OLEORESINA DI ROSMARINO

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  1. Alex1966
     
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    Oleoresina di Rosmarinus Ofificinalis L.
    inci name: rosmarinus officinalis estract

    Componenti : Estratto (estrazione idroalcolica) e oleoresina (prodotta con CO2 supercritica) derivanti dal Rosmarinus officinalis L.



    OLEORESINA e METODO di PRODUZIONE.
    L’oleoresina di Rosmarinus Officinalis L. è ottenuta attraverso estrazione con CO2 in condizioni supercritiche[ii] che consente di ottenere un prodotto concentrato in costituenti antiossidanti (acido carnosolico, il più importante dei componenti preservanti), ben standardizzato e con ridotta presenza delle sostanze che danno il caratteristico aroma.
    Questa frazione del Rosmarinus officinalis L. è ottenuta con metodo che consente di eliminare quasi tutto l'odore e sapore caratteristico (dearomatizzazione)10,[iii] del rosmarino, lasciando o una nota debole, che è solitamente non riscontranbile nell'applicazione finale.
    La capacità antiossidante è pienamente mantenuta con il vantaggio di non avere nessun residuo di solvente organico e anche un basso tenore di metalli pesanti. L’oleoresina mantiene integre le proprietà dei fitocostituenti, presenti nella pianta del rosmarino di cui sono note le proprietà antiossidanti e preventive la lipoperossidazione lipidica. Le molecole antiossidanti presenti sono i fenoli. Rappresentanti per la maggior parte da rosmaridinifenolo e acido rosmarinico[iv].

    MECCANISMO D’AZIONE ANTIOSSIDANTE.
    Il meccanismo d’azione antiossidante dei componenti del rosmarino, viene spiegato sulla base della loro struttura chimica. L’acido carnosico è un composto di natura polifenolica, presenta anche in forma chinonica (dichinone) e la sua azione contro i radicali liberi si basa sulla reazione redox che prevede il passaggio a specie dichinonica che isomerizza, per dare una forma lattonica dalla potente azione radical scavenger (carnosolo e/o rosmanolo)[v]. Nel primo stadio del meccanismo redox, l’acido carnosico ridotto a chinone contribuisce all’alto potenziale antiossidante in soluzione del composto puro isolato. Inoltre viene ipotizzata l’azione antiossidante mediata dall’effetto chelante dei composti fenolici sugli ioni pro-ossidanti[vi]. Studi rivelano che l’estratto di rosmarino, sia un antiossidante più potente del comune BHT e BHA[vii],[viii],[ix]. Mentre l’uso cosmetico del BHT è pienamente accettato e privo di rischio, l’uso per via orale (come conservante alimentare) non è altrettanto sicuro. Sono stati infatti riportati effetti carcinogenici e formazione di addotti con il DNA. E’ stato dimostrato che una breve esposizione ad alte dosi di BHT, provoca sui ratti danno epatico, aumento del peso e diminuzione attività enzimatica[x]. Esperimenti su topi dimostrano che i derivati di metabolizzazione del BHT (quinoni metidi) possono favorire l’insorgenza di tumore a livello polmonare[xi]. In un altro studio condotto sugli additivi alimentari, il BHT e BHA hanno dimostrato provocare danni sul DNA di organi gastrointestinali[xii]

    APPLICAZIONE COSMETICA.
    Già nell’antichità l'estratto di rosmarino veniva usato in cosmetici, la moderna cosmesi riconosce al rosmarino proprietà tonificanti. Gli antiossidanti sono additivi importanti nelle formulazioni cosmetiche, impiegati per limitare la degradazione degli ingredienti di natura lipidica suscettibili a processi di ossidazione. L’estratto di rosmarino e l’oleoresina sembrano essere indicati soprattutto per saponette, gel bagnodoccia, saponi liquidi detergenti (0.1-10%).
    L’impiego dei derivati del rosmarino, conferisce oltre che un’efficace protezione dall’ossidazione, anche un’effetto funzionale al prodotto finito. Le proprietà principali consistono nella protezione dall’insorgenza di tumori cutanei e lenitiva. Infatti, l’applicazione topica dei componenti del rosmarino produce inibizione dei processi infiammatori, dell’attività dell’ornitina decarbossilasi e in generale dei fenomeni di promozione tumorale cutanea[xxxiv]. Vista l’attività antibatterica, l’oleoresina potrebbe essere utilizzata nella realizzazione di saponi con azione antibatterica per terapia dell’acne e ferite cutanee.

    L’oleoresina di rosmarino ( detta ROE) è l’unico antiossidante che resiste al contatto con la soda, è pertanto utile nella realizzazione di saponi dove c'è lo sconto-soda per preservare i grassi non saponificati ( dose consigliata . 0.1% per un chilo di grassi ).

    Se si vuole usare come antiossidante nelle creme, il dosaggio consigliato è sempre dello 0.1% in fase B o C. E' liposolubile.

