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Tempo fa mi sono imbattuta in questi link:
http://institutopermacultura.wordpress.com...n-botellas-pet/
http://ecocosas.com/wp-content/uploads/2011/08/manual.pdf
http://ecocosas.com/rec/calefactor-solar-g...esco-o-cerveza/
Piergiorgio, secondo te funzionano?
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Certo che funziona !!
I primi due link fanno riferimento alla realizzazione "artigianale e di riciclo" di un pannello solare con tecnologia "tipo sottovuoto" per l'integrazione sulla produzione di acqua calda sanitaria.
Il secondo è relativo al riscaldamento ambiente localizzato per mezzo di circolazione dell'aria.
Tutti e due i sistemi, come è evidente, utilizzano lo sfruttamento della fonte di energia rinnovabile più pura, il sole
, e lo fanno con un sistema di riciclo creativo ... stupendo a dir poco.
Hanno anche realizzato nel pannello con tecnologia "tipo sottovuoto" le alette captatrici dei raggi solari con il tetrapak colorato di nero. Questo sistema, oltre ad aumentare la superficie captante dei raggi solari, aumenta notevolmente i rendimenti quando l'orientamento cardinale del pannello non è rivolto perfettamente a Sud, oppure quando non si ha la possibilità di inclinarlo a 45° (inclinazione preferibile per la nostra latitudine).
Non vengono pubblicati i rendimenti dei pannelli, ma se consideriamo che un ottimo pannello di fabbrica piano vetrato ha un rendimento medio annuale del 72-76% penso che a naso, questi mostrati, possono raggiungere il 35-40% ... che non è poco, anzi ! Ragioniamo che nei periodi di massima insolazione giornaliera si percepiscono facilmente 800-1000 watt a metro quadrato di superficie. Un pannello con una superficie captante di 2 metri quadrati potrebbe trasferire all'acqua 600 watt, che è circa la metà di un classico scaldabagno elettrico
Dopo gli elogi arrivano anche le "critiche", se così le possiamo chiamare. Diciamo che più che critiche sono dei punti di vista tecnici che potrebbero sfuggire a chi non ha esperienza in materia.
Veniamo al pannello solare per l'integrazione di acqua calda sanitaria. Uso il vocabolo "integrazione" perchè un pannello solare per la produzione di acqua calda sanitaria, eccetto pochi ed estremi casi, deve essere sempre supportato da una fonte di energia secondaria, come ad esempio la classica caldaia, termostufa/termocamino a legna/pellets (biomassa), boiler elettrico ecc.
Nel senso che dobbiamo sempre far i conti dell'assenza di sole, come
un tempo molto nuvoloso, neve, pioggia ecc. Inoltre se il sistema è in avaria dobbiamo sempre garantirci acqua calda.
Ma questo non ci potrebbe preoccupare, basterebbe eseguire il collegamento idraulico dell'acqua calda che esce dal pannello all'entrata dell'acqua fredda del "vero" sistema di produzione.
La problematica invece stà che il pannello nel link utilizza un sistema a vaso aperto e non chiuso, con conseguenza che tutto l'impianto idraulico a valle del pannello deve essere a vaso aperto
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Mi spiego meglio.
Come vedi/vedete il pannello è alimentato da un accumulo la cui acqua è direttamente a contatto con l'aria (vaso aperto). L'accumulo invece è alimentato direttamente dall'acquedotto comunale (circuito chiuso).
Dall'accumulo l'acqua giunge nel pannello il quale la riscalda e, per effetto della circolazione naturale (il sole riscalda l'acqua, l'acqua aumenta di temperatura ed al contempo diminuisce il peso specifico ... si crea la circolazione naturale) va nuovamente all'accumulo. Quindi l'acqua dell'accumulo si riscalda per mezzo dei raggi solari. L'acqua calda viene poi prelevata direttamente dall'accumulo ed inviata ai rubinetti di erogazione.
Il nostro circuito di casa invece è sempre (eccezion fatta per chi ha il classico "cassone" in soffitta) del tipo chiuso, ossia l'acqua non viene mai a contatto con l'aria fino al rubinetto di erogazione.
Questo crea qualche problema. Se seguiamo alla lettera quanto espresso nel link dobbiamo anche trasformare tutto il nostro impianto in circuito aperto, e lo possiamo fare solo se abbiamo una soffitta a nostra disposizione nel quale posizionare un accumulo di acqua calda + pannello, ed un accumulo di acqua fredda.
Inoltre dobbiamo verificare se il funzionamento del nostro "sistema primario" di produzione di acqua calda supporta il funzionamento a vaso aperto.
Mah .... con un piccolo accorgimento
si potrebbe trasformare il sistema da vaso aperto a vaso chiuso ed adattarlo al nostro impianto di casa. Basterebbe inserire, nell'accumulo di acqua calda del pannello, uno scambiatore di calore istantaneo, ad esempio realizzato con un lungo tubo di rame avvolto a spirale (per capirci tipo lo scambiatore dell'alambicco fatto con la pentola a pressione). In questo caso l'acqua fredda a pressione proveniente dell'acquedotto passerebbe nello scambiatore in rame e verrebbe riscaldata dall'acqua dell'accumulo che, a sua volta, è "riscaldata" dal pannello solare. Quindi il circuito idraulico dell'impianto idrico di casa rimane a vaso chiuso, mentre il pannello solare continua a funzionare con il classico sistema di circolazione naturale a vaso aperto !
