SEPARATORE ISTANTANEO DI OLIO ESSENZIALE CREATO ARTIGIANALMENTE

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    manola grazie mille per rispondermi, mi sa che userò la caffettiera modificata per il momento, ma mi piacerebbe imparare in futuro a farlo con il distillatore, adesso è meglio che imparo bene a fare le creme :P
     
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  2. Alex1966
     
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    intanto com8incia con la caffettiera, vedrai che ti darà soddisfazione anche quella ;)

    mi raccomando se usi la caffettiera per fare gli idrosol, ogni tanto cambia il filtro perchè con le erbe si intasa molto prima che con il caffè e mantieni sempre il livello dell'acqua sotto la valvola di sfiato ;)

    buon idrosol :D
     
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  3. fausto
     
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    L'idea del separatore è semplicemente geniale!
    Lo proverò presto e posterò il risultato
     
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    Ti ringrazio del complimento che mi hai rivolto carissimo Fausto, ma è stata solo un'intuizione.
    L'idea mi è venuta anche perchè è attinente alla libera professione (Progettazione Termotecnica), quindi sono stato facilitato nella deduzione di come separare due liquidi di peso specifico diverso in maniera istantanea.
    Il lato positivo che vedo in questo sistema, che debbo perfezionare con componenti idonei, è che non occorre ricorrere in un secondo momento (ossia dopo l'estrazione) alla difficoltosa separazione dell'Olio Essenziale.



     
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  5. Alex1966
     
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    perdona invece la mia ignoranza Piergiorgio, ma io non ho ancora ben capito
    che diffrenza c'è tra il tuo separatore e quelli in vetro che si usano per la grappa? alcuni so che sono dotati di rubinetto?
     
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    Cerco di spiegarmi.
    Gli alambicchi per la distillazione della grappa, grandi o piccoli che siano, sono dei recipienti nei quali viene inserita la vinaccia (uva dopo la spremitura).
    Poi si riscalda il recipiente in maniera da far evaporare le sostanze volati contenute nella vinaccia (alcol ed acqua).
    Il sistema non penso abbia rubinetti di intercettazione perchè una volta raffreddato il vapore si ha direttamente la grappa.

    Invece, penso, che quello che mi chiedi tu sia il congegno in vetro dotato di rubinetto.
    Quel congegno è parte integrante del sistema di distillazione in corrente di vapore delle droghe.
    In sintesi il rubinetto si trova sul fondo del recipiente che dovrà contenere il vapore condensato.
    Una volta finita l'estrazione si avrà nel contenitore sia l'idrolato, liquido più pesante, che l'olio essenziale. L'O.E., essendo più leggero, rimane in superficie.
    A questo punto si apre il rubinetto posto sul fondo del contenitore e si fa uscire pian piano l'idrolato. Appena arriviamo all'olio essenziale chiudiamo il rubinetto. Quindi si separa il tutto in maniera manuale in una seconda fase e con la massima attenzione del caso (non bisogna sprecare il preziosissimo O.E. ma neanche farci rimanere dentro una parte di idrolato).

    Il mio sistema invece permette di separare l'O.E. in maniera istantanea sfruttando il principio della differenza del peso specifico applicata al sistema dei vasi comunicanti ... ed infine non occorre ricorrere in un secondo momento alla sua separazione.

    Spero di essere stato abbastanza chiaro :D
     
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  7. fausto
     
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    Sto facendo l'estrazione di OE di lavanda con il separatore in questione, utilizzando ca g 120 di fiori secchi e 70 cl di acqua di fonte. Non credo ai miei occhi dopo solo pochi dl di idrolato la siringa è quasi piena di olio, possibile?
    Ho dovuto svuotare il contenitore con un'altra siringa munita di ago e ne ho tirato fuori 4 ml, adesso con circa 20 cl di idrolato fuoriusciti è di nuovo quasi piena. :woot:



    Edited by Alex1966 - 24/9/2012, 10:41
     
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    Sono contento della tua estrazione.
    Come vedi con il sistema della siringa che fa da separatore istantaneo, come spiegai tempo fa nel post relativo al tema, l'olio essenziale viene separato completamente, ed in più, essendo a contatto con l'aria solo per una piccola superficie, non ne ne volatilizza quasi nulla !!
    Io ho sempre usato spighe fiorite di lavanda fresca (il tempo balsamico migliore per lavanda è luglio), dove sono arrivato ad estrarre sino all'1,8% (vedi link https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=62620707).
    Su quella secca non posso esprimermi perchè non ne ho mai effettuata una. Sarei contento se alla fine ci rendi partecipi del quantitativo di O.E. estratto e ci descrivi il processo di estrazione :D

