FOSFATIDICOLINA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Utente nf
    Posts
    3,552
    Location
    Venezia provincia

    Status
    Anonymous
    Ho trovato questa pagina che secondo me illustra molto bene l'azione della fosfatidicolina, confesso che fino ad ora l'ho snobbata ma adesso mi appare molto più interessante (ne conoscevo solo l'uso lipolitico inoltre):

    (http://isplad.org/default.php?idref=251&ida=2484)

    L’utilizzo della fosfatidilcolina nelle formulazioni cosmetiche

    Com’è noto l’invecchiamento cutaneo è dovuto a una serie di fattori esogeni e ambientali ma soprattutto da una serie di fattori endogeni come le aggressioni ossidative dei radicali liberi e il cosiddetto cronoaging.
    Quest’ultimo comporta un assottigliamento dei vasi nel derma unito a una netta diminuzione, nelle fibre del derma, di proteoglicani e glicosaminoglicani (come l’acido ialuronico).
    Tutto questo rende la cute meno elastica a livello del derma ma anche a livello epidermico, a causa della ridotta funzione di barriera dello strato corneo, si manifesta una maggior vulnerabilità agli attacchi esogeni e quindi una via di accesso a fenomeni di invecchiamento cutaneo.
    Anche le cellule di Langerhans (localizzate nello strato sovra basale dell’epidermide e deputate al monitoraggio della risposta immunitaria) diminuiscono di numero col tempo e tutto il rinnovamento cellulare viene compromesso sia dalla diminuita attività di mitosi cellulare (naturale schema di duplicazione delle cellule) sia dalla ridotta capacità di auto-riparare i danni cellulari.

    Un ruolo fondamentale a proposito viene giocato dalla fosfatidilcolina.
    Essa rappresenta uno dei costituenti fondamentali delle membrane cellulari, conferisce a esse l’opportuna fluidità favorendo così i meccanismi osmotici di scambio con l’esterno.
    Essa è prodotta in una nota sequenza di biosintesi interna ma, anche se somministrata dall’esterno, riesce a penetrare attraverso gli strati più superficiali dell’epidermide fino a giungere alle fibre del derma per due motivi:

    Grazie alla sua struttura molecolare non è trattenuta dallo strato corneo. Non a caso aggregati globulari di fosfolipidi sono usati in cosmetica allo scopo di veicolare componenti attivi al di la dello strato barriera (i famosi liposomi)
    In virtù della sua affinità chimica coi lipidi intercellulari riesce a penetrare all’interno delle fibre del derma e ad “affiancarsi” alla membrana cellulare mimando così la presenza dei fosfolipidi prodotti per via endogena.
    Ne consegue un’azione di supporto a favore del turnover cellulare che si esplica attraverso due fondamentali vie biochimiche.
    Innanzi tutto la fosfatidilcolina giunta così in prossimità della membrana cellulare favorisce, come detto poc’anzi, gli scambi osmotici e questo determina un effetto di enhancing dei meccanismi di riparazione cellulare necessari per rimediare ai danni ossidativi e compensare gli effetti del cronoaging.
    In secondo luogo (come dimostrato da recenti lavori scientifici), la fosfatidilcolina, al pari di tutti i precursori fosfolipidici, ha una spiccata azione di supporto nella sintesi dei fibroblasti in quanto ne stimola proprio il fisiologico meccanismo di duplicazione.

    Ma oltre a uno spiccato effetto anti invecchiamento, la fosfatidilcolina può trovare una valida applicazione in molti casi di stress cutaneo.
    Da un punto di vista chimico, infatti, la fosfatidilcolina è un derivato della lecitina di soia contenente un’alta frazione (70% circa) di acido linoleico (acido grasso essenziale polinsaturo).
    In situazioni in cui la barriera idrolipidica di superficie risulta alterata si è rilevato un decremento della quantità di acido linoleico nel sebo. Questo deficit comporta alterazioni in senso quali-quantitativo della barriera idrolipidica di superficie, anomala composizione del sebo e aumento della perdita d’acqua transepidermica (TEWL).
    Oltre alla funzione di contrasto al fenomeno del cronoaging, quindi, la fosfatidilcolina può favorire il riequilibrio dello strato esterno dell’epidermide, mediante apporto di acido linoleico, in quei casi in cui la barriera risulta alterata per esposizione agli agenti esogeni o in particolari situazioni di stress.

