domanda sull'unguento laurino

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    In attesa dell'olio alle bacche di lauro di AZ per provare un sapone simil aleppo (che maturerà probabilmente per 1 anno circa), ho recuperato un po' di bacche e altre ne avrò per la metà di novembre..

    Mi dite la cosa migliore da farci?

    Ho letto cose molto controverse sulla tossicità (se si rompono i semi interni alle bacche ad esempio, quindi li lascerò interi).

    A questo punto, invece del solito oleolito vorrei farci proprio un unguento per i dolori articolari.. sembra che sia un toccasana...
    Ho letto di un metodo con bollitura e prelievo dell'olio che man mano emerge in superficie.

    Poi si passerebbe in frigo o congelatore il bicchierino dove avremo messo olio e acqua a cucchiaiate per far separare facilmente le due fasi.
    L'olio che si preleverà si presenterà come un unguento burroso pronto all'uso..

    Ho letto che la resa è bassissima, ma avendo a disposizione parecchie bacche spero che venga fuori qualcosa...:rolleyes:

    che ne dite? Altri consigli?

    EDIT 24-02-2014 : Il procedimento completo per l'estrazione del burro laurino lo trovate alla pagina 2

    Edited by Alex1966 - 18/10/2014, 19:24
     
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    Suppongo che stai parlando delle bacche di Laurus nobilis (Alloro).

    Sto uscendo e per ora non posso risponderti, debbo leggere cosa indicano i testi in merito all'estrazione delle proprietà e principi attivi delle bacche di alloro.

    Nel frattempo, gentilmente, girami il link in privato di dove hai letto il procedimento :)
     
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    Moltissimi siti, fora e blogs riportano come fare l’unguento laurino e l'olio laurinato.
    L'olio laurinato si ottiene con bacche pestate e fatte macerare in mezzo litro di puro olio di oliva. Serve per lenire gli spasmi reumatici o per facilitare la ripresa dell'uso delle articolazioni dopo ingessature o traumi di varia natura.

    Un tipo di unguento laurino si prepara aggiungendo settanta grammi di olio di lauro, ottenuto per pigiatura delle bacche, un cucchiaio di trementina e mezzo cucchiaio di acido salicilico a 150 grammi di grasso di maiale e 50 grammi di grasso di pecora fatti fondere a fuoco lento. Raffreddato che sia, l'unguento viene conservato in un vaso a chiusura ermetica.

    Quindi come noto si esegue una lavorazione A FREDDO. Ed è naturale che sia così perché le proprietà antireumatiche dell’olio laurinato sono dovute all’olio essenziale in esso contenuto che con i processi a caldo senza controllo dell’evaporazione volatilizzerebbe, rendendo vano l’effetto delle preparazioni che se ne andrebbero a fare.

    L’olio essenziale di alloro, vedasi “Enciclopedia degli olii essenziali”, tra le moltissime alte proprietà, ha anche quelle antireumatiche, quindi nei preparati che si desidera abbiano questo tipo di “medicamento” occorre la sua presenza. L’estrazione è eseguita in corrente di vapore https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=65057226#lastpost

    Ti riporto per completezza due trattati di chimica che ne parlano ancora.
    Dal Trattato di chimica, Volume 7, di Jöns Jakob Berzelius (friherre), Benoit Valérius, Giovanni Guarini
    Le bacche di alloro sono state analizzate da Bonastre.
    Pestando a freddo 100 grammi di bacche è stato notato che sono costituite da:
    - 0,8 di olio essenziale distillando in acqua;
    - 0,5 di sostanza cristallina che chiama “laurina”;
    - 6,4 di un olio grasso di color verde;
    - 3.5 di un grasso cristallino con maggior consistenza;
    - 0,8 di una resina molle che contiene anche olio essenziale;
    - 12,95 di amido;
    - 8,6 di gomma;
    - 3,2 di mucillagine vegetale;
    - 0,2 di zucchero non cristallizzabile;
    - 9,4 di fibra vegetale;
    - 0,72 di ceneri saline;
    - 3,2 di acqua

    Dal Trattato di chimica, Volumi 5-6, di Jöns Jakob Berzelius (friherre), Benoit Valérius, Giovanni Guarini
    L’olio di lauro estraesi per espressione dalle bacche fresche di alloro (frutti di laurus nobilis). Quest’olio è verde, di consistenza butirracea e leggermente granellosa. Contiene un miscuglio di olio volatile che gli comunica un odore particolarmente disaggradevole.

