GUIDA PER L'AUTOPRODUZIONE DI DETERSIVI DA LAVATRICE.

COSE DA FARE E COSE DA NON FARE

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  1. Alex1966
     
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    GUIDA PER L'AUTOPRODUZIONE DI DETERSIVI DA LAVATRICE.
    COSE DA FARE E COSE DA NON FARE.

    Prima di procedere alla produzione di detersivi, è bene sapere cos'è un detersivo e come agisce.



    Di cosa è fatto un detersivo?
    I componenti di un detersivo si possono suddividere in due gruppi fondamentali:
    1. sostanze tensioattive
    2. sostanze complementari.

    I TENSIOATTIVI
    Possono essere di derivazione petrolchimica , mista o vegetale, e sono i componenti in grado di sciogliere lo sporco.
    Il tensioattivo è una molecola costituita da due estremità, una idrofila che si scioglie in acqua, ed una idrofoba che si lega allo sporco grasso.
    I tensioattivi si classificano come:
    -tensioattivi anionici con carica elettrica negativa;
    -tensioattivi cationici, con carica elettrica positiva (utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami per capelli;
    -tensioattivi anfoteri, dotati sia di carica elettrica positiva che negativa che mitigano l’aggressività dei tensioattivi anionici;
    -tensioattivi non ionici, senza carica elettrica (gli alcool). Sono tra i meno schiumosi ed hanno un elevato potere emulsionante e detergente, con la capacità di lavare a basse temperature.

    I tensioattivi anionici impiegati nei detersivi sono principalmente alchilarilsolfonati, alchilsolfati e alcoli etossisolfati mentre i non ionici sono alcoli etossilati, ammidi di acidi grassi ed esteri. Impiegati in opportune miscele essi danno luogo ad effetto sinergico con conseguenti miglioramenti delle prestazioni: così, ad esempio, le cosiddette miscele ternarie di saponi, alchilarilsolfonati e alcoli etossilati vengono impiegate nei formulati per lavaggio in lavatrice in quanto danno luogo a un basso schiumeggiamento della soluzione, condizione indispensabile per un lavaggio meccanico.
    I tensioattivi di derivazione petrolchimica inquinano fiumi e mari ostacolando lo scambio di ossigeno con l’atmosfera ed il passaggio di sostanze gassose prodotte dalla decomposizione del materiale organico presente nell’acqua, distruggendo cosi interi ecosistemi.

    E poi abbiamo tutte le altre sostanze complementari, tra cui :

    I SEQUESTRANTI di metalli, necessari quando l’acqua è dura, si tratta di sostanze in grado di legarsi agli ioni di calcio e di magnesio, i sali che determinano la durezza dell’acqua rendendoli inattivi verso i tensioattivi.
    Solitamente in presenza di acque dure occorre quindi un maggior quantitativo di detersivo per un buon lavaggio. Grazie ai sequestranti di durezza, i tensioattivi possono lavorare meglio verso le molecole di sporco. La maggior parte dei sequestranti di durezza usati nei comuni detersivi sono poco biodegradabili e quindi inquinanti (es. EDTA e policarbossilati);

    I PROFUMI per conferire un profumo piacevole al bucato. Il tipico odore di pulito dei comuni detersivi, è sempre di origine sintetica ed anche causa di forte inquinamento, molto spesso questi profumi sono una delle principali cause di allergie ed intolleranze;

    GLI ENZIMI sono delle proteine prodotte da organismi viventi. Si trovano sia nei detersivi ecologici che in quelli convenzionali, gli enzimi sono biodegradabili e vengono utilizzati per favorire le reazioni biochimiche, aumentando cosi la capacità pulente dei detergenti, abbassando cosi il bisogno di tensioattivi. In questo modo è possibile rimuovere lo sporco anche con temperature di lavaggio più basse;

    I CONSERVANTI che hanno la funzione di conservare il detersivo per lungo tempo. I conservanti chimici dei prodotti tradizionali sono dannosi per la salute, mentre nei prodotti bio-naturali vengono usati solo acqua ossigenata o alcool etilico;

    GLI SBIANCANTI OTTICI, sostante che servono per lo sbiancamento o per l’illusione dello sbiancamento, possono essere di 3 tipologie:
    1) sbiancanti a base di Cloro, persistenti nell’ambiente ed in grado di generare composti complessi e tossici;
    2) sbiancanti a base di Ossigeno, o perborati o per carbonati, facilmente decomponibili e non pericolosi per l’ambiente acquatico;
    3)sbiancanti ottici ed azzurranti sono quei componenti che, una volta depositatisi sul tessuto, grazie all’incidenza dei raggi ultravioletti, fanno apparire candido anche ciò che non lo è. Gli sbiancanti ottici si ritengono responsabili di dermatosi ed eczemi;

    I COLORANTI,materiali poco biodegradabili che servono per dare un aspetto gradevole al prodotto.

