ACETOLITO di MELAGRANA

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    Premetto che l'idea ed il risultato di questo esperimento è stato un lavoro di gruppo, composto da yle77, Nefertiti ed il sottoscritto.
    Potete leggere tutte le discussioni che hanno portato alla formulazione di questo estratto nei post seguenti a questo


    ACETOLITO di MELAGRANA

    FORMULAZIONE

    Droga :
    Buccia del melograno
    Solvente :
    Aceto di vino bianco con contenuto minimo del 5% di acido acetico
    Rapporto Droga:Solvente :
    1:2
    Tempo di macerazione :
    15 gg

    PREPARAZIONE

    Preleviamo il pericarpo del melograno del frutto fresco, ossia la buccia nella sua interezza ( il frutto del Punicum Granatum), dopo averlo lavato ed asciugato con un panno di cotone.



    L'operazione che può essere fatta o con l'aiuto di un coltello affilato, oppure mettendo da parte la buccia quando dopo il consumo dei succosi chicchi.



    Una volta che l'abbiamo privata della parte membranosa, quella bianca e morbida rivolta verso l'interno del frutto, è consigliato lasciarla "appassire" all'aria per 24 ore, in maniera che una parte di acqua evapori dal vegetale e siano più concentrati i principi attivi.

    Passato questo tempo tritiamo finemente la buccia con un coltello od un mixer, in maniera che il solvente riesca a raggiungere ogni parte del vegetale.



    Pesiamo ora il vegetale e riponiamolo in un barattolo di vetro, aggiungendoci il doppio del suo peso di aceto di vino bianco, controllando che l'aceto copra tutto il vegetale. Infine chiudiamo con tappo ermetico.

    Riponiamo il contenitore in un posto al buio e lontano da fonti di calore e dopo un tempo di macerazione di 15 giorni, durante i quali lo agiteremo frequentemente, spremiamo (usate dei in lattice perchè macchia) e filtriamo il preparato.



    Conserviamo l'acetolito in bottiglie di vetro scure ed al riparo dalla luce, in luogo fresco e lontano da fonti di calore, si mantiene tranquillamente 1 anno.

    PROPRIETÀ’

    L'estratto contiene Tannini Idrosolubili (pulicanagina, punicalina e pedunculagina ad azione Antimicrobica) i fenoli, flavonoidi, antociani, acido gallico ed acido ellagico e gli antociani i quali avranno azione Antiossidante ed Astringente.



    Gli antociani sono i composti responsabili del colore rosso, funzioni antiossidanti.

    INDICAZIONI ed UTILIZZO

    Per uso esterno nei preparati cosmetici fino al 7%.
    Indicato per le lesioni cutanee, aiuta a velocizzare la cicatrizzazione e riparazione tessutale ostacolando il processo di proliferazione batterica.
    Nei preparati ad uso topico dona un'azione astringente, utile per la circolazionr linfatica lenta e per gambe stanche, senso di pesantezza e gonfiore.
    Favorisce il drenaggio linfatico in periferia.
    Utile anche nei rimedi come azione preventiva contro la fragilità capillare, protezione dai radicali liberi ed invecchiamento delle cellule.

    CONTROINDICAZIONI

    Non ci sono importanti controindicazioni se utilizzato nelle percentuali indicate.

    BIBLIOGRAFIA
    Immagini
    - Autore del post
    RICERCA
    - vedi post successivi

    Edited by Piergiorgio - 25/11/2015, 17:54
     
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  2. yle77
     
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    Piergiorgio, chiedo direttamente a te.....
    Mi è venuta una riflessione, qualche giorno fa e, a tal proposito, sono andata a rileggermi alcuni articoli sulla melagrana.
    È un frutto che contiene potenti antiossidanti polifenolici.
    Contiene una grande varietà di flavonoidi, che costitiuscono dallo 0,2 all’1% del frutto. È una fonte importante di antocianine, di glucosidi di delfinidina, di cianidina e di pelargonidina.
    È particolarmente ricca di ellagitannine e di gallotannine, concentrate essenzialmente nella pelle. Alcuni tannini idrolizzabili, principalmente le punicalagine e l’acido ellagico, sono responsabili di più dell’85% dell’attività antiossidante della melagrana. Questo gruppo di antiossidanti polifenolici è conosciuto con il nome di punicosidi.

    A questo punto mi stavo chiedendo:
    - possiamo estrarre qualcosa?
    - e se sì, non trovi che potremmo estrarre principalmente dalla buccia che è poi la parte che scartiamo?
    Che ne pensi? ^_^
     
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    Stavo in questi giorni studiando appunto il contenuto sia della buccia che della parte bianca della Melagrana.
    Confermo, ma debbo ancora approfondire in modo da avere fonti attendibili, la presenza dei polifenoli, flavonoidi e tannini della melagrana.

