-
Alex1966.
User deleted
L'urea è un idratante naturale presente nella pelle sana. In varie situazioni di secchezza cutanea, il naturale contenuto d'urea della pelle diminuisce, con possibile ulteriore disidratazione.
L'urea dei nostri prodotti fornisce una continua idratazione della pelle. L'idratazione della pelle è fondamentale perché essa mantenga le sue proprietà plasto-elastiche.
L'urea è ampiamente usata in dermatologia ed in cosmesi come cheratolitico, cheratoplastico e levigante dello strato corneo.
Ha l’aspetto di una polvere cristallina tra l’incolore ed il bianco, solubile in acqua e glicerolo e parzialmente solubile in alcool
Allenta la coesione dei corneociti, favorendone l'esfoliazione ed esponendo il sottostante strato cellulare più idratato, morbido e liscio; anche a basse concentrazioni, permette un'azione esfoliante dello strato corneo superficiale, facilitando l'assorbimento degli attivi. Si presenta come componente cosmetica ottimale, poiché non foto-allergica, non foto-tossica, incolore e inodore.
L’urea a concentrazioni inferiori o uguali al 10% svolge un’ottima attività umettante.
Fa parte dei cosiddetti natural moisturizing factors (NMF), un gruppo di sostanze organiche contenute soprattutto nell’epidermide, fra granuloso e corneo, e che hanno proprio il compito di legare l’acqua negli strati più superficiali. Gli sviluppi degli ultimi anni hanno determinato un incremento nell'uso dell'urea per creme e lozioni. Lo strato più esterno di una pelle sana contiene circa 1% di urea, che agisce principalmente come regolatore di umidità.
I prodotti cosmetici concepiti per combattere l'essiccamento della pelle, comprendono creme e lozioni che contengono tra 1% e 5% di urea. Alcuni prodotti dermatologi possono contenere fino al 90% di urea. Una soluzione al 10% di urea ha anche effetti battericidi. Preparazioni con contenuto tra 30% e 90% di urea sono usati per la rimozione non traumatica di unghie e per rimuovere materiali a contenuto abnorme di cheratina ( ad esempio le verruche).
Le formulazioni contenenti Urea non hanno registrato dati significativi di tossicità e l’utilizzo nei cosmetici è considerato sicuro, anche se può avere un effetto irritante ai dosaggi più elevati.
Dosi e utilizzo :
A percentuali intorno al 5-10 % è un umettante-idratante,
perchè trattiene acqua nell’epidermide, soprattutto nello strato corneo. A concentrazioni superiori al 15%, l’urea è un cheratolitico.
L’urea, a una concentrazione uguale o superiore al 10%, è anche un batteriostatico nei confronti dei batteri Gram-positivi, soprattutto Staphylococcus sp. All’azione batteriostatica sarebbe legato il noto effetto deodorante dell’urea.
L'abbinamento con l'acido lattico è ideale, perchè l'urea vuole un ph acido altrimenti libera ammionaca : ovvero il ph deve rimanere stabile a 5, max 5.5 altrimenti sopra a 6 l'urea libera ammoniaca.
La degradazione dell’urea è influenzata dal pH e dalla temperatura: in ambiente neutro o basico e ad alte temperature, l’urea si decompone liberando idrossido di ammonio. Questa sostanza può essere responsabile di una dermatite irritativa, caratterizzata da eritema, xerosi/ desquamazione, prurito e bruciore, che si può talvolta osservare quando l’urea è applicata ad alte concentrazioni e in occlusiva.
L’instabilità dell’urea può essere ridotta aggiungendo acido lattico: per ottenere una stabilizzazione ottimale, è necessario miscelare ’urea all’acido lattico secondo i seguenti rapporti:
parti 1 di urea e 0.25 di acido lattico, oppure
parti 1 di urea e 0.5 di acido lattico.
Nel corso dei giorni l'urea tende ad alzare il ph, quindi dopo qualche giorno si consiglia di rimisurare la vostra preparazione ed eventualmente regolare nuovamente il ph.
Idrosolubile.
Da aggiungre in fase C, ma non è termosensibile, si può mettere anche in fase A.
Attenzione a non confondere l'urea ( tutta verde sul biodizionario ) con l' "Imidazolidinyl Urea",
che è tutt'altra cosa, per niente eco-bio, che rilascia perfino formaldeide.
COME STABILIZZARE L'UREA IN UNA CREMA ED EVITARE CHE IL PH CON IL TEMPO SI ALZI TROPPO
L'urea è un ingrediente ideale per le creme mani e piedi, perchè dona grande morbidezza alla pelle. Purtroppo però con il tempo il ph può alzarsi, quindi occorre rimisurare il ph della crema ad intervalli regolari e riacidificare se serve.
Bisogna quindi che il ph sia sempre sotto al 6 ( al disopra del 6 o anche per l’azione di alte temperature l'urea si decompone e libera ammoniaca e diossido di carbonio ). Ogni 10 gg. occorre misurare il ph della crema ( PRIMA che cominci a puzzare di ammoniaca però altrimenti non c’è più rimedio e devi buttarla ) e se il ph è salito si riaggiusta a 5 o 5.5 con acido lattico. Ovviamente questo si può fare se il ph è salito fino a 6.5 massimo 7, se è andato oltre purtroppo è meglio buttare via la crema.
