COSGARD ESTRATTO SEMI DI POMPELMO POTASSIO SORBATO E SODIO BENZOATO

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  1. Alex1966
     
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    ESTRATTO DI SEMI DI POMPELMO
    Molto usato in cosmetica naturale è l'estratto di SEMI DI POMPELMO ( “grapefruit seed extract”) .
    Questo estratto viene pubblicizzato dai produttori come un conservante completamente naturale, ma la realtà non è esattamente questa.
    Dopo una serie di studi e prove di laboratorio, il fitoterapeuta Marco Valussi ha chiarito che l'autentico estratto di semi di pompelmo non ha in realtà alcuna efficacia conservante, e che possiede invece una cospicua quantità di antibatterici chimici.
    Più fonti, parlano di una loro contaminazione per via dei pesticidi usati nella coltivazione degli agrumi. Anzi, sembrerebbe proprio che il potere conservante sia garantito addirittura dai pesticidi stessi.

    Ecco l'intervento di Marco Valussi riportato sul forum saicosatispalmi.org :
    "Ciao a tutte/i
    Dato che ogni tanto riemerge l'argomento semi di pompelmo, ho riassunto i dati relativi, e qui di seguito ve li offro.

    Il marketing pressante e l'utilizzo generalizzato nel campo della medicina naturale dell'estratto di semi e polpa secca di pompelmo (d'ora in poi GSE, per Grapefruit Seed Extract), conosciuto commercialmente tra gli altri come citridal, è fonte di preoccupazione. Il GSE viene infatti proposto non solo come conservante “naturale” ma anche come “antibiotico naturale” per combattere problemi infettivi (come la candida), e quindi proposto per l'assunzione orale.

    Tutto ciò è preoccupante per varie ragioni.
    Sakamoto et al. (1996) sono stati i primi ad analizzare GSE commerciali. Fino a quel momento infatti gli studi in vitro si erano concentrati sul tipo ed il meccanismo di attività antimicrobica.
    In questo studio gli autori hanno comparato la compostizione chimica di un GSE commerciale ed di uno “fatto in casa” con estrazione etanolica, mediante HPLC e LC/MS.
    Il cromatogramma HPLC del GSE commerciale si è rivelato alquanto differente da quello dell'estratto preparato in laboratorio. Sono stati identificati tre picchi anomali, due dei quali sono stati ascritti al metil-p-idrossibenzoato e al 2,4,4'-tricloro-2'-idrossidifeniletere (triclosano). La presenza del triclosano è stata confermata anche col metodo LC/MS.

    I risultati di Sakamoto et al sono stati confermati tre anni più tardi da von Woedtke et al. (1999). Gli autori hanno analizzato sei tipi di GSE.
    L'analisi voleva chiarire l'effetto degli estratti su vari batteri, ed il contenuto degli estratti stessi. Cinque degli estratti hanno mostrato una forte attività di inibizione della crescita dei seguenti patogeni: Bacillus subtilis, Micrococcus flavus, Staphylococcus aureus, Serratia marcescens, Escherichia coli, Proteus mirabilis, e Candida maltosa. L'analisi dei sei estratti ha rivelato che nei cinque estratti attivi era presente un conservante sintetico, il benzetonio cloruro, e che tre degli estratti (sempre sui cinque attivi) contenevano anche altri due conservanti: metil parabene e triclosano.
    Solo uno degli estratti commerciali non ha mostrato la presenza di conservanti, ma in questo, come nei vari estratti preparati in laboratorio come termine di paragone, non è stata rilevata alcuna attività antimicrobica. Gli autori concludono che la potente e quasi universale attività antimicrobica attribuita al GSE è dovuta meramente alla presenza di conservanti di sintesi.

    Uno studio molto recente contribuisce ad una maggiore chiarezza.
    Cvetnic e Vladimir-Knezevic (2004) partono infatti con il dichiarato proposito di fare luce sull'efficacia degli estratti di pompelmo. Per fare questo, piuttosto che da uno studio comparativo come i precedenti, partono dall'analisi e valutazione di estratti fatti in laboratorio, testati su 20 ceppi batterici e 10 fungini.
    A differenza dello studio di von Woedtke et al. (1999), che non aveva mostrato alcuna efficacia degli estratti etanolici in laboratorio, gli autori mostrano che l'estratto è attivo su Gram +, poco o nulla su Gram -, poco attivo su lieviti.
    L'effetto più interessante è quello su Salmonella enteritidis, con una MIC di 2.06%, m/V, in tutti gli altri casi le MIV sono superiori, dal 4.13% al 16.50%.
    Anche se i risultati sono migliori di quelli che si poteva aspettare dallo studio di von Woedtke et al. (1999), essi sono ancora lontani da quelli vantati dai GSE commerciali. Gli autori concludono che l'attività antimicrobica dei GSE commerciali potrebbe non derivare solamente dai conservanti sintetici, ma che sono necessari ulteriori studi per poter supportare l'utilizzo medico del GSE.