    Infine stavo anche studiando quale vettore estrattivo utilizzare per selezionarli (in linea di massima soluzione idroglicerinata) e gli effetti benefici che ne potremo ricevere da questo macerato (teoricamente per uso topico ad azione astringente ed antiossidante, quindi antiage, rassodante, vasotonico) ... penso che questo post in futuro vada spostato nella sezione "PIANTE OFFICINALI", e capire se poi fare collegamenti o spostarlo sotto i post esistenti od inserirlo nel futuro modo estrattivo ... uff quante cose da scoprire in natura ... non si finisce mica mai credimi !! :D

    Grazie del suggerimento, anzi, se trovi qualcosa di utile in rete sul contenuto della parte bianca interna della melagrana postami i link ... io intanto leggo i testi che ho ... ti faccio partecipe in questo studio, vuoi?
     
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  4. - Nefertiti -
     
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    Uhhhhh, posso unirmi anch'io per favore??? mi piace fare ricerche! e poi adoro il melograno, anche se le mie dita non ringraziano affatto :lol: averne un estratto sarebbe veramente utile quando siamo fuori stagione!
    Ho cercato un pò in varie lingue...in un articolo della stampa ho trovato che c'è un azienda spagnola che si dice sia stata la prima ad estrarre i principi attivi da semi, buccia e midollo (da come leggo penso che anche Yle si sia imbattuta in questo articolo)...perciò sono andata a vedere sul loro sito, e niente....
    poi in lingua ho cercato estratto di melograna, e sono venute fuori due preparazioni, non proprio esaustive, ma forse possono essere un punto di partenza....
    In una si utilizzano i frutti (il che, per quel poco che so, mi viene da pensare, che non sia utile visto che si parlava di semi e buccia) http://sanganatural.blogspot.it/2010/06/ex...de-granada.html
    la seconda parlava di estrazione dalle bucce, ma non sono riportate le dosi della droga, ma solo i rapporti (da come ho capito) del solvente (e purtroppo anche google traduttore non aiuta...) http://galiaplace.blogspot.it/2009/11/pome...in-extract.html
     
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  5. yle77
     
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    Piergiorgio, e me lo chiedi????? :woot: posso solo ringraziarti e accettare volentieri. Le mie conoscenze, in confronto alle tue, sono infinitesimali ma fare ricerche mi piace!!
    Procedo e ti aggiorno ;)
    Nefertiti grazie mille anche a te x la partecipazione!! Più si è meglio è!
    PS. Che la Melagrana sia ricca di proprietà è fuori di dubbio....forse ultimamente va anche "un po' di moda", però il fatto che possa fare del ben nelle nostre preparazioni cosmetiche è una mia convinzione "istintiva" e come tale la devo assecondare :P ...sarebbe davvero bello estrarre qualche sua buona proprietà....
     
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    Bene allora .... fuoco alle polveri :D
     
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    Dal Testo : il frutto del melograno coltivato in spagna : Università Miguel Fernandez.

    Composizione chimica Melagrana (Punica Granatum L.)

    Circa il 50% del peso totale del frutto è costituito dalla buccia e dalle membrane carpellari che rappresentano una fonte importantissima di composti bioattivi, flavonoidi, ellagitannini, proantocianidina e minerali tra cui il potassio, l’azoto, il calcio, il fosforo, il sodio ed il magnesio.
    La parte commestibile della melagrana rappresenta circa il 50% del peso totale del frutto, ed è formata dall’80% dagli argilli (parte carnosa) e del 20% dai semi (parte legnosa).
    I chicchi sono una fonte importante di lipidi, in quanto i semi contengono acidi grassi che oscillano tra il 12 ed il 20% sul totale del peso disidratato.
    Questi acidi grassi contengono un’elevata percentuale di acidi insaturi come l’acido linoleico, linolenico, punico, oleico, stearico e palmatico.

    Nella buccia troviamo i tannini idrolizzabili costituiti in particolare da punicalina, pedunculagina, e punicalagina.
    I composti fenolici sono i flavonoidi, antociani, acido gallico ed acido ellagico.


    Gli antociani sono i composti responsabili del colore rosso delle melagrane, ed hanno funzioni antiossidanti, quindi protezione dai radicali liberi ed invecchiamento delle cellule.


