ESTRAZIONE OLIO ESSENZIALE DI ALLORO

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    CITAZIONE (Piergiorgio @ 16/12/2014, 20:12) 
    MariMasi ... dimmi come procedi e di quali mezzi sei a disposizione, vediamo se riesco ad aiutarti :)

    Buonasera a tutti,
    in attesa di avere informazioni sull'alambicco di MariMasi, ritengo che la distillazione sia stata troppo breve, in quanto l'idrolato che dovrebbe essere prodotto, secondo il manuale delle preparazioni erboristiche di Bettiol, dovrebbe essere almeno il doppio del peso delle droghe (erbe o piante) utilizzate, quindi se MariMasi ha utilizzato 600g di alloro come me, dovrebbe prolungare l'estrazione almeno fino a 900g di idrolato (io per ora preferisco avere idrolato più concentrato, non so quale è l'esperienza in merito di Piergiorgio.

    In questo periodo si possono utilizzare le bacche di alloro "contuse" per migliorare la resa.

    Io ho utilizzato un alambicco commerciale in rame da 5 litri, non so se è consentito dare informazioni commerciali, raffreddando il vapore con ghiaccio.
    In genere estraggo idrolato fino a circa 1,5 volte il peso delle erbe utilizzate mantenendo il flusso di vapore basso, separando immediatamente l'olio essenziale prodotto con la siringa proposta da Piergiorgio in altro topic di questo forum.
    Tutti i consigli di Piergiorgio sono i benvenuti.

    Ansararo
     
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  2. MariMasi
     
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    CITAZIONE (Piergiorgio @ 16/12/2014, 20:12) 
    MariMasi ... dimmi come procedi e di quali mezzi sei a disposizione, vediamo se riesco ad aiutarti :)

    Ciao! :)
    Premetto che lavoro su piccole quantità e uso vetreria da laboratorio. Ho una beuta da 3 litri alla quale collego un refrigerante di liebeg (non c'è la serpentina ma un tubo dritto, forse il problema sta qui), raffreddato con acqua fredda corrente. Ho raccolto 600 gr (poco meno in realtà) di foglie, le ho triturate e aggiunto 1 L di acqua distillata. Ho fatto bollire per tre ore. Risultato: quasi 500 mL di idrolato, due gocce di olio essenziale. :angel15.gif: >.<

    Aggiungo che sono alla prima esperienza, dovrò comprarmi quel manuale!!! :D
    Grazie mille per i consigli. :)

    Marina
     
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    Buongiorno, MariMasi,
    credo che il primo problema sia che non stai lavorando il "corrente di vapore" e cioè con le erbe fuori dall'acqua investite solo dal vapore (tipo vaporiera), ma in "immersione", cioè facendo bollire le erbe in acqua e raccogliendo il vapore prodotto.

    Il Manuale delle Preparazioni Erboristiche di Franco Bettiol (ed. Tecniche Nuove) è molto ben fatto ma non è un manuale pratico di distillazione.

    In linea di principio utilizza acqua almeno 3 volte in peso rispetto alle piante officinali.

    Ansararo
     
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    Ciao MariMasi
    Convengo con Ansararo per quanto riguarda la tua difficoltà di estrarre l’olio essenziale dall’alloro.
    Precisamente tu stai facendo una distillazione a fuoco diretto e non in corrente di vapore.
    Mi spiego meglio.
    Nella distillazione in corrente di vapore la pianta aromatica viene tenuta nella parte superiore del corpo della caldaia, ed è posta all’interno di un cesto metallico subito sopra il pelo libero dell’acqua senza che peraltro ne avvenga il contatto. L’acqua riscaldandosi si trasforma in vapore, investe il vegetale e ne rompe le cellule che contengono i principi volatili (gli oli essenziali). Il vapore poi, una volta fatto condensare, si trasforma in liquido (acqua aromatica od idrolato) che contiene gli oli essenziali.
    Il sistema invece che stai adottando è quello a fuoco diretto, ossia il vegetale viene introdotto nella caldaia e ricoperto di acqua, Il calore dell'acqua fa dilatare e quindi rompe le cellule contenenti gli oli essenziali e l'essenza messa in libertà viene trascinata fino al condensatore. Questo sistema di distillazione è in genere poco indicato per le essenze che hanno foglie dure e coriacee, come l’alloro appunto, ma anche l’eucalipto. Infatti le cellule contenenti le essenze di queste piante hanno bisogno di lunghi tempi di distillazione, ed l’estrazione in corrente di vapore reputo che sia quella indicata. Inoltre una parte dell’olio essenziale rimane all’interno della caldaia nell’acqua che ancora deve evaporare. Il parere di chi estrae in maniera professionale, condiviso anche dal mio, è che con la corrente è migliore anche la “bontà” dell’essenza estratta, perché essa non ha mai un contatto prolungato con le pareti della caldaia che sono molto calde, ma viene subito trascinata via dal vapore prodotto verso il sistema di refrigerazione.

