METODO A CALDO NELLO STAMPO

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  1. Alex1966
     
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    IN THE MOLD HOT PROCESS – METODO A CALDO NELLO STAMPO

    Un altro metodo a caldo è quello del sapone cotto direttamente nello stampo.

    Si procede dapprima con il consueto metodo a freddo; una volta preparato il sapone e raggiunto il nastro, si versa il sapone nello stampo e lo si inserisce nel forno per la cottura.
    Alcuni riducono leggermente l’acqua della soluzione caustica, in modo che dopo la cottura il sapone sia pronto da utilizzare in sole 24/48 ore.
    Personalmente ho constato che anche lasciando la consueta quantità di acqua che uso per il metodo a freddo ( 330 gr per chilo di grassi ), a termine cottura e con una sola settimana di stagionatura, il sapone è ugualmente pronto per l’utilizzo.
    Lo stampo consigliabile è di legno puro 100% oppure di silicone resistente alla cottura.
    Se usate uno stampo di legno, accertatevi che non contenga né colle né vernici che potrebbero rilasciare fumi tossici. ( non usate altri tipi di legno non “puro”, addizionati di trucili, strati, affini, ecc. che potrebbero rilasciare formaldeide durante la cottura ).

    PROCEDIMENTO:
    Inserire lo stampo nel forno elettrico preriscaldato a 80 gradi centigradi.
    Lasciare in cottura per almeno 60/120 minuti a seconda della quantità di sapone e della grandezza della formina dello stampo.
    Se si utilizza uno stampo lungo di legno è consigliabile una cottura di un’ora e mezzo, o due. Se si usano singoli stampini in silicone, quindi più piccoli, può bastare anche un’ora, un’ora e mezza.
    Si consiglia di lasciare la luce del forno accesa per poter controllare la cottura e che non si verifichino “sbuffi” improvvisi di soda. Per sicurezza si consiglia di non andare oltre gli 80 °.
    Conclusa la cottura si lascia il sapone a riposare nel forno spento per 12 ore.
    Dopodichè si tira fuori e si sforma.
    Et voilà, il sapone è pronto!

    Si consiglia di applicare uno sconto-soda sul sapone da cuocere a partire almeno dal 3%, per evitare appunto che la soda possa eruttare.

    E’ sconsigliabile usare il metodo a caldo ( sia in pentola, forno che stampo ) in saponi che contengono latte e zuccheri, per evitare eccessivi aumenti di temperatura durante la cottura.

    CONSIDERAZIONI SUL METODO.
    E’ un metodo che presenta svantaggi e vantaggi.
    Lo svantaggio è quello di dover aggiungere maggior fragranza profumata ( rispetto all’usuale ) al momento del nastro, dato che parte di questa andrà perduta durante la cottura. Se si vogliono ottenere saponio molto profumati questo metodo non fa per voi. Con la cottura dello stampo in forno la profumazione è molto delicata.
    Un altro svantaggio può essere, rispetto al metodo a freddo, la texture del sapone più spessa, ma ad ogni modo più sottile rispetto a quella del metodo a caldo nel forno o nella pentola.
    Ricordate che i saponi cotti in forno, sia con il metodo tradizionale che con quello dello stampo, producono meno schiuma di quelli prodotti con il metodo a freddo ( se sono stati inseriti cocco e ricino la schiuma viene prodotta lo steso, ma è meno densa ).

    Il vantaggio più evidente di questo metodo è quello di terminare subito il processo di saponificazione e di annullare l’azione della soda. Anche se è consigliabile ugualmente lasciar riposare il sapone dopo la cottura almeno un paio di settimane ( se si ha premuta di provarlo e/o usarlo, dopo 48 ore sarà già possibile farlo, comuqnue ).
    Un altro vantaggio, rispetto al metodo a caldo nel forno o nella pentola, è che la pasta di sapone non dovrà essere travasata nello stampo una volta cotta e quindi rimarrà ben stabile nel suo stampo già durante la cottura, preservando così le linee e le forme dello stampo stesso.

    questo è un esempio dis apone prodotto con il metodo in the mold hot process https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=64354628

    Fonti :
    mia esperienza personale
    www.bellaonline.com/articles/art10361.asp
    Il tuo sapone naturale – Garzena e Tadiello, Faeg edizioni
     
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    Bello, chiaro e utile questo post! Posso dire però nella mia umile esperienza di sapone k nn mi pare k faccia meno schiuma con ultimamente metodo a caldo. Poi vorrei chiarire dire anche k con il metodo a caldo quello con caldaia (le due pentole x capirci) la flagranza e i nutrienti si aggiungono a fine cottura perciò nn si perde niente visto k la soda ha finito il suo lavoro. Certo la forma è più grezza. Ciao
     
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  3. Edy84
     
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    mah sai io ho sempre i miei dubbi sul mantenimento delle caratteristiche del nutriente anche con il metodo a caldo perchè se è vero che la soda è finita è anche vero che l temperatura è altissima e se metto nutrienti termolabili una parte va a farsi friggere inevitabilmente...
     