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    COME AGISCE UN DETERSIVO?
    I detersivi puliscono i nostri capi semplicemente legandosi alle molecole di sporco dei tessuti o dalle superfici, e lo fanno sfruttando le naturali interazioni tra cariche positive e negative create nell’acqua del bucato.
    Conoscere il modo in cui lavora un detersivo ci fa capire anche meglio perché la sua dispersione in natura è così distruttiva per gli ecosistemi, soprattutto per quelli marini. Queste sostanze una volta uscite dagli scarichi domestici si riservano nelle acque dei mari e dei fiumi, riducendo l’indice d’ossigeno presente e, sopratutto, rendono inattiva la capacità delle acque di ri-ossigenarsi; queste sostanze inoltre causano una iper proliferazione delle alghe che si nutrono proprio di composti azotati e di fosfati, e la cui diffusione esagerata sottrae ulteriore ossigeno all’intero ecosistema marino, lacustre o fluviale. In un ambiente già così sofferente i pesci hanno difficoltà a sopravvivere perché non riescono a “respirare” adeguatamente, inoltre i detersivi (soprattutto i tensioattivi), possono danneggiare o rimuovere interamente la pellicola protettiva fatta di grassi oleosi presente sul corpo dei pesci. Questo li espone ai batteri e rende permeabile il loro organismo alle sostanze tossiche: in pratica, è come se noi ce ne andassimo in giro per la città nudi e pieni di piccole ferite.
    I detersivi provocano danni anche alla nostra pelle, causando svariate allergie e dermatiti. A volte, quando crediamo di soffrire di allergie alla lana, alla fibra sintetica o alla polvere, non siamo nient’altro che fortemente sensibilizzati dal detersivo che rimane sui vestiti che indossiamo ogni giorno.

    QUAL' E' L'ALTERNATIVA AI DETERSIVI COMMERCIALI?
    Per prima cosa è consigliabile usare meno detersivo possibile.
    Per lavare le superfici, ad esempio, è sufficiente una goccia del nostro usuale prodotto, perché utilizzarne di più non renderà la superficie più più pulita, ma solo più inquinata per tutti coloro che ne verranno a contatto; lo stesso vale per gli indumenti : più detersivo si usa e più questo rimarrà sulle fibre entrando in contatto con la pelle.
    Possiamo anche iniziare a comprare detersivi eco-compatibili, appositamente studiati e composti di sostanze meno inquinanti : oggi ne abbiamo diversi disponibili a prezzi ragionevoli anche nelle catene più diffuse di supermercati.


    COME RICONOSCERE UN DETERSIVO DAVVERO ECOLOGICO?
    Leggere le etichette dei detersivi è molto importante.
    A differenza di ciò che avviene per i cosmetici, sulle etichette dei detersivi però non è presente un INCI, ossia una lista completa degli ingredienti usati in ordine decrescente.
    In etichetta purtroppo è presente solo un generico elenco delle sostanze incluse al suo interno, accompagnate dall'indicazione di alcune percentuali. Ciò si riscontra sia sui detersivi convenzionali che su quelli ecologici.
    I consumatori hanno diritto a ricevere informazioni dettagliate per quanto riguarda i componenti presenti nei detersivi, in particolar modo se sofferenti di allergie o altri problemi di salute connessi con il loro impiego. E’ opportuno quindi rivolgersi direttamente alle aziende, contattandole via e-mail o tramite il numero verde per l'assistenza segnalato in etichetta. In alcuni casi, potrete visitare il sito web dei produttori, in cui consultare le schede tecniche dei prodotti.
    Un detersivo ecocompatibile non dovrebbe contenere : fosfati, perborati, paraffine, triclosan, candeggina e sbiancanti ottici che possono essere sostituiti dall'acqua ossigenata e dal percarbonato di sodio.
    Per chi soffre di allergie è opportuno evitare i detersivi che contengono profumazioni sintetiche (parfum).

    LE CERTIFICAZIONI
    Quando un prodotto è certificato, di norma presenta un simbolo ben preciso in etichetta, rilasciato dall’organismo di certificazione. Ecco l’ elenco delle certificazioni più diffuse :

    ECOLABEL

    Ecolabel (www.ecolabel.eu) è il marchio dell'Unione Europea che premia la qualità ecologica dei prodotti (e dei servizi) migliori dal punto di vista ambientale, che mantengono comunque elevati standard di prestazioni ed efficacia. Il marchio attesta che il prodotto prescelto ha un ridotto impatto ambientale lungo tutto il proprio ciclo di vita.

    ICEA

    Icea, l'Istituto Europeo per la Certificazione Etica e Ambientale (www.icea.info), propone due certificazioni, dedicate all'Eco Detergenza e all'Eco Bio Detergenza. Lo standard garantisce, sia nel prodotto che nel materiale di imballaggio, l'assenza di sostanze a rischio dal punto di vista ecologico, di materie prime non vegetali ritenute dannose per la salute dell'uomo e dell'ambiente, allergizzanti o irritanti. Garantisce inoltre un'efficacia del prodotto paragonabile a quella dei prodotti convenzionali di alta gamma, la presenza di imballaggi riciclabili e realizzati con materie prime rinnovabili. La certificazione Eco Bio Detergenza indica che i prodotti che la riportano sono ottenuti utilizzando materie prime vegetali da coltivazioni biologiche.

    AIAB
    Aiab, l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (www.aiab.it), propone una certificazione dedicata ai prodotti per la detergenza domestica. Il marchio Aiab Detergenza Pulita si basa su disciplinari che valutano l'efficacia e la sicurezza dei prodotti, i quali devono risultare sia a ridotto impatto ambientale che rispettosi per la salute, offrendo un pulito ecologico e sicuro. Inoltre, la certificazione garantisce che le materie prime utilizzate per la formulazione dei prodotti siano state approvate singolarmente e provengano, in base a quanto è possibile reperire sul mercato, da agricoltura biologica.