    In questo post https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59654627 trovi ulteriori approfondimenti.

    Io preferisco utilizzare sempre droghe fresche e raccolte da poco, ma anche con la droga secca od in parte disidratata si possono avere buoni risultati.
    Ricordo che occorre dare un “preammollo” al vegetale da distillare in maniera che si riprenda una parte di umidità che aveva precedentemente perso, oppure occorre prolungare la distillazione di circa una mezz’ora.
    L’alloro, l’eucalipto, il rosmarino …. hanno bisogno di tempi abbastanza lunghi il completo rilascio delle essenze volatili che contendono, almeno 2 ore e mezzo o tre, mentre con droghe meno “coriacee” (lavanda, camomilla, fiori d’arancio ecc) può essere sufficiente un’ora e mezza o due.

    Quindi Marimasi, non penso sia il sistema di raffreddamento di liebeg a portarti a risultati deludenti sulla quantità di olio essenziale estratta. Lui funziona, altrimenti non avresti condensato il vapore e raccolto 500 ml di idrolato, ma sarebbe uscito solo vapore o pochissimo idrolato.
    Il fatto invece sta che una buona parte del tuo olio essenziale è rimasto nell’acqua della beuta, tu hai messo 1000 ml di acqua distillata, una parte la trattiene il vegetale, in genere un 10-15%, quindi nella beuta dovevi avere ancora 350 ml … ricca di olio essenziale. Avresti dovuto prolungare l’estrazione fino all’approssimarsi del totale consumo di acqua, ma senza bruciare il vegetale.
    Per questo non amo molto il metodo a fuoco diretto, inoltre puoi farlo solamente con sistemi controllabili, quindi in vetro pirex che è trasparente, o valutare costantemente quanto idrolato è stato estratto e quanta acqua teoricamente rimane ancora da far evaporare nella caldaia, sistemi empirici e bisognosi di molta pratica.



    Spero di aver chiarito questo concetto, non demordere Marimasi, prova magari con la lavanda con il tuo sistema e far consumare quasi tutta l’acqua … MA NON TUTTA :)
    Lei è più “generosa” nel contenuto di olio essenziale ed è meno “ostinata” a rilasciarlo ;)
     
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  5. MariMasi1
     
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    Ciao!!!
    Innanzitutto vi ringrazio entrambi per i consigli! E' stata la prima volta e ho provato con le informazioni che ho raccolto nei vari forum. Ovviamente avevo letto anche della distillazione in corrente di vapore ma non avendo un contenitore grande in cui posso separare il materiale vegetale dall'acqua, ho provato a farla direttamente sul fuoco, e come hai detto tu Piergiorgio, i risultati non sono gli stessi. Pensi anche nel caso di materiale meno coriaceo come la lavanda o la camomilla non riesca ad ottenere o.e?
    Comunque mi ingegnerò per separare il materiale vegetale dall'acqua, magari in quantità minore, per vedere se ottengo qualcosa. Vi saprò dire. :)

    Ah! Conoscete dei libri/ manuali utili da consigliarmi?

    Grazie ancora :)

    Marina

    Ho letto ora della Lavanda! Mi era sfuggito!!!
    Proverò sicuramente e non demordo, anzi mi sto innamorando!!! :)

    Grazie ^_^
    M.
     
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    Ciao MariMasi

    anche io ho iniziato da poco, ho un alambicco solo da settembre, ma sto "recuperando"...

    Purtroppo non ho trovato testi pratici utili, conidera che neanche il produttore dell'alambicco ha saputo darmi indicazioni (si tratta in realtà di alambicco per grappe, per cui anch'io metto buona parte delle erbe "a mollo", utilizzando una struttura separata, chiamata colonna di deflammazione, per i fiori e cimette fiorite).

