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**Diana**.
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Il Ginkgo biloba
Che cos'è?
Il Ginkgo biloba è una pianta originaria dell'Asia centrale, coltivata anche negli Stati Uniti e in Europa.
I principi attivi si trovano nelle foglie, dalla tipica forma a ventaglio, mentre la polpa dei frutti è irritante e tossica.
Attività
Il ginkgo deve le sue proprietà a flavonoidi e terpeni (o ginkgolidi), che gli conferiscono doti protettive nei confronti di cuore, vasi e sistema nervoso.
I flavonoidi diminuiscono la permeabilità dei capillari sanguigni e ne aumentano la resistenza; interagendo con i radicali liberi contrastano i danni alle membrane cellulari.
I terpeni esercitano un'azione nutritiva e protettiva sui neuroni della corteccia cerebrale, aumentano i livelli di sostanze antidepressive e psicostimolanti e ostacolano il declino della memoria e dell'attenzione.
Inoltre ha attività inibente l'aggregazione delle piastrine, svolge un'azione antiallergica riducendo la liberazione di istamina e contrasta il restringimento dei bronchi.
Perché si usa
È indicato nel trattamento dell'insufficienza venosa perciò ha un ruolo consolidato nella cura dell'arteriopatia periferica degli arti inferiori, nei disturbi del circolo cerebrale, come la vasculopatia arterosclerotica, la demenza senile con carenza di memoria.
È utile anche nel contrastare la fragilità capillare a livello di cute e mucose, in caso di emorroidi e dei problemi di circolazione nell'occhio. Infine, è usato per trattare diminuzioni dell'udito, vertigini e ronzii.
Come si usa
120-240 mg al giorno di estratto secco nebulizzato e titolato in terpeni totali minimo 6% e ginkgoflavonoidi minimo 24%, in una o due somministrazioni, preferibilmente al risveglio e lontano dai pasti.
Cicli di 3-4 mesi possono essere intervallati a 20 giorni di pausa. I preparati da applicare localmente sono utili per attenuare il senso di pesantezza alle gambe.
Effetti indesiderati
I principali effetti collaterali sono malessere generale, emicrania, disturbi gastrointestinali e diarrea (soprattutto a dosaggi elevati).
Precauzioni
Non va assunto dagli emofilici o in caso di intervento chirurgico. È sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento.
Interazioni
L'estratto di ginkgo aumenta l'effetto di anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, antidepressivi, diltiazem e nifedipina. Riduce l'azione di antiepilettici, beta bloccanti e nicardipina.
In associazione a fluoxetina e buspirone dà disturbi psichici e può indurre lo stato comatoso se abbinato ad alte dosi di trazodone.
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L'estratto di ginkgo biloba contiene molti composti preziosi e unici attivi tra i quali vanno citati polifenoli - terpenoidi (ginkgolidi, bilobalidy), flavonoidi e loro glicosidi. Studi di estratto o sue frazioni confermare le seguenti proprietà di queste sostanze:
-anti-infiammatori, anti-invecchiamento - a causa della attività anti- ossidativa, "spazzini" dei radicali liberi
-aumentare la flessibilità e fermezza - test in vitro hanno dimostrato che i flavonoidi Ginkgo aumentare la sintesi nei fibroblasti cutanei umani e aumenta la quantità di collagene
-effetto anti-cellulite - stimola la ripartizione dei grassi
-rafforzare i vasi sanguigni (capillari in particolare la cura della pelle) - rafforza le pareti dei vasi sanguigni, li rilassa e guarnizioni
- effetto idratante
In caso di pelle con capillari dilatati si raccomanda l'utilizzo simultaneo di tre estratti - con tè verde, ginkgo, e soia.
Il sito polacco dice di utilizzarlo al 5% io sono indecisa su questo, attendo vostre inidcazioni (in ogni caso io non oso,ne userò 1 o 2% per preparato)
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Edited by Alex1966 - 25/3/2013, 16:24. -
Alex1966.
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Estratto di Ginkgo biloba nei Cosmetici
L’estratto di Ginkgo biloba si ottiene dalle foglie di Ginkgo biloba, pianta appartenente alla famiglia delle Ginkgoaceae. Si presenta sotto forma di polvere ed è costituito principalmente da ginkgolidi A, B e C (diterpeni) e da flavonoidi (quercetina, kaempferolo, miricetina) e in minore quantità da flavoni (apigenina, luteolina) e flavanoli (diidromiricetina). L’estratto di Ginkgo presenta una marcata attività anti-radicali liberi che si manifesta con un miglioramento del metabolismo cellulare e prevenzione della perossidazione lipidica di membrana oltre ad una spiccata azione protettiva a livello dell’endotelio vasale che porta ad una stabilizzazione della permeabilità capillare e di conseguenza ad un miglioramento delle funzionalità del microcircolo.