    Iniziamo ad approfondire il discorso nel conoscere i principi attivi contenuti nella buccia e membrana carpellare (parte bianca del frutto) ;)

    Edited by Piergiorgio - 8/11/2015, 13:07
     
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  8. yle77
     
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    Piergiorgio, è lo stesso testo che ho trovato io! :woot: Perfetto, quindi fondamentale nella buccia e parte bianca troviamo prevalentemente tannini e flavonoidi. Sono idrolizzabili...quindi si potrebbe pensare ad esempio ad una tintura? O un Macerato idrogliceralcolico?
    Ho anche tratto le seguenti informazioni, leggendo qua e là, e cioè che il melograno è uno degli alberi meno trattati con pesticidi perché estremamente resistente (quindi ben per noi, se decidiamo di estrarre). Inoltre sono andata a cercare l'inci di prodotti cosmetici che usano il melograno e in ognuno ho sempre trovato scritto solo "punica granatum extract". Si, vabbe, ma estratto di che?! <_< Solo in una linea ho trovato "punica granatum bark extract". Bark può significare sia corteccia che scorza. Deduco che si riferisca alla scorza considerando che la corteccia è altamente tossica...
     
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    L'unione fa la forza, più siamo e migliore è la ricerca e il quantitativo di informazioni.

    Non per vantarci, ma il nostro forum è uno dei pochissimi (se non l'unico) a descrivere per filo e per segno un'estrazione da una pianta contenente princii attivi interessanti per l'uso esterno, estrazione documentata con fotografie e dettagli ed indicazioni delle proprietà. Alcune droghe poi non sono mai state ed approfondite da nessuno qui in Italia, ed a volte è difficile avere dei riferimenti certi e sicuri sui metaboliti di quel vegetale ... noi non abbiamo nessun laboratorio che ci appoggia, ma comunque siamo un bel punto di riferimento sul web, e lo stesso dicasi per la cosmesi

    Ma veniamo a noi.
    Per il tipo di estrazione e relativo solvente è ancora presto fare ipotesi. Dobbiamo capire fino in fondo quale parte del vegetale estrarre (buccia e membrana bianca?), e quali p.a. estrarre. Vediamo ancora cosa riusciamo a trovare in rete, io nei testi ... se trovo poche informazioni non è detto che non faccia una ricerca a approfondita alla biblioteca nazionale di Roma ... li sicuramente troverei qualcosa, ma mi serve un giorno intero e debbo rinnovate la tessera!
    Comunque qualcosa ho trovato di scientifico ... lo sintetizzò e descrivo nel prossimo post ;)

    Edited by Piergiorgio - 8/11/2015, 13:04
     
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  10. - Nefertiti -
     
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    Vero, vero Piergiorgio! :lol: personalmente se penso al melograno mi verrebbe istintivo impiegarlo come antiossidante, che è la proprietà che conosciamo maggiormente. A quanto detto l'azione antiossidante è svolta dai flavonoidi che, come hai riportato, si trovano abbondantemente nella buccia e nelle membrane, senza tralasciare i tannini (che le mie dita ringraziano!) per l'effetto astringente. Quindi, questo potrebbe essere un punto di partenza?
    Quando leggevo su come preparare gli oleoliti (o i macerati in genere) veniva sempre ribadito che bisogna scegliere la pianta in base alla funzione. Perciò mi viene da pensare che userei il melograno come antiossidante. E' logico come ragionamento o ci sono altre variabili?
    Da quel che ho trovato in rete, le estrazioni le fanno a partire o dalla buccia/membrana o dai chicchi...un'azienda usava i semi, ma mi viene da ridere a pensare come ricavarli! :lol: Dai chicchi, ad intuito, penso che sia più problematico dal punto di vista dell'estrazione e della conservazione rispetto alla buccia...senza contare che i chicchi facciamo prima ad usarli tal quali (come hai detto già in diversi topic per altri frutti)...Non so, che ne pensi? io già mi sono confusa :wacko:

    non so se può essere utile, ma ho trovato questo in cui si prepara la polvere dalle bucce www.youtube.com/watch?v=4ows40iGOpc

    Edited by - Nefertiti - - 8/11/2015, 13:30
     
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    Brava nefertiti, brava yle, vedo che Vi sta piacendo la materia ... c'è sempre da imparare ed io mi metto per primo, ma è veramente affascinante questa parte della conoscenza delle piante, dei loro attivi e come estrarli e renderli utili al nostro scopo ;)

    Nevefartiti, noi dobbiamo sempre andare alla ricerca dei metaboliti secondari del vegetale, ed in tal proposito sto preparando un documento dove cerco di spiegare la differenza tra loro ed i principali, la classificazione ecc ecc. Quindi buccia, e non chicchi e succo.
    Confermo quanto ribadisci e che avevo preannunciato nei post precedenti, se ne può fare, anzi, se ne farà , un uso esterno per azione:
    - Antimicrobica;
    - Antiossidante;
    - Astringente.

