PARIETARIA OFFICINALIS

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    Parietaria officinalis

    NOMI COMUNI

    Il termine latino significa vecchi muri, con evidente riferimento all’habitat dove questa pianta si rinviene con facilità. E’ una specie officinale, quindi trova impiego nella preparazione di medicamenti.



    Ha diversi nomi comuni, a cominciare da quelli di vetriola o erba vetriola, dato che veniva comunemente usata per pulire l'interno delle bottiglie e dei fiaschi grazie all'appiccicosità delle sue foglie.
    Viene anche chiamata muraiola, per la peculiarità di rinvenirla a ridosso dei muri. Viene tuttavia usato comunemente anche il nome del genere, parietaria, e così è spesso citata dai botanici o anche nei testi di divulgazione corrente. Altri nomi comuni sono erba vento, gamba rossa o spicciatora.

    HABITAT

    È una pianta erbacea perenne diffusa ovunque in Italia, dal mare alla collina, fino alle pendici dei monti a media quota.

    DESCRIZIONE DELLA PIANTA

    E' una pianta della famiglia delle Urticaceae e quindi parente stretta dell'ortica. Purtroppo è tristemente famose a tutte le persone che soffrono di allergie, perché responsabile di una delle più comuni forme di allergia primaverile ai suoi pollini.
    Oltre a ciò è una pianta dalle molte proprietà medicinali conosciuta fin dai tempi più antichi.
    Raggiunge spesso il mezzo metro, ma molto dipende dalla fertilità del terreni.
    a seconda dei terreni. I fusti sono generalmente prostrati verso la base, mentre assumono un conformazione eretta e ramificata quelli più distanti dal terreno. Prediligi zone ombrosi, si trova nei boschi e lungo le siepi, nei ruderi e negli incolti, anche in ambienti urbani, ma ben si adatta anche a crescere sui muri tufacei penetrando con le radici nei piccoli fori, resistendo tenacemente ai venti ed all’assenza di acqua.
    Le foglie sono generalmente ovali e lanceolate, sono pelose e ruvide ad tatto, ma pur sempre soffici e facilmente appiccicose ai vestiti, dotate di nervature nella pagina inferiore e glabre su quella superiore.



    I fiori, poco vistosi, sono di un color verdognolo, raccolti in infiorescenze all’ascella delle foglie superiori. La pianta è ricca di potassio e di altri minerali, tannini e mucillagini.
    Fiorisce da maggio a ottobre. Anche nel periodo dell'inflorescenza questa pianta è praticamente inodore.Il frutto è un achenio ovale.
    I fusti sono cilindrici, carnosi ed abbastanza fragili, spesso sfumati di rosso ed a volte rossastri, spesso lignificati alla base, dotati di peli non urticanti.



    PROPRIETA'

    Come accennato è una specie officinale, e contiene molti principi attivi come calcio, sali di potassio, mucillagini, sostanze solforate, tannini,ed era già nota fin dai tempi antichi per le sue proprietà diuretiche e depurative.
    Ha infatti un alto contenuto di sali di potassio, specialmente nitrato, e un gran quantitativo di flavonoidi che sono responsabili degli effetti drenanti (eliminano l’acqua attraverso l'apparato renale).

    PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA

    Della parietaria si utilizza tutta la parte aerea raccolta in estate.
    Per suo alimentare si usa la pianta intera prima della fioritura.
    Dopo la fioritura solo le sommità più tenere.
    Conserva a pieno le sue proprietà se utilizzata fresca. Essiccata, affinchè mantenga le sue caratterisitiche, deve essere conservata in recipienti a chiusura ermetica.

    UTILIZZI PRINCIPALI

    L'utilizzo principale della parietaria in fitoterapia è relativo al trattamento dei disturbi dell'apparato urinario, in particolar modo quando si vuole ottenere una riduzione del processo infiammatorio; viene quindi consigliata in caso di cistite, pielite ecc.
    Il succo, il decotto o l'infuso di parietaria per le irritazioni alle vie urinarie e cistite.
    La parietaria è dotata di una buona azione diuretica e viene quindi utilizzata anche in caso di disuria, oliguria e ritenzione idrica legata a problemi renali. Viene consigliata anche a coloro che soffrono di renella o di calcolosi renale.In tal caso può essere assunta anche in forma di tintura.
    Sull'efficacia diuretica della parietaria non vi sono dubbi di sorta; ovviamente trattamenti a base di parietaria hanno senso soltanto per disturbi di poco conto. È infatti impensabile di trattare cistiti o prostatiti di una certa severità ricorrendo al solo aiuto di rimedi a base di parietaria.
    Le compresse di infuso o i cataplasmi della pianta fresca sono molto efficaci per le emorroidi e le ragadi anali.
    L'industria farmaceutica associa i principi attivi della parietaria assieme a quelli di altre piante per preparare farmaci emollienti e diuretici.
    In cucina, previa bollitura, si usa la pianta intera di parietaria prima della fioritura per preparare minestre oppure dopo la fioritura solo i germogli.

