Acido Mandelico

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  1. simonia
     
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    Acido Mandelico





    L'acido Mandelico o Amigdalico è un alfa idrossiacido con 8 atomi di carbonio, con formula molecolare C6H5CH(OH)CO2H derivato dall'idrolisi di un estratto di mandorle amare.
    È solido cristallino bianco solubile in acqua e nei solventi organici polari. Chimicamente appartiene alla stessa categoria dell'acido glicolico, ma è meno aggressivo, poichè penetra meno nella pelle.
    L'acido mandelico fu scoperto riscaldando l'amigdalina, un estratto delle mandorle amare, con acido cloridrico

    L'acido mandelico è stato storicamente utilizzato come antibatterico assunto per via orale nella cura delle infezioni urinarie.

    E' stato sperimentato nei trattamenti di casi più comuni di inestetismi cutanei come fotoinvecchiamento, pigmentazione irregolare, acne, piccole rughe e lentiggini.

    Contiene un PH di 3.41, più forte di quello dell'acido glicolico (PH 3.83) ad una temperatura di 25 ° C, (Considerato che tutti gli Alfa Idrossiacidi variano considerevolmente il PH in base alla temperatura di utilizzo).
    L'Acido Mandelico si è rivelato possedere un'ottima qualità come peeling esfoliante che agisce senza provocare nè bruciore nè rossore senza andare a discapito dell'efficacia.
    Il principio è particolarmente attivo nella riparazione e riattivazione della pelle invecchiata possedendo insite proprietà depigmentanti, tali da renderlo un prodotto efficace nel trattamento di acne infiammatoria non cistica, inoltre si è verificato che schiarisce più rapidamente le lentiggini rispetto ai comuni Alfa Idossiacidi non essendo un fotosensibilizzante.

    Infatti in Argentina è stato definito il peeling dell’estate, proprio perchè la sostanza non è fotosensibilizzante e può essere applicato anche a pazienti con fototipo alto. Tutto ciò non si ripercuote sull’efficacia della sostanza che rimane buona. Inoltre è stato collaudato in abbinamento con altre tecniche e si è rilevata una riduzione dei tempi di guarigione delle lesioni.

    Per fare mente locale su cosa è il peeling: è un'applicazione utilizzata per levigare e migliorare l'aspetto della cute sfruttando le normali potenzialità della pelle che viene considerata un organo dinamico. Infatti, ogni giorno lo strato corneo superficiale della pelle elimina, attraverso un meccanismo fisiologico, un numero infinito di cellule cheratinizzate. Il peeling chimico è una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l'uso di una sostanza chimica. L'applicazione di un peeling chimico crea evidenti cambiamenti nella pelle attraverso tre meccanismi:
    1)la stimolazione del turnover cellulare attraverso la rimozione delle cellule morte dello strato corneo;
    2) l'eliminazione di cellule epidermiche danneggiate e degenerate, che saranno rimpiazzate da cellule epidermiche normali;
    3)per ultimo l'introduzione di una reazione infiammatoria e l'attivazione dei mediatori dell'infiammazione che attivano la produzione di nuove fibre di collagene e di meccanismi rivitalizzanti del derma;

    Riassumendo i suoi vantaggi:

    - non è foto sensibilizzante (quindi può essere effettuato in qualsiasi periodo dell'anno)
    - non produce bruciore o intensi eritemi come gli altri AHA pur stimolando efficacemente l'esfoliazione
    - epidermica e la rigenerazione dermica, ed è quindi indicato anche per le pelli sensibili.
    - può essere lasciato in posa per tempi più lunghi
    - esercita un ottimo effetto tensore, assottiglia le rughe superficiali
    - ha una spiccata attività antibiotica (indicato quindi per acne anche attiva, ma non cistica)
    - è un ottimo depigmentante

    Preparazione di soluzioni (prese dal sito www.zrobsobiekrem.pl/ )
    Una soluzione di 5% - 10 g di acido mandelico + 190 g di acqua
    Una soluzione di 10% - 10 g di acido mandelico + 90 g di acqua
    Una soluzione di 15% - 10 g di acido mandelico + 56 g di acqua
    Una soluzione di 20% - 10 g di acido mandelico + 40 g di acqua (da etanolo)
    Una soluzione di 30% - 10 g di acido mandelico + 23 g di acqua (da etanolo)
    Una soluzione di 40% - 10 g di acido mandelico + 15 g di acqua (da etanolo)