    LAV
    La Lav, Lega Anti Vivisezione (www.lav.it), dal 2004 permette alle aziende di esporre il proprio marchio soltanto a seguito dei controlli effettuati da Icea per verificare la conformità dei prodotti allo Standard Internazionale Non Testato Su Animali. Il principale obiettivo dell'iniziativa consiste nel qualificare e valorizzare le politiche e scelte commerciali, aziendali e personali, orientate a non ricorrere e non incrementare le sperimentazioni sugli animali.

    E’ POSSIBILE FARE I DETERSIVI IN CASA?
    E’ possibile a patto di documentarsi in modo approfondito sugli ingredienti necessari per avere un buon risultato.



    Il sapone di Marsiglia è altamente biodegradabile ma da solo lava poco e ingrigisce la biancheria: i detersivi infatti, come abbiamo visto, contengono oltre al tensioattivo anche dei “sequestranti”, sostanze che appunto “sequestrano” (tolgono) gli ioni calcio e magnesio riducendo la durezza dell'acqua e facendo si che non precipitino sali insolubili sui vestiti.
    I detersivi autoprodotti a base di solo sapone di marsiglia lavano poco e male, con il tempo ingrigiscono il bucato, in quanto i loro sali reagiscono con gli ioni calcio e magnesio contenuti nell’acqua formando composti insolubili che si depositano sulla biancheria, rendendola appunto grigia.
    Il sapone di Marsiglia usato da solo è invece un ottimo pre-trattante per macchie difficili: inumidite la macchia e strofinateci sopra il sapone di marsiglia, dunque procedete al consueto lavaggio.

    Per riprodurre un detersivo veramente efficace e completo occorre quindi inserire :
    -uno o più tensioattivi;
    -un sequestrante;
    -uno sbiancante ( solo per i capi bianchi );
    -ed eventuali additivi deodoranti-potenzianti;
    -eventuali profumazioni naturali.

    Facciamo un esempio pratico. Un detersivo fai da te completo per capi bianchi dovrebbe quindi contenere i seguenti ingredienti :
    -Sapone di marsiglia ( tensioattivo );
    -sodio citrato ( sequestrante );
    -percarbonato di sodio ( igienizzante, sbiancante );
    -carbonato di sodio, (alcalinizzante, potenziante, sgrassante, deodorante );
    -bicarbonato di sodio ( deodorante, alcalinizzante, potenziante );
    -olio essenziale di citronella (profumo).

    RICETTE PER DETERSIVI AUTOPRODOTTI
    Se volete riprodurre questo tipo di detersivo vi proponiamo le seguenti ricette.
    Queste sono ricette di detersivi già completi che non necessitano di altre aggiunte in fase di lavaggio :
    -Detersivo in polvere già completo lavatrice https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=69697009
    -Crema di marsiglia completa da sapone autoprodotto https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=66140364

    Queste invece sono ricette di detersivi non completi al quale poi va aggiunto l’additivo in fase di lavaggio :
    -Ricetta detersivo liquido lavatrice da marsiglia acquistato https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=68211511
    -Ricetta detersivo liquido lavatrice da sapone autoprodotto https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=60601312
    -Ricetta detersivo liquido da sapone Alga #entry483920187
    - Ricetta additivo lavatrice https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=69728330

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    GUIDA ALLA SCELTA DEGLI INGREDIENTI ECOBIO PER FARE DETERSIVI IN CASA.

    TENSIOATTIVI :
    il migliore in assoluto in quanto a biodegradabilità è il sapone.
    Il sapone è un tensiattivo anionico, dal punto di vista chimico è un sale alcalino di acidi grassi ad alto peso molecolare (stearati, palmitati, oleati). Gli acidi grassi impiegati si ricavano generalmente da oli vegetali e trasferiscono le loro proprietà al sapone. Il più famoso e diffuso è il sapone di marsiglia che viene prepararato prevalentemente con olio di oliva, ricco in acido oleico in grado di dare saponi con ottime caratteristiche.
    E’ possibile trovare anche al supermercato saponi di marsiglia con un inci accettabile. Leggendo gli ingredienti di questi cosiddetti “marsiglia” noterete che in alcuni è riportato l’inci completo ( e si stratta di saponi che si possono usare anche per igiene personale ) mentre in altri altri vengono riportate generiche percentuali di composizione ( si tratta di saponi utilizzabili soltanto per il bucato e quindi catalogabili come “detersivi” veri e propri ). Nel primo caso è più facile ovviamente analizzare se contengono solo ingredienti vegetali e compatibili con l’ambiente, mentre nel secondo caso diventa difficile stabilire se si tratta di un marsiglia autentico e quasi completamente biodegradabile.
    Vi consigliamo di scegliere saponi che presentano in etichetta un inci completo, per avere la certezza che sia privo di altre sostanze dubbie.