    Nelle mie ricerche ho trovato questo forum e i consigli di Piergiorgio che sono molto utili e sotrattutto pratici e ho deciso di dare il mio contributo.

    I testi consigliati normalmente sono più diretti all'utilizzo erboristico di oli e idrolati che alla loro produzione.

    Ti conviene restare "attaccata" al forum e contribuire anche tu, tenendo conto che abbiamo tutti apparecchiature diverse su cui calare le esperienze dei colleghi.


    Buona giornata
    Ansararo
     
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    Di testi seri che diano passo passo "informazioni tecniche" sulla distillazione in corrente di vapore dei vegetali non ne conosco.
    Sono solo 3 anni che distillo in modo amatoriale, ho alle spalle solo qualche centinaio di distillazioni ed ho messo quello che ho sperimentato, provato sulla mia pelle e studiato in questa sezione del forum.

    Se hai pazienza di leggere le discussioni penso che puoi tranquillamente cimentarti nelle estrazioni delle essenze delle varie piante aromatiche, ho messo anche qualche video relativo a questo argomento, mi sono inventato un separatore istantaneo degli oli essenziali ... insomma, ho cercato a modo mio di divulgare quello che sperimentavo proprio perchè poco o nulla c'è sul web, e chi sa lo tiene ben celato.
    Invece il mio spirito e quello di questo forum è condividere le esperienze, ognuno di noi può essere di aiuto a fare qualcosa, ognuno può essere utile.

    Sono contento se posso esservi di aiuto, e nel contempo, leggendovi, riesco magari a capire qualche passaggio che mi era sfuggito o a cui non avevo posto particolare attenzione :)
     
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    Buonasera a tutti.
    Recentemente ho distillato diverse volte le foglie di alloro nel mio alambicco da 5 litri (l'olio essenziale è formidabile per le otiti dei bimbi e degli adulti evitando gli antibiotici), con una resa circa dello 0,2% (2ml per 1 kg circa di foglie)

    Ieri mi sono accorto che le foglie si compattano molto e tendono quasi ad "incollarsi" tra loro e temo che diventino poco permeabili al vapore, che quindi probabilmente trova percorsi preferenziali lungo le pareti dell'alambicco.

    Avete mai provato a triturarle in modo da rendere il tutto più permeabile ed omogeneo?

    Credo che basterebbe un triturafoglie anche molto economico, penso che se vengolo distillate subito dopo non dovrebbero esserci problemi di qualità dell'olio prodotto.

    Ansararo
     
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    Ho provato con il trituratore, ma i risultati non sono stati molto migliori !
    Anche a me dava lo stesso problema.
    Infatti a differenza delle foglie colpite dal flusso di vapore, che diventavano marroncine e non odoravano più, mi accorgevo altre foglie, che si erano compattate, sembravano quasi non toccate dal vapore, e infatti se le stritolavo nelle mani e le annusavo sentivo ancora il profumo inconfondibile dell'alloro.

    Io per evitare questa forte adesione tra le foglie, come avviene anche nell'eucalipto ed in tutte le foglie coriacee e molto distese, inserisco nella distillazione anche dei pezzettini di ramo con tutte le foglie attaccate. In questo modo mi sono accordo che il rametto, e le foglie che per natura sono disposte alterne, fanno da "distanziatore" tra gli strati, ed il vapore infatti riesce a penetrarle molto meglio.

    Ho fatto varie prove ed il quantitativo in peso della distillata, inserendo foglie con rametti, diminuisce di circa il 10-15%, dipende chiaramente da quanti rametti lasci, ma la resa migliora di circa il 10% ... almeno dalle prove che ho fatto.

    Prova anche tu, sono convinto che migliori la resa ;)
     
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    Grazie Pergiorgio.
    Anche io ho iniziato a lasciare i rametti con le foglie, ma come mi confermi, la riduzione di peso compensa quasi la migliore resa, speravo che con il trituratore ci fosse una "svolta", che purtroppo non ottiene, come da tue prove già fatte.

