IL SAPONE LIQUIDO CON IL METODO A CALDO

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Alex1966
     
    .

    User deleted


    IL SAPONE LIQUIDO CON IL METODO A CALDO

    Il sapone liquido si ottiene dalla saponificazione di acidi grassi tramite aggiunta di una soluzione di Idrossido di potassio ( KOH ).
    In Italia generalmente lo si trova ad un titolo di purezza dell’80-85% , in questa spiegazione mi riferirò sempre a questo valore.
    Per quanto riguarda le norme di sicurezza, siete invitati a seguire dettagliamente quelle già indicate per l’idrossido di sodio in questa discussione https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=63230384 , tenendo presente l’alto potere corrossivo dell’idrossido di potassio vi consiglio di seguirle alla lettera!

    Cominciamo da una semplice ricetta per fare il mezzo-marsiglia liquido, e da qui vi illustro tutti i passaggi di lavorazione in dettaglio :

    olio di oliva 250 gr
    olio di girasole 230 gr
    olio di ricino 20 gr
    idrossido di potassio tit.80, 118 gr
    acqua distillata per soluzione caustica 280 gr

    fase della diluizione:
    1600 gr acqua circa ( per la diluizione )

    Addittivi-sequestranti ( facoltativi ) :
    zucchero sciolto in 50 gr di acqua bollente 30 gr
    alcol etilico o denaturato 30 gr
    ( questa ricetta è presa dal libro “il tuo sapone naturale” di Garzena-Tadiello)

    In questo caso non è stato applicato sconto perché si tratta di sapone da bucato, ma in altri casi, si può arrivare anche ad un 3% di sconto-max 4% ( non di più altrimenti sarà quasi impossibile raggiungere la fase di nastro/ammassamento).

    Cominciamo!

    Il sapone liquido a caldo si prepara in due tempi:
    - preparazione e cottura della pasta
    - diluizione della pasta per ottenere il sapone liquido

    1.PREPARAZIONE
    Pesiamo i grassi della nostra ricetta e li mettiamo in una pentola di acciaio inox. Li mettiamo a scaldare a fuoco lentissimo sul gas, utilizzando il fornello più piccolo.
    Nel frattempo prepariamo la soluzione caustica : pesiamo l’acqua e la mettiamo in un barattolo alto di vetro resistente ( quello delle conserve per esempio ).
    Pesiamo l’idr.di potassio e lo versiamo lentamente nell’acqua, mescoliamo con cura ( facendo attenzione agli schizzi, proteggendoci con tutte le preucazioni indicate nelle norme di sicurezza ) , quando la soluzione diventa completamente trasparente, possiamo versare la soluzione subito nei grassi. Nel sapone liquido non dobbiamo aspettare che la soluzione si raffreddi.

    2. FASE NASTRO
    La fase del nastro nel caso del sapone liquido ha un aspetto un po’ diverso da quello che siamo abituati a vedere nel sapone solido, più che di un nastro vero e proprio si tratta di una fase di AMMASSAMENTO/ADDENSAMENTO. Per arrivare al nastro la mistura di grassi+soluzione va lasciata sul fornellino accesso regolato al minimo e mescolata continuamente.
    Mescoliamo bene con un mestolo per incorporare la soluzione caustica ai grassi, dopodichèe passiamo al mixer elettrico.


    Cominciamo a frullare con il mixer elettrico, facendo ogni tanto delle pause per non farlo fondere. Alterniamo con un mestolo d’acciaio o plastica resistente. Frulliamo 3 o 4 minuti col mixer e poi continuiamo con un mestolo per altri 3 o 4minuti.
    Andiamo avanti così finchè vediamo che la pasta lentamente comincia ad addensarsi.



    All’inizio vediamo che la mistura si presenta come una pasta giallo chiaro molto fluida. Continuiamo a frullare, fino a raggiungere una specie di “nastro” o ammassamento.
    Per raggiungere la fase nastro/ammassamento ci vorranno dai 15 ai 30 minuti ( a seconda dei grassi usati ), nel sapone liquido il raggiungimento del nastro infatti è molto più lungo.
    Il nastro del sapone liquido è una pasta che si presenta come una maionese semifluida.



    3. DALLA MAIONESE IMPAZZITA AL PURE’
    Una volta raggiunto il nastro non ci dobbiamo fermare : adesso dobbiamo superare il nastro, e quindi continuiamo a frullare sempre sul fornellino acceso al minimo ( frulliamo 3 minuti e poi ci fermiamo per altri 3 minuti ), finchè la pasta comincia a separarsi e ad assumere l’aspetto di una maionese impazzita…


    Continuiamo a frullare, la pasta comincia ad ispessirsi, a diventare di consistenza più granulosa e con la forte tendenza a separarsi : abbiamo un aspetto simile a quello di un purè dal quale affiora dell’olio.
    Non ci dobbiamo impaurire se ci sembra che la pasta si separi, fa parte del naturale evolversi.