    Edited by Alex1966 - 23/3/2013, 12:06
     
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  2. Sciaboletta
     
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    non mi sembra proprio che sia riproducibile in casa, non è un oleoresina in realtà, è un estratto co2
     
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  3. Alex1966
     
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    è indubbio che una cosa simile non si possa riprodurre in casa.

    Sollevo però ora la questione, facendo riferimento ad una domanda di Edy circa il Flavoxan 14 di Dragonspice.
    Secondo la scheda tecnica di DS non mi pare proprio che il flavoxan sia un estratto puro, l INCI-Name (CTFA): Caprylic/Capric Triglyceride, CAS-Nr. 73398-61-5, EINECS-Nr. 277-452-2 und Rosmarinus Officinalis (Rosemary) Leaf Extract, CAS-Nr. 84604-14-8, EINECS-Nr. 283-291-9 und Lecithin, CAS-Nr. 8002-43-5, EINECS-Nr. 232-307-2 und Tocopherol, CAS-Nr. 59-02-9, EINECS-Nr. 200-412-2
    www.dragonspice.de/flavoxan-14.html...hparam=rosmarin

    Mi sono messa a fare delle ricerche in rete, per vedere se si parla del flavoxan in correlazione al sapone.
    qui www.atriplex.net/konventionelle-pro...o2-extrakte.php mi dice che il flavoxan è un estratto CO2, idem anche qui http://de.shopping.com/naturwaren-flavoxan-14-10ml/info
    La perplessità però mi rimane perchè si parla di "stabilizzatore della fase oliosa" ma non trovo un esplicito riferimento al sapone
     
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  4. Alex1966
     
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    il problema è che questo flavoxan non contiene solo CO2 ma anche lecitina e tocoferolo che con l'azione della soda andranno a farsi friggere ( il tocoferolo sicuramente ).
    Pertanto mi sorge spontanea la domanda se sia efficace quanto l'oleoresina di AZ o se sia meglio aumentare la dose delle canoniche 15 gocce
     
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  5. monica.g
     
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    Io saponifico davvero poco ma non userei il flavoxan nemmeno in dose aumentata. Però resta un bel prodotto, parente dell'aperoxid ( l'ascorbyl palmitato al posto del rosmarino).
     
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  6. Alex1966
     
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    e adesso? saprò mai se il Flavoxan sta facendo il suo lavoro nel sapone?
    probabilmente no :(
    Sprecato non va, posso usarlo a mò di antiranz. Ma insomma devo rassegnarmi a prendere quello di AZ?
     
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  7. Emmix
     
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    CITAZIONE (Alex1966 @ 5/12/2012, 20:06) 
    e adesso? saprò mai se il Flavoxan sta facendo il suo lavoro nel sapone?
    probabilmente no :(
    Sprecato non va, posso usarlo a mò di antiranz. Ma insomma devo rassegnarmi a prendere quello di AZ?

    Con quale nome lo trovo su AZ?
     
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  8. monica.g
     
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    CITAZIONE (Emmix @ 6/12/2012, 06:23) 
    Con quale nome lo trovo su AZ?

    : http://aroma-zone.com/aroma/fiche_extCO2_romarinBIO.asp
     
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    l'oleoresina di rosmarino è fondamentale come conservante per la buona riuscita di un sapone o se ne può fare a meno? :o:
     
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  10. MinervaMG
     
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    Non è indispensabile, un olio potrebbe non irrancidire mai; diciamo che riduce notevolmente il rischio.
     
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    ho capito, grazie :)
    quindi se io seguo alla lettera tutti le regole e le procedure per fare il sapone potrei non averne bisogno ^_^
     
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  12. MinervaMG
     
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    No, aspetta...
    Potresti non averne bisogno ma non c'entrano nulla le regole e i procedimenti.
    Non è facile capire se un grasso irrancidirà, alcuni sono maggiormente a rischio e altri meno ma dipende dalla loro composizione (e si tratta pur sempre di rischio, non di una certezza), non dai procedimenti che adoperiamo per fare il sapone.
    All'uso poi il sapone sarà spesso a contatto con l'acqua e questo aumenta il rischio (magari solo superficialmente).
    Io ne ho fatto a meno per quasi tutto il primo anno, diciamo le mie prime 15 saponate circa e non ho mai avuto problemi ma poi non l'ho più evitato.
    Mi è capitato comunque di venire a conoscenza di un sapone irrancidito dopo neanche 2 mesi....
     
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    uhm allora avevo capito male :(

    beh allora se mi riduce il rischio forse è meglio usarlo :shifty:
     
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    le ultime due domande :P
    l'oleoresina di rosmarino si aggiunge al nastro? :unsure:
    quanti gr dobbiamo mettere? :o:
     
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  15. MinervaMG
     
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    Lo aggiungi direttamente nei grassi; vanno bene 15-16 gocce per chilo di grassi :)
    Mi raccomando gocce e non grammi, l'oleoresina di rosmarino potrebbe diventare irritante se usata in eccesso ;)
     
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40 replies since 13/2/2012, 11:13   5297 views
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