    PROPRIETA’ COSMETICHE E DERMOFUNZIONALI

    Emollienti e rinfrescanti
    La parietaria trova largo impiego in cosmesi per preparati per il trattamento di pelli irritate ed arrossate, nonchè quelle acneiche.

    CONTROINDICAZIONI

    Non sono segnalate controindicazioni per l'uso della parietaria, a parte le reazioni di tipo allergico in persone che sono allergiche ai suoi pollini. Si sconsiglia vivamente l’utilizzo di questa pianta a tutti coloro che soffrono di allergie alle parietarie.

    Parietaria Tintura Madre
    Preparata dalla pianta intera fresca tit.alcol.65°
    XL gtt 3 volte al giorno

    Infuso
    5 gr di droga in 200 ml di acqua bollente, infusione 15 min; una tazza pro dose 2-3 volte al giorno, tra i pasti.
    L’infuso può essere utilizzato anche come fase acquosa di preparazioni cosmetiche.
    Altro modo di usare il succo: prendere delle foglie fresche di Parietaria, sbollentarle per pochi minuti in un tegame di coccio con poca acqua o senza, come si fa con gli spinaci. Far freddare e spremere attraverso un panno. Il succo, preso da uno o due cucchiai al giorno, con miele e zucchero, espelle i calcoli renali e vescicali.

    Non ho trovato letteratura circa l'utilizzo di parietaria per fare estratti oleosi (oleoliti), in quanto i sui p.a. sono quasi tutti idrosolubili.

    FONTI
    Immaggini
    - Autore del post
    Bibliofrafia
    - Edizioni del Baldo 2010. Enciclopedia delle Erbe, riconoscimento e uso medicinale, alimentare, aromatico, cosmetico.
    - PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia Edagricole;
    - Graziella De Nizza – Erbe Buone e Facili;
    - R.L. Gruppo Editoriale – La grande enciclopedia delle Erbe

    Edited by Piergiorgio - 17/11/2015, 17:00
     
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  2. alice**
     
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    uso esterno: infiammazioni della pelle e delle mucose, per leggere scottature.
    www.erboteca.com/parietaria.php

    Uso Esterno: i cataplasmi della pianta fresca triturata sono usati con buon successo nella medicina famigliare per la cura delle dermatiti croniche, come cicatrizzante.
    http://www.miaerboristeria.it/index.php?ta...RIA_OFFICINALIS
     
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  3. Gabrysei
     
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    questa è quella che da noi si chiama muragliola , come hai gia ricordato tu Piergiorgio ed è l'umile piantina che ci hai consigliato di usare dopo che ci siamo punti con l'ortica....... vero???



    IN CUCINA:
    La sua ruvidezza impedisce di consumarla cruda; essa va cotta quindi come l'ortica e gli spinaci, ma ciò non ne diminuisce il sapore, né l'apporto di elementi nutrienti.
    La sua ricchezza di nitrato di potassio rende inoltre le pietanze in cui compare diuretiche come un piatto di asparagi. Viene usata per preparare ottimi minestroni che colora di un verde intenso.
     
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    Esatto Gabrysei ... è l'umile piantina da usare in caso di punture con l'ortica :D
     
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  5. Alex1966
     
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    raccolta oggi, ne farò una tintura, appena pronta vi metto la foto
     
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  6. BluSakura
     
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    Mi sono imbattuta in questo post e mi è venuta in mente una cosa che faceva sempre mia nonna con questa piccola grande piantina. Lei era una specie di "sciamano", non so come definirla, ma sapeva tutto di erbe officinali e loro usi, era capace di curare un sacco di disturbi e molto spesso l'ho vista usare questa piantina. Quando doveva curare delle slogature alle caviglie e magari vi era un ematoma di quelli giganti, lei raccoglieva una bella manciata di questa piantina la pestava e ci metteva del sale fino. Poi applicava questa mistura sulla zona dell'ematoma, avvolgeva in pellicola trasparente e copriva con una benda. Faceva poi cambiare ogni giorno la mistura con una fresca,per qualche giorno. Devo dire che io l'ho provato più di una volta :D e funziona davvero.
     
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    Infatti BluSakura, i nostri avi conoscevano i così detti "rimedi popolari" che servivano a curare nei piccoli incidenti quotidiani ... non aveva di certo la farmacia sotto casa, e quindi conoscevano molto bene le proprietà delle erbe, sia benefiche che la loro tossicità.

    Me ne morirei per stare un mesetto in campagna con un contadino di settant'anni ed apprendere da lui il più possibile, sopratutto in quei paesetti sperduti delle Marche o dell'Abruzzo, dove era amplificata la ricerca alla guarigione dei piccoli "acciacchi" quotidiani :)
     
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  8. yle77
     
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    Questa utile pianta non la conoscevo proprio! Grazie Piergiorgio! :pisolo31.gif:
     
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    Prego, a volte ci sono piante molto comuni che poco conosciamo, e che invece hanno un sacco di risvolti :)
     
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8 replies since 11/4/2012, 12:25   3229 views
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