    Comunque sto considerando le quantità di droga ed acqua che hai usato.
    Posso farti due osservazioni Fausto sul tuo esperimento? Non prenderla come osservazione negativa ma solo costruttiva, questo forum nasce per condividere le esperienze e crescere tutti insieme, questo è il nostro spirito :D

    1) usa più acqua per fare l'estrazione in corrente di vapore, rispetto al peso della droga fresca utilizzane il doppio, all'incirca una volta e mezzo per quella secca (su quella secca il dato che ti do lo ho trovato su vari blog nella rete).
    In questo modo hai un'estrazione che si protrae maggiormente nel tempo (circa 2 ore - 2 ore e mezzo) ma al contempo estrai tutto l'olio essenziale contenuto nella droga.
    N.B.: cerca di utilizzare acqua demineralizzata, in modo che nella fase di raffreddamento del vapore all'interno della serpentina in rame nel tempo non si vengano a creare incrostazioni di calcare e l'O.E. è di migliore qualità;

    2) cerca di tenere più bassa possibile l'altezza della serpentina che fuoriesce dalla pentola (condensatore con acqua e ghiaccio). Questo perchè tanto è maggiore il dislivello tra il fondo della pentola e il punto più alto della serpentina, tanto più sarò l'altezza della colonna di acqua che si creerà (vapore condensato ... e quindi di peso) che la pressione del vapore dovrà vincere per sollevarla.
    Questa pressione, che proviene dalla pentola, è direttamente collegata alla temperatura (1° Principio della Termodinamica, Legge dei gas perfetti ove PxV=RxT).
    Quindi, in soldoni, vuol dire che nella pendola se aumenta la pressione aumenta anche la temperatura, che va direttamente a discapito della qualità di estrazione dell'O.E.

    Tienici aggiornati sui risultati ;)

    Edited by Alex1966 - 24/9/2012, 10:44
     
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  9. Alex1966
     
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    Vorrei aggiungere qualcosa circa la distillazione della lavanda.
    L’olio essenziale di lavanda è contenuto per lo più nei calici dei fiori, pertanto ai fini della distillazione è consigliabile la raccolta dei fiori nell’epoca di massima fioritura. L’ideale sarebbe il mese di agosto, più che altro perché inq uel periodo sono presenti meno api nel lavandeto.
    Sarebbe infatti meglio ritardare il momento anziché anticiparla, in quanto i componenti pregiati dell’olio essenziale ( acetato di linalile e linalolo, e le caratteristiche di qualità chimiche e organolettiche) vanno crescendo fino alla fioritura e poi si stabilizzano.
    La lavanda può essere distillata subito, appena raccolta, o anche dopo qualche giorno senza che ci siano sostanziali differenze nel rendimento.
    La raccolta va affettuata quando la rugiada del mattino si è completamente asiugata per scongiurare il pericolo di fermentazione.
    La resa di distillazione è mediamente dallo 0.7-0.8% (Kg ogni100 Kg di materiale fresco) e le rese maggiori si realizzano ad un’altitudine di 400-600 m s.l.m..

    Anche la lavanda secca contiene ancora dell’olio essenziale, e può essere distillata. Bisogna comunque sapere da quanto tempo la lavanda si trova allo stato secco e quindi se dell’oe effettivamente ancora sia presente.

    Edited by Alex1966 - 24/9/2012, 12:39
     
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    Giusta affermazione Alex.
    Comunque gradirei moltissimo, e questo è lo spirito del forum, che il nostro amico fausto ci illustri in maniera più dettagliata l'estrazione che ha eseguito.

    Ad esempio quando ha raccolto la lavanda (magari la decade ed il mese della raccolta), il luogo ed orientativamente l'orario di raccolta, come è avvenuta l'essiccazione e come è stata conservata la droga secca fino al momento dell'estrazione.
    In questo modo possiamo avere dati validi che fanno da punto di riferimento ... ho l'intenzione di aprire una sezione dedicata alla sola estrazione degli oli essenziali ed una sugli alambicchi casalinghi e loro sperimentazioni ... per farlo mi occorrono dei dati dettagliati e precisi, sono convinto che verrebbe fuori una sezione molto interessante !!

