-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
70,4 infuso di malva
20 gel di aloe
5 gel di ialuronico all'1%
1 pantenolo
1 inulina
1 glicerina
0,6 salvacosm DB
Rispetto ai tonici che compravo, questo lo sento sulla pelle... Non sembra di mettersi acqua sul viso.
Vi ringrazio ancora per le vostre ricette a cui mi sto ispirando, mi si è spalancato un nuovo mondo!
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Utente nf
- Posts
- 3,552
- Location
- Venezia provincia
- Status
- Anonymous
|
|
bello Gis Ella, gli infusi che estraggono mucillagini sono meno soggetti ad ossidarsi, ti consiglio comunque di controllare cheil ph sia a 4.5 e di tenerlo in un contenitore scuro...e di farne poco per volta. 
Fotina? 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
ciao gatta martina. 
Il ph è intorno a 5,5 dici che è troppo alto? Avendo la pelle delicata non volevo acidificare troppo... Ne ho fatti 200 ml, non dovrebbe durare qualche mese col conservante?
L'ho già messo nel vetro scuro, ho sfruttato la bottiglia del tonico che avevo prima... se faccio la foto rischio però che non si vede niente, ma il colore è venuto ambrato.
Grazie delle raccomandazioni e della tua gentilezza.
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Utente nf
- Posts
- 3,552
- Location
- Venezia provincia
- Status
- Anonymous
|
|
Non preoccuparti, il tonico ha come funzione principale quello di acidificare la pelle dopo la detergenza ed anche le pelli delicate beneficiano di questo ph.
Poi metterai una crema a ph 5.5,
Quello che mi preoccupa degli infusi non è la conservazione ma l'ossidazione che è una cosa diversa e più difficile da individuare.
Considera che un The verde fa giusto in tempo ad essere bevuto prima di cominciare ad ossidarsi..
Comunque l'estrazione delle mucillagini per decozione elimina tutti gli altri ottimi costituenti ma purtroppo estremamente sensibili all'ossidazione e quindi il tuo tonico dovrebbe essere abbastanza sicuro, controllane il ph ogni tanto e verifica che non cambi di colore.
Anzi, a tal proposito vedrai che acidificando il colore verrà più brillante e più simile a quello della sostanza.
Fanne meno e più spesso oppure opta per un estrazione da usare poi in percentuale che sarà sicuramente più stabile.
Anche se, ripeto, Psillio e Malva sono fra le sostanze più "forti'. 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
Confesso che non avevo minimamente tenuto conto dell'ossidazione! E hai perfettamente ragione, mi accorgo che faccio la ruggine su concetti importanti, ti ringrazio ancora di disponibilità e gentilezza.
Nel the verde giocano molto i tannini che si spezzano in catene più corte producendo quella famosa fermentazione che origina il the nero. Terrò quindi ben presente di usarlo solo in preparazioni estemporanee...
Dovrò con calma rispolverarmi qualche libro di chimica e di estrazioni dei vegetali mi rendo conto, ma col vostro supporto spero di non fare grossi disastri...
Aspettatevi di leggere tutte le mie "trovate" e come si suol dire: l'unione fa la forza
Ti pongo un'ultima domanda riguardo la conservazione, se aggiungessi della vitamina C come antiossidante? (è il primo che mi viene in mente tra gli idrosolubili).
L'aloe in estratto secco che ho usato credo sia stata trattata con qualche antiossidante, a ben pensarci, o in pochi giorni avrebbe cambiato colore, almeno in teoria... ma non credo preservi una lozione da tale processo, che ne pensi?
Chiedo scusa se mi sono dilungata e ancora grazie mille del prezioso supporto
Buona giornata! 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Utente nf
- Posts
- 3,552
- Location
- Venezia provincia
- Status
- Anonymous
|
|
La vitamina C anche se stabilizzata è molto delicata (proprio perchè antiossidante), la cosa migliore è acidificare con acido citrico e proprio proprio usare un sequestrante che acchiappi gli ioni e ne minimizzi gli scambi ma ripeto, nel tuo specifico non ne vale la pena, per altre cose è più salutare lasciar perdere...
Per quanti riguarda l'aloe estratto è stabilizzato e pertanto molto più sicuro, una volta idratato comunque va assolutamente tenuto lontano da luce e fonti dirette di calore.
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
In effetti rischio di complicarmi la vita, se mi trovavo un sequestrante e magari anche un agente tampone forse potevo anche pensare di aggiungere un antiossidante ma così non ne vale la pena... faccio prima come mi consigliavi a controllare ph e colore nelle settimane
L'aloe è ben sistemato in un mobiletto chiuso dello sgabuzzino che è anche il punto più fresco della casa...
