è ancora caustico, se non avvertite nulla è pronto.
Ora che il sapone è perfettamente cotto potete inserire il superfatting ( surgessante ) se previsto, e la profumazione. Mescolate bene in modo da amalgamare bene tutto e versate nello stampo.
Il metodo a caldo produce una pasta di sapone molto più densa e meno malleabile rispetto al metodo a freddo. Vi consigliamo quindi di usare stampi rigidi, dalle forme semplici e con pochi particolari, meglio ancora la classica barra da tagliare poi a pezzi .
Lasciate il vostro stampo a riposare a temperatura ambiente, eventualmente coperto con uno scottex.
Il sapone sarà pronto e potrà essere sformato quando diventerà solido. Di solito questo avviene in circa 5/6 ore.
Con questo metodo il sapone si presenta non più caustico, ma vi consigliamo di lasciarlo stagionare almeno 15 giorni in modo che possa perdere l’acqua in eccesso.
METODO A CALDO CON CROCKPOT
Valono le stesse regole del metodo a bagnomaria solo che si utilizza una pentola elettrica al posto della caldaia con acqua . Questo è un video in cui potete vedere come si presenta il sapone a caldo con questo metodo
Video Per questo metodo vi rimandiamo anche qui https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=64881027
METODO A CALDO CON IL FORNO ELETTRICO
Per questo metodo vi rimandiamo qui https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=64090134
METODO A CALDO DIRETTAMENTE DENTRO LO STAMPO (INTO THE MOLD METHOD )
Per questo metodo vi rimandiamo qui https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=64507973
Edited by Alex1966 - 31/10/2014, 20:31
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METODO A CALDO sapone solido |