Altrimenti, se ci si vuoi evitare questo fastidio, si può inserire anche gluconolattone che funziona da sequestrante-stabilizzante dei preparati contenenti ingredienti basici come l'urea.
Di gluconolattone ne va messo dall'1 al 2%
Procedimento : appena eseguita l’emulsione, si lascia raffreddare un po' e poi si rimisura il ph, lo si regola a 5 se occorre, dopodichè si può aggiungere l’urea. Si rimisura il ph e se ancora a 5 si aggiunge il gluconolattone.
Fonti :
ttp://www.aloe-beta.com/aloebeta/urea.html
ttp://www.my-personaltrainer.it/Cosmesi/Ingrediente/Urea.html
forum Langolo di Lola
Edited by Alex1966 - 29/6/2013, 23:41. -
*guendalina*.
User deleted
Topic veramente esaustivo, grazie mille.
Domanda stupida: per stabilizzare l'urea si può usare anche l'acido citrico? Io non uso l'acido lattico, bensì il citrico per acidificare il ph :/. -
Sciaboletta.
User deleted
la soluzione di acido citrico al 30%? sì, è uguale . -
*guendalina*.
User deleted
io facevo una soluzione al 20%, ma posso tranquillamente alzarla a 30...anzi, in questo modo forse riuscirò ad acidificare prima il ph
grazie per la risposta Sciaboletta!. -
Alex1966.
User deleted
ma anche al 20 va bene, non ti preoccupare
sull'urea :
L'urea in soluzioni acquose a seconda del pH si decompone in ammonio cianato, ammoniaca e anidride carbonica. Acidi ed ambienti basici favoriscono tale reazione, accelerata dalla presenza di calore. Una decomposizione dell’urea avviene già con il crescere del pH. Il minimo di decomposizione per l’urea è a pH 6,2. Accorgimenti pratici: la solubilizzazione dell'urea in veicolo acquoso non deve in nessun caso avvenire con l'apporto di calore (becco bunsen - piastra riscaldante o microonde). A pH 5-6 ottenibile con acido lattico, eventualmente con l'aggiunta di sodio lattato, le soluzioni risultano più stabili. Inoltre l'urea, anche se finemente polverizzata, si incorpora con difficoltà nelle creme che, quasi sempre, rivelano al tatto la presenza di piccole granulosità; l'inconveniente si elimina sciogliendo l'urea preventivamente in acqua, sfruttando la sua elevata solubilità (fino a 1:1), e incorporando la soluzione alla base prescelta. In questo caso dovremmo usare 50 g di acqua per cui sarebbe impossibile. Per questo occorre micronizzare finemente l'urea, prima di aggiungerla ad una crema, ma certo bisognerebbe poi sottoporre a raffinazione la crema per micronizzare ulteriormente i granelli inevitabilmente presenti
www.utifar.it/index.php?id=38&itemid=651. -
amsteloveful.
User deleted
Ciao! Per evitare l'inconveniente dell'alzamento del ph usando l'urea, basta mettere il 2% di gluconolattone e il ph rimane inalterato senza creare problemi nei mesi successivi! scusate, so che devo presentarmi, ma non trovo il topic, possibile???? . -
monica.g.
User deleted
Mi piacciono queste schede sugli ingredienti, c'è tutto quello serve sapere; è un po' che non uso l'urea e aggiungo solo che a dosi basse è un ottimo attivo idratante a basso costo.
Per i talloni avevo fatto un paio d'anni fa una crema col salicilico, se mai ritrovassi la ricetta potrei riprodurla, testarla e postarla.. -
Imaginaroom.
User deleted
Domanda. L'acido lattico allo 0,5 o 0,25 va aggiunto nella preparazione, di default e nonostante il ph che può avere la crema appena preparata? Fermo restando il fatto che vada controllata nei giorni successivi ovviamente. . -
monica.g.
User deleted
Sì, va aggiunto di default e dovrai controllare in ogni caso dopo un po' di giorni il ph. . -
Alex1966.
User deleted
si aggiungilo in ogni caso, tanto poi il ph si alza in automatico e trovando l'acidificante resta entro limiti fisiologici . -
omomar.
User deleted
l'altro giorno ho visti un balsamo con urea
3g per 100 secondo voi e fattibile. -
Alex1966.
User deleted
solo urea e basta? niente gluconolattone? . -
omomar.
User deleted
Acido citrico per il oh sta sera metto tutta la ricetta . -
monica.g.
User deleted
Omomar, l urea va bene per alcuni tipi di capelli, con forfora ad esempio, ma come detto da Alex occhio al ph! . -
omomar.
User deleted
Il mio problema che ho i cappelli arci secche e fin adesso ho provato tante cose ma non sono ancora soddisfatta. Allora volevo provare anche questo.
allora la ricetta e questa
cqua di semi di lino 69,4
glicerina 2
btms 8
emulsifier 5
olio cocco 2
karite 1
olio ricino 1
jojoba 1
proteine seta 1
phyto liss AZ 2
urea 3
ceramide 3
granolat 1
cosgard 0,6
e poi acido lattico per il ph . lo vista nell gruppo :il salotto degli spignatti
e poi ho visto nel angolo di lola che parlano di shampoo in commercio al 5%urea penso sia della eucerin .
notte ragazze
Edited by omomar - 12/11/2013, 22:48.