Monta latte modificato con trasformatore

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  1. Piergiorgio
     
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    Questo è un monta latte ancora funzionante, alimentato con 2 batterie stilo con tensione da 1,5 Volt e corrente continua.



    La potenza però diminuisce appena le batterie si scaricano un pochino, ed ho deciso quindi di collegarlo alla corrente di casa tramite un trasformatore di corrente in modo da avere una tensione costante.

    Ora, visto che le batterie sono due in serie abbiano un funzionamento del motorino pari a 1,5 Volt x 2 = 3,0 Volt di tensione in corrente continua.
    Il nostro trasformatore dovrà essere adatto a trasformare la corrente di casa (tensione 220 Volt) in quella adatta al nostro monta latte, quindi la corrente in uscita dal trasformatore dovrà essere con una tensione non inferiore a 3,0 Volt e massimo 6,0 Volt.
    Non dobbiamo avere una corrente di uscita con una tensione troppo alta, altrimenti rischiamo di "bruciare" il nostro motorino.

    Il trasformatore che fa al nostro caso sicuramente lo abbiamo già in casa e non più utilizzato, come ad esempio un vecchio cellulare, cordless, ecc.
    L'importante è che rispetti orientativamente la tensione generata dalle nostre batterie che alimentano in nostro monta latte, ricordo che va bene anche una tensione più alta di quella generata dalle batterie, ma senza esagerare troppo!

    Il trasformatore che vedete è di un vecchio cordless, notiamo la tensione in entrata (INPUT) è di 230 Volt (la corrente di casa) e quella in uscita (OUTPUT) è di 6 Volt.



    Il trasformatore in genere ha un attacco particolare che non fa al caso nostro.



    Dobbiamo quindi toglierlo tagliando i fili elettrici con le forbici e spellare (togliere la guaina esterna di plastica isolante che protegge il rame) per un centimetro circa.



    A questo punto dobbiamo collegare i fili ognuno nella polarità del motorino, se siete fortunati come me, avete delle linguette già forate e quindi di facile collegamento dei fili ...



    altrimenti dovrete aiutarvi con un saldatore a stagno e saldare i fili al motorino.



    Pratichiamo ora un piccolo foro all'involucro di plastica del monta latte per fare uscire il filo elettrico del trasformatore ed inseriamo di nuovo il motorino nel suo alloggiamento. Fermiamo tutto con qualche giro di scotch o nastro adesivo.



    Inseriamo un interruttore tra il monta latte ed il trasformatore, in modo che possiamo inserire il trasformatore nella presa di casa e quindi accenderlo o spegnerlo a nostro piacimento e solo quando necessario.



    Questo è il risultato finale, una nuova vita al vecchio monta latte ... anzi, ora è molto più vigoroso visto che è alimentato con una tensione di 6 Volt anzichè 3 Volt (somma della tensione delle due batterie).



    Buon "ingegno" a tutti :)

    MODIFICA AL POST (20-05-2015)
    VELOCITA' DEL MONTA LATTE REGOLABILE

    A volte occorre regolare la velocità del monta latte in base al tipo di preparazione che stiamo formulando, quindi in base alla consistenza degli ingredienti (fa più fluidi a più densi).

    Questo è realizzabile sostituendo il trasformatore con uno dotato di regolazione di tensione in uscita, acquistabile a pochi euro (da 4 a 6).



    Questi regolatori premettono di regolare la tensione in uscita da : 1,5-3-4,5-6-9-12 Volt (tasto Volt Change SW) .
    Ad ogni fascia di tensione corrisponderà automaticamente una velocità di rotazione del nostro monta latte.



    La tensione di normale funzionamento del bollilatte è 3 Volt (2 pile in serie da 1,5 Volt cadauna).
    Quindi se lo faremo funzionare con il trasformatore impostato a 3 Volt avremo la stessa rotazione di quando usavamo le pile.
    Se invece lo faremo funzionare a 1,5 Volt il bollilatte ruoterà meno velocemente, mentre aumenterà la velocità se aumentiamo la tensione in uscita dal trasformatore.
    Inoltre questo trasformatore da la possibilità, invertendo la fase, di far ruotare il monta latte sia in senso orario che in senso antiorario (tasto Polarily SW).

    Ora avete il vostro monta latte personalizzato anche nelle sue "prestazioni" ;)

    Concetti base della corrente :
    Gli elettroni in movimento definiscono una corrente elettrica. La corrente elettrica trasporta energia. La corrente è "generata" da un generatore elettrico, ossia un dispositivo che genera un campo elettrico.
    Esempi di generatori sono :
    - le pile, accumulatori, batterie (chimica)
    – gli alternatori, dinamo (meccanica)
    La tensione, o differenza di potenziale, misura il “salto” di energia che
    gli elettroni compiono fra 2 punti del circuito elettrico e si misura in Volt
    La corrente invece è il flusso degli elettroni, cioè la quantità di elettroni
    che “attraversano” un determinato punto del circuito e si misura in
    Ampère [A]
    La potenza è la “velocità” con cui viene assorbita o ceduta l'energia e si misura in Watt [W].
    Esiste la :
    Corrente Continua (DC dall'inglese Direct Current) quando gli elettroni
    “ruotano” sempre nello stesso verso, il classico esempio lo troviamo nelle pile e batterie, nei circuiti elettronici e nella batteria dell'automobile.
    Corrente Alternata (AC dall'inglese Alternating Current) quando gli elettroni
    vanno continuamente “avanti e indietro”. Se come ad esempio in italia il
    cambiamento avviene 50 volte al secondo si dice che la frequenza è di 50 Hz (in America 60 Hz). La troviamo nelle prese dell'impianto elettrico di casa, nell'illuminazione domestica e pubblica, centrali ENEL.


    Edited by Piergiorgio - 21/5/2015, 14:24
     
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