    Saponi di marsiglia che potete acquistare nei più famosi supermercati per creare poi il vostro detersivo completo sono :

    -vero marsiglia della Nesti dante srl ( con solo olio di oliva ), disponibile presso l'EUROSPIN e alla CONAD
    Inci : SODIUM OLIVATE, SODIUM PALMATE, SODIUM COCOATE/PALMKERNELATE, AQUA, PARFUM, GLYCERYN,SODIUM CHLORIDE, TETRASODIUM EDTA, TETRASODIUM ETIDRONATE, CITRAL, LIMONENE, LINALOOL.

    -marsiglietti della Nesti dante ( contengono però sego bovino e edta ), presso carreforur, leclerc, ecc.
    inci : sodium tallowate, sodium cocoate/sodium palmkernelate, etidronic acid, tetrasodium EDTA.

    -sapone vegetale marsiglia panetto della nuncas, presso supermercati Elite
    Non ho trovato l’inci, i produttori affermano che sia 100% vegetale

    -almacabio marsiglia puro panetto, presso Natura Sì
    inci : SODIUM PALMATE SODIUM COCOATE AQUA GLYCERIN POTASSIUM OLEATE FRAGRANCE
    SODIUM CHLORIDE ETIDRONIC ACID

    Questi sono solo alcuni di quelli che conosciamo. Se ne conoscete altri, vi preghiamo di segnalarceli.

    La cosa migliore sarebbe comunque farsi il sapone da bucato in casa. Dopo aver studiato un po’ di teoria della saponificazione in questo stesso forum, sarete in grado di farvi il vostro sapone, completamente biodegradabile e con un grande risparmio economico.

    Qui potete trovare alcune ricette:
    sapone di marsiglia https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=64191735
    sapone da bucato con olio di cocco https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=60595613
    sapone da bucato con parte di olio esausto https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=62035949
    sapone bucato con strutto https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=63199171

    SEQUESTRANTI :
    Un sequestrante è un composto chimico in grado di catturare il calcare presente nell’acqua, che altrimenti si legherebbe ai tensioattivi diminuendone la forza lavante.
    I più diffusi e utilizzati sono l'acido etilendiamminotatracetico (EDTA) e l’acido nitriloacetico (NTA), entrambi non biodegradabili. Il danno ambientale e alla salute che producono è notevole: queste sostanze, trasportate dalle acque, giungono al mare e si depositano sul fondo, si legano con i metalli pesanti presenti nei depositi marini e diventano nocivi per gli organismi acquatici. Rientrano quindi nella catena alimentare (pesce, alghe, ecc.) riversando la propria tossicità anche sull'uomo.
    Il sequestrante più ecocompatibile è senz’altro il SODIO CITRATO, è capace di addolcire l’acqua sequestrando i metalli e lasciando agire meglio il tensioattivo.
    Potete trovarlo già pronto, al prezzo di circa 5 euro al chilo, presso www.percarbonato.it oppure potete prepararlo in casa nel seguente modo :

    1500 g acqua demineralizzata
    360 g acido citrico anidro
    500 g bicarbonato

    Dovete aggiungere il citrico all’acqua distillata e falo sciogliere completamente. Dopodichè aggiungete molto lentamente e poco alla volta il bicarbonato di sodio. Si creerà uan certa effervescenza , ossia anidride carbonica gassosa (CO2). La reazione può dirsi terminata quando tutto il bicarbonato si è solubilizzato e non si forma più nessuna effervescenza, in questo modo avete neutralizzato tutto l’acido citrico.
    Il pH finale deve essere 7 (neutro), significa che si è formato il sale (citrato) e non interferirà con il detersivo che invece ha un pH alcalino (maggiore di 7).
    Se usate sodio citrato in polvere sul forum Promiseland viene fornita questa percentuale per la conversione polvere/liquido:
    40% di citrato in 60% di acqua. In pratica se ne servono 100g liquidi si dovranno sciogliere 40 g di polvere in 60 g di acqua.
    Viceversa 100 g di sodio citrato liquido corrispondono quindi a 40 g di sodio citrato in polvere.

    Un altro sequestrante spesso presente nei detersivi ecologici è il TRISODIUM METHYLGLYCINEDIACETATE, sequestrante innovativo derivato dell’amminoacido glicina, altamente biodegradabile ed efficace. Sul biodizionario è indicato come MGDA cioè un sequestrante biodegradabile a bollino verde.

    SBIANCANTI :
    Come sbiancante si può utilizzare il PERCARBONATO DI SODIO.
    A temperature comprese fra i 40 e i 60° si scompone in carbonato di sodio e ossigeno. L’ossigeno attivo, che si forma per il solo effetto della temperatura e senza bisogno di altri attivatori chimici, scompone ed elimina le macchie, oltre ad avere un’azione igienizzante.
    Si presenta in commercio come una polverina bianca e generalmente non è venduto puro, ma addizionato ad altre sostanze inerti perché instabile e rischierebbe di decomporsi prima di essere sciolto in acqua per l’uso.
    Purtroppo non è di facile reperibilità, nella sua forma pura si può comprare in internet, nei negozi biologici, oppure bisogna cercare se è contenuto in additivi che riportano la dicitura “all’ossigeno attivo” (qualche volta è scritto col suo nome inglese sodium carbonate peroxide).
    È possibile utilizzarlo sia in lavastoviglie che in lavatrice, nel bucato a mano o nel pretrattamento delle macchie.
    Tuttavia, visto che in acqua calda si scompone in ossigeno e soda, è consigliabile soprattutto per le fibre resistenti, i colori solidi e in dosi non eccessive. Queste ultime dipendono anche dalla purezza del prodotto: se il percarbonato è presente in alta percentuale, le dosi possono essere minori, diversamente si possono aumentare se è addizionato a molta sostanza inerte.
    Per questo consigliamo di controllare sempre la percentuale di percarbonato presente nel prodotto, anche per fare una comparazione proporzionale a livello di prezzo.
    Il perborcarbonato libera ossigeno attivo senza avere effetti sull’uomo e sull’ambiente ed ha una soglia termica più bassa del perborato, quindi comincia ad agire già a 35/40°, per raggiungere una maggiore azione a 50° senza attivatori.

