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In attesa di procedere con gli studi della materia, e in attesa del mio primo ordine o della passeggiata () da Vernile per cominciare a fare esperienza, mi chiedevo...
come facciamo a sapere se e quanto un "attivo" riesce a penetrare nell'epidermide e rilasciare i suoi principi benefici?
Da quello che si sa, la pelle - per la sua naturale caratteristica di difesa - è un organo deputato all'espulsione, non all'assorbimento.
Ad esempio ho letto sul pdf di Marotta, che gentilmente mi avete indicato, che piuttosto che l'inserimento dell'acido ascorbico (vit. C) in una crema, sarebbe meglio l'ascorbil palmitato, che è più facilmente assorbibile, in quanto più stabile e liposolubile.
Col tasto "cerca" sono riuscita a trovare un interessante intervento di Ecogalenica, ma mi chiedevo se c'è una sorta di tabella che parla di queste funzionalità a tutto campo?
Grazie mille
Edited by Lindys - 22/9/2013, 17:35. -
monica.g.
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Il discorso è abbastanza articolato, la nostra pelle è un organo di scambio quindi non solo deputato all'espulsione ma anche all'assorbimento e alla trasformazione metabolica di sostanze.
Intanto, un attivo penetra nella pelle in base alla sua concentrazione nel prodotto usato, in base alla sua molecola (è inutile usare collagene puro o elastina sperando di ringiovanire, le loro molecole sono troppo grandi, possono solo umettare e quindi tenerla idratata), in base a vettori come lecitina o propilene glicole ma qui subentra il discorso che si potrebbero veicolare troppo in profondità sostanze che sarebbe meglio rimanessero in superficie, come i filtri solari.
Il fatto che un attivo sia più stabile non significa che automaticamente sia più attivo perché più penetrante.
In ogni caso, le sostanze che possono avere maggiore penetrazione sono al momento nanosomi e liposomi, perché incapsulati nella lecitina che fa da carrier.. -
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Grazie mille per la risposta Monica.. intanto mi si cominciano ad aprire delle .. luci .