    Rimane comunque un problema: anche in questo lavoro, negli estratti fatti in casa, non sono stati rilevati composti quaternari (quat) come il benzetonio cloruro, contrariamente a quanto dichiarato dalla casa produttrice che vorrebbe che i composti identificati come conservanti da von Woedtke et al. (1999) e Sakamoto et al. (1996) null'altro fossero che composti quat naturalmente sviluppati nel processo di estrazione e non tossici.

    Inoltre la letteratura recente ha chiarito in parte i meccanismi di azione del GSE: l'estratto agirebbe mediante la distruzione della membrana batterica ed il riversamento del citoplasma all'esterno in 15 minuti (Reagor et al 2002; Heggers et al 2002).
    Se il meccanismo è questo, allora vanno moderate di molto anche le dichiarazioni che il GSE sarebbe un antipatogeno selettivo che non danneggia la flora batterica.
    Il meccanismo di distruzione della membrana batterica non permette infatti alcuna distinzione tra batteri "amici" e "nemici".

    Questi dati impongono due serie di considerazioni: la prima riguarda l'aspetto ciarlatanesco (al limite della frode) della proposta GSE, che approfitta della diffusa e acritica propensione di molti consumatori per i prodotti targati “naturale” per propinargli un prodotto adulterato (tra l'altro vale la pena ricordare che il processo di produzione del GSE, come spiegato nei tanti libretti che lo pubblicizzano, non è una estrazione, come il nome vorrebbe indurre a pensare, bensì un processo molto più complesso, con molti passaggi fermentativi e di semisintesi, per cui parlare di prodotto naturale pare abbastanza forzato).

    Il secondo, molto più preoccupante, riguarda gli effetti a lungo termine dell'ingestione dei composti di adulterazione; vediamoli più da vicino.

    1. Benzetonio cloruro: usato comunemente come disinfettante nei prodotti cosmetici, classificato in UE come veleno di classe 2 a causa della sua teratogenicità e causticità. La percentuale ritrovata in alcuni GSE arriva all'8% (Takeoka et al 2001), molto più della normale percentuale usata nei cosmetici.
    Lo Environmental Defense Fund lo descrive come un “sospetto intossicante endocrino” che manca di “dati necessari ad una valutazione di sicurezza” (scorecard.org). Secondo il National Institute for Occupational Health and Safety l'ingestione della sostanza potrebbe portare a “diarrea, nausea, vomito, collasso, convulsioni e coma” (cdc.gov).
    Viene proposto da alcune fonti che il benzetonio cloruro rilevato nelle analisi sarebbe in realtà un quat simile al benzetonio cloruro, un sottoprodotto del processo produttivo del GSE, e che non sarebbe tossico. Questa affermazione presuppone che i laboratori di analisi non siano stati in grado di distinguere tra questo quat ed il benzetonio, cosa che sembra difficile. Inoltre la produzione di questo quat attraverso una ammoniazione dei flavonoidi è “poco probabile” (Takeoka et al 2001).

    2. Triclosano: strutturalmente legato a vari composti bis-fenil policlorinati e e bis-fenil clorofenoli che sembrano sospetti dal punto di vista della salute umana. La Environmental Protection Agency mette il triclosano nell'elenco dei pesticidi (epa.gov). Viene ampiamente usato in cosmesi e nei saponi antibiotici. E'approvato per uso topico e sulle mucose ma non per uso orale."

    COSGARD E SODIO BENZOATO E POTASSIO SORBATO

    Conservanti molto usati sono il sodio benzoato e il potassio sorbato, in polvere e in granelli, entrambi idrosolubili.
    Si preparano così :
    acqua distillata 80 gr
    benzoato di sodio 10 gr
    sorbato di potassio 10 gr

    Per ogni 100 gr di prodotto da conservare servono 2,5 ml di questa soluzione. questa soluzione va usata al 2.5% nelle preparazioni, a freddo, quindi in fase C.
    Funziona in un range di ph tra 5/5.5

    Un altro conservante molto utilizzato per la sua praticità è il COSGARD I cui ingredienti si sono guadagnati un pallino giallo sul biodizionario del prof. Zago, per via della possibile reazione irritante che potrebbe avere per alcuni soggetti particolarmente sensibili.