Conclusione
1) per migliorare il sistema dal punto di vista di sicurezza e stabilità : consiglio di utilizzare del tubo in polipropilene saldabile per termofusione (gli idraulici lo usano ancora per la realizzazione degli impianti idrici di acqua calda e fredda sanitaria);
2) per trasformare il sistema da vaso aperto a chiuso : realizzare uno scambiatore di calore istantaneo con tubazione in rame. La tubazione più sarà lunga e maggiore sarà il calore che capterà dall'acqua riscaldata dal pannello. Ad oggi esistono anche tubazioni in acciaio spiralate di vari diametri. Con questo sistema si aumenta la superficie di contatto tra l'acqua fredda proveniente dall'acquedotto e quella riscaldata dal pannello solare.
In alternativa, sistema altrettanto valido, possiamo trasformare lo scambio "rapido" in accumulo tipo "tank in tank". Ossia potremo immergere un serbatoio chiuso di acciaio nell'accumulo di acqua calda del pannello solare. L'acqua di questo serbatoio (volume di 80-100 litri), proveniente dall'acquedotto, sarebbe riscaldata da quella calda dell'accumulo prodotta dal pannello ... non entro in merito nelle differenze dei due sistemi altrimenti attacco una filippica che non finisce più;
3) nell'acqua del circuito a vaso aperto, ossia l'acqua contenuta nel pannello e nell'accumulo, è meglio aggiungere del liquido antigelo e contro la formazione di alghe. L'anti-alghe ne ridurrebbe la proliferazione nell'impianto, che altrimenti andrebbero a depositarsi in un sottile strato aderente all'impianto riducendone le prestazioni. L'antigelo ci proteggerebbe dalle temperature notturne che potrebbero scendere al di sotto dello zero (rischio ghiaccio e conseguente crepe sul sistema).
Insomma, dopo tutta sta "pippa", assicuro che funziona veramente, e ne garantisco anche un buon rendimento. A naso in estate avrete quasi sicuramente acqua calda gratuita per 2-3 persone con un pannello che misura circa 3 metri quadrati. In inverno darebbe comunque un ottimo contributo al risparmio energetico, preriscaldando l'acqua che verrà poi successivamente riscaldata (se ce n'è bisogno) dal sistema primario (caldaia, boiler ecc).
Qualsiasi ulteriore domanda, approfondimento ed osservazione è ben gradita ed accolta affinchè possa aiutarvi in questo, secondo me, fantastico progetto!
Anzi, penso che la cosa potrebbe essere addirittura spostata nella sezione RICICLO CREATIVO in una apposita cartella, come ad esempio PANNELLO SOLARE ACQUA CALDA FAI DA TE. Potremo in questo modo, come ho esposto io, apportare delle migliorie a quanto prospettato nel link e, perchè no, creare noi un prototipo
!!
Io sono pronto ad iniziare, a contribuire con tutto me stesso ad un progetto da rendere pubblico
Attendo i commenti degli altri Amministratori/Moderatori
Baci
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Alex1966.
User deleted
che cosa dobbiamo comprare per fare questo pannello?
tengo a precisare che non ho capito NIENTE
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monica.g.
User deleted
Piergiorgio, naturalmente questo sarebbe fattibile in una casa/villetta dove l'impianto sia autonomo, non in un condominio con impianto centralizzato(oltre al fatto che da me a Torino ora è in funzione il teleriscaldamento e quindi passa tutto sotto terra), giusto? stavo pensando alla casa in montagna, dove si spende il doppio e si potrebbe alleggerire la bolletta con questo metodo. Sbaglio o nel primo caso si riciclano normali bottiglie di plastica?
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Esatto.
La soluzione si propone facilmente in condizioni di villette o comunque abitazioni con uso individuale dell'acqua calda sanitaria.
Si per le bottiglie, che tendono nell'attraversamento dei raggi solari a cambiare l'angolazione e quindi a catturarli all'interno della bottiglia stessa (effetto serra), a beneficio del riscaldamento dell'acqua del pannello solare.. -
monica.g.
User deleted
Grazie.
Sarebbe un ottimo metodo per lo smaltimento della plastica
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Piergiorgio se hai intenzione di farne uno, mi offro come volontaria per aiutarti!
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Grazie per il contributo che mi daresti Mary.
Inizio a pensare come potrebbe essere realizzato un prototipo, seguendo la "falsa riga" di quanto desumibile collegamenti linkati e con i miglioramenti che ho intenzione di apportare.
Devo pensare a come realizzare il sistema di accumulo e scambio tra pannelli ed acqua da riscaldare .... vediamo cosa potrebbe uscire fuori cercando di indirizzare al massimo il progetto nell'arte del riciclo e comunque in materiali reperibili facilmente.
Il sistema funziona se è "relativamente" semplice da assemblare, deve essere quasi a portata di tutti, occorre poi un manuale di indicazioni al montaggio dettagliato ma semplice .... insomma, ce ne è da fare
Io inizio a mentalizzare il prototipo, vi faccio sapere
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Ma andiamo!Per l'estate prossima tutti a farsi la doccia con l'acqua riscaldata col pannello fatto da noi! 
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monica.g.
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Io volontaria come cavia 
"giù" al nord sta cadendo la prima neve!!!
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Alex1966.
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anch'io faccio l'assaggiatrice ufficiale di doccia calda... 
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@Manola.
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Ale mi vengo a fare la doccia da voi.....
Io ho i soppalchi.....invece della soffitta.
Se volete vengo a vedere come si fa e cucino per ora di pranzo.. -
Alex1966.
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così assaggio pure quello che cucini tu, oltre la doccia!!!!!!!!!!!!!!!!. -
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hahahahah .... tutti a lavarsi e nessuno a lavorare
ma che sudore vi dovete togliere ??
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Alex1966.
User deleted
ho sudato già solo a leggere il tuo post .
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