    ALTRI ADDITIVI :
    Un altro additivo utile per il vostro bucato è il bicarbonato, facilmente reperibile ed economico. Al Lidl o Eurospin potete trovarlo a circa 50 cent. a confezione.

    Il bicarbonato di sodio è un deodorante naturale, riequilibra i livelli del pH e neutralizza gli acidi e le basi, può quindi essere usato come prezioso additivo per il bucato. Come alcalinizzante aiuta l’azione dei tensioattivi, che quindi lavano meglio.
    Possiamo utilizzare del bicarbonato di sodio in lavatrice per potenziare l’azione pulente e smacchiante dei detersivi (soprattutto quelli liquidi). Basta infatti aggiungere, durante la fase di lavaggio dei capi, un cucchiaio (circa 25 grammi) di bicarbonato di sodio nella vaschetta del detersivo della lavatrice. In alternativa, possiamo utilizzare il bicarbonato di sodio in lavatrice durante la fase del risciacquo sfruttando anche la sua azione deodorante.
    Il bicarbonato di sodio non è un igienizzante : preserva dai batteri solo se in soluzione SATURA per effetto della sua salinità (infatti la salamoia è un noto metodo di conservazione). Non possiede però questa proprietà se viene usato nel bucato o in lavatrice. Per igienizzare può essere utilizzata l'ACQUA OSSIGENATA o il PERCARBONATO.
    Il bicarbonato non è uno sgrassante : per sgrassare occorrono i tensioattivi che verranno sicuramente potenziati dall’ambiente alcalino.
    Non va usato con acqua troppo calda, perchè si scompone a temperature superiori a 60°C

    Il CARBONATO DI SODIO commercializzato sotto il nome di Soda Solvay è molto simile da un punto di vista chimico al bicarbonato, ma più alcalino e quindi più corrosivo.

    Ha gli stessi usi del bicarbonato, anche se richiede maggiore attenzione. È consigliabile utilizzarlo come detersivo solo per indumenti da lavoro o tessuti robusti. La forte alcalinità tende a rovinare le fibre dei tessuti, indebolendole, e a sbiadire i colori. Non contenendo poi sequestranti che addolciscano l’acqua, il calcio si deposita sulle fibre irrigidendole e “seccandole”, così da provocarne col tempo la rottura.
    È invece utile per lo sporco grasso. Essendo moderatamente irritante per naso e occhi, è bene non respirare la polvere che eventualmente si alzi.

    PROFUMI:
    I profumi, per lo più di origine sintetica, sono aggiunti ai detersivi per ilcosiddetto odore di pulito. In realtà si tratta di pura finzione, dato che il pulito non ha alcun odore.
    Un vero detersivo ecobio non dovrebbe contenere profumazioni, al limite possono essere arricchiti di poche gocce di un olio essenziale come citronella, eucalipto e lavanda.

    AMMORBIDENTE :
    L'aceto bianco si può usare come ammorbidente per la lavatrice, basta aggiungerlo nella vaschetta dell’ammorbidente.
    L’aceto contiene acido acetico e quindi aiuta a scioglier eil calcare, decalcificare la lavatrice, togliere l'alcalinità al bucato.
    L’aceto pur essendo di origine naturale e commestibile non è completamente ecocompatibile. Gli studi di biodegradabilità hanno dimostrato che è molto meglio usare l'acido citrico come ammorbidente piuttosto che l'aceto: infatti l'acido acetico a parità di concentrazione è 53 volte più inquinante del citrico.
    L' aceto è anche più aggressivo verso le superfici metalliche, può portare in soluzione il nikel contenuto per esempio nell'acciaio della lavatrice e quindi potrebbe causare delle irritazioni o dermatiti.
    E' stato fatto il paragone tra i metalli ritrovati analizzando l'acqua di scarico di 2 lavatrici identiche ma trattate una con aceto e l'altra con citrico. Nel caso del citrico i valori dei metalli sono al disotto della soglia rilevabile, mentre con l'aceto si trovano decine di milligrammi!

    L’acido citrico può quindi essere usato al posto dell’aceto come ammorbidente per la lavatrice. Preparatene una soluzione al 15% e versatene circa 80/100 ml nell’apposita vaschetta.

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    ALCUNI CONSIGLI PER UN LAVAGGIO SALUBRE ED ECONOMICO :
    Per il lavaggio in lavatrice versa il detersivo nell’apposita vaschetta dosandolo con un vasetto di yogurt da 125 ml.
    Per capi sporchi versa un intero vasetto, per capi mediamente sporchi ne basta mezzo.
    Per macchie difficili versa alcune gocce di prodotto direttamente sulla macchia, strofina delicatamente, quindi procedi al lavaggio.