    In definitiva, l’uso di fosfatidilcolina in formulazioni topiche ha spiccate qualità antiaging in quanto favorisce il percorso biosintetico di proliferazioni dei fibroblasti, componenti fondamentali della struttura del derma, grazie alla sua affinità ai lipidi di membrana unitamente alla sua capacità di penetrare attraverso gli strati più profondi dell’epidermide.
    Questa sua ultima peculiare caratteristica, inoltre, la rende la molecola ideale per veicolare componenti attivi, in formulazioni cosmetiche, fino all’intorno della membrana cellulare per avere il massimo dell’attività in situ la dove la funzione degli attivi si manifesta con maggior efficacia.
    Infine, oltre a combattere l’invecchiamento, la fosfatidilcolina contribuisce al riequilibrio dello strato esterno dell’epidermide sottoposta a condizioni di stress.

    Dr. Massimo Perrone
    Chimico Cosmetologo
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    4,941
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Grazie delle ricerche Gatta....

    Ho letto il parere di qualcuno (vedi paracelso su no-nonsensecosmethic) che non sembra ritenere importanti le differenze fra le due.

    Ho provato con wikipedia a dare un'occhiata alla formula, che naturalmente sembra diversa, ma le mie conoscenze di chimica (nulle) non mi fanno capire..

    Io ho provato sia l'una che l'altra nella stessa preparazione..
    La differenza l'ho trovata unicamente nel colore (più chiara la cremetta finale proveniente da F.) e in minima parte nella facilità di scioglimento della F. rispetto alla lecitina, ma in minima parte, visto che avevo tritato col grinder la lecitina fino a farla diventare "a velo".
    Le ho perfino assaggiate!! :D

    Quindi io non la ricomprerei, ma chiedo a te (o magari a qualche chimico), che sicuramente ti sarai fatta una opinione più puntuale della mia:

    "Ritieni che valga la pena spendere tanto di più per avere un effetto praticamente uguale?"
     
    Top
    .
  3. Mireide
     
    .

    User deleted


    Gatta... wow che lavorone!! :MOLLIE14.gif:

    Lindy... se la vuoi usare come emulsionante (insieme ad un idrofilo) ti conviene usare la lecitina! costa meno...

    Se la vuoi usare come attivo, anche io ho letto pareri contrastanti... a parte il fatto di essere un ottimo idratante antiaging (come la leci, del resto...)

    CITAZIONE (Gattamartina @ 6/5/2014, 01:40) 
    .... grazie alla sua affinità ai lipidi di membrana unitamente alla sua capacità di penetrare attraverso gli strati più profondi dell’epidermide.
    Questa sua ultima peculiare caratteristica, inoltre, la rende la molecola ideale per veicolare componenti attivi, in formulazioni cosmetiche, fino all’intorno della membrana cellulare per avere il massimo dell’attività in situ la dove la funzione degli attivi si manifesta con maggior efficacia.....

    La veicolazione avviene SE la fosfatidilcolina, costituisce la vescicola (sacca contenitore) dei liposomi.
    Una volta a contatto con la membrana cellulare, si fonde con la stessa permettendo ai principi attivi di fare il loro dovere all'interno della cellula....

    "Ma non è sufficiente mettere l'ingrediente in una formula per avere la veicolazione, deve essere proprio costruito a monte il vettore (fosfatidilcolina n.d.r.) con dentro l'ingrediente e poi inserito nella formula/prodotto." fonte: lola

    Quindi che dire... boh?
     
    Top
    .
  4. Alex1966
     
    .

    User deleted


    uso direttamente la lecitina di soia che contiene anche il 73-79% di fosfatidilcolina. Non ho dubbi sulle proprietà benefiche di quest'ultima ma secondo me se si usa la comune lecitina di soia del supermercato più o meno siamo lì
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Utente nf
    Posts
    3,552
    Location
    Venezia provincia

    Status
    Anonymous
    Lindys, il motivo per cui l'ho sempre snobbata è esattamente quello che riporti tu e che conferma Alex,
    ora avendo trovato per puro caso (Mireide grazie ma non ho alcun merito) questa pagina ed essendo sempre alla furiosa ricerca di sostanze lenitive e riparatrici, la mia attenzione si è puntata proprio su questo punto della faccenda.
    Personalmente non l'ho mai usata per i motivi di cui sopra e proprio per questo ho sottoposto l'argomento al vaglio. :D :D

    Come esperienza personale posso solo affermare che la lecitina normale usata sia come emulsionante che come attivo è impagabile se impiegata nella cura dalle scottature da radioterapia e negli eritemi bollosi sempre provocati dalla radio,
    se per caso la "fosfa" dovesse rivelarsi anche solo un tantinino più efficace della sola lecitina sotto questo particolare aspetto allora riterrei più che giustificato lo sforzo monetario.
    La sua presunta maggiore efficacia come prodotto lipolitico o come veicolante di attivi confesso che mi interessa meno e poco mi convince. :)
     
    Top
    .
  6. Alex1966
     
    .