    Poi sono curiosissimo di vedere il tuo "alambicco" ... ti prego, metti qualche foto in cui possiamo vedere come lo hai realizzato, l'attacco tra la serpentina in rame e la pentola (se di pentola a pressione si tratta chiaramente).
    Il collegamento tra alambicco e serpentina è un aspetto che mi interessa molto perchè lo ritengo il punto nevralgico del sistema ... più è semplice e funzionale più l'idea o lo modifiche ad un prototipo sono da prendere in seria considerazione :D

    Aspetto con premura una tua risposta ;)
    Metti un bel post ... aiutami in questa sezione di estrazione, sono solo, e spero di trovare in te un "valido alleato".

    N.B.: la foto del post che hai allegato è stata rimossa a causa delle dimensioni esagerate che spaginavano l'intera sezione (il formato standard da utilizzare è 320 x 240). Una seconda cortesia, quando pubblichi fotografie non debbono presentare etichette o particolari che possono far sospettare estrazioni diverse da quelle degli Oli Essenziali).

    Qui si parla solo di estrazione in corrente di vapore di erbe officinali al fine di ricavarne Idrolati ed Oli Essenziali, assolutamente non di alcool e/o loro derivati.
     
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  11. francescopn
     
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    CITAZIONE (Alex1966 @ 20/7/2012, 11:40) 
    vorrei precisare un fatto:
    si tratta ancora di sperimentazione, non sappiamo se gli oli essenziali estratti in questo modo sono sufficientemente puri per poter essere usati sulla pelle.
    Al momento nell'incertezza, li usiamo nel bruciaessenze, abbiamo trovato un modo naturale di profumare la casa ;)

    Che test si devono fare per verificare la bontà di un olio essenziale oppure per comparare due oli tra di loro e stabilire qual è il migliore?
     
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  12. Alex1966
     
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    bisogna fare test di laboratorio con la supervisione di un chimico
     
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  13. francescopn
     
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    Io sono un chimico!
    Solo che in questo settore non ho esperienza. Se mi fate sapere la metodica valuto se posso applicarla nel mio laboratorio.
     
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  14. VeN
     
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    grazie alla guida di Pier.... sono anchio un possessore di una superpadellavaporizzante :lol: :lol: :lol:

    ps: sono un principiante.......dove posso trovare una guida sulle "droghe" di stagione
    (non saprei che erbe raccogliere in questa stagione)
     
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  15. Alex1966
     
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    Francesco non sono un chimico e non sono in grado di dirti che genere di screening fitochimico puoi condurre.
    Ho però qui con me il "Manuale dell'erborista" di Morelli-Flamini-Pistelli e se ti fa piacere posso citare quello che riportano loro, che mi sembra tra l'altro molto attendibile.
    Anzi ti consiglierei proprio l'acquisto di questo libro, perchè l'argomento è molto vasto e non mi è possibile citarti tutti gli stralci sull'argomento.

    Riassumendo, quello che dovresti fare è lo screeinig tramite solvente di ogni singolo metabolita, esempio : del tuo estratto ti procuri il reagente giusto per valutare la presenza dei flavonoidi, poi quello dei glicosidi, delle saponine e via dicendo. Chiaramente basandoti prima sullo studio della droga stessa, in modo da fare solo i test necessari per quel tipo.
    I test vanno ripetuti più volte per essere considerati attendibili, ma questo da chimico tu già lo saprai.
    Adesso non so se in un laboratorio chimico ci sono tutti gli strumenti necessari per fare questo screening, questo me lo devi dire tu. Suppongo infatti che ci sia differenza tra un laboratorio chimico ed un laboratorio erboristico dedicato.

    Ven se vai in libreria trovi diverse guide sulle piante officinali e consultando ogni singola pianta viene sicuramente indicato anche il tempo di fioritura. Altrimenti puoi consultare il sito di info-erbe, è un database con tutte le informazioni su ogni singola droga.
     
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46 replies since 15/7/2012, 21:34   32994 views
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