    Vedendo il blog che mi hai lincato in privato la mia opinione, e non solo la mia come ho potuto constatare, è che il metodo di estrazione dell’olio laurinato, ossia facendo bollire le bacche, è errato. Infatti occorre una spremitura a freddo affinché in esso rimanga l’olio essenziale per sfruttarne le proprietà benefiche, quindi, molto probabilmente, l’azione antireumatica ed antidolorifica finale che ne risulta nell’unguento è molto blanda se non quasi nulla … almeno che poi venga aggiunto nuovamente olio essenziale.

    Se vuoi fare un unguento laurino ti consiglio quindi l’estrazione a freddo seguendo le indicazioni sopra riportate.

    Appena ho tempo raccolgo le bacche e certo di estrarne l'olio a freddo con un
    metodo riproducibile in casa ;)
     
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    .. ops.. non mi ero accorta che il post fosse stato spostato..

    Ti ringrazio Piergiorgio per le risposte.

    Dopo aver letto un po' dovunque (anche su Arcadia) della difficoltà di estrazione di una pur se minima dose di unguento laurino, ho preferito comunque non fare un semplice oleolito.. per due ragioni..

    Una è che col necessario metodo a caldo (visto che le drupe sono fresche), si ha comunque un deterioramento degli olii ospiti delle preziosissime ma taccagne drupe (bacche)...

    La seconda è che, appunto, si avrebbe probabilmente lo stesso basso rapporto di princìpi attivi sia nella minima dose di unguento laurino che si può ricavare (e che eventualmente potrà essere arricchito di qualche altro componente antidolorifico ad esempio..), che nell'olio di oliva, ospite caldo delle suddette bacche ...

    Detto questo, ho proceduto proprio stamane a ricavare qualche filo di olio laurino col procedimento comune che ho visto su diversi siti: quello di sfiorare l'acqua in leggera ebollizione con un cucchiaio e depositare il prezioso liquido misto olietto in bicchierini di plastica..

    Purtroppo, come previsto, l'olio è un velo... ma non mi lamento.
    Ora i bicchierini sono in freezer, e quando l'acqua si sarà ghiacciata separerò le due fasi, sperando di ricavare almeno un cucchiaino :rolleyes: in totale di prezioso unguento laurino...
     
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    Abituata alle dosi da "olio essenziale" che vedo in giro.. devo dire che sono soddisfattissima dei miei 20-25 grammi di unguento.

    .. vediamo se riesco a mettere una fotina...

    Eccola



    sorry per le dimensioni, ma dal mio p.c. non sono modificabili,stasera... ciaooo

    Edited by Lindys - 17/11/2013, 23:52
     
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  6. Alex1966
     
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    anch'io ho provato a fare l'unguento laurino con le dosi proposte da quel professore della scuola di natuiropatia ( non mi ricordo il nome ), ma di olio ne è uscito veramente poco, ma proprio poco. Vanno fatte molte ma molte estrazioni successive

    ecco Lyndis, sono andata a ricercare la FONTE ORIGINARIA di quel metodo www.scuolanaturopatia.it/pubblicazioni/alloro.htm ( il blog che ci avevi linkato non aveva fatto altro che copiare-incollare questa fonte ).
    A me lascia perplessa questa bollitura di 6 ore, mi chiedo cosa rimanga delle proprietà....

    EDIT 24/02/2014 : ci siamo accorti che la fonte sopra citata ha modificato la descrizione della sua procedura : non si parla più di una bollitura di 6 ore come in origine, ma è stato corretto in mezz'ora.

    Edited by Alex1966 - 24/2/2014, 11:28
     
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  7. Alex1966
     
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    parlo di estrazioni successive, nel senso che farei fare diverse bolliture successive con nuove bacche in modo da ottenere alla fine un quantitativo sufficiente da mettere in un contenitore, dato che con un'unica estrazione ho ottenuto un cucchiaino scarso di olio. A volte fanno vedere questi contenitori colmi di olio ottenuto con una manciata di bacche..e la cosa mi lascia alquanto dubbiosa
     
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    Grazie... si, anche suddividere in più riprese può essere un altro metodo..

    Ti posso dire che i miei 25 grammi circa sono venuti fuori da 1 Kg e 800 grammi di drupe.

    E' pochissimo (mi hanno detto che avrei potuto ricavarne fino a 50-70 grammi), ma mi accontento.