    L'acido mandelico a concentrazioni più elevate necessarie per facilitare l'aggiunta di dissoluzione (come l'etanolo - lo spirito rettificato).Le soluzioni devono essere eseguite sul fuoco in un bagno d'acqua.
    A concentrazioni fino a 10% di acido mandelico è molto efficace effetto idratante, invisibile ad occhio esfoliante effetto superficiale dello strato corneo, e supporta il rinnovo e rigenerazione del derma stimolando l'attività dei fibroblasti.
    Maggiore concentrazione del 20% - 35% in aggiunta alla sua idratazione e la pulizia della pelle (ad esempio, acne) dare l'effetto di peeling superficiale.
    Dopo tutte queste belle parole ha un problema puzza un po'!!!!

    fonti usate:


    www.centroestetico-roma.it/pelle/me..._mandelico.html
    http://guide.supereva.it/medicina_estetica...07/168067.shtml
    www.esteticasunflower.com/department/41/Acido-Mandelico.html
    http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_mandelico


    Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare



    Edited by Alex1966 - 4/10/2012, 00:16
     
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  2. DolceVio
     
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    Ma si trova solo sul sito polacco? :(
     
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  3. Sciaboletta
     
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    grazie Simonia!
    ma è un trattamento che si può fare solo in uno studio dermatologico o estetico? oppure quelle proprozioni che fornisce il sito polacco sono per un preparato da applicare tipo tonico?
     
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  4. simonia
     
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    dolcevio io l'ho comprata sul sito polacco e non so se ci sia in altri siti...sciaboletta assolutamente no puoi prepararti un gel con questo acido oppure come ho fatto io per il mio papà una crema...aveva una cicatrice sulla gamba dovuta a 1operazione subita l'anno scorso mi ha detto che la vede molto più asciutta...io l'ho usata solo per le cicatrici e non per le rughe...molte consigliano di non usarla con altri acidi come ialuronico oppure con la caffeina...ma le ho letto solo sui siti, non sono documentate in nessuno studio...io personalmente ho messo entrambe, la crema l'ho fatta verso gennaio e papà la sta ancora usando e non è cambiato il colore, l'odore e la corposità...e ne ho messo in 50gr solo 3gr visto che avevo messo altri attivi e non volevo esagerare, perchè la quantità ottimale sarebbe 5gr su 50gr...
     
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  5. Alex1966
     
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    fammi un po' capire :
    diluisci l'acido in acqua come dicono sul sito polacco? in che percentuale?
    e poi metti 3 gr di soluzione acquosa in 100 gr di crema totale, giusto?
    la metti in C?
     
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  6. simonia
     
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    no 3gr in 50gr di crema tot si in fase c...nella lista vanno 10gr in 56 gr di acqua ma io ho messo anche olio di germe di grano, olio rosa mosqueta, estratto gliceralcolico di centella...quindi di attivi ne abbiamo a volontà...e poi come prima volta non volevo esagerare, forse ho sbagliato dovevo metterne 10gr!!! non so
     
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  7. Alex1966
     
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    Acido Mandelico

    L’acido mandelico è un alfa-idrossi acido (AHA) estratto dalla mandorla amara.
    Alle sue spalle ha una storia lunga che riporta notizie di un suo utilizzo lungo il corso degli anni passati: sfruttato nella medicina come antibiotico e riconosciuto solo in anni recenti come ingrediente per la cura della pelle.
    E’ largamente utilizzato in cosmesi per la realizzazione di creme esfolianti, schiarenti ed antiossidanti, costituisce infatti un prestigioso ingrediente cosmetico utilizzato per schiarire ed esfoliare la pelle.
    Quest’acido rappresenta un’appropriata base per una vasta gamma di problemi della pelle e non solo: riesce a curare l’acne e le rughe e con più precisione è efficace anche nella cura di acne in soggetti di età adulta.