    Ansararo
     
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    Il mio ha sminuzzato talmente tanto le foglie che ha peggiorato la situazione a dire la verità !
    Prova con il tuo, non si sa mai :)
     
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  12. Rosa Canina
     
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    Ciao ragazzi

    oggi ho fatto una prova pure io con l'alloro ma, non sono rimasto molto soddisfatto...

    a dire la verità l'alloro in partenza non era fantastico.. sarà perché non siamo ancora in tempo balsamico; non si sentiva il grande profumo che solitamente questa pianta emana!

    copiando il solito schema di Piergiorgio riassumo i dati (ipotizzo 0,9 peso specifico dell'olio!!!):

    Risultati dell'estrazione :

    - 12.500 gr di foglie fresche di alloro;
    - 9.000 ml di acqua.

    Dopo 3 h 30' di estrazione in corrente di vapore :

    - 3.000 ml di idrolato ;
    - 33,1 ml di O.E., pari a 29,79 g

    La percentuale di resa è quindi pari a : 29,79 gr di O.E. diviso 12.500 gr di foglie di alloro il tutto moltiplicato per 100 = 0,24 %.

    domani svuoterò il tino ma ho la netta sensazione di aver consumato MOLTA più H2O rispetto alle coccole di cipresso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Buonanotte
     
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  13. Rosa Canina
     
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    Ciao ragazzi..

    stavo notando che le rese per l'alloro oscillano di molto...
    PG 0.182 % Fresco (20/02)
    PG 0.199 % Fresco (04/01)
    AN 0.2 % Fresco (12/03)
    RC 0.238 % Fresco (13/03)
    AN 0.4 % foglie con 5 giorni di asciugatura (19/09)
    FI 0.4 % Ramaglia secca triturata (02/06)

    Vi devo convidare che io soffro della sindrome del doppiato... :angry: :angry:

    in sostanza mi imbufalisco :sarcastic3.gif: se ottengo meno della metà di quello che ottengono gli altri e qui ci siamo andati vicino

    ovviamente tutto perché voglio essere il più efficiente possibile e le prove fuori periodo balsamico mi fanno capire tante cose...

    la mia poca esperienza, credo, mi fa restare comunque perplesso su quelle rese messe a 0,4%...

    Altra considerazione... preferisco distillare il fresco (con resa più bassa) e "tagliare" la distillazione, piuttosto di distillare il secco reidratando l'H2O ma non le sostanze volatili che se ne sono andate..... Sbaglio? :36_3_8:
     
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    Ciao Rosa Canina

    CITAZIONE
    oggi ho fatto una prova pure io con l'alloro ma, non sono rimasto molto soddisfatto...
    Risultati dell'estrazione : 0,24 %.

    Sei nella media dei risultati Rosa Canina, sul fresco più o meno sono queste le rese, mica sono olive ! :D

    CITAZIONE
    in sostanza mi imbufalisco se ottengo meno della metà di quello che ottengono gli altri e qui ci siamo andati vicino

    I risultati in resa maggiori, come puoi vedere, sono stati realizzati con foglie che hanno perso, a causa dell'evaporazione acquea, del peso. La resa sul fresco è sempre quella, anzi, perdi anche qualcosina distillando il secco e non il verde ;)

    L'anno scorso ho provato a distillare la lavanda dello stesso raccolto ... fresca mi ha dato circa il 2%, secca con una perdita di peso del 50% il 3,72%.
    Come vedi ho perso qualcosina in resa ... la lavanda poi ha un o.e. molto volatile.
     
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  15. Rosa Canina
     
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    CITAZIONE (Rosa Canina @ 13/3/2015, 23:27) 
    Ciao ragazzi

    oggi ho fatto una prova pure io con l'alloro ma, non sono rimasto molto soddisfatto...

    a dire la verità l'alloro in partenza non era fantastico.. sarà perché non siamo ancora in tempo balsamico; non si sentiva il grande profumo che solitamente questa pianta emana!

    Ciao ragazzi

    la scorsa settimana sono passato a casa Ciuffop dove mi sono reso conto che il mio distillato di alloro è una spanna sotto (forse anche due tre ) come profumo!!! :ph34r:

    mi sono fatto dare da Ciuffo un po' di foglie di alloro e ho notato che sono totalmente diverse dalle mie..... sia nella forma che nel profumo anche da verdi!!!!

    vi allego le foto e aspetto un vostro commento!!!!!!

    Alloro di Ciuffop



    Alloro mio :( :( :sick: :sick:



    Vicini a confronto

     
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69 replies since 3/1/2013, 15:17   13107 views
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