    Ho ancora le unghie tutte nere per aver provato inizialmente a togliere il seme ad un piccolo quantitativo di bacche (moooolto peggio dei carciofi), ma poi .. dopo 100-200 grammi ho desistito e ho messo tutto insieme in ebollizione dolce...

    Comunque l'unguento lo trovo bellissimo e l'odore che mi piace proprio... ;-)
     
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    Lyndys ... perchè non metti la procedura passo passo di come hai estratto l'olio ed ottenuto l'unguento?? Magari anche con i pesi (vedo che hai usato 1800 gr di bacche ed ottenuto 25 gr di unguento, quindi una resa del 1,4%), in modo che questo post, oltre ad essere interessante già di suo, diviene anche un punto di riferimento per chi vuole cimentarsi nell'estrazione dell'olio dalle bacche di alloro e farne l'unguento.

    Poi ognuno che esperimenta un'estrazione potrebbe mettere la sua procedura, in questo modo possiamo anche annotare le differenze e magari, pian piano, trovare anche il metodo migliore nell'estrazione e preparazione dell'unguento ... che ne dici? :D
     
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    Ci provo... ;)



    Sabato scorso - dopo aver girovagato per lungo e per largo in tutto il web e aver preso spunto da diversi forum su come poter fare, ho iniziato l'avventura del tentativo di estrazione a caldo delle drupe di Laurus Nobilis (alloro) che una gentile signora mi ha procurato.

    Erano 1 Kg. e 900 grammi in tutto, fra le prime che mi regalò 3 settimane fa (200 grammi, tenute in frigo) e le ultime, arrivate successivamente.

    Ho prima lavato le drupe, ma un etto circa è venuto a galla e le ho eliminate (curiosa le ho controllate e in effetti il seme interno era tutto essiccato).

    Con il grosso del quantitativo (Kg. 1,800) mi sono regolata così:

    - in tarda serata ho messo le drupe in acqua fredda, fino ad ebollizione, in un grosso pentolone di acciaio.

    - iniziato a bollire, ho abbassato al minimo il gas, ho semi-coperto la pentola e ho lasciato aperta la finestra in cucina.

    - l'ebollizione è proseguita impercettibile fino al mattino dopo (forse 6-7 ore), quando ho cominciato a prelevare con un cucchiaio tutto ciò che in superficie somigliasse vagamente a olio.

    - per facilitarmi il compito ho adagiato un tovagliolo bianco sopra al pelo dell'acqua, all'interno della pentola, a mo' di separatore, in modo di evitare di raccogliere col cucchiaio anche i pezzetti delle bacche.



    - tutto ciò che raccoglievo l'ho messo in bicchierini di plastica, ho fatto freddare e poi ho messo in congelatore.

    - una volta congelata l'acqua sottostante il velo di unto che si era formato nella parte superiore di ogni bicchierino, ho cercato di prelevare l'olio raschiando con un coltellino.


    - visto che insieme all'olio ho sicuramente raschiato anche del liquido e questo non credo che si sia tolto bene dalla piccola massa ricavata, non ho voluto rischiare e ho aggiunto del conservante (cosgard).

    - Ho invasettato i preziosi 25 grammi circa di unguento aggiungendo quindi 4 gtt di cosgard per la conservazione e 4 gtt di tocoferolo per evitare eventualli irrancidimenti..

    Lo sto conservando comunque in frigo.


    E' veramente pochino, ma lo trovo bellissimo e ha un odore che mi piace molto...
    Spero proprio come dice Piergiorgio che si riesca a trovare un modo migliore per estrarre questo olio/unguento, prezioso - fra le altre cose (antidolorifico, anticomedoni) - per poter produrre il famoso Sapone di Aleppo (utilizzato anche per le 3 biofasi di pulizia viso e sembra anche per la psoriasi).

    Edited by Lindys - 20/11/2013, 01:35
     
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    Scusa Lindys, ho alcune domande da farti circa l'unguento laurino.

    Durante la bollitura delle bacche di alloro ho visto, o meglio, hai detto, che hai prelevato con il cucchiaio tutto ciò tutto ciò che in superficie somigliasse vagamente a olio, quindi lo hai riposto il in bicchierini di plastica e fatto congelare.

    Dopo il congelamento hai prelevato l'olio raschiando con un coltellino ed aggiunto conservante e antiossidante.

    La domanda è : ma l'aspetto così burroso dell'olio, la foto del vasetto lo conferma, è dovuto al fatto che è freddo di frigo?
    Oppure hai fatto un ungento, ossia hai aggiunto all'olio laurino a qualche "grasso o cera"?