    Cosgard
    Nome inci: Benzyl alcohol, Dehydroacetic acid, aqua (Water).
    Fornitore: Aroma Zone
    Idro/lipo: idrosolubile fino all'1%. Solubile in alcol.
    Dosaggio: da 0,2 a 1%. Consigliato 0,6%


    fonti :
    http://www.saicosatispalmi.org/index.php/i...rvante-naturale
    ttp://ecobiobeauty.blogspot.com/2010/12/i-conservanti.html
    www.lerboristeria.com/articoli/2010_11_pompelmo.php

    Edited by Alex1966 - 8/2/2014, 19:07
     
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  2. ecogalenica
     
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    Se i semi di pompelmo sono Bio, il potere conservante è ugualmente presente?
     
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  3. alice**
     
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    da quanto si dice su vari forum di bellezza naturale sembrerebbe di no...cioè io ho letto che i semi di pompelmo provenienti da agricoltura biologica non hanno lo stesso potere conservante, forse era il forum di Lola ma non sono sicura
     
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  4. Alex1966
     
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    l'ho letto anch'io ma su Saicosatispalmi
     
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  5. Angy love Gd
     
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    CITAZIONE (alice** @ 7/2/2012, 18:35) 
    da quanto si dice su vari forum di bellezza naturale sembrerebbe di no...cioè io ho letto che i semi di pompelmo provenienti da agricoltura biologica non hanno lo stesso potere conservante, forse era il forum di Lola ma non sono sicura

    In parole povere ad esempio quelli di az sono buoni nel senso che sono biologici e non dannosi ma non conservano un fico secco :D
    Si era sul forum di Lola che si diceva questo.
     
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  6. Gabrysei
     
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    Sodio benzoato e potassio sorbato sono entrambi additivi alimentari, il sodio benzoato viene usato per evitare la formazione di muffe, il potassio sorbato invece come antimicotico e solo questo mi basterebbe per preferirli ad altri conservanti, ma l'idea che il prodotto si conserva solo per 6 mesi, e che pertanto tutte le preparazioni in cui si metterà la soluzione come conservante, avranno come data di scadenza quella della soluzione stessa, non m' invoglia a comprarlo.
     
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  7. Gabrysei
     
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    uso il cosgard, con il suo il pallino giallo, ma si comporta bene, anche se
    per ottenere i migliori risultati, il pH della formula deve essere inferiore a 7.

    Da poco ho comprato la resina di Benzoino per preparare l'oleolito e la tintura
     
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  8. Alex1966
     
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    alla fine, considerando tutti i pro e i contro, per me il conservante migliore rimane il cosgard ;)

    l'oleoresina di benzoino non è un conservante..attenzione! è un antiossidante che evita l'irrancidimento precoce dei grassi, ma se nella ricetta c'è anche acqua, ci vuole anche un conservante, non si scappa
     
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  9. sakura's
     
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    scusate qualcuno di voi sa come si prepara il cosgard?
     
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  10. tit
     
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    questa ricetta l'ho trovata su un sito "Per fare il Cosgard in casa basta acquistare gli ingredienti componenti e seguire una delle ricette consigliate da Vernile, per esempio questa:Acqua 61,Alcool benzilico 33 ,Sodio deidroacetato 6"
    non l'ho provata, sicuramente è più economica ma siamo certi della sicurezza del risultato??
     
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  11. Alex1966
     
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    se volete provare, fate pure
    anzi se trovate una buona ricetta ( ma delle istruzioni di Vernile mi fido ) segnalatela come ha fatto Tit.
    Diciamo che l'unico modo che abbiamo per sapere se funziona, è provare e vedere quanto si conserva il preparato
     
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  12. sakura's
     
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    uhmm interessante immagino che abbiano provato in qualche modo se hanno fornito la ricetta o no?cmq si il mio problema e che questa volta nn devo ordinare da aromazone x cui in tutti gli altri posti dove lo forniscono cosata troppo rispetto alla quantita

    CITAZIONE (tit @ 11/11/2012, 10:01) 
    questa ricetta l'ho trovata su un sito "Per fare il Cosgard in casa basta acquistare gli ingredienti componenti e seguire una delle ricette consigliate da Vernile, per esempio questa:Acqua 61,Alcool benzilico 33 ,Sodio deidroacetato 6"
    non l'ho provata, sicuramente è più economica ma siamo certi della sicurezza del risultato??

    domanda,dove si trovano le ricette su vernile?
     
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  13. tit
     
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    se scrivi "cosgard" nello spazio cerca di vernile ti porta al "Sodio deidroacetato" lì trovi la ricetta
     
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  14. Marybi94
     
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    ciaoo a tutti !!! :) ...io dovrei fare un ordine da vernile però non so quale conservante prendere... sapreste consigliarmene uno??
     
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  15. sakura's
     
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    so che da vernile ci sono i componenti per far il cosgard che è il conservante con cui mi sono trovata meglio,pero nn ho mai provato a farlo quindi nn ti so dire,ti conviene che qualcuno di piu esperto ti consigli =)
     
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95 replies since 20/1/2012, 17:52   4689 views
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