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Apache1967.
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ROSOLACCIO
Papaver Rhoeas ( papavero selvatico)
DESCRIZIONE GENERALE
II Papavero selvatico, pianta erbacea annuale spontanea il cui nome scientifico è Papaver rhoeas appartiene alla famiglia delle Papaveraceae ed è una specie cosmopolita che ritroviamo un po' ovunque in Asia, in Africa ed in Europa, nelle zone a clima temperato.
Ha una radice bianca a fittone, fusti eretti, ramificati e setolosi, ricoperti di peli lunghi e patenti. E' alta da 20-30 cm fini a quasi un metro.
Le foglie sono dotate di peli segosi e morbidi, quelle basali della rosetta sono pennatopartite con i segmenti lanceolati o ellittici e margine dentato.
I fiori sono solitari e sbocciano all'apice di lunghi peduncoli coperti di peli, sono inodori e larghi da 5 a 7 cm. Il calice è composto da 2 sepali setolosi, la corolla ha 4 petali tondeggianti che durano un giorno o poco più, ma di un bel color rosso vivo, macchiati alla base di nero. Hanno numerosi stami di colore nerastro.
I frutti sono capsule ovali prive di peli, contenenti numerosi piccoli semi grigiastri che a maturità escono dalle aperture poste sotto lo stigma.
Tutta la pianta emette un forte odore e produce un succo lattiginoso bianco e acre.
IN CUCINA
Le piante giovani e tenere, raccolte con tutta la rosetta basale, hanno un sapore gradevole e dolciastro. Vanno raccolte all'inizio della primavera, e possono essere consumate anche crude (vedi misticanza laziale).
Se raccolte quando la pianta inizia ad essere più adulta, e quindi sono più dure, occorre lessarle. Quindi possono essere poi ripassate in padella, oppure farne una gradevole e saporita frittata. Ma anche una particolare minestra, oppure aggiungerle nel risotto o nei ripieni.
PROPRIETA'
Antispasmodico; ipnotico; sedativo; sudorifero; pettorale, antidolorifico.
Indicazioni :
Ansia; insonnia; tosse, bronchite; coliche intestinali o renali, disturbi delle vie respiratorie, nervosismo, palpitazioni
Nel papavero selvatico (rosolaccio) ritroviamo diversi principi attivi: alcaloidi quali la readina, la reagiina, la rearubina I e II; tannini; mucillaggini; coloranti; antociani.
Queste sostanze sono contenute nel lattice che la pianta secerna se si intaglia la capsula: la stessa cosa succede nel papaver somniferum (papavero da oppio) solo che il latice del rosolaccio non ha la stessa pericolosità anche se occorre usarlo con grande cautela.
PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA
Del papavero selvatico (rosolaccio) si usa tutta la pianta raccolta prima della fioritura anche se i petali rossi sono quelli maggiormante utilizzati. Appena raccolti, di solito tra maggio e luglio, vengono subito essicati all'ombra ed in ambienti caldi e ventilati. Una volta secchi i petali diventano di colore rosso ancora più intenso e si conservano in recipienti ermetici di vetro o porcella e al buio.
Per uso interno i petali possono essere usati come infuso o decotto come blando sedativo. Infatti le sue proprietà calmanti e leggermente narcotiche sono dovute agli alcaloidi presenti che fanno si che venga usato contro l'insonnia, per la tosse insistente, la pertosse e l'asma bronchiale.
Secondo alcuni per uso esterno l'infuso dei petali farebbe bene nei casi di mal d'orecchio o ascessi dentali.
I semi sono l'unica parte della pianta priva dei principi attivi, sono infatti anche commestibili e usati nell'industria dolciaria ed in panetteria. Da essi si estrae un olio considerato molto pregiato ed ottimo come lenitivo ed emolliente.
IN COSMESI
I cataplasmi caldi degli infusi dei fiori sono ottimi applicati sulle palpebre come antiinfiammatorio. E' anche un tonico contro le rughe: si fanno macerare 50 gr di fiori in mezzo litro di acqua bollente per mezz'ora, quindi si filtra e si spremono bene i fiori. Con il liquido ottenuto si fanno degli impacchi al mattino ed alla sera per alcuni giorni. Non è necessario prepararlo ogni volta. La parte rimanente può essere conservata in frigorifero.
Pomate e unguenti a base di papavero rosso sono utili nel trattamento delle pelli arrossate ed irritate, grazie all'azione lenitiva.
Puoi usare i petali di rosolaccio essiccati anche per preparare un prodotto cosmetico. Prepara un decotto mettendo un pentolino sul fuoco con un litro di acqua e 50 grammi di petali essiccati. Lascia bollire per qualche minuto, fai raffreddare e usa il decotto per lavare il viso. Vedrai che la pelle ne trarrà giovamento, risulterà più morbida e vitale e rallenterai la formazione delle rughe
IMPIEGHI
*Infuso
2 gr. di petali in 200 ml. di acqua bollente; infusione 10 min. Una tazza pro dose 2-3 volte al giorno, di cui una la sera prima di coricarsi. Rispettare le dosi: un dosaggio eccessivo può causare intossicazioni.