L’estratto di Ginkgo biloba è utilizzato per la preparazione di cosmetici che hanno lo scopo di proteggere la pelle dallo stress ossidativo, in prodotti anti-ageing e destinati al miglioramento delle funzionalità del microcircolo (cellulite e fragilità capillare). L’impiego topico del Ginkgo biloba extract non presenta particolari controindicazioni.
Effetti collaterali
L'ingestione dei frutti e dei semi provoca reazioni allergiche, disturbi dell'apparato digerente, respiratorio e circolatorio. I semi, in modo particolare, possono provocare gravi intossicazioni alimentari, con comparsa di convulsioni e perdita di coscienza, fino a risultare addirittura mortali.
I rari, e comunque lievi, effetti collaterali dei prodotti a base di ginko biloba, unitamente alle numerose proprietà salutistiche, hanno contribuito a decretarne un importante successo commerciale. A scopo cautelativo, le linee guida del ministero ne sconsigliano esplicitamente l'utilizzo in gravidanza ed in allattamento. Poiché il ginko può interferire con i processi di coagulazione del sangue, è necessaria cautela nella contemporanea somministrazione di farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, inibitori del MAO e FANS (tipo aspirina).
www.my-personaltrainer.it/integrato...kgo-biloba.html
bel lavoro Diana!
non riesco a trovar nulla suglle percentuali di utilizzo in cosmesi. Per il momento usane solo l'1% finchè non troviamo fonti più approfondite
anche perchè voglio capire se si può utilizzare l'estratto secco tal quale o se è meglio farci farci un macerato idroglicerinato o idroalcolico
Edited by Alex1966 - 25/3/2013, 16:18. -
**Diana**.
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una ragazza sul gruppo il laboratorio dello spignatto mi ha detto che se è un estratto 1:05 va bìmesso 1-2% se è 1:02 va bene 5%
booh non so che fare,i mi attengo all'1% che è meglio. -
Alex1966.
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In cosmetica il ginkgo biloba si usa per la regolarizzazione della secrezione sebacea, pelle secca e devitalizzata, etc.
l'estratto secco si usa allo 0.5" come tonificante e vasodilatatore, per pelle stanca e con rughe. Da incorporare in fase C disperso in poca acqua tiepida.
edit 25.03.2013
Il miglior uso che si possa fare della droga è il seguente:
L'unico modo per poter utilizzare il gingko biloba è la Tintura madre partendo da foglie, le foglie si raccolgono dopo la fioritura e prima che arrivi a maturazione il frutto.
Si seguono pedissequamente le istruzioni contenute nel topic tinture.
La TM si fà a 60° utilizzando alcol di uso alimentare!!!! ( tratto dal forum Arcadia )
Edited by Alex1966 - 25/3/2013, 16:29. -
Alex1966.
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sei riuscita a capire se il tuo estratto è 1:2 oppure 1:5 ?
anche il tuo è del sito polacco, no?
io ho preso da loro l'estratto di ginseng, ma sull'etichetta non vedo riportato questo dato :
non ci sono altre etichette.
Mi sa che tocca scrivergli....... -
milou.
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ho visto che gm ha idroglicerinato di ginkgo, secondo voi serve a qualcosa o solo la tintura ha delle proprietà? . -
Alex1966.
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su Arcadia dicono che è meglio la tintura . -
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Ciao :-)
scusatemi, vorrei tanto fare l'estratto di Ginkgo Biloba, ho pure la droga secca. Quale tipo di estratto sarebbe meglio? Leggendo ho visto la tintura. Oppure sarebbe meglio l'estratto idro-glicerol alcolico, nel modo che sia meno invasivo x via dell'alcool?
Ma per fare la tintura clasica, come sarebbe meglio procedere? Ho visto che le tinture classiche spesso hanno dei procedimenti diversi, come anche altri tipi degli estratti.
Facendo le ricerche e leggendo un pò in giro, l'unica cosa che ho trovato, che la gradazione alcolica dovrebbe essere attorno ai 55-65°
Qualcuno mi potrebbe aiutare per favore?