    Quando la pasta raggiunge una bella consistenza semisoda ( somiglia ad un purè di patate ), e si farà fatica a continuare a girare col mixer elettrico, è giunto il momento di continuare a cuocerla “al coperto”.




    4. FASE COTTURA COPERTA

    Possiamo scegliere due modalità :

    - Trasferire la nostra pentola in un bagnomaria, ovvero due pentole l’una dentro l’altra : una pentola più grossa che funge da caldaia e che va riempita d’acqua fino ad arrivare allo stesso livello del contenuto della pentola più piccola che va inserita dentro e chiusa con un coperchio. La temperaturà dell’acqua dev’essere intorno ai 100°C e deve sobbollire molto pacatamente. ( ovvaimente ci saremo preparatiq uesto bagnomaria in precedenza, in modo che quando trasferiamo la pentola, l’acqua sta già bollendo ).
    Possiamo scegliere di lavorare fin dall’inizio in un bagnomaria caldo anziché sul fornello : questo dipende da voi e da come vi trovate meglio. Io preferisco lavorare la prima fase del nastro sul fornellino, perché trattandosi di una fase lunga e sofferta mi muovo più comodamente e raggiungo il nastro leggermente prima.

    - Trasferire la pasta in un contenitore d’acciaio da inserire nel forno elettrico preriscaldato ad una temperatura di 100°C

    Un’ altra ottima soluzione sarebbe quella di usare direttamente una crock pot, cioè una pentola elettronica che mantiene costante e uniforme il calore in ogni punto. Se possedete questo tipo di pentola, potete lavorare il sapone dall’inizio fino alla fine dentro quest’unica pentola.

    La cottura della pasta durerà circa un’ora e mezzo/due ore e mezzo/tre, dipende dalla formula.
    La pasta deve passare dallo stato di purè denso allo stato di pasta traslucida, collosa, gelatinosa.
    Durante la cottura rimescolate ogni tanto la pasta, per riamalgamare l’olio che affiora dal resto. Man mano che passa il tempo vi accorgete che la pasta si addensa sempre di più e che l’olio affiora sempre meno.



    Proseguite la cottura, rimescolando ogni tanto e ricoprendo sempre con il coperchio ( se usate il bagnomaria ).
    Quando vedete che la vostra pasta avrà assunto un aspetto completamente gelatinoso e traslucido, passando da un colore giallino ad un colore aranciato trasparente, vorrà dire che sarà cotta.


    Per assicurarvi che la cottura sia completata fate questa prova : sciogliete una pallina di sapone in un bicchiere di acqua bollente, se dopo il completo scioglimento e il dissolversi della schiuma l’acqua risulta trasparente, la pasta di sapone è pronta!

    Toglietela dal bagnomaria o dal forno. Avvolgete la pentola in un panno e fatela freddare da sola pian piano.
    La pasta di sapone una volta fredda è pronta e può essere sciolta.

    5. FASE DILUIZIONE IN ACQUA E DEGLI ADDITIVI:

    La pasta di sapone può essere sciolta subito o anche in seguito se non vi serve subito. La potete conservare anche sotto forma di pasta in un barattolo ben chiuso e scioglierla solo quando vi serve.

    La proporzione pasta/acqua per lo scioglimento varia a seconda dell’uso che bisogna farne : per la lavatrice e la lavastoviglie consiglio una proporzione di 1:3, 1 :4 o anche 1:5 ( una parte di sapone e 3 o 4 o 5 di acqua ), perché a seconda degli additivi inseriti questa proporzione può cambiare ed anche perché il sapone liquido non dev’essere troppo concentrato e fare troppa schiuma dentro gli elettrodomestici.
    Se il sapone liquido è destinato ad altri usi ( bucato a mano, stoviglie a mano, detersione di mani-viso-corpo-capelli ) la proporzione può essere 1: 2 o 1:3 ( dipende anche da quanto lo volete concentrato ).

    Durante la diluizione è possibile aggiungere gli additivi-sequestranti.
    Gli additivi sequestranti consigliati per un sapone da lavatrice sono la sodina solvay o il bicarbonato, in genere una tazza per 500 gr di grassi usati.
    Per saponi cosmetici invece si consigliano lo zucchero ( che è anche un miglioratore di schiuma ) e glicerina, potete mettere anche tutti e due : 30/50 gr + 30/50 gr per mezzo chilo di grassi usati.