    Regola la temperatura dell'acqua a 30 gradi se i capi sono delicati o non tropposporchi. Altrimenti in casod i panni resistenti o molto sporchi regola la temperatura a 40-50°.

    Lava separatamente capi colorati e capi bianchi.

    Non caricare troppo il cestello: indeboliresti l'azione meccanica.

    ammorbidente: 80/100 ml di soluzione di acido citrico al 15% oppure di aceto bianco nella vaschetta dell’ammorbidente. La vera azione dell'ammorbidente è quella di riportare il ph di fine lavaggio al ph neutro.
    Ai tradizionali ammorbidenti sono state aggiunte nel tempo sempre più sostanze di sintesi che si fissano alle fibre per incrementarne morbidezza e lucentezza. Queste sostanze provocano effetti indesiderati sulla tua pelle, che assorbendo questi agenti chimici si espone a irritazioni e dermatiti.

    Aggiungi nella vaschetta del detersivo anche un misurino di additivo completo ( vedi ricetta sopra ) se i capi sono molto sporchi. Ricorda che il percarbonato di sodio non si scioglie a temperature inferiori a 30°.

    Meglio usare detersivo in polvere o liquido?
    Il detersivo liquido è più delicato, si scioglie meglio anche a temperature basse. Va bene per tutti i capi, agisce a temperatura inferiore e non ristagna nei tessuti.
    Il detersivo in polvere, meno solubile, agisce a temperature più alte, spesso contiene sbiancante ed è quindi più indicato per trattare i capi bianchi, infine ha la tendenza a depositare residui nel tessuto, con i conseguenti rischi dermatologici. Si consiglia di usare un solo misurino, massimo due di detersivo in polvere proprio per evitare questi incovenienti.

    L'anticalcare è del tutto inutile, aiuta solo a inquinare di più. I detersivi in commercio, eco bio o tradizionali, contengono già sostanze complessanti che impediscono la formazione di calcare nelle tubature e nella lavatrice.
    I complessanti (o zeoliti) si legano agli ioni del calcio e del magnesio presenti nell'acqua, che altrimenti si unirebbero ai tensioattivi (i quali, invece, servono proprio a lavare, a catturare lo sporco). Hanno quindi la funzione di addolcire l'acqua.
    I detersivi ecobio, acquistati o fatti incasa, contengono appunto già sodio citrato o trisodium metilglicilacitato, che sono un sequestranti naturali (catturano il calcare).

    La durezza dell'acqua è espressa in gradi francesi (° F). 1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua.
    Cerca su Internet a questo indirizzo per conoscere la durezza dell'acqua del tuo acquedotto, per capire come dosare il detersivo: durezza acque italiane.

    Fonti:
    www.chimicamo.org/tutto-chimica/com...detergenti.html
    www.sanecovit.com/com_e_fatto_un_detersivo
    www.my-personaltrainer.it/cosmetici-categorie/sapone.html
    www.greenme.it/consumare/detergenza...a-dei-detersivi
    www.attentialluomo.it/i-detersivi-d...ute-e-ambiente/
    http://blog.lecobottega.it/2013/09/09/dete...perche-inquina/
    www.lareginadelsapone.com/2010/04/sapone-di-marsiglia.html
    www.mammachimica.it/fai-da-te-2/citrato-di-sodio/
    www.detersivibiologici.it/dizionario-bio/
    www.verdevero.it/shop/content/13-sequestranti
    www.tuttogreen.it/cose-da-sapere-pe...o-ma-ecologico/
    http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?f=2&t=40971
    www.cacaonline.it/index.php/mamma-c...sapone-e-laceto

    Edited by Alex1966 - 12/11/2014, 18:04
     
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    Rieccomi con i miei mille dubbi da supernovellina rompiscatole...

    E' già passato un mese da quando ho fatto il sapone per grattugiarlo e farne un sapone liquido per lavatrice.
    (non trovo più il post ... :wacko: )
    Aspetto ancora un altro paio di settimane e poi procedo alla "liquidazione"

    Ho studiato tutto quello che si deve fare e ok.. ho gli additivi e ok...
    PROBLEMA GRAVE, per me ovviamente, è che non sopporto i gel bavosi .. non ce la faccio proprio... :sick:
    e purtroppo tutti i saponi resi liquidi che ho visto lo sono!

    Spulciando sul blog della regina del sapone, ho visto la ricetta per fare il sapone liquido per le mani... questo dove dice di mettere un paio di cucchiaini di aceto (lei spiega che è per abbassare il pH, per la mancanza di sequestranti ecc)

    Sul forum di lola, ho trovato un topic in cui parlano appunto di questa soluzione. Chi lo ha fatto, dice che il sapone le si è FLUIDIFICATO senza abbassare troppo il pH (che con foto, dimostra essere ancora intorno a 9)
    Però si tratta sempre di sapone per mani, e non è stato promosso per via della conservabilità..