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Per le emulsioni ti consiglio l'estratto Idrogliceroalcolico, la tintura per lozioni o geli perché ha una gradazione abbastanza alta. . -
.CITAZIONEscusatemi, vorrei tanto fare l'estratto di Ginkgo Biloba, ho pure la droga secca. Quale tipo di estratto sarebbe meglio?
Ciao butterfly*lotus, mi scuso per il ritardo, avevo saltato la tua richiesta
Vediamo i principi attivi del fitocomplesso del Ginkgo Biloba, in modo da individuare quale sia l'estrazione il solvente migliore per farne un'estrazione dei principi attivi.
Le foglie fresche contengono :
- Glucosidi flavonoidici (kampferolo, quercetina, isoramnetina, acido cumarico, catechine, proantocianidine) "parzialmente solubili in acqua, proprietà antiossidanti , antiallergiche , antivirali e antiepatotossiche";
- Flavoni (apigenina, luteolina) "parzialmente solubili in acqua, proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiangiogeniche, antiallergiche, antigenotossiche e anticancerose";
- Flavanoidi "principalmente idrosolubili, proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie" ;
- Polisaccaridi "quasi insolubili in acqua ed in alcol, non hanno proprietà farmacologiche di nota";
Quindi essenzialmente i principi sono idrosolubili. Se hai la pianta fresca puoi procedere come una Tintura Semplice da pianta fresca, magari con una gradazione bassa, diciamo sui 50-55°.
Puoi anche fare l'estratto Idrogliceroalcolico, (acqua+glicerina+alcol) anche se la glicerina, non so cosa possa estrarre in più rispetto alla T.S.
Penso che la glicerina potrebbe estrarre la componente dei polisaccaridi, che non hanno nessun azione farmacologica degna di nota, e che andrebbero in questo caso a diluire il fitocomplesso finale.
Anche se finora è tutto basato a livello teorico (non siamo chimici di laboratorio) il discorso comunque ha una linea logica.
Comunque, va bene anche un estratto idrogliceroalcolico ... al limite sarà meno "carico" di principi attivi
Edited by Piergiorgio - 16/6/2015, 14:46. -
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Oh gazie mille ad entrambi!!!
Piergiorgio ma che ritardo, anzi velocissimo, grazie davvero per una risposta più che esaurente!
Missà che farò dunque l'estratto idroglicerolalcolico, sia per il fatto che vada bene per le emulsioni, ed è lì che li userei, come giustamente ha suggerito Gattamartina, sia perchè non voglio spalmarmi adosso, sia corpo che viso, l'alcool a go-go!! e per evitare che si smollino le emulsioni
Però, come dicevo, io in genere nn ho le droghe fresche, perchè li acquisto in erboristeria oppure on-line, secche.
Quindi, 50-55° possono bastare per l'estrazione cm si deve?
TM tintura madre
TC intura classica...
Perdonami non conosco ttt le abbrevviazini, TS cosa sarebbe?
Dunque, il seguente procedimento va bene (?):
Droga secca di ginkgo biloba mettere nel solvente 100 gr
50° (alccol alimentare 40,8 + acqua 48,9 )
oppure
55° (alcool alimentare 44,8 + acqua 43,8 )
In giro si trova a volte 10 gr, altre invece 20 gr
Come anche i tempi di macerazione, nn si capisce quali siano giusti, ma qst più tardi.. hehe
Lo stesso dubbio mi sorge ogni volta qnd voglio fare la tintura classica 1:5 sarebbe, credo, coretto 20 gr di droga secca in 100 gr di solvente? ma spesso trovo vari metodi, ma mi piacerebbe tanto sapere qual'è qllo giusto :-D
torniamo all'estratto .. tenere per 7-10 giorni agitando ogni giorno (ma se nn agito ttt giorni, me ne dimentico o nn ho tempo qulche volta, nn viene bene? )
Poi si aggiunge 50 gr di acqua e 50 gr di glicerina.
Dopo 21 giorni si filtra 2 volte a distanza di 1 giorno.
Ma spesso si trova l'informazione, anche 1 mese va tenuto così a macerare...
Qual'è la verità?
Qual'è la percentuale d'uso in cosmesi di qst estratto?
Grazie mille per qualsiasi critica e/o suggerimento!
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Alex1966.