    Poi mi chiedevo, non hai filtrato l'olio laurino dalle impurità?
     
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    Ciao,

    CITAZIONE (Piergiorgio @ 8/1/2014, 14:44) 
    ...
    La domanda è : ma l'aspetto così burroso dell'olio, la foto del vasetto lo conferma, è dovuto al fatto che è freddo di frigo?..

    No, viene proprio così, naturalmente in frigo resta più sostenuto, ma l'aspetto è uguale..

    CITAZIONE (Piergiorgio @ 8/1/2014, 14:44) 
    ...oppure hai fatto un ungento, ossia hai aggiunto all'olio laurino a qualche "grasso o cera"?

    Non ho aggiunto nulla, però ho letto in seguito che era uso aggiungere a questo olio/burro (prezioso visto che se ne estrae pochissimo) dello strutto.

    CITAZIONE (Piergiorgio @ 8/1/2014, 14:44) 
    ...Poi mi chiedevo, non hai filtrato l'olio laurino dalle impurità?

    No, nessuna filtratura... se ridai un'occhata al post principale vedrai che la filtratura l'ho fatta a monte, quando mi è venuta l'idea di poggiare un telo a mo' di filtro, sul pelo dell'acqua mentra era in ebollizione, e prendere da sopra l'acqua/olio.

    Per l'efficacia, mi riservo di fare una recensione d'uso fra qualche giorno, visto che ho un doloretto ad una caviglia persistente e conto di mettere l'unguento...
    Per non consumarne troppo mi hai dato l'idea che forse è meglio unirlo ad un altro grasso: ho pensato a un po' di olio evo.
     
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  13. Alex1966
     
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    CITAZIONE (Lindys @ 20/11/2013, 01:08) 
    - visto che insieme all'olio ho sicuramente raschiato anche del liquido e questo non credo che si sia tolto bene dalla piccola massa ricavata, non ho voluto rischiare e ho aggiunto del conservante (cosgard).

    abbiamo fatto anche noi un'estrazione dell'olio laurino, tramite crock pot a temperature più basse. Ne è uscito un olio verde scuro, poi più avanti Piergiorgio ti spiegherà come ha fatto nel dettaglio. Per separare olio e acqua ha usato un separatore ( il corpo di un siringone ).
    Sembrerebbe che l'olio ottenuto sia quasi privo d'acqua, ma uso il termine "quasi"...perchè non possiamo averne certezza.
    Secondo me hai fatto bene a mettere il cosgard, perchè il colore che hai ottenuto tra l'altro dimostra l'evidente presenza di acqua.
    Ho dell'olio di alloro in casa, acquistato da Gisellamanske, dopo ti metto la foto per farti vedere che è proprio verde ;)

    Il tuo unguento potresti mescolarlo a dell'oleolito di iperico o rosmarino, e potresti aggiungerci qualche gtt di oe funzionali allo scopo
     
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    Grazie Alex.

    Anche io ho 100 ml di olio di bacche di lauro di AZ, ma non so di che colore sia (immagino verde anche il mio).

    E' religiosamente chiuso fintanto non farò un sapone simil-aleppo.

    Per il resto, ho parlato di solo olio evo perché ho paura di fare ancora "inguacchi":

    pensando di fare un massaggio più prolungato a mio figlio, per un forte torcicollo/cervicale, ho fatto la furbata di spalmare questo unguento in aiuto al voltaren :rolleyes:
    e dopo 2-3 giorni gli è venuto un eritema che lèvati!!!
    Furba, eh?!!
     
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  15. Alex1966
     
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    perchè l'olio di alloro è irritante, se non diluito con altro ;)

    ti riporto dal forum L'angolo di Lola quanto segue, scritto dalla ditta I Provenzali :

    "L'Olio di Alloro è infatti benefico entro determinate percentuali
    (disinfettante,
    astringente, purificante) ma diventa tossico oltre un certo limite; così
    come
    risulta "inutile" sotto certi altri (2 o 3% è impercettibile).

    Il range che risulta essere efficace ed allo stesso tempo non irritante è
    quello che va
    dal 5% al 16%; l'8% ci è sembrato quindi un giusto compromesso.

    Cordialità,
    Servizio Consumatori I Provenzali"

    Pertanto l'olio laurino che hai ottenuto lo devi miscelare ad altro olio per poterlo applicare senza rischi sulla pelle, ti consiglio di seguire queste proporzioni.

    Edited by Alex1966 - 9/1/2014, 17:16
     
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