    Mi domando... la cosa non potrebbe essere allargata anche al sapone per lavatrice? (la durata sarebbe relativa... ne farei poco alla volta!)
    Il fatto di eliminare, anche solo in parte, la mocciolosità mi salverebbe dal rinunciare a produrmelo da sola..
    Non posso usare procedimenti lunghi, mi ritaglio i tempi ma non sarebbero mai sufficienti :cry:

    Sicuramente farò una prova ma prima di fare stupidate e conseguenti stupide domande, magari avete già provato e sapete dirmi a cosa vado incontro...

    edit
    ho ritrovato il topic in cui se ne parla che è questo

    Edited by Mireide - 15/3/2014, 09:53
     
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  4. Ida Covino
     
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    Ciao . aggiungendo aceto rompo il legame tra soda e grassi.per bucato non va perché ti ritroveremo un sapone che sporca invece di pulire.
    Per sicurezza comunque aspetta un parere delle altre perché sono an ne io in fase di studio
     
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  5. Mireide
     
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    ciao Ida
    si anche io sapevo questo... :gnammy15.gif: ma se spezzasse il legame, dovrebbe sporcare anche le mani invece di lavarle no?! Boh... invece la La Regina Del Sapone, lo usa... e dice così:
    "testo rimosso"

    Ho tolto quello che avevo copiato perchè non so se andavo contro legge.
    Cmq in breve dice che si può fare basta sapere come e quanto...

    certo per le mani e non per il bucato!!
    ri boh... :gnammy15.gif:
     
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  6. Ida Covino
     
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    Non unire certo però è come se tu avessi fatto uno sconto.per il bucato il sapone deve avere un eccesso di soda
     
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    anche io non ti posso aiutare più di tanto.

    Uniche mie esperienze sono state queste:

    - sapone liquido mani, qui, di cui parli anche tu, ispirato appunto alla regina del sapone

    e
    - sapone all'aceto (ma con un procedimento particolare), sempre della regina del sapone, qui.

    Ora, per eliminare bavosità varie però, sto passando all'idrossido di potassio per saponi di bucato, a caldo o a freddo (io a freddo, qui) ai quali aggiungere a fine bucato, i soliti sequestranti..

    ciao, buona serata e buoni saponi ;)

    Edited by Lindys - 15/3/2014, 23:28
     
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  8. Mireide
     
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    no... ferma lì!!! :D
    Se hai fatto il sapone di cui parlo io puoi dirmi se è risultato lo stesso bavosino!!!

    (ma quello che hai linkato è solido... :wacko: :gnammy15.gif: )

    no... ok sono io che sono rinco.... abbi pazienza! :D :D
     
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    ok, quindi,

    il primo sapone liquido che ti ho linkato - derivato da sapone solido autoprodotto - dopo qualche shakerata è comunque risultato bavosino, sulle lunghe distanze

    - il secondo, quello solido all'aceto, devo ancora provarlo, e confido che almeno lavi bene... chissene se è bavosino.
    Vorrei grattugiarlo fino e metterlo così in lavatrice.. forse.. non so ancora... e poi a fine lavaggio, sempre i soliti additivi con percarbonato, ecc.

    - il terzo.. be' per il terzo ho grosse aspettative.. parto probabilmente domattina e vorrei farlo a freddo, per avere un bel liquido non bavoso, grazie alla potassa...

    non so cosa non fosse troppo chiaro.. spesso forse, apro troppe parentesi!?! :D

    ..
    p.s.
    ho fatto casino.. ora cambio i link :D
     
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  10. Mireide
     
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    no no... sono io che ogni tanto svalvolo... :D

    Ok il discorso è proprio quello... se resta bavosino anche infilandoci quelle cucchiaiatine di aceto... rinuncio!!!

    Cioè NON rinuncio al sapone ma rinuncio al sapone "liquido"
    (non sono ancora pronta per la potassa)

    Posso ovviamente optare per farlo rimanere in polvere... ho visto una ricetta qui che mi intriga parecchio...
     
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  11. Alex1966
     
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    la soluzione dei due cucchiaini di aceto va bene bene per i saponi da mani e corpo. Per chi non ama i saponi liquidi gelatinosi non mi sembra però una soluzione ottimale perchè la consistenza non è che cambi poi di molto, si fluidifica leggermente ma siamo più o meno sempre lì.
    Un'altra soluzione potrebbe essere quella di tenere il sapone sciolto vicino ad un termosifone, infatti si gelatinizza quando la temperatura è più fredda. Se lo tenete al caldo, vedrete che rimane bello fluido.
    Ritengo che chi ama una consistenza perfettamente uniforme debba allora rivolgersi ai saponi liquidi da potassa. Quelli sono saponi liquidi veri e proprio e la consistenza rimane la stessa sia se fa freddo sia se fa caldo.

    Per il detersivo da bucato ( da sapone solido sciolto ) la soluzione dei due cucchiaini di aceto non va bene perchè il detersivo dev'essere alcalino per lavare bene! Se lo acidificate non lava più!

    Mireide per quanto riguarda la mia esperienza con i detersivi homemade ti posso riassumere quanto segue :

    - il detersivo che trovo sicuramente più efficace è questo, ossia il sapone solido grattuggiato finemente con aggiunta di additivi in polvere https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=67841028, lo uso sui bianchi a 50 gradi e colorati non delicati a 40 gradi. Te lo sconsiglio a temperature fredde perchè non si scioglie benissimo. In alternativa lo si potrebbe sciogliere prima di inserirlo in lavatrice in un pentolino e poi mentre la lavatrice carica l'acqua versarlo nella vaschetta, ma diciamo che la pigrizia mi frega e non lo faccio quasi mai. I panni vengono bianchi e i colori più vivaci, un risultato veramente molto vicino ai detersivi convenzionali.