Grazie ancora
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
Se può interessare ho ritrovato on line (queste botte di fortuna non mi capitano quasi mai) un libro vecchiotto, ma ben fatto sulle estrazioni, a pagina 90 parla proprio dei componenti vegetali che tendono ad ossidarsi, lascio il link nel caso a Gatta Martina o qualcun'altro possa interessare.
https://books.google.it/books?id=-lx_7sPPV...lforati&f=false
(spero di averlo messo giusto)
Dolce notte 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Utente nf
- Posts
- 3,552
- Location
- Venezia provincia
- Status
- Anonymous
|
|
Questa è una pagina che non ero più riuscita a ritrovare (anche le successive sono interessanti), conferma la correttezza della prescrizione dell'acido citrico allo 0.1% per i flavonoidi e l'uso di alcalinizzanti o acidificanti a seconda dei principi attivi interessati.
Ovviamente noi non possiamo ottenere estratti titolati ma le indicazioni relative che ci sono qui sono quelle che consentono di ottenere degli ottimi risultati pur se per approssimazione.
Se cominci non ti fermi più...
Grazie!
La metterò a disposizione del forum ora che è stata ritrovata. 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
Sono contenta che trovi interessante questo manuale, ieri ho cercato un po' di autori dai vari libri e questo purtroppo era l'unico che si può consultare senza doverlo comprare. Se trovo altri link di libri scaricabili li metto volentieri.
Nel sito della fitomedical ci sono i fitonews, scritti da bravi ricercatori ed esperti, sono riviste scaricabili anche per chi non lavora nel settore, quello su OE, oli e oleoliti è molto interessante, stessa cosa quello su Tinture Madri o quello su Gemmo derivati. Al loro interno hanno tabelle con la sequenza di oli o piante e le loro funzioni... Certo specie per TM o MG sono indicazioni più per uso interno che cosmetico ma sono molto interessanti.
Avevo provato a fare Tinture idroalcoliche in casa e funzionavano discretamente, ma trovo specie per terapie importanti meglio acquistarle già fatte, come ben dici è importante la titolazione dei principi attivi, il mantenimento di un grado alcolico che andrebbe misurato, una torchiatura energica della droga e la pazienza di filtrare... Io sono quasi tentata di regalare a chi volesse il mio torchio, specie che per uso privato ormai uso solo MG difficili da fare in casa, almeno per me che non ho modo di raccogliere gemme fresche a Milano!
(però qualche oleolito che non richieda torchiatura potrei di nuovo provare a farlo)
Scusa se mi sono dilungata, ma su questi argomenti tendo a perdermi sempre un po'! Ti auguro una buona giornata e se non trovi i fitonews avvisami che provo a mettere i link dei più interessanti. 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Utente nf
- Posts
- 3,552
- Location
- Venezia provincia
- Status
- Anonymous
|
|
Le tinture idroalcoliche da usare per os è meglio prenderle titolate, anche se certe si possono assumere con una discreta tranquillità.
Diverso è il discordo per le estrazione da usare in cosmesi, sia idroalcoliche che idrogliceroalcoliche che glicoliche (Non me ne vogliano i superverdi), tutte efficacissime ed ottime ci consentono di non delapidare un patrimonio in materie prime.
Attenzione perchè a volte capita che i fornitore vendano degli idroglicerici che sono veramete delle ciofeche. 
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
Sicuramente fatte in casa sono molto più economiche, ma purtroppo la resa non è la stessa... si rischia di estrarre poco principio attivo e che precipiti se la gradazione alcolica sballa in fase di preparazione.
Io non credo userò mai estratti glicolici in quello che preparo, ma per i cosmetici sono sicuramente i più maneggevoli e pure economici da usare, ma se posso evito... poi però uso un collutorio che lo contiene e di cui non posso fare senza per la paradontosi... Insomma si fa quel che si può
Per estratti idrogliceroalcolici intendi i gemmo derivati? Sono gli unici che ho usato con questo solvente e non hanno un uso cosmetico in genere... sono curiosa...
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Utente nf
- Posts
- 3,552
- Location
- Venezia provincia
- Status
- Anonymous
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
utente attivo
- Group
- Member
- Posts
- 165
- Status
- Offline
|
|
Grazie veramente! vado a leggere
A domani
|
|
|
| .
|
13 replies since 10/3/2015, 18:49 299 views
.
.