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TS : Tintura Semplice . -
.CITAZIONEMissà che farò dunque l'estratto idroglicerolalcolico
BeneCITAZIONEQuindi, 50-55° possono bastare per l'estrazione cm si deve?
Si va beneCITAZIONETS cosa sarebbe?
Tintura semplice come ha già confermato Alex, che è la stessa cosa della Classica od Officinale, cambia il termine ma la preparazione è la stessaCITAZIONEDunque, il seguente procedimento va bene (?):
Droga secca di ginkgo biloba mettere nel solvente 100 gr
50° (alccol alimentare 40,8 + acqua 48,9 )
No, per un grado alcolico a 50° devi fare :
- in volume (su 100 ml di soluzione idroalcolica) - 51ml di alcol e 49 ml di acqua
OPPURE
- in peso (su 100 gr di soluzione idroalcolica) - 45,5 gr di alcol e 54,5 gr di acquaCITAZIONEoppure
55° (alcool alimentare 44,8 + acqua 43,8 )
No, per un grado alcolico a 55° devi fare :
- in volume (su 100 ml di soluzione idroalcolica) - 56ml di alcol e 44 ml di acqua
OPPURE
- in peso (su 100 gr di soluzione idroalcolica) - 50,6 gr di alcol e 49,4 gr di acqua
Guarda questo link , trovi spiegato il procedimento delle TintureCITAZIONEIn giro si trova a volte 10 gr, altre invece 20 gr.... Lo stesso dubbio mi sorge ogni volta qnd voglio fare la tintura classica 1:5 sarebbe, credo, coretto 20 gr di droga secca in 100 gr di solvente? ma spesso trovo vari metodi, ma mi piacerebbe tanto sapere qual'è qllo giusto :-D
Per le TS il rapporto in peso droga-solvente è 1:5, eccetto casi particolari come peperoncino, digitale, lobelia, mirra, oppio, zafferano che si fanno 1:10.CITAZIONEtorniamo all'estratto .. tenere per 7-10 giorni agitando ogni giorno (ma se nn agito ttt giorni, me ne dimentico o nn ho tempo qulche volta, nn viene bene? )
Non muore nessunoCITAZIONEDopo 21 giorni si filtra 2 volte a distanza di 1 giorno.
Ma spesso si trova l'informazione, anche 1 mese va tenuto così a macerare...
Qual'è la verità?
A come la vedo io non penso ci sia una grandissima differenza tra 21 giorni e 30 di macerazione. I principi attivi trascorse le 3 settimane dovrebbero essere stati tutti rilasciati. Ma la verità la può scoprire solo un'analisi chimica, e siccome stiamo facendo uno "spignatto casalingo" non penso sia il caso di approfondire più di tanto. Comunque puoi anche lasciare in macero il vegetale 30 giorni, male non gli fa di sicuroCITAZIONEQual'è la percentuale d'uso in cosmesi di qst estratto?
Passo la palla alle esperte. -
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Oh grazie!!
quanti chiarimenti e nuove informazioni! grazie davvero
letto il link utilissimo! Che lavorone che ha svolto Alex, cmq siete dei geni
qst post avevo già letto, ma si vede che qualcosa mi era sfuggito.... beh è anche normale, sn tante informazioni.
Bisogna ripassare di volta in volta.
Riguardo alla "trasformazione alcolica" infatti anche io ogni volta pensavo, ma nn sembrano mica a posto.. nel senso i calcoli nn sn giusti, ma poi pensavo ma chi sn io per saperlo, al momento almeno.. hehehe... nn ricordo nemmeno dv ho preso qst informazioni...
cmq grazie una cosa utilissima, aggiornerò il mio file "spignatto"
Questo metodo, dunque, va bene anche per le altre piante (secche), cambiando solo la gradazione alcolica, adeguata al tipo di pianta?
Grazie di nuovo di tutto!
Procedo!
vorrei sl sapere ora le percentuali d'uso nella cosmesi, anche qlla non è sempre uguale... hm..
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.CITAZIONEQuesto metodo, dunque, va bene anche per le altre piante (secche), cambiando solo la gradazione alcolica, adeguata al tipo di pianta?
Si esatto. Qui trovi un bell'elenco delle piante utilizzabili in Tintura Semplice, il grado alcolico ed i tempi di macerazione. Come vedi è un forum attrezzato, e cerchiamo di renderlo sempre più "performante"CITAZIONEvorrei sapere ora le percentuali d'uso nella cosmesi
Attendi gentilmente che ti rispondano le "guru" degli spignatti.