    - per i capi scuri mi vedo obbligata ad usare detersivi liquidi. Sicuramente quello migliore è questo, cioè il sapone liquido da potassa, non è bavoso e rimane di una consistenza uniforme anche con gli sbalzi di temperatura https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=64778938 , di solito uso un misurino di questo detersivo e poi aggiungo due cucchaii di sodio citrato, a volte anche un cucchiaio di bicarbonato ma non sempre. I capi vengono bene, l'importante è non usarne troppo.

    - quando non ho quello liquido da potassa uso questi due : quello con l'alga sciolto https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=59474597&st=45 ma solo sugli scuri perchè sui colorati e i chiari non mi soddisfa pienamente, oppure questo ottenuto da sapone solido al quale aggiungo citrato e bicarbonato https://naturaebellezza.forumfree.it/?t=60601312 però ha quella odiosa consistenza gelatinosa che non vi piace :angel15.gif:

    Quindi ricapitolando io vi consiglio : detersivo in polvere completo per bianchi e marsiglia liquido da potassa + additivi per colorati e scuri.


    P.S. Sposto la discussione sotto il topic dei detersivi perchè può interessare a parecchi ;)
     
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  12. Mireide
     
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    grazie Alex! :HyperText Transfer Protocol:
    Il primo che hai linkato è quello in polvere di cui parlavo... e sicuramente farò quello!

    Purtroppo ho veramente difficoltà con le sostanze bavosette... e meno male che i miei capelli odiano il gsl!! (mi sa che hanno capito che non c'è trippa per gatti..) :D

    Quello liquido con la potassa mi attira parecchio ma vado per gradi...

    per il resto, le tue indicazioni sono preziosissime... stampo e metto in evidenza sopra la lavatrice! tanks
     
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  13. MinervaMG
     
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    Sì ma scusa se mi permetto...
    Il gel bavoso in questo caso non lo devi usare addosso ma mettere in lavatrice, che problemi può mai darti?!
    Comunque se sciogli il sapone da bucato 100% oliva 1:10 (1 parte di sapone in 10 parti di acqua) resta liquido. Non fluido né gelatinoso ma semplicemente liquido.
    Se avrai cura di non tenerlo al freddo, non rapprenderà.
    Se invece vuoi una consistenza meno bavosa ma più gellosa, allora basterà inserire nell'acqua, mentre sciogli il sapone, un po' di soda solvay (carbonato di sodio). Un cucchiaino raso ogni 100g di sapone per cominciare. Resta inteso che il gel di sapone non deve comunque restare al freddo altrimenti rapprende.

    L'aceto non va bene, per il motivo che ha scritto Ida.
    Spaccando il legame avrai molecole di grasso libere che andranno a depositarsi sulle fibre, ingrigendole e facendole puzzare con il tempo.
    Nel sapone per le mani va bene ma in quel caso si usa già in partenza un sapone scontato, che quindi ha già molecole di grasso di libere.

    Il sapone sciolto ha una scadenza perciò evitate di scioglierne troppo ogni volta.
    Il sapone per il corpo sciolto dura all'incirca una ventina di giorni, per il sapone da bucato considerate dai 3 ai 6 mesi.

    Per chi leggendo questo topic si facesse venire in mente di usare tensioattivi di origine vegetale per fare il detersivo (sarebbe antieconomico ma ormai conosco chi legge ;) ) tenga a mente che producono tutti abbondante schiuma e che questa non si concilia bene con le macchine (lavatrice o lavastoviglie).
    L'industria usa degli abbattitori di schiuma.
     
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  14. Mireide
     
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    Ciao Minerva..., figurati, permettiti pure!
    Ho problemi seri "alla vista" della bavosità di ogni sostanza. Diciamo che... sono debole di stomaco!
    Per "bavoso" intendo già a partire da quello che si vede in questo video. (Ho usato questo video SOLO per far vedere a cosa mi riferisco ma se ho violato il regolamento, mi scuso e lo cancello immediatamente)
    Il sapone che ho fatto io, non è 100% oliva ma:
    oliva 500
    strutto 200
    palma 300
    NaOH 143 (eccesso del 3%)
    acqua 300
    vale lo stesso il discorso del "non fluido nè gelatinoso ma semplicemente liquido"..??

    Il "gelloso" non mi dà problemi. Potrei provare ad aggiungere la soda Solvay (conosco bene, sono nata nel paese che ha preso il nome dalla fabbrica :wub: )

    Comunque, ne ho fatto per 1kg di grassi quindi, a parte un paio di mattonelle che mi sono tenuta integre, ne ho moltissimo grattugiato quindi posso fare sia quello in polvere (e lì sarei tranquilla) che quello in gel... e se mi confermi il fatto di cui sopra, un pochino provo pure a farlo "liquido".

    Fortunatamente, invece, l'idea del tensioattivo non mi è mai venuta... ;) anzi... avevo paura che il palma facesse schiuma...

    Grazie tantissimo....

    Edited by Mireide - 17/3/2014, 13:15
     
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