    Analisi chimica
    La formula molecolare dell'acido mandelico è C6H5CH(OH)CO2H: si tratta di un solido cristallino solubile in acqua, etere ed alcool isopropilico. La sostanza si presenta sottoforma di grandi cristalli trasparenti di forma romboidale; inoltre, è reperibile in polvere cristallina e bianca che, sottoposta ad un'irradiazione UV solare od artificiale prolungata, imbrunisce e si decompone facilmente.
    L'acido mandelico è inodore oppure lievemente aromatico. Al gusto, la sostanza presenta un sapore salino molto pungente.

    Applicazioni cosmetiche
    Come detto l’acido mandelico produce ottimi risultati nel trattamento d’acne: può migliorare la pustolosa infiammatoria, comedonica e l’acne papulare; per di più ha dimostrato di essere efficace persino di fronte ai casi in cui altri tipi di medicinali o persino antibiotici non sono stati in grado di agire. I risultati possono essere visibili già pochi giorni dopo l’inizio del trattamento sulla pelle.
    Numerosi studi hanno dimostrato che oltre alla cura dell’acne, l’acido mandelico offre altri significativi vantaggi per la pelle danneggiata.
    Oltre ad avere un’azione antibatterica, l’acido opera sulla pelle rompendo il legame tra le cellule morte e danneggiate ancora presenti sulla pelle e portando oltre a ciò ad un aumento del tasso di ricrescita cellulare. Questa rappresenta una delle più importanti azioni dell’acido dato che elimina le cellule danneggiate della pelle, causa della formazione di rughe e di altri problemi legati alla salute della pelle. In conclusione il risultato ottenuto è riassunto da una pelle più flessibile, liscia e dal tono più uniforme.

    In cosmetica, l'acido mandelico viene oggi sfruttato per la preparazione di creme, gel o maschere da applicare sulla pelle, è l'ingrediente cosmetico protagonista di numerosi peeling chimici ad azione esfoliante e depigmentante.
    In quali circostanze viene utilizzato l'acido mandelico?

    •Trattamento dell'acne volgare (sottoforma di peeling): indicazione per eccellenza dell'acido mandelico (grazie alle sue proprietà antibatteriche, capaci di ridurre la proliferazione del Propionibacterium acnes)
    •Trattamento dei comedoni (punti neri)
    •Trattamento delle discromie cutanee (es. macchie sulla pelle) legate al photo-aging
    •Trattamento di melasma, cloasma, lentiggini
    •Miglioramento di segni e sintomi legati all'acne pustolosa/papulosa
    •Trattamento ricompattante della pelle
    •Trattamento detossinante della pelle (sottoforma di maschera per il viso)
    •Trattamento antirughe (rimedio contro le rughe superficiali)
    •Trattamento alternativo contro la rosacea (migliora visibilmente i segni e i sintomi del disturbo)
    •Indicato come trattamento pre e post laser-terapia, in quanto lenisce l'irritazione della pelle
    •Idratare la pelle in profondità (in associazione ad altre sostanze, come l'acido ialuronico o l'allantoina)

    Vantaggi
    l’acido mandelico si differenzia dagli altri acidi alfa-idrossi poiché è l’unico a godere anche di una sua naturale azione antibiotica.
    L'acido mandelico si distingue per le straordinarie proprietà esfolianti e per i vantaggi che offre: questa sostanza, infatti, è molto gradita per la sua (quasi totale) assenza di effetti collaterali e controindicazioni sulla pelle.
    A differenza delle creme all'acido glicolico e dei prodotti preparati con altri alfa-idrossiacidi (esfolianti chimici), i cosmetici a base di acido mandelico non sono fotosensibilizzanti; di conseguenza, possono essere applicati anche poche ore prima di esporsi al sole o di una seduta abbronzante.
    Ancora, rapportato con l'acido glicolico, l'acido mandelico - una volta applicato sulla pelle - produce minor eritema, spesse volte perfino impercettibile. Infatti, nella maggior parte dei casi, immediatamente dopo la stesura del prodotto su pelli sane, il paziente non accusa bruciore, pizzicore né tantomeno dolore.
    Uno dei principali vantaggi legati a questa tipologia di acido è dovuto al suo più alto grado di sicurezza su qualsiasi tipo di pelle, a differenza di acido glicolico o tretinoina infatti può essere tranquillamente applicato anche su carnagioni scure, mentre anche solo il 5-10% di altri acidi può innescare un’iperpigmentazione nella pelle più scura.

