FIORI DI BACH

qual è la vostra eperienza?

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  1. Gattamartina
     
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    Spartana, meglio di così non potevi illustrare! :lol:
    Condivido tutto quanto hai detto, comprese le reticenze iniziali.
    Purtroppo spesso questa discpline sono divulgate da ciarlatani che mettono assieme Maria e Santamaria in minestroni assurdi.
    Io pratico da anni soprattutto lo hata della scuola di Iyengar.

    Hata yoga: si sviluppa intorno alle asana, le posizioni, e alle tecniche di respirazione, pranayama. Oggi questo sistema è spesso praticato in modo semplificato nelle palestre ma in antichità comprendeva esercizi anche molto estremi che avevano la finalità di provocare un radicale cambiamento nella fisiologia corporea per portare la mente verso stati di coscienza particolari.
    E' conosciuto per il saluto al sole (completissimo sotto tuttti i punti di vista, in effetti basterebbe riuscire a fare solo quello tutti i giorni), ma le asana sono moltissime.

    Immagino che kundalini possa averti dato dei disagi, io sono del parere che siano scalini sucessivi da non affrontare fino a che non si padroneggiano molto bene i precetti iniziali.
    Lo metto per chi potesse essere interessato:
    1) Yama: le astinenze, o meglio la disciplina nei confronti del mondo esterno.
    L’astenersi dalla violenza, dalla falsità, dal furto,dall’incontinenza, dall’avidità in tutti i campi della vita, indipendentemente dai limiti imposti da classe sociale, luogo, tempo e situazione.
    2) Niyama: le osservanze o la disciplina nei confronti del mondo interiore.
    La purezza interiore, l’appagamento, l’austerità, lo studio di sé e l’abbandono a Dio costituiscono le osservanze. Dobbiamo sviluppare un atteggiamento equilibrato nei confronti di ciò che è piacevole e di ciò che è spiacevole; l’ascesi deve essere intesa come sobrietà nei confronti delle cose materiali e spirituali.
    3) Asana: le posture. Con la postura del corpo inizia l’autentica, specifica tecnica yoga. Attraverso tecniche differenti dobbiamo sviluppare e rafforzare il nostro corpo per essere in grado di assumere una determinata posizione e mantenerla per un lungo periodo di tempo in uno stato di profondo rilassamento, condizione fondamentale nello yoga per ogni tipo di meditazione.
    4) Pranayama: la regolazione ed il controllo del respiro, considerato elemento fondamentale per preparare la mente alla concentrazione. Attraverso il respiro possiamo influenzare le potenzialità energetiche presenti nel nostro corpo inducendo nella nostra coscienza trasformazioni radicali.
    5) Pratyahara: si raggiunge, concentrandosi sul respiro, quando i sensi si ritirano dagli oggetti esterni e la mente può così ritornare alla propria essenza spirituale.
    6) Dharana: la concentrazione, cioè il fissarsi della mente sull’oggetto della concentrazione. Se durante questo processo di concentrazione si presentano altri pensieri, indesiderati, dobbiamo lasciarli andare e venire non prestando loro alcuna attenzione.
    7) Dhyana: la meditazione, cioè il flusso ininterrotto della mente verso l’oggetto scelto evitando ogni altra percezione o sensazione.
    8) Samadhi: lo stato di trance, nel quale esiste soltanto l’oggetto della contemplazione e la nostra identità, il nostro io, sono scomparsi.

    Io dopo anni sto ancora lavorando sui primi sei punti, il settimo va e viene, dell'ottavo meglio non parlare.

    Interessante la yoga tibetano, ci ho provato ma mi distaeva troppo dalla pratica dell'altro. :wacko:

    Riguardo alla dermatite di Yle in prima battuta avevo fatto anch'io una valutazione come la tua , ma poi ho pensato che lo "sfogo positivo" è repentino e solitamente acuto (sfogo appunto), mentre quello che sta succedendo ad Yle mi sembra avere un diverso comportamento, è solo un personale parere ovviamente. :)
     
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244 replies since 22/1/2014, 21:32   2512 views
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