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  4. MinervaMG
     
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    La temperatura, Edy, non è e non deve essere altissima, non deve arrivare ai 100° ma restare sui 70/80°. E' la stessa temperatura a cui arriva la saponata nel metodo a freddo, solo che noi la manteniamo affinchè l'intero processo si completi in minor tempo.
    La soda attacca il nutriente; nel metodo a freddo si inserisce al nastro proprio perchè abbiamo minori possibilità che si leghi completamente alla soda (a quel punto abbiao già innescato il processo e molte molecole sono già impegnate) ma una parte si perde comunque a favolre della miscela di tutti i grassi usati.
    Nel metodo a caldo questo non avviene.
    E quand'anche inserissimo a fine cottura un olio termolabile, non è che nel giro di un paio d'ore si inibisca totalmente!
    Un esempio pratico ce lo hai con gli olii essenziali; sono tutti termolabili ma se li inserisci a fine cottura profumano il sapone molto di più che nel metodo a freddo (in cui la soda fa il suo lavoro).
     
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  5. Alex1966
     
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    il fatto della schiuma è stata una mia osservazione sul campo, pertanto soggettiva.
    A me la schiuma dei saponi col metodo a freddo sembra migliore, più fitta e cremosa, non parlo di quantità. L'ho constatato in saponi col metodo a caldo senza sodio lattato e in saponi col metodo a caldo e sodio lattato, forse quest'ultimi già più vicini alla schiuma del metodo a freddo.
    Poi...boh...non saprei
    questione di impressioni a sto punto

    Edited by Alex1966 - 7/1/2013, 14:14
     
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  6. MinervaMG
     
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    Ora m'hai messo la pulce nell'orecchio e sicuramente userò una stessa formula sia a caldo che a freddo per vedere se c'è differenza.
    Razionalmente parlando l'unica cosa che può fare differenza (poichè la saponificazione non cambia dal punto di vista chimico) è la quantità d'acqua presente all'interno del sapone al momento dell'uso (durante le due settimane che occorrono al sapone a freddo per terminare il processo, comunque perderà acqua).
    Proverò però ;)
     
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  7. Ransiels
     
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    Mo dico la mia.. questo metodo mi ispira tantissimo. Lo voglio assolutamente provare in settimana. Domanda (ovvio). Vorrei utilizzare qs metodo per fare due saponi, uno con il miele -ma forse nn è adatto- e uno con l'olio di monoi. Me lo consigliate o è meglio farli con l'altro metodo a caldo? Solo che non avendo tante pentole, per ora lo vorrei evitare. Grazie per le risposte
     
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  8. Alex1966
     
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    quello col miele non te lo consiglio con questo metodo, perchè la presenza di zucchero potrebbe far eruttare il sapone durante la cottura, il miele farebbe alzare troppo la temperatura. Però potresti usare il metodo classico a caldo e aggiungere il miele alla fine.
    Tieni presente che con il metodo a caldo nello stampo l'inconveniente purtroppo è quello di vanificare parecchio il profumo, quindi inserisci il massimo di profumazione consentita al nastro
     
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  9. Edy84
     
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    ciao ragazze come state?
    ho un dubbio ma questo metodo in forno si può fare nel forno della cucina dove si cucina normalmente o è meglio usare un fornetto apposta per evitare eventuali fumi tossici?
     
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  10. Alex1966
     
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    se ce l'hai è senz'altro meglio un fornetto apposta
     
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  11. Edy84
     
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    ho un fornetto di quelli per le briosce che però utilizzo per cuocere il fimo e il cernit potrebbe andare bene?
     
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  12. Alex1966
     
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    mah....
    cernit e fimo? non mi fido

    cuocilo pure nel forno di casa, non succederà nulla. A fine cottura pulirai bene il forno
     
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  13. Edy84
     
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    come mai sei dubbiosa? pensi che possa dare problemi? :unsure: :unsure:
     
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  14. Alex1966
     
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    il fimo e il cernit sono plastiche, non mi fido dei vapori che rilasciano
     
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  15. @Manola
     
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    Io so che i vapori del fimo sono tossici ma per detta di persone che conosco non mi sono mai documentata a proposito
     
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14 replies since 5/1/2013, 23:39   883 views
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