    A seconda degli additivi utilizzati può cambiare la quantità di acqua da aggiungere per la diluizione : per esempio se avete aggiunto bicarbonato o soda solvay la pasta tende ad essere più densa e dev’essere diluita con più acqua.
    Se invece avete aggiunto come additivi solo zucchero e/o glicerina e alcool una diluizione 1:2 o 1:3 va bene.

    Pesate la pasta da sciogliere e calcolate l’acqua che vi occorre. Mettete a scaldare l’acqua e portatela ad ebollizione.
    Mettete nell’acqua la pasta di saponi spezzettata. Lasciate scaldare ancora e quando la mistura sta per bollire di nuovo, spegnete il fuoco, mettete il coperchio e lasciate riposare un paio d’ore.
    Se dopo due ore il sapone si è sciolto completamente, vuol dire che è pronto. Se c’è ancora qualche grumo, potete scioglierlo aiutandovi col mixer elettrico ma calcolate che si produrrà della schiuma. Non è un problema, aspetterete ancora un’ora e la schiuma si sarà dissolta da sola.
    Per aggiungere i sequestranti dovete scaldare di nuovo il sapone liquido, potete arrivare ad una temperatura di 60 gradi circa : se aggiungete lo zucchero, potete scioglierlo in un pochino di acqua bollente a parte e poi aggiungerlo.
    Fate freddare il sapone e adesso potete inserire le profumazioni : oli essenziali o fragranze fino ad un max di 25 millilitri per chilo di sapone liquido. Tnete presente che gli oli essenziali agrumati tendono ad intorbidire ils apone, ma non ne influenzano la qualità.



    Il ph del sapone liquido finito va da 8.5 a 9.5.

    Fonti bibliografiche:
    la mia esperienza personale
    - Il tuo sapone naturale – di Garzena e Tadiello
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    1,105
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    Scusate la domanda! Ma questo metodo ha dei vantaggi? Cmq brava Alex. Adesso sappiamo una cosa in più. Per farlo sicuramente avrai impiegato un casinò di tempo e anche per il post ti sei impegnata. Bravissima veramente.
     
    Top
    .
  3. Alex1966
     
    .

    User deleted


    l'unico vantaggio che ho rilevato rispetto al sapone solido sciolto è che il sapone è effettivamente liquido e tale rimane. Somiglia proprio ad un detergente con i tensioattivi, ha la stessa consistenza. Quindi esteticamente è più accattivante di un sapone sciolto che soprattutto in inverno tende a risolidificarsi e "ammallopparsi"....se lo propini ad un ospite che va a lavarsi le mani in bagno lo scambia per un detergente comprato ;)

    come potere lavante non ho rilevato differenze : è uguale al sapone solido

    Ho fatto due tipi di sapone liquido : uno per la lavatrice senza sconto e uno per il bagno ( mani e corpo ) con sconto 2%.
    Per la lavatrice l'ho trovato buono ( ho aggiunto però anche l'additivo lavatrice del libro di Veggie ),
    per lavare i piatti, sia a mano che in lavastoviglie non mi è piaciuto ( in lavastoviglie un vero e proprio disastro : a fine lavaggio ha lasciato una patina biancastra e grassa sulle stoviglie che per toglierla ho dovuto rilavare tutto da capo a mano ).

    Quello per le mani è molto buono
     
    Top
    .
  4. stefi_83
     
    .

    User deleted


    A titolo informativo volevo dire che la potassa che si compra da percarbonatodisodio.it è con titolo 90-92%­
     
    Top
    .
  5. electroneutrino
     
    .

    User deleted


    :MOLLIE14.gif: Brava Alex come sempre! :MOLLIE14.gif:

    Un lavoraccio,
    esposto magistralmente!!

    ...ed io che volevo iniziare a saponificare con questo, mi sarei impiccata! :lol:

    Penso che con la crock pot :wub:
    di Minerva, sia tutto facilitato.

    Invece aggiungendo la glicerina ...
    Video



    ...e successive applicazioni

    Video

    Edited by electroneutrino - 23/1/2013, 12:20
     
    Top
    .
  6. Alex1966
     
    .