    User deleted


    sai cosa Gatta? bisognerebbe trovare una fonte super-attendibile che ci conferma l'esatto contenuto di fosfatidilcolina, perchè da qualche parte ho letto 69-70%, da un'altra 73%, in una addirittura 79%. Ora non che cambi moltissimo, ma tra 70 e 79 la differenza c'è.
    Un'altra cosa che mi lascia perplessa sull'acquisto della fosfatidilcolina è che ho letto in giro che non è più dissolvibile della comune lecitina. A questo punto se devo stare là a smanettare per scioglierla con le stesse difficoltà che ho con la lecitina, tanto vale....
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    4,941
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    grazie Gatta...

    CITAZIONE (Alex1966 @ 6/5/2014, 11:39) 
    ...non è più dissolvibile della comune lecitina. ..

    .. di questo ho fatto esperienza con tutte e due e vi posso dire..

    si sciolgono benissimo alla stessa maniera o giù di lì (appena meglio la f.), sempre che si sia polverizzata bene anche la lecitina...
     
    Top
    .
  8. Mireide
     
    .

    User deleted


    Ho trovato questo:
    http://tesi.cab.unipd.it/28246/1/MatteazziNicola.pdf
    a pagina 9 si trova la "composizione della lecitina" e il contenuto di fosfatidilcolina nella stessa....

    Il tutto è poi ripetuto a pag. 15 ne "i reagenti"

    Secondo questa tesi, la fosfatidilcolina (PC) è contenuta per un 14-16% e la loro ricerca è sull'incremento della PC nella lecitina portandola ad un 35%
    L'esperimento è fatto sulla lecitina di soia non ogm.

    E' una tesi universitaria con tanto di tirocinio... ma non ho idea di quanto possa essere attendibile...
    Da dire però che è una tesi di laurea in Ingegneria Chimica dell'Università degli Studi di Padova, e anche abbastanza recente ...
     
    Top
    .
  9. Alex1966
     
    .

    User deleted


    beh direi che è attendibile, il relatore se avesse riscontrato un errore di percentuale l'avrebbe fatto presente al candidato.
    Il passo in questione è il seguente :
    Da un punto di vista chimico la lecitina è una miscela di fosfolipidi: essi derivano dalla
    struttura dei trigliceridi (che compongono tutti i grassi e gli oli che conosciamo), con la
    differenza che un acido grasso è sostituito da un gruppo fosforico (i fosfolipidi a questo punto
    prendono il nome di fosfatidi) al quale a sua volta è legata una molecola più complessa come
    la colina, l’etanolammina, l’inositolo oppure un semplice atomo di idrogeno. Queste molecole
    danno così al fosfatide il nome di fosfatidilcolina (PC), fosfatidiletanolammina (PE),
    fosfatidilinositolo (PI) e infine acido fosfatidico (PA).
    La molecola interesse delle ricerche è la Fosfatidilcolina (PC), contenuta nella lecitina di soia
    in quantità media pari al 14-16 % ponderale. Lo scopo è stato quello di avere un prodotto che
    la contenesse con una concentrazione del 35% in peso.


    Certo che adesso ci mettono in crisi così.... nei manuali che ho a casa non se ne parla. Cercherò ancora comunque
     
    Top
    .
  10. Naturalia*
     
    .

    User deleted


    Non fatemi venire un altro bisogno!!!! :omini10.gif:

    Non possiamo accontentarci del 14/16% contenuto nella lecitina?
     
    Top
    .
  11. Alex1966
     
    .

    User deleted


    :shocked2.gif:
     
    Top
    .
  12. Naturalia*
     
    .

    User deleted


    ....è meglio di niente.....no? :unsure:
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Member
    Posts
    4,941
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Alex non credo si sia mai posta il problema... usa lecitina, e ha una pelle da 20enne.. :lol:
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    utente attivo

    Group
    Utente nf
    Posts
    3,552
    Location
    Venezia provincia

    Status
    Anonymous
    ....Io comunque adesso la prendo e voglio proprio vedere!! <_< <_<

    Naturalia fa lo spiritello con l'aureola e le alucce e Mireide quello con le corna e la forca!!! :lol:
     
    Top
    .
  15. Mireide
     
    .

    User deleted


    ok...diavoletto-rosso-ciao
     
    Top
    .
37 replies since 6/5/2014, 00:40   560 views
  Share  
.