*Infuso 2
2 g di petali essiccati per circa 10 minuti; aggiungere un cucchiaino da caffè di miele. Per un infuso più leggero usare solo 1 g di petali e dimezzate il tempo di infusione.
Come calmante bronchiale.
*Infuso 3 (di capsule)
Per l'infuso contro l'insonnia, si versa 1 litro di acqua bollente su 8 o 10 capsule senza semi; si fa riposare per 15 o 30 minuti e se ne prendono 2 o 3 cucchiai nel latte, prima di coricarsi.
*Elisir di papavero
Con i rossi petali si può preparare un liquore serale sedativo.
15 gr di petali
2 etti di alcool puro
5 grdi cannella.
Si lascia macerare per due settimane, poi si aggiunge a freddo lo sciroppo di due etti di zucchero in due etti e mezzo di acqua. Dopo aver filtrato con carta da filtro si devono aspettare tre mesi prima di consumarlo, dopodichè ci si potrà abbandonare nelle braccia di Morfeo!
*Semi Sereni
Chi soffre di nervosismo, ansia e compagnia bella, può aggiungere una bella manciata di semi di papavero nei cibi (minestre, frittate, carne, ecc...)
*Sciroppo di papavero
In caso di tosse, raucedine, asma bronchiale, angina catarrale, mal di gola, tosse convulsa e come tranquillante, efficace contro insonnia e nervosismo.
Si ottiene facendo macerare 5 cucchiai di petali secchi in 1 litro di acqua calda, per 10 minuti; si filtra e si aggiungono, a caldo, 800 grammi di zucchero; la dose per i bambini è di 2 o 3 cucchiai al giorno, per gli adulti da 3 a 5.
*Vino di papavero
Nelle ulcerazioni interne si può preparare l'infuso nel vino bianco vecchio con miele. I petali dei fiori si raccolgono durante la fioritura, da maggio a luglio, possibilmente nelle prime ore del mattino, quando i fiori sono aperti e specialmente nel mese di maggio; le capsule quando sono ancora verdi e prive di semi.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Immagini
- Proprie
Bibliografia
- elicriso.it
- erbario.livejournal.com
- erboristeriadelborgo.com
- Actaplantarum sito web
- Erbe della tuscia nel piatto (Agnesotti editore)
ECCOVI IL VIDEO PER RICONOSCERLO E COME UTILIZZARLO IN CUCINA
Video
QUI AVETE IL VIDEO SUGLI UTILIZZI DEI PETALI IN TISANA
Video
Edited by Piergiorgio - 20/5/2016, 17:45. -
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Caro Apache, grazie della tua preziosa informazione .... ed ora più che mai sei in tema perchè di piante di papavero fiorite se ne cominciano a vedere molte . -
Gabrysei.
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da noi ancora non si vede nulla..........
la stagione da voi è più avanti........forse risente del clima marino?????
Caro Piergiorgio l'infuso di papavero, "quello di tua madre"
per la tosse e problemi bronchiali, questo inverno è stato molto efficace ! ! !
thank you very much. -
electroneutrino.
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Grazie Apache,
topic molto interessante
considerata la disponibilità illimitata dei papaveri in questo periodo.
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Alex1966.
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Il papavero è ricco di antocianosidi, i quali, insieme alla rhoeadina, un alcaloide, esercitano una funzione stimolante sulla pelle agendo sulla circolazione sanguigna del derma.
Per questo motivo i fiori del papavero possono essere usati nella formulazione di preparati per prevenire e contrastare le rughe.
Vediamone insieme alcune ricette:
Idrolito al papavero
Ingredienti:
60g di petali di papavero(Papaver rhoeas)
1 litro di acqua
Immergere i petali nell'acqua bollente per 3 minuti e filtrare. Passare sulle rughe con un batuffolo di ovatta imbevuto nel liquido tiepido. Ripetere questa operazione ogni sera.
Latte al papavero
Ingredienti:
100g di latte intero
100g di decotto di papavero
Questa preparazione unisce le proprietà del papavero all'azione antirughe del latte. Mescolare il decotto con il latte e applicare sulla pelle più volte lasciando seccare, risciacquare poi con acqua tiepida.
(erboristeriadelborgo.it ). -
omomar.
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al latte e il decotto dobbiamo aggiungere il conservante . -
Gabrysei.
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personalmente i decotti o gli infusi preferisco consumarli freschi, ma
se lo vuoi conservre a lungo puoi aggiungere il conservante , altrimenti va messo in frigo e cosumato, massimo entro i sei giorni, o comunque quando cambia odore!!!!. -
Gabrysei.
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In questa stagione i PAPAVERI colorano i prati delle nostre campagne, è uno dei fiori spontanei più conosciuti ed amati, comune nei campi coltivati e sui bordi soleggiati delle strade, fornisce un principio attivo dalle proprietà emollienti ed antiossidanti che aiuta a combattere i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento della cute. Visto che la natura è così generosa ho deciso di raccogliere molti fiori, per farli seccare e per preparare un Glicerinato di papavero.