    User deleted


    tenete presente infatti che il ph è tra 8 e 9, proprio come un qualsiasi altro sapone solido. Se lo usate come shampoo il risciacquo all'aceto dopo è d'obbligo!

    credo che con la crock pot il lavoro sia molto facilitato, perchè la temperatura è sempre costante e soprattutto uniforme

    ho visto anch'io il primo video, dove utilizzano al posto dell'acqua la glicerina. In questo modo il procedimento si accorcia di circa un'oretta, perchè il sapone si addensa prima. Rimane comuqnue un lavoro lungo, mettetevi l'anima in pace.... :P
    Quello con la glicerina non l'ho ancora provato e non credo che lo farò, perchè mi sono fatta due conti e non l'ho trovato economicamente conveniente
    comunque credo che sia un metodo valido se lo volete provare, in tal caso dopo raccontateci la vostra esperienza ;)
     
    Top
    .
  7. electroneutrino
     
    .

    User deleted


    Per il momento già il sapone solido mi soddisfa pienamente
    ed ho tanto da imparare e sperimentare.
    L'idea del sapone liquido à intrigante ed anche accattivante e
    chissà in futuro...ma prima devo ancora riempire di saponette
    i cassetti di amici/parenti. :)
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    1,105
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    Ciao Alex! Nn so se scrivo nel posto giusto ma ti volevo fare alcune domande su questo sapone fatto con la "potassa", la tua spiegazione è perfetta,, io ho letto di un metodo a freddo ne sai qualcosa? Poi volevo chiederti ma sela potassa ha un titolo diverso come si fa a calcolare la quantità k bisogna usare x la soluzione caustica. Mi sai indicare qualche tabella? La ricette del metodo a freddo L'ho letta nel gruppo "della regina del sapone" nn so se posso scriverla, magari senza le dosi?
     
    Top
    .
  9. Emmix
     
    .

    User deleted


    Ti volevo anche chiedere dovre hai preso la potassa con titolo a 80
     
    Top
    .
  10. Alex1966
     
    .

    User deleted


    sì esiste anche un metodo a freddo, ma dopo aver letto che bisognava andare avanti anche 3 giorni ho lasciato perdere......
    puoi citare tranquillamente la ricetta di veggie con le dosi precise ( basta che indichi la fonte precisa o metti il link ), così vediamo anche il suo metodo.

    La formula per trasformare la quantità di potassa di un determinato titolo in quantità per un titolo diverso è la seguente :

    titolo noto : titolo ignoto x peso del titolo noto

    so che per una potassa tit.100 ci vogliono 94 gr
    quanti grammi per una potassa tit. 80?

    100 diviso 80 x 94 = 117.50 gr di potassa a titolo 80

    Adesso Piergiorgio ti spiegherà com'è arrivato a questa formula

    La potassa a titolo 80 l'ho presa alla Famalabor
     
    Top
    .
  11. MinervaMG
     
    .

    User deleted


    No, non puoi scriverla qui. Quello che capita nel gruppo, resta nel gruppo (Veggie docet).
    Sì, esiste anche il metodo a freddo ma è lungo e più laborioso.

    Per il calcolo del titolo dipende dove prendi i SAP. Se un SAP, per esempio, è calcolato per la potassa all'86%, dovrai dividere il risultato per 86 e moltiplicarlo per 90 o 92. In questo modo avrai i grammi esatti di potassa da inserire.
    Nel libro "il tuo sapone naturale", sempre per esempio, ci sono i SAP calcolati sia per la potassa a titolo 96/98, sia per il titolo 80. Ne scegli uno, lo dividi per per il suo titolo e lo moltiplichi per il tuo.
    Il titolo rappresenta la concentrazione :)
     
    Top
    .
  12. Alex1966
     
    .

    User deleted


    ah ma non avevo capito che era una formula del gruppo privato, pensavo dal blog pubblico, allora no Ema mi dispiace non si può pubblicare!
     
    Top
    .
  13. Alex1966
     
    .

    User deleted


    ma non c'è problema :D
    più spiegazioni ci sono e meglio è!
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    1,105
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    Grazie a tutte per le risposte, si il gruppo è quello di "yahoo" ci sono dei file dove ci sono alcune ricette, non ho letto bene se è spiegato anche il metodo a freddo con la potassa (guarderò meglio se da qualche parte è descritto) li c'e la ricetta poi dice usare metodo a freddo io pensavo che il metodo a freddo cui si riferivano era uguale a quello che usiamo con la soda caustica. Spero di essere stata chiara.
     
    Top
    .
  15. stefi_83
     
    .

    User deleted


    Anche io sono nel gruppo di Veggie. Ho fatto un sapone liquido col suo metodo ed è molto facile. Per accelerare il nastro lei propone ricette con un misto di soda caustica e potassa. Ora vorrei provare e farne uno con sola potassa
     
    Top
    .
36 replies since 21/1/2013, 12:35   4149 views
  Share  
.