    Ragazze ... ho trovato uno studio chimico della buccia di melagrana eseguito in un istituto riconosciuto.
    Ora sono fuori con lo smartphone, non posso riassumere l'articolo come dovuto, anche perché abbastanza complesso, ma domani lo posto, lo commenteremo, e poi lo pubblicheremo in modo ufficiale con tanto di foto, procedimento, attività ed usi topici ... fortuna che ho ancora delle melegrane in campagna :D
     
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    Della buccia della melagrana (il frutto del Punicum Granatum) nel 2002 è stato eseguito in Brasile (Rio de Janeiro) uno studio sull'attività antimicrobica.
    Lo studio p stato effettuato e condotto dall'istituto di Chimica reparto Microbiologia, quindi una fonte attendibile, ufficiale ed autorevole.

    L'esperimento era mirato all'isolamento della parte tanninica (ellagici punicalagini) contenuti nella melagrana al fine di osservare le attività antimicrobiche. La ricerca è stata condotta sull'epicarpio del frutto (la buccia), perchè questa parte della pianta è stata da sempre utilizzata in Asia come rimedio astringente ed emostatico nella medicina popolare.
    Sono noti sopratutto gli usi interni, che qui non trattiamo.
    L'attività antimicrobica è stata osservata sul batterio staphylococcus aereus, che risulta di notevole importanza medica e resistente ai trattamenti poco aggressivi.
    L'epicarpio è stato prelevato dal frutto fresco (240 gr) e la miglior soluzione estrattiva riscontrata è stata quella in idrolisi ed acetato di etile.
    L'idrolisi acida è stata realizzata con 4 parti di acqua ed 1 parte di acido acetico glaciale.
    L'acido acetico glaciale è l'acido allo stato puro, quindi non diluito. Si presenta allo stato solido fino a 16°C, e liquido a temperature superiori ... per questo prende il nome di "glaciale".

    Dalla cromatografia si è potuto accertare la presenza di ellagitannini (tannini idrosolubili) udentificati come:
    - punicalagini alfa 1 ed alfa 3;
    - punicalagini beta 4.

    L'attività antimicrobica è risultata addirittura molto efficiente, addirittura ben 10 volte ad alcuni tannini ben noti.

    RIEPILOGO DEGLI STUDI EFFETTUATI

    Droga :
    Pericarpo del melograno del frutto fresco, ossia la buccia nella sua interezza.
    Il quantitativo in estrazione DROGA:SOLVENTE è stato di 1:4

    Solvente :
    Il miglior risultato estrattivo è stato dato da una soluzione in idrolisi acida costituita da 4 parti di acqua ed 1 parte di acido acetico allo stato puro, quindi una soluzione al 25% di acido acetico.
    L'acido acetico, rammentiamolo, è un acido organico, presente in concentrazione non inferiore al 5% nell'aceto.

    CONCLUSIONI
    Da quanto finora esposto, basato su dati attendibili e certi, possiamo concludere che per avere dei buoni risultati estrattivi della pulicanagina, con il metodo casalingo è consigliato eseguire un ACETOLITO.
    Avremo così un'azione Antimicrobica certa, ma verranno estratti anche i Fenoli, i Tannini Idrosolubili e gli Antociani dalla buccia della melagrana, i quali daranno alla soluzione estrattiva funzioni Antiossidanti (protezione dai radicali liberi), nonchè azione Astringente.

    -----> ----->

    Avete altre notizie voi? Vogliamo commentare?
    Altrimenti passiamo alla formulazione dell'acetolito e lo mettiamo nell'apposita sezione ... a nome del gruppo di lavoro ;)
     
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    :SVENTOLA: io ci sto,vi seguo e domani vado a raccogliere le melagrane dal mio alberello anche se non sono ancora rossissime !! Speriamo di non fare disastri questa volta.
     
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  14. yle77
     
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    Piergiorgio, il lavoro che hai descritto è estremamente interessante. Non avrei mai pensato ad un acetolito!
    Io, per ora, ulteriori informazioni non ne ho trovate.
    Ora, almeno x me, viene il difficile....volendo formulare un acetolito dobbiamo considerare una soluzione al 25% di acido acetico....l'aceto ne contiene il 5%....io sono già incartata :wacko: ...cioè, dovremmo avere una concentrazione 5 volte più grande....giusto? Come si fa? :P Dovremmo eliminare l'acqua? O forse non c'entra nulla... :fifone28.gif:
     
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  15. Alex66*
     
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    Infatti piergiorgio, come facciamo Ad avere un aceto più concentrato? :wacko:
     
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