SODIO LATTATO NEL SAPONE

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  1. Alex1966
     
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    Cos’è il sodio lattato e a cosa serve?
    Il lattato di sodio è un sale sodico dell'acido lattico naturale prodotto dalla fermentazione dello zucchero.
    Questa soluzione al 60% costituisce un ottimo ingrediente nelle formulazioni cosmetiche oltre alle note proprietà umettanti, ha la caratteristica di essere un buon batteriostatico. Può sostituire la glicerina nelle creme, in percentuale fino al 5%. Se ne consiglia l'utilizzo in lozioni deodoranti, antiacne ed antiage.
    Nell'industria alimentare è altresì utilizzato come conservante con sigla E325.

    Sodio lattato nel sapone.
    Il sodio lattato garantisce una fluidità ottimale della pasta di sapone, permettendo di colarla negli stampi con maggior comodità. Essendo la pasta più fluida è possibile utilizzare stampi complessi e concedersi decorazioni fantasione, come per es. lo swirl.
    Conferisce maggior durezza al sapone finito perché fa evaporare prima l'acqua; conseguentemente si ottiene anche un accorciamento del periodo di stagionatura ( 5/6 settimane in un metodo a freddo sono già sufficienti anziché le canoniche 8 ).
    I risultati migliori del sodio alttato si possono apprezzare soprattutto nel metodo a caldo. Sappiamo che la pasta di sapone con il metodo a caldo a fine cottura risulta molto densa non permettendoci grandi possibilità di decorazioni. Con l’introduzione di sodio lattato nella soluzione caustica si ottiene una pasta di sapone più fluida e quindi più maneggiabile.
    Anche la schiuma risulta più compatta e cremosa.
    Il sapone con sodio lattato perde prima l’acqua pertanto permette di sformarlo dallo stampo e di tagliarlo con maggiore facilità e meno sbavature.
    Il sodio lattato non influisce in modo significativo sul ph finale del sapone.
    Il sodio lattato non può essere considerato un chelante, perchè un chelante deve possedere almeno due punti nella molecola con cui legare il chelato e il lattato ne ha uno solo, a differenza del citrato che ne ha addirittura 3.

    Percentuali d’utilizzo e procedimento.
    Anche per il sapone si usa la soluzione di sodio lattato al 60%.
    Si utilizza in percentuali che vanno dall’1 al 3% del peso dell’acqua usata. E’ sconsigliato andare olte questa percentuale, perché il sapone rischia di sbriciolarsi.
    Quindi per un chilo di grassi con 330 g di acqua possiamo usarne fino a 10 g.
    Se nella mia ricetta utilizzerò 330 g di acqua per preparare la soluzione di soda caustica, devo calcolare che inserirò 10 g circa di sodio lattato e poi andrò a sottrarre la sua quantità dall’acqua, utilizzando quindi 320 g di acqua per fare la soluzione caustica.
    Il sodio lattato si inserisce nell’acqua, mescolandolo con cura, prima di inserire la soda.

    Acquistabile a buon prezzo da percarbonatodisodio.it
    E' possibile produrre il sodio lattato da soli, come descritto in questo topic https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=69045617 . Personalmente però vi consiglio di acquistare la soluzione già pronta visto il basso costo e vista anche la neutralità certa della soluzione già pronta. Facendolo da soli in casa si potrebbe ottenere un sale non proprio sale, ossia tendente al basico o tendente all'acido a seconda della reazione ottenuta e delle variabili verificatesi durante il processo.



    Fonti bibliografiche :
    http://www.centroaloe.it/materie-prime-cos...flypage.tpl.php
    www.usc.edu/CSSF/History/2003/Projects/S0501.pdf
    http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=17&t=17005
    http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?...=32324&start=15
     
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  2. solei07
     
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    Ciao Ale e scusami, volevo una chiarezza. ho sempre messo nel sapone 3% sulla percentuale di acqua come scritto sopra, però oggi ho trovato in altri blog, tipo Lolla ed Il mio sapone che è 3% sul totale dei grassi...
     
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1 replies since 26/10/2014, 19:57   2306 views
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