Ho raccolto i fiori scegliendo i migliori e li ho sminuzzati, ne ho messi 20 grammi dentro un vasetto dotato di tappo. Ho preparato una soluzione a bassa temperatura di 40° con ml 41 di alcool buongusto e 59 ml di acqua distillata e lascerò macerare per 7 giorni. Trascorso questo tempo aggiungerò
50 gr. di acqua e 50 gr. di glicerina lasciandolo macerare per altre 3 settimane. Dopo di che si procede al filtraggio, prima con un colino e poi una seconda volta con un pezzo di stoffa pulito, e si travasa in una bottiglietta di vetro scuro con opportuna etichetta.
Gli ingredienti attivi nei fiori di papavero sono per lo più solubile in acqua / alcool
PRINCIPI ATTIVI:
• Mucillagine: questi polisaccaridi vegetali hanno proprietà emollienti ed idratanti.
• Antociani: pigmenti che danno colore , ma sono anche dei buoni antiossidanti e prevengono l'invecchiamento cutaneo.
• Altri flavonoidi (flavonoli e flavoni): hanno proprietà antiossidanti e aiutano prevenire il deterioramento di elastina e acido ialuronico presente naturalmente nella pelle.
• Tannini: questi composti fenolici hanno un effetto astringente e sono anche antiossidanti.
• Gli alcaloidi, in particolare rhœadine: calmante e lenitiva.
FUNZIONE: cosmetico attivo idratante, emolliente, e di prevenzione anti-rughe da usare dal 1 al 5% nelle creme, anche se in percentuale troppo alte tende a smollare, e da 1 al 10% nei gel e nelle lozioni.
Tornerò a raccogliere altri papaveri per preparare l'idroglicerinato con solo acqua e glicerina da utilizzare nela fase gel al posto del liquido, nella preparazione delle creme.
Edited by Gabrysei - 13/6/2012, 08:47. -
Alex1966.
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Ieri ho raccolto i fiori scegliendo i migliori e li ho sminuzzati, ne ho messi 20 grammi dentro un vasetto dotato di tappo. Ho preparato una soluzione a bassa temperatura di 40° con ml 41 di alcool buongusto e 59 ml di acqua distillata e lascerò macerare per 7 giorni.
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che significa "a bassa temperatura"? forse volevi dire a bassa gradazione alcolica....
Ottima idea Gabry quella del macerato alcolico, appena posso faccio incetta di fiori di papaveri anch'io!. -
Gabrysei.
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Si Alex intendevo dire a bassa gradazione alcolica............
( a bassa temperatura ,si usa dire in omeopatia......)
Lo sai che prediligo i prodotti della dispensa e della "campagna"
quindi ho in progetto vari macerati alcolici e non, fra cui il biancospino
ad una gradazione di 65° e mi è sfuggito il glicine...........
Poi vorrei prepararlo anche con l'avena ad una gradazione alcolica di 55°
dopo una leggera essiccazione, ho raccolto questa ,
ma da fresca non so riconoscerla.........
TI/VI sembra AVENA?????. -
alice**.
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no, quello è il forasacco, molto pericoloso per i nostri animali domestici . -
Alex1966.
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credevo che con il papavero non si potessero fare oleoliti, nel senso che i principi attivi sono per lo più idrosolubili
Poi però in rete ho visto che vendono proprio l'oleolito di papavero ( e costa pure caro! )
ecco il link :
•
OLEOLITO DI PAPAVERO
Papaver rhoeas
Ricco di proprietà emollienti ed antiossidanti, aiuta a combattere i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento della pelle. Trova impiego anche come sedativo e lenitivo nel trattamento di pelli irritate e delicate.
http://officinalibiocapanna.it/prodotti/oleoliti/
Vendono anche un oleolito di arnica, pavero e iperico
INDICAZIONI:
contro ematomi, distorsioni, strappi muscolari;
artriti cervicali, reumatismi; contro botte, contusioni;
consigliato ad atleti e sportivi da usare su tutto il corpo per rinforzare i muscoli e le giunture.
www.antichirimedi.it/pro/oleolito-a...ico-e-papavero/. -
LallaLalla.
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In realtà l'oleolito di papavero l'ho sempre visto fare dalle nonne che usavano scaldarlo per frizionare il petto dei bambini che avevano una brutta tosse!!! Ma visto che è un ottimo antirughe può essere benissimo utilizzato in fase grassa nelle nostre creme.
E' interessante quello con arnica ed iperico....quasi quasi lo faccio perchè ultimamente mi ritrovo con le mani doloranti a causa di reumatismi ed artrosi!!!!. -
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fantastico!ci speravo proprio perchè qui in sardegna è pieno di papaveri,li sto già raccogliendo da una settimana per la tosse invernale.vi abbraccio.grazie . -
alice**.
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io sono molto felice di apprendere che possiamo usare il papavero per le preparazioni cosmetiche
i campi ne sono pieni!.