    •Consigli pratici: dopo un peeling chimico all'acido mandelico si consiglia comunque di applicare sulla pelle una generosa dose di crema ad azione emolliente e nutriente. Anche le creme naturali formulate con estratti di piante ad azione lenitiva (es. estratto di calendula) si rivelano un ottimo aiuto per la pelle

    Associazioni con altri attivi
    Nelle preparazioni cosmetiche, l'acido mandelico viene spesso abbinato ad altre sostanze dall'azione schiarente (per potenziare l'effetto finale), idratante, antiossidante e nutriente.
    Vediamo, di seguito, gli ingredienti cosmetici più comuni che sostengono l'azione pseudo terapeutica dell'acido mandelico:

    •Creme all'acido glicolico + acido mandelico: entrambe le molecole esercitano la medesima azione esfoliante e depigmentante. In simili frangenti, l'effetto finale è potenziato dall'azione sinergica delle due sostanze. Attenzione: la presenza dell'acido glicolico richiede l'astensione dal sole almeno per le 24-48 ore antecedenti e successive all'applicazione del cosmetico sulla pelle
    •Crema multivitaminica + acido mandelico: la presenza di vitamina A, C ed E agisce in sinergia con l'acido mandelico potenziando l'effetto anti-radicalico (antiossidante), estremamente importante per il trattamento delle pelli mature
    •Creme all'acido ialuronico + acido mandelico: l'abbinamento di questi due prodotti assicura un eccellente effetto idratante ed antiage (conferito dall'acido ialuonico) abbinato ad una potente azione schiarente ed esfoliante (dell'acido mandelico)
    •Creme all'acido azelaico + acido mandelico: potenziamento dell'attività batteriostatica e battericida nei confronti dei batteri coinvolti nella comparsa dell'acne volgare

    Utilizzi in cosmesi autoprodotta:
    si consiglia cautela come per tutti gli altri acidi.
    Il mandelico è idrosolubile.
    Percentuale d’utilizzo : dal 2 al 15%

    Cominciate con una percentuale del 5% ed osservate le vostre reazioni
    Solo in seguto, potete arrivare ad inserirlo anche al 15% in un gel da tener sul viso per soli 10-15 minuti. Poi risciacquare eed applicare una crema idratante lenitiva per es. calendula ).

    Fonti bibliografiche:
    www.my-personaltrainer.it/benessere/acido-mandelico.html
    www.inerboristeria.com/acido-mandelico.html
    www.belcomestetica.com/principiattivi_4.html

    Per approfondire: www.my-personaltrainer.it/benessere/acido-mandelico.html
     
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  8. Maria Manoela Arbeia
     
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    salve,ma io non ho capito bene questo calcolo che lei ha messo qui

    Preparazione di soluzioni
    Una soluzione di 5% - 10 g di acido mandelico + 190 g di acqua
    Una soluzione di 10% - 10 g di acido mandelico + 90 g di acqua
    Una soluzione di 15% - 10 g di acido mandelico + 56 g di acqua
    Una soluzione di 20% - 10 g di acido mandelico + 40 g di acqua (da etanolo)
    Una soluzione di 30% - 10 g di acido mandelico + 23 g di acqua (da etanolo)
    Una soluzione di 40% - 10 g di acido mandelico + 15 g di acqua (da etanolo)

    scusame,ma non sarebbe così?

    Preparazione di soluzioni
    Una soluzione di 5% - 5 g di acido mandelico + 195 g di acqua
    Una soluzione di 10% - 10 g di acido mandelico + 90 g di acqua
    Una soluzione di 15% - 15 g di acido mandelico + 85 g di acqua
    Una soluzione di 20% - 20 g di acido mandelico + 80 g di acqua (da etanolo)
    Una soluzione di 30% - 30 g di acido mandelico + 70 g di acqua (da etanolo)
    Una soluzione di 40% - 40 g di acido mandelico + 60 g di acqua (da etanolo)

    può spiegarmi bene?
    grazie.
     
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7 replies since 26/